Decameron di Giovanni Boccaccio pagina 184

Testo di pubblico dominio

adagiarono; e messer Torello i tre gentili uomini menò alle camere per loro apparecchiate, dove gli fece scalzare e rinfrescare alquanto con freschissimi vini e in ragionamenti piacevoli infino all'ora di poter cenare gli ritenne. Il Saladino e' compagni e' famigliari tutti sapevan latino, per che molto bene intendevano e erano intesi, e pareva a ciascun di loro che questo cavalier fosse il più piacevole e 'l più costumato uomo e quegli che meglio ragionasse che alcuno altro che ancora n'avesser veduto. A messer Torello d'altra parte pareva che costoro fossero magnifichi uomini e da molto più che avanti stimato non avea, per che seco stesso si dolea che di compagnia e di più solenne convito quella sera non gli poteva onorare; laonde egli pensò di volere la seguente mattina ristorare, e informato un de' suoi famigli di ciò che far volea, alla sua donna, che savissima era e di grandissimo animo, nel mandò a Pavia, assai quivi vicina e dove porta alcuna non si serrava. E appresso questo menati i gentili uomini nel giardino, cortesemente gli domandò chi e' fossero; al quale il Saladino rispose: “Noi siamo mercatanti cipriani e di Cipri vegniamo e per nostre bisogne andiamo a Parigi.” Allora disse messer Torello: “Piacesse a Dio che questa nostra contrada producesse così fatti gentili uomini, chenti io veggio che Cipri fa mercatanti!” E di questi ragionamenti in altri stati alquanto, fu di cenar tempo: per che a loro l'onorarsi alla tavola commise, e quivi, secondo cena sproveduta, furono assai bene e ordinatamente serviti. Né guari, dopo le tavole levate, stettero che, avvisandosi messer Torello loro essere stanchi, in bellissimi letti gli mise a riposare, e esso similmente poco appresso s'andò a dormire. Il famigliar mandato a Pavia fé l'ambasciata alla donna, la quale non con feminile animo ma con reale, fatti prestamente chiamar degli amici e de' servidori di messer Torello assai, ogni cosa oportuna a grandissimo convito fece apparecchiare e al lume di torchio molti de' più nobili cittadini fece al convito invitare, e fé torre panni e drappi e vai e compiutamente mettere in ordine ciò che dal marito l'era stato mandato a dire. Venuto il giorno, i gentili uomini si levarono, co' quali messer Torello montato a cavallo e fatti venire i suoi falconi, a un guazzo vicin gli menò e mostrò loro come essi volassero; ma dimandando il Saladino d'alcuno che a Pavia e al migliore albergo gli conducesse, disse messer Torello: “Io sarò desso, per ciò che esser mi vi conviene.” Costoro credendolsi furon contenti e insieme con lui entrarono in cammino; e essendo già terza e essi alla città pervenuti, avvisando d'essere al migliore albergo inviati, con messer Torello alle sue case pervennero, dove già ben cinquanta de' maggior cittadini eran venuti per ricevere i gentili uomini, a' quali subitamente furon dintorno a' freni e alle staffe. La qual cosa il Saladino e' compagni veggendo, troppo ben s'avisaron ciò che era e dissono: “Messer Torello, questo non è ciò che noi v'avam domandato: assai n'avete questa notte passata fatto e troppo più che noi non vagliamo, per che acconciamente ne potavate lasciare andare al camin nostro.” A' quali messer Torello rispose: “Signori, di ciò che iersera vi fu fatto, so io grado alla fortuna più che a voi, la quale a ora vi colse in cammino che bisogno vi fu di venire alla mia piccola casa: di questo di stamattina sarò io tenuto a voi, e con meco insieme tutti questi gentili uomini che dintorno vi sono, a' quali se cortesia vi par fare il negar di voler con lor desinare, far lo potete, se voi volete.” Il Saladino e' compagni vinti smontarono, e ricevuti da' gentili uomini lietamente furono alle camere menati, le quali ricchissimamente per loro erano apparecchiate; e posti giù gli arnesi da camminare e rinfrescatisi alquanto, nella sala, dove splendidamente era apparecchiato, vennero; e data l'acqua alle mani e a tavola messi con grandissimo ordine e bello, di molte vivande magnificamente furon serviti, in tanto che, se lo 'mperadore venuto vi fosse, non si sarebbe più potuto fargli d'onore. E quantunque il Saladino e' compagni fossero gran signori e usi di veder grandissime cose, nondimeno si maravigliarono essi molto di questa, e lor pareva delle maggiori, avendo rispetto alla qualità del cavaliere il qual sapevano che era cittadino e non signore. Finito il mangiare e le tavole levate, avendo alquanto d'alte cose parlato, essendo il caldo grande, come a messer Torel piacque, i gentili uomini di Pavia tutti s'andarono a riposare; e esso con li suoi tre rimase, e con loro in una camera entratosene, acciò che niuna sua cara cosa rimanesse che essi veduta non avessero, quivi si fece la sua valente donna chiamare. La quale, essendo bellissima e grande della persona e di ricchi vestimenti ornata, in mezzo di due suoi figlioletti, che parevan due agnoli, se ne venne davanti a costoro e piacevolmente gli salutò. Essi vedendola si levarono in piè e con reverenzia la ricevettero, e fattala seder fra loro gran festa fecero de' due belli suoi figlioletti. Ma poi che con loro in piacevoli ragionamenti entrata fu, essendosi alquanto partito messer Torello, essa piacevolmente donde fossero e dove andassero gli domandò; alla quale i gentili uomini così risposero come a messer Torello avevan fatto. Allora la donna con lieto viso disse: “Adunque veggo io che il mio feminile avviso sarà utile, e per ciò vi priego che di spezial grazia mi facciate di non rifiutare né avere a vile quel piccioletto dono il quale io vi farò venire, ma considerando che le donne secondo il lor picciol cuore piccole cose danno, più al buono animo di chi dà riguardando che alla quantità del don, riguardiate.” E fattesi venire per ciascuno due paia di robe, l'un foderato di drappo e l'altro di vaio, non miga cittadine né da mercatanti ma da signore, e tre giubbe di zendado e pannilini, disse: “Prendete queste: io ho delle robe il mio signore vestito con voi: l'altre cose, considerando che voi siate alle vostre donne lontani e la lunghezza del cammin fatto e quella di quel che è a fare e che i mercatanti son netti e dilicati uomini, ancor che elle vaglian poco, vi potranno esser care.” I gentili uomini si maravigliarono e apertamente conobber messer Torello niuna parte di cortesia voler lasciare a far loro, e dubitarono, veggendo la nobilità delle robe non mercatantesche, di non essere da messer Torel conosciuti: ma pure alla donna rispose l'un di loro: “Queste son, madonna, grandissime cose e da non dover di leggier pigliare, se i vostri prieghi a ciò non ci strignessero, alli quali dir di no non si puote.” Questo fatto, essendo già messer Torel ritornato, la donna, accomandatigli a Dio, da lor si partì, e di simili cose di ciò, quali a loro si convenieno, fece provedere a' famigliari. Messer Torello con molti prieghi impetrò da loro che tutto quel dì dimorasson con lui; per che, poi che dormito ebbero, vestitesi le robe loro, con messer Torello alquanto cavalcar per la città, e l'ora della cena venuta con molti onorevoli compagni magnificamente cenarono. E quando tempo fu, andatisi a riposare, come il giorno venne sù si levarono e trovarono in luogo de' loro ronzini stanchi tre grossi pallafreni e buoni, e similmente nuovi cavalli e forti alli lor famigliari; la qual cosa veggendo il Saladino, rivolto a' suoi compagni disse: “Io giuro a Dio che più compiuto uomo né più cortese né più avveduto di costui non fu mai; e se li re cristiani son così fatti re verso di sé chente costui è cavaliere, al soldano di Babilonia non ha luogo l'aspettarne pure un, non che tanti, per addosso andargliene, veggiam che s'apparecchiano!”; ma sappiendo che il rinunziargli non avrebbe luogo, assai cortesemente ringraziandolne montarono a cavallo. Messer Torello con molti compagni gran pezza di via gli accompagnarono fuori della città, e quantunque al Saladino il partirsi da messer Torello

Tag: torello    uomini    cose    alquanto    donna    fatto    assai    due    tre    

Argomenti: buono animo,    migliore albergo,    solenne convito,    secondo cena,    torello alquanto

Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina:

La favorita del Mahdi di Emilio Salgari
Storia di un'anima di Ambrogio Bazzero
Corbaccio di Giovanni Boccaccio
Diario del primo amore di Giacomo Leopardi
Fermo e Lucia di Alessandro Manzoni

Articoli del sito affini al contenuto della pagina:

Caratteristiche del mixed wrestling
Mixed wrestling e bondage
Significato dell'azalea
Come coltivare i lamponi
La cura degli avannotti


<- precedente 1   |    2   |    3   |    4   |    5   |    6   |    7   |    8   |    9   |    10   |    11   |    12   |    13   |    14   |    15   |    16   |    17   |    18   |    19   |    20   |    21   |    22   |    23   |    24   |    25   |    26   |    27   |    28   |    29   |    30   |    31   |    32   |    33   |    34   |    35   |    36   |    37   |    38   |    39   |    40   |    41   |    42   |    43   |    44   |    45   |    46   |    47   |    48   |    49   |    50   |    51   |    52   |    53   |    54   |    55   |    56   |    57   |    58   |    59   |    60   |    61   |    62   |    63   |    64   |    65   |    66   |    67   |    68   |    69   |    70   |    71   |    72   |    73   |    74   |    75   |    76   |    77   |    78   |    79   |    80   |    81   |    82   |    83   |    84   |    85   |    86   |    87   |    88   |    89   |    90   |    91   |    92   |    93   |    94   |    95   |    96   |    97   |    98   |    99   |    100   |    101   |    102   |    103   |    104   |    105   |    106   |    107   |    108   |    109   |    110   |    111   |    112   |    113   |    114   |    115   |    116   |    117   |    118   |    119   |    120   |    121   |    122   |    123   |    124   |    125   |    126   |    127   |    128   |    129   |    130   |    131   |    132   |    133   |    134   |    135   |    136   |    137   |    138   |    139   |    140   |    141   |    142   |    143   |    144   |    145   |    146   |    147   |    148   |    149   |    150   |    151   |    152   |    153   |    154   |    155   |    156   |    157   |    158   |    159   |    160   |    161   |    162   |    163   |    164   |    165   |    166   |    167   |    168   |    169   |    170   |    171   |    172   |    173   |    174   |    175   |    176   |    177   |    178   |    179   |    180   |    181   |    182   |    183   |    184   |    185   |    186   |    187   |    188   |    189   |    190   |    191   |    192 successiva ->