Storia di un'anima di Ambrogio Bazzero pagina 11

Testo di pubblico dominio

soggezione di lui!… Povero cane, povero amico!… Tutti i giorni passavo un'ora o due al cimitero e pensavo alla vita, a una fanciulla, ai bimbi, alle sue toilette, ai suoi nonnulla, alle sue scarpine, ai suoi guanti, alle sue moine,—lì fra le croci e le foglie secche col sole pallido e le stradette umide io vivevo! O speranze! o memorie!—Io lavoro: studio il tedesco. Mi avvinghio sempre più al passato. Dove l'avvenire? 31 marzo.—È morto il cane! Povero Chellen! povero amico!…. A poco a poco là s'infrangono gli anelli che mi legano al mio passato…. O mio avvenire! O Lidia, se tu sapessi la mia sensibilità, la mia poesia, le mie lagrime! Mi è caro tutto ciò che nella mia memoria è legato con te… Ma non poteva Dio volere ch'io non li vedessi, ch'io fossi tranquillo, ch'io amassi un'altra fanciulla, ch'io a quest'ora fossi già marito e padre, ch'io fossi felice? Perchè Dio volle diversamente?… Crescono le ardenze delle mie febbri, il corpo freme di bisogni fisiologici, l'anima è sempre la stessa a comprendere la donna, il cuore è gonfio, l'ingegno sente la ricchezza del sentimento e… Se tu sapessi i miei scoraggiamomi!… Il mio passato!… O miei sogni, o mia preghiera, o Dio, o Donna, o Tutto, o Lidia!… O Lidia, come ti amo!—Ma che Dio sia almeno giusto, e faccia sì che il mio pensiero dia anche a te un po' di questi tormenti. Torno col pensiero al povero cane! Povero amico! sì, caro testimonio di tante mie lagrime, di tanti miei dolori! Leggo le mie memorie: è il saluto che le scrissi! E piango! Come il cuore è gonfio!—La scienza è vana. Ieri ho ascoltato una grande lezione di Antropologia: la genesi umana: la scimmia! O Lidia, perchè non eri tu a casa mia, in un bel gabinetto, pieno di cose d'arte e di profumi tuoi, bella, mia, sorridente? e perchè io non potevo gittarmi a' tuoi piedi, pregando Dio attraverso Te! Leggo il mio saluto. Oh se tu potessi piangere, come piango io!… Eppure spero… Ci incontreremo, sarai mia!… Forse incominciano adesso le mie battaglie… Perseveranza, Castità, Fede… Speranza!… Lidia, ti prego in ginocchioni, dalla tua felicità (se ti ricordi di me) mandami un poco di pace! Merito un poco di pace, perchè delle mie idee arrossisco in faccia al mondo: non in faccia a Te, non in faccia a Dio! Leggo il mio saluto…. Saluto eterno!… La mia vita è condannata al tormento di perpetua illusione e di sproporzionato sentimento!… Torno dal cimitero. Ho visitato il campo degli stranieri: ho letto iscrizioni tedesche e inglesi: Credo sia una buona azione il visitare i poveri morti stranieri.—Come dalla morte a me sgorga il pensiero della vita.—Ho visitato anche la Pinacoteca, adorando le Madonne del quattrocento… Sì, sì, il mio ideale della donna è divino.—Sei maritata? Oh come penso tristamente alle tue gioie frementi di sposa! Amavo meglio, nei mesi scorsi, pensare a' tuoi dolori di vergine! Quand'io sognavo… la prima volta con te, a Firenze o a Venezia, io promettevo, io giuravo di caderti innanzi ginocchioni, dicendoti qualche mio pensiero delle Lagrime e Sorrisi, piangendo ch'io non fossi abbastanza poeta per te, esultando con tutta l'anima d'avere la coscienza ch'eri un fiore e che io non ero la mano villana che lo toccava.. E t'avrei baciata in fronte e t'avrei detto:—Piangi! La mia penna è impotente alle povere fantasie del cuore! 1.° aprile.—Vorrei ricordarmi e rischiararmi dei paesaggi carissimi, dei boschi, delle rive, dei cieli… Anima ammalata: sento le donne nei fiori, nelle gemme, nei prati, nei cieli, nei raggi del sole… Non scrivo perchè non so scrivere: le parole che adopero sono parole che hanno tutti nei vocabolari; i sentimenti che mi ammalano sono sentimenti miei, e il mio cuore è diverso da quello degli altri. Oh come penso! come vedo! come fremo! Ho avuto il tristo dono della fantasia. E come soffro! Ma oh! venga il mio pensiero qualche volta a turbarti! Ho aperto il mio cassetto: il profumo che ne uscì mi ricordò dolcissimamente il giugno del 74, quando scrivevo le Confidenze, mi illudevo tanto e speravo tanto! Allora mi sentivo una fanciulla: e la mia convalescenza era per me una scusa alla languidezza del mio sentimento…. Crescere in dignità per lei, è lo scopo di questo mio anno. Nel mese scorso, venendo qui, nel mio cassetto presi un foglio di carta e scrissi due versi di Byron: oggi ho scritto due versi di Schiller.—Sogno dolcemente: a Limbiate le mie speranze, le mie certezze, il mio avvenire!—Ma quando sono qui, e vedo i luoghi di tante mie meditazioni, e quando vedo la casetta di….. e quando suona la campanella della chiesa di sotto, e quando vedo il suo giardino, e la finestra dove era affacciata quella sera di settembre, e quando…. oh come sento che tutto è passato! che la mia vita è decisa! che il mio avvenire è spezzato!—Deserto! Prego la primavera, i fiori, le rondini, i bambini, il sole,
Dio.—Rendetela felice!
E di fronte alla primavera, ai fiori, alle rondini, ai bambini, al sole, a Dio, mi sento innamorato e casto! Venerdì Santo.—Compiono oggi sei mesi da che… Sei mesi! mezzo anno! A me paiono sei giorni! O quale sconforto il mio. Oggi tutte le donne pregano…. Prega per me! Prega Dio che mi faccia morire!… Morire? imputridire? essere dimenticato? E il mio desiderio, il mio bisogno era la vita, l'amore, la poesia! Sabbato Santo.—Le campane annunciano che Cristo è risorto. Qual vuoto in me! Ma come potrò io mostrare l'anima mia! a chi? Martedì, 23 aprile.—Come per certi dispiaceri certi uomini ricorrono ai liquori, pe' miei io ricorro (ricorsi) a Byron, Foscolo, Rousseau, Shakespeare: mi sostengo con questi alcool.—Ora gli abbattimenti, il vuoto…. e quali battaglie!… I miei balocchi antichi cominciano a distrarmi poco poco. Ma perchè forzare la natura? 24, mercoledì.—Ho fatto la comunione. Ieri il prete mi disse di meditare mezz'ora. Ecco come medito…. Per quattr'anni di seguito, quando a primavera andavo alla chiesa per la comunione, io portavo con me il portafogli col tuo nome! Sante illusioni! E quando l'ostia toccava le mie labbra io mi concentravo nel pensiero:—Lidia crede in Dio!—E la comunione del 74, quando ero convalescente? Oh nessuna preparazione di teologo, nessun libro, nessuna madre, poteva rendermi tanto degno di Iddio, quanto la mia speranza e la tua memoria! Santa religione, santa poesia, fede gentile: Vita, Donna e Dio!—Dimenticavo di non esser bello, d'essere ignorante, d'essere timido alla pratica, sentivo Te, speravo, sentivo la fede che è la vita! O vergine, o bionda, o straniera, chi t'avrebbe detto che tu dovevi tanto deliziare e tanto tormentare un'anima italiana. Io italiano? goffo, ridicolo, senz'azioni. O vergine, o vergine! o Lidia, io ti ringrazio! Quei momenti in cui io pensavo a Te e la tua memoria veniva col pensiero di Dio, erano momenti soavi, pii, forti, si, e non verranno più! O Lidia, o Lidia, o mia sorella, prega per me!—Alcune volte voglio ribellarmi al tuo ricordo, e chiamarti causa d'ogni mio tormento, e odiarti…. Potessi odiarti!… Tu non ti sei manco accorta di me!—La realtà è troppo triste: è meglio l'illusione, la poesia. Ed oggi?—Vuoto, sconfortato, col solo pensiero che sono brutto e ridicolo!—Senza speranza, senza fede, senza amore,—sono andato alla chiesa…. Ho pensato alla tua comunione di sposa.—Ho sentito come, anch'io, riceverei la mia ultima comunione, a letto, ammalato, moribondo, pensando alle mie Memorie, a Limbiate, al cimitero, dove voglio giacere, al mio libriccino Lagrime e Sorrisi, al mio portafogli, pensando a quelle carte che lascio nel mio scrignetto, al tuo ritratto che cadrà sotto gli occhi di mia madre…. pensando al di che saprai ch'io sono morto!… Oh io mi sento buono! Non voglio più annotare! Maggio, 3.—Guardo il cranio…. e guardo il tuo ritratto. Il tuo ritratto! Ecco la vita, la speranza, l'amore, la Donna, la Fede! Ed io ancora ho la speranza, la vita,

Tag: dio    vita    pensiero    poco    povero    anima    tanto    donna    comunione    

Argomenti: sole pallido,    tristo dono,    caro testimonio,    grande lezione

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