Libri mano

Libri su mano, con la parola mano

Confessioni di un Italiano (pagina 22)
di Ippolito Nievo (estratti)

... D'altra parte i suoi sfoggi di Venezia aveano sbilanciato alquanto la famiglia, ed essendosi allora in pensiero di provvedere all'educazione del figliuol maschio, si volle stringer un po' la mano nella spesa per le femmine ... Quando dopo aver aiutato la nonna a spogliarsi ella entrava nel tinello, e sedeva vicino al tavolino ove giocava sua madre, col suo ricamo bianco in una mano e l'ago nell'altra, la sua presenza attirava tutti gli sguardi e bastava a raggentilire per un quarto d'ora la voce ed i discorsi dei giocatori ... L'era il teologo più semplice del clero cattolico; ne metto la mano sul fuoco ... S'imbacuccava ben bene nel ferraiuolo, imbracciava la coreggia del moschetto coll'indispensabile fanale sulla cima, e balzato in arcione usciva di gran trotto dal ponte levatoio assicurandosi colla mano se nelle fonde laterali v'erano ancora le pistole ...
Confessioni di un Italiano (pagina 31)
di Ippolito Nievo (estratti)

... In tali parole ella avea già cavato la corda dalla carrucola e dato a me in mano lo spiedo dopo averlo preso fuori dalla morsa del menarrosto ... Io cominciai a voltare e a rivoltare non senza essere assalito e bersagliato dalle fantesche e dalle cameriere mano a mano che capitavano in cucina: e voltando e rivoltando pensava al Piovano, pensava a Fulgenzio, pensava a Gregorio, a Monsignore, al Confiteor, al signor Conte, alla signora Contessa ed alla mia cuticagna! Quella sera se mi avessero sforacchiato banda per banda collo spiedo non avrebbero fatto altro che diminuirmi il martirio della paura ... — Corpo di Pancrazio! — sclamò il Capitano battendo la mano sulla tavola in modo che ne saltarono alte tutte le posate disposte per la cena della servitù ... — Così — mi disse stendendo verso di me una mano che mi fece raggruzzolar tutto per i brividi che mi corsero giù per la schiena — così, brutto ranocchio, tu rimeriti la bontà di chi ti ha raccolto, allevato, nutrito, ed educato anche a leggere, a scrivere, e a servir messa? ...
Confessioni di un Italiano (pagina 61)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Egli saltava su di soprassalto gridando chi era, e cosa fosse, ma io gli chiusi la bocca colla mano e gli feci cenno di tacere ... Il meglio era appostar colà due uomini fidati e robusti che abbrancassero uno per uno i due frati mano a mano che passavano e li imbavagliassero e li legassero a dovere ... Gli abitanti di Fratta dal canto loro furono alleggeriti d'un gran peso: e tutti si scatenarono allora contro la temerità di quel prepotente; e piccoli e grandi si facevano belli di quel colpo di mano come se il merito fosse appunto loro e non del caso ... Un ordine venuto qualche giorno dopo di consegnare i quattro imputati d'invasione a mano armata, nonché i due finti cappuccini e le carte del processo di Germano ad un messo del Serenissimo Consiglio dei Dieci mise il colmo alla gioia del Conte e del Cancelliere ...
Confessioni di un Italiano (pagina 81)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Raimondo invece veniva, si può dire, coll'anello in mano; e non si trattava che di accennare un sì, perché egli fosse beato e riconoscente di poterlo infilare alla Clara ... Il Senatore, nella sua qualità di patrizio veneziano, tenea dietro con orgoglio ai diversi sentimenti di maraviglia, di dolore, di costernazione che si dipingevano in viso al cognato mano a mano che rilevava qualche periodo di quella lettera ... Finita ch'egli la ebbe il foglio gli cadde di mano, e balbettò non so quali scuse e proteste ... — State tranquillo; — soggiunse il Senatore raccogliendo il foglio, e mettendogli una mano sulla spalla — è un avvertimento e nulla più; ma vedete che fu quasi una grazia del cielo che la vostra figliuola si rifiutasse a quel matrimonio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 92)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Donde avrebbe ella appreso queste raffinatezze delle maniere femminili? Sua sorella Clara, che sola avrebbe potuto insegnargliele, viveva sempre lontana da lei in camera della nonna; essa, lasciata in balìa di manifestare e imporre tutti i proprii capricci, avea imparato mano a mano non solo a lasciar loro il freno sul collo, ma anche a non prendersi briga di esaminarli e di nasconderli se fossero brutti e vergognosi ... Avete detto benissimo; i dolori si contano col cervello, e io aggiungerò col cuore, non già colle dita della mano ... Bisognerà dunque occupare oltre la mano anche il cervello ed il cuore ...
Confessioni di un Italiano (pagina 103)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Egli allora trionfante e felice non s'avvedeva di me misero ed avvilito; m'avea fatto della mano un cenno di commiato, quasi di protezione e di pietà; io non avea né voluto né potuto stringere la mano di chi mi rubava la ricchezza dell'anima mia ... Sì, io ho amato la Pisana quand'era fanciullo; non voglio nasconderti nulla, io la amo ancora; e per questo appunto mi duole di vederla inesorabile contro di te! — Inesorabile? lo credi dunque! — gridò egli afferrandomi convulsivamente la mano ... — Taci, Giulio, taci! — sclamai trattenendo un impeto di sdegno e ponendogli una mano sulla bocca ...
Confessioni di un Italiano (pagina 118)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Quell'accorto vecchietto parlava di cotali cose con un certo fare che non si sapeva se fosse da burla o da senno; e ad ogni punto e virgola, quasi per corroborar l'argomento, usava battere col rovescio della mano sul taschino del sottabito da dove rispondevagli un lusinghiero tintinno di zecchini e di doble ... Quel signor padre capitatomi di Turchia, colla ricchezza in una mano, la potenza nell'altra, e una larghissima dose di canzonatura in tutte le sue maniere, mi faceva un effetto maraviglioso ... Egli continuava a codiarmi, e intanto narrava le dilapidazioni della Contessa, e la ruinosa indifferenza del conte Rinaldo che si perdeva a far lunari nelle biblioteche, mentre la bassetta e il faraone strappavano di mano a sua madre le ultime razzolature del ...
Confessioni di un Italiano (pagina 140)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Il padre si tirò indietro due passi, e la portinaia per la paura si lasciò cader il lume di mano ... Indi a poco egli sofferse un nuovo assalto di dolori acutissimi, ma fu l'ultimo; il respiro divenne sempre più fievole e frequente, gli occhi si socchiusero quasi alla contemplazione d'una visione incantevole, la sua mano si sollevava talvolta come per accarezzare taluno di quegli angeli che venivano incontro all'anima sua ... A tratti egli s'affisava sorridendo in me e dava indizio di ravvisarmi; mi prendeva la mano fra le sue per avvicinarsela al cuore; a quel cuore che non batteva quasi più, eppure era così riboccante ancora di valore e d'affetto! Vi fu un momento ch'egli fece per alzarsi e mi sembrò quasi di vederlo sospeso da terra in un atteggiamento mirabile d'ispirazione e di profezia ... Quando fu presso al gran punto lo vidi aprire le labbra a un sorriso, quale da un pezzo non brillava più su quel volto robusto e maestoso; si mise la mano in seno e ne trasse uno scapolare su cui affisse a più riprese le labbra ... Ogni bacio era più lento e meno vibrato; se ne staccò sorridente per esalar l'anima a Dio, e il suo ultimo respiro gli uscì così pieno così sonoro dal petto, che parve significare: “Eccomi finalmente libero e felice!” — Quella reliquia cui aveva consacrato l'estremo alito di vita, cadde nella mia mano all'allentarsi della sua: io la ricevetti come un pegno, come una sacra eredità, e m'inginocchiai dinanzi a quel morto come al cospetto di Dio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 155)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Spiro m'accompagnò alla Riva del Carbone donde partiva allora la corriera di Padova; mi promise che le notizie di mio padre mi sarebbero puntualmente comunicate e mi lasciò con una stretta di mano ... Eravate impotenti a salvarla? Perché non lo avete confessato alla faccia del mondo? Perché vi siete mescolati coi suoi carnefici? Perché alcuni tra voi dopo aver inorridito del nefando mercato stesero la mano alle elemosine dei compratori? — Pesaro fu solo nella virtù; ma primo e più vile di tutti nell'umiliarsi, ebbe molti ebbe troppi imitatori ... Buonaparte usò con Venezia come coll'amica che intende l'amore per servitù e bacia la mano di chi la percote ...
Confessioni di un Italiano (pagina 182)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Federici maresciallo, Caracciolo ammiraglio! il fiore della nobiltà napoletana, il decoro delle lettere delle arti delle scienze in quella nobile parte d'Italia, erano condannati a perire per mano del boia ... Si fa, e si disfà; e disfacendo non si finisce per nulla ciò che s'era fatto: tuttaltro! Or dunque all'anno che finiva coi martirii repubblicani e colle vittorie dei confederati, ne successe un altro che distrusse a Marengo l'effetto di queste e di quelli, e recò in mano di Bonaparte reduce dall'Egitto le sorti d'Europa ... Da un pezzo m'era accorto che Lucilio apparteneva, forse fin dagli anni d'Università, a qualche setta filosofica d'illuminati o di franchi muratori; ma poi mano a mano m'avvidi che le tendenze filosofiche piegavano al politico, e le combriccole della cessata Cisalpina, e le ultime vicende d'Ancona ne davano indizio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 196)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Allora cominciarono ad entrar in sala conti, contesse, principi, abati, marchesi, i quali venivano mano a mano annunciati dalla voce stentorea del portiere: era un profluvio di don che mi tambussava le orecchie, e diciamolo imparzialmente, quel dialetto milanese raccorciato e nasale non è fatto per ischiarire le idee ad un ubbriaco ... Io mi lasciai condurre; me ne diedi una gran satolla senza trar fiato o pronunciar parola, e mano a mano che lo stomaco tornava in pace, anche il capo mi si riordinava ...
Confessioni di un Italiano (pagina 202)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io, veterano della guerra partenopea ed ex–Intendente di Bologna, mano a mano che mi avvicinava al Friuli, mi rifaceva ragazzo ... Fulgenzio passò di questo mondo pochi giorni dopo il nostro ritorno in Friuli; la sua morte fu accompagnata da un delirio spaventevole, si sentiva strappata l'anima di corpo dai demonii, e si stringeva tanto per paura alla mano della massaia che costei fu lì lì per dar un calcio all'eredità e lasciarlo nelle mani del becchino ... E con ciò egli credette di aver dato l'ultima mano alla pulitura della propria coscienza e saldati i suoi conti colla giustizia di Dio ...
Confessioni di un Italiano (pagina 225)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Molte volte nominò l'Italia, molte volte stringendomi la mano mormorava parole di coraggio e di fede ... Mi prese poi per mano, e non volle più che mi scostassi dal suo letto nemmeno per prendere una tazza di cordiale che stava sopra l'armadio e che le fu avvicinata alle labbra dall'Aquilina ... Di momento in momento il respiro della Pisana diveniva più raro ed affannoso; mi stringeva sempre più forte la mano, sorridendo ad ora ad ora a ciascuno di noi; ma quando toccava a me era un'occhiata più lunga ed intensa ... Mi stringeva ancora per mano, le sue labbra sorridevano, gli occhi guardavano ancora; ma la Pisana era già salita ad avverare le sue eterne speranze ... Non mi mossi, non piansi né parlai finché non tolsero dalla mia la mano della Pisana per adagiarla nella bara ...
Confessioni di un Italiano (pagina 252)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Costoro sono ubbidientissimi soldati a Rio Janeiro, ma lungo la strada perdono mano a mano le loro virtù, si tramutano in scorridori, in briganti, e qui poi di poco dissomigliano dagli Indiani che ci molestano di continui assalti ... Insomma se non fosse la lontananza, l'incertezza delle corrispondenze, e quella smania di novità che accresce sempre mano a mano che si veggono cose più nuove e stupende, torrei volentieri di finir qui la mia vita ... La mano del fanciullo è meno pietosa e non trema come la mia; egli è intrepido, forte, quasi brasiliano; non serba di Venezia che il colore degli occhi e i bei capelli castano dorati; parla il portoghese come lo avesse imparato a balia, e fa vergogna a noi che zoppichiamo ancora nella pronuncia ...
Confessioni di un Italiano (pagina 254)
di Ippolito Nievo (estratti)

... O padre mio, sento che la morte si avvicina, e che i miei patimenti terreni sono al loro termine! Tu, verso del quale io ebbi sì gran torti, perdona al mio spirito fuggitivo la sua ingratitudine, consola di qualche compianto la penitenza ch'egli si è imposta, rendi pura e onorata la mia memoria se non all'ossequio, alla compassion della patria, e raccogli fra le braccia questa vedova infelice questi innocenti orfanelli che la mano di Dio proteggerà guidandoli per mari e per terre fino alla soglia della tua casa! ... Oh io mi ricordava suo padre, mi ricordava la fanciulletta che gli dava mano e attirava gli sguardi in piazza per la sua angelica bellezza! Cotale doveva trovarla! ... Da ultimo ho ripreso fra mano la famosa opera del conte Rinaldo; e fra un mese ne sarà pubblicato il secondo fascicolo; la somma occorrente è già depositata presso il tipografo, e la stampa non soffrirà interruzioni ... Le domeniche quando colla carrozza (ohimè! sento anch'io lo scirocco di Monsignore!) conduco la Pisana, mio genero e i quattro nipotini o alla fontana di Venchieredo od a Fratta, mi passa sulla fronte una nuvola di melanconia; ma la cancello tosto colla mano e riprendo la solita ilarità ...
Decameron (pagina 126)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Al quale, all'ora che detta gli era stata, Anichin venne e pianamente entrato nella camera e l'uscio riserrato dentro dal canto donde la donna dormiva se n'andò e, postale la mano in sul petto, lei non dormente trovò ... La quale come sentì Anichino esser venuto, presa la sua mano con amendune le sue e tenendol forte, volgendosi per lo letto tanto fece, che Egano che dormiva destò; al quale ella disse: “Io non ti volli iersera dir cosa niuna, per ciò che tu mi parevi stanco; ma dimmi, se Dio ti salvi, Egano, quale hai tu per lo migliore famigliare e più leale e per colui che più t'ami, di quegli che tu in casa hai?” Rispose Egano: “Che è ciò, donna, di che tu mi domandi? nol conosci tu? Io non ho né ebbi mai alcuno di cui io tanto mi fidassi o fidi o ami, quant'io mi fido e amo Anichino; ma perché me ne domandi tu?” Anichino, sentendo desto Egano e udendo di sé ragionare, aveva più volte a sé tirata la mano per andarsene, temendo forte non la donna il volesse ingannare; ma ella l'aveva sì tenuto e teneva, che egli non s'era potuto partire né poteva ... ” Anichino levatosi e nel giardino andatosene con un pezzo di saligastro in mano, come fu presso al pino e Egano il vide venire, così levatosi come con grandissima festa riceverlo volesse, gli si faceva incontro; al quale Anichin disse: “Ahi malvagia femina, dunque ci se' venuta e hai creduto che io volessi o voglia al mio signore far questo fallo? Tu sii la mal venuta per le mille volte!”, e alzato il bastone lo incominciò a sonare ...
Fermo e Lucia (pagina 81)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Vedendo poi quello pigliare amorevolmente la mano del terribil Conte, Don Abbondio stava guatando, come un ospite pauroso vede un padrone di casa accarezzare sicuramente un suo cagnaccio tarchiato, ispido, arrovellato, e famoso per morsi e spaventi dati a cento persone; sente il padrone dire che quel cane è bonaccio di natura, la miglior bestia del mondo; guarda il padrone e non osa contraddire per non offenderlo, e per non esser tenuto un dappoco; guarda il cane e non gli si avvicina perchè teme che al menomo atto quel bonaccio non digrigni i denti e non si avventi alla mano che vorrebbe palparlo; non fa moto per allontanarsi perchè teme di porgli addosso la furia d'inseguire; e non potendo fare altro, manda giù il cane, il padrone, e la sua sorte che l'ha portato in quel gagno, in quella compagnia: tali erano i sensi e gli atti del nostro povero Don Abbondio ... Il Cardinale, si trasse in un angolo della stanza col Conte che teneva per mano, e gli disse: «Vi par egli, amico, che la cosa vada bene così? Siete contento di queste disposizioni?» «E che?» rispose il Conte commosso e umiliato, «dopo aver tanto tempo fatto il male a modo mio, dovrei ora dubitare di lasciarmi governare nel ripararlo? e da Federigo Borromeo?» «Da Dio tutti e due,» rispose questi, «perchè siamo due poveretti ... » Federigo in risposta gli strinse la mano, si avvicinò ad un tavolino, scosse un'altra volta il campanello; e tosto entrò un ajutante di camera; cui egli impose che facesse tosto apprestar la lettiga la quale stesse agli ordini del curato di Chiuso, e facesse bardare due mule, che dovevano servire di cavalcatura ai due presenti ... Dato l'ordine, riprese la mano del Conte e s'avviò verso la porta della stanza; ma veduto passando il nostro Don Abbondio che stava tutto pensieroso e come ingrugnato, pensò il buon cardinale che quegli forse avesse avuto per male di vedere quel facinoroso così accarezzato e distinto, e sè negletto in un canto ... Il Cardinale si avviò ancora verso la portiera; quando fu presso l'ajutante di camera spalancò le imposte, e Federigo, traendo per mano il Conte che lo seguiva con gli occhi bassi e con la fronte umiliata, uscì nell'altra stanza dove il clero che lo accompagnava nella visita, e quello raccolto dalle parrocchie del contorno, stava ragunato aspettando ... Il Cardinale s'arrestò un momento poco al di là della soglia, abbracciò ancora il Conte, il quale non ebbe tempo di ritirarsi, e gli disse: «v'aspetto»; salutò della mano Don Abbondio, e mostrò di volersi avviare alla sacristia: parte del clero lo precedette, altri lo circondarono, alcuni gli tennero dietro, e la comitiva partì, giunse alla sacristia, dove il cardinale si vestì degli abiti solenni, ed uscì nella chiesa affollata a celebrare gli uficj divini ...
Fermo e Lucia (pagina 150)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Dopo avere inutilmente guardato su quella piazza, se potesse scorgere alcuno a cui chiedere conto della via dove abitavano i padroni di Lucia, il nostro pellegrino si volse a mano manca, e costeggiando il convento di San Marco, giunse al Ponte al quale Ludovico il Moro diede il nome di Beatrice sua moglie; e per quello entrò nella città propriamente detta ... I viandanti portavano per lo più in mano certe palle crivellate di piccioli fori con entro spugne intinte di aceti medicati, di spiriti, e ad ogni momento le fiutavano; e si aveva gran fiducia in quei preservativi: tenevano nell'altra mano un bastone, non tanto per appoggiarsi, come per rimuovere chi avesse troppo voluto accostarsi; alcuni perfino tenevano invece del bastone, una pistola, accennando ai sopravvegnenti che dessero luogo; con quello stromento atto ad ottenere una più certa e più pronta obbedienza ...
Fermo e Lucia (pagina 152)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Quando fu presso, vide nella via a mano diritta, per quella appunto ov'egli doveva entrare, una torma di gente guidata o cacciata al lazzeretto da un commissario, e da molti monatti ... S'avanzò per quella via a passo interrotto, giunse dinanzi alla casa, la distinse tosto fra le case vicine più umili, e più disadatte, si appressò alla porta che era chiusa, pose la mano al martello, ve la tenne sospesa, come avrebbe fatto se la tenesse in un'urna, prima di cavarne la polizza dove fosse scritta la sua vita, o la sua morte ... Costernato da un tale annunzio di sventura, smanioso del non aver potuto nè pur conoscere quanta ella fosse, incerto qual fosse il più pronto mezzo per trovar conto di Lucia, se insister quivi con preghiere o con minacce, o andare a dirittura al lazzeretto, Fermo stava appoggiato alla porta, tenendo la mano sul martello, talvolta lo alzava, per picchiare alla disperata, poi pentito, lo riteneva, lo stringeva nella mano come se volesse storcerlo, come per isfogare la sua passione ...
Fermo e Lucia (pagina 156)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Se non ve la scorgi; fa cuore tuttavia, e cammina innanzi verso questa banda (e accennò a mano manca) ... Cercala ivi; Dio ti conduca: e che che avvenga delle tue ricerche, prima d'uscire da questo recinto, vieni ancor qui a darmene conto: anch'io vorrei saper s'ella vive!» Il padre Cristoforo proferì queste parole con una commozione compressa, e presa la mano di Fermo, che aveva finito di ristorarsi, e s'alzava, lo condusse su la porta della capanna, e gli segnò più distintamente il lato dove doveva fare le sue ricerche ... «Se non la trovi?» disse il padre in contegno di gravità, e di aspettazione, tenendolo forte per mano ... «Guarda, sciaurato!» e così dicendo, mentre con una mano stringeva e scoteva forte la mano di Fermo, girava l'altra distesa in cerchio dinanzi a sè, verso la scena dolorosa che li circondava ...
Fermo e Lucia (pagina 157)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » E, così dicendo, gettò da sè la mano di Fermo, e si mosse verso una capanna d'infermi ... » «Vien qua» disse il padre, pigliandolo per mano; e lo ricondusse nella capannuccia, e lo fece seder come prima presso di sè ... «Tu sai che questa mano ha ucciso!» «Sì, ma un prepotente che l'aveva aizzato, uno di quei ... » «Sì, Fermo, a Don Rodrigo: è un nome che fu posto sul fonte della rigenerazione ad una creatura redenta col Sangue d'un Dio; è un nome che forse è scritto sul libro della vita: perchè Dio perdona; guai a te, se non fosse!» Dette queste parole, il vecchio stette pensoso un momento, tenendo tuttavia la mano di Fermo, poi abbandonatala, prese la sua sporta, ne trasse dal fondo un pezzo di pane arido, e scolorato, lo mostrò a Fermo, e disse: «Vedi tu questo pane? Lo conservo da quarant'anni; l'ho mendicato nella casa di quello sventurato ...
Fior di passione (pagina 24)
di Matilde Serao (estratti)

... Stringe appena la mia mano nel licenziarsi ... Nelle scale mi ha aspettato, gli sono passata daccanto, ha osato stringere la mia mano nuda, ha rubato il mio guanto ... Sono nostri gli spasimi, le trafitture; i fremiti allo stringere lieve di una mano, i pallori incomposti, le convulsioni disperate ... Egli non impallidisce, non arrossisce, non cerca vedermi, non cerca sedersi accanto a me, non mi stringe la mano, non mi offre il braccio: la sua sola manifestazione è il sorriso, un sorriso freddo e lento ...
I nuovi tartufi (pagina 11)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)

... " "Date ascolto, vi dico;" ed una mano gli si posò su la spalla scotendolo forte; ond'ei volgendo il capo vide il suo Principale ... "Per Dio! così non va bene: la matassa incomincia a imbrogliarsi: procedure criminali non mi accomodano; basta mettere un filo in mano a cotesti signori della Corte, che presto sanno dipanare il gomitolo ... I sassi tratti da mano maestra arrivavano al punto: ruppe due vetri, ma nessuno si affacciò; e sì che Guglielmo era nella stanza, e si vedeva la sua ombra passare e ripassare traverso il chiarore della finestra, e doveva pur sentire ... Costui ritto, attaccato alla parete, non fiatava; il cuore per paura di tratto in tratto gli dava dentro un trabalzo, ma egli costringeva quel cuore ribelle a starsi quieto con mano di ferro ... La dileggiarono, la schernirono; ella indicava il cuore, e le risposero con un coro di risa chiamandola: pazza! pazza!—ella prese a piangere, e le fecero sfolgorare su gli occhi napoleoni nuovi, ghinee di Giorgio IV ardenti e lampeggianti: ella supplicò a mani giunte la lasciassero in pace, e tutti insieme l'ammirarono per la stupenda attitudine a sostenere qualunque parte, anche la Maddalena penitente, la Margherita da Cortona:—brava, bravissima per verità! Tribolata con mille modi, impaziente di cotesta infame tortura con le fibre più dolorose del cuore, la peccatrice cessa le lacrime allo improvviso, con ambe le mani si tira i capelli dietro le orecchie, e favella risolutamente: "Levatemi davanti il prezzo del sangue! Guai a voi se lo accetto; io nol potrò tenere in mano non altramente che se fosse un tizzo acceso, e lo porterei al Magistrato, per impiccarmi poi come Giuda… ...
Il benefattore (pagina 2)
di Luigi Capuana (estratti)

... Il signor Pietro Kyllea diede una forte scossa di mano al notaio e guardò in viso quella ventina di persone che gli si affollarono attorno, osservandole a una a una, poi domando: —Sono i proprietari? —Gran parte ... Ora, non avrebbero voluto lasciarselo strappare di mano ... Quel demonio d'inglese, però, sapeva tutto: i prezzi dei terreni, delle derrate, della mano d'opera; che cosa non sapeva? E giocava a tarocchi da maestro; e al bigliardo aveva una destrezza! Serio serio, dinoccolato, pareva che sonnecchiasse, e teneva intanto gli occhi aperti ... —Gente che sa fare e non sta mai con le mani in mano, come noialtri! —E lei, che ha pure tanti quattrini, perchè non ha fatto e non fa? —Perchè, caro Ricevitore… perchè… Non ne ragioniamo, è meglio! III ...
Il benefattore (pagina 12)
di Luigi Capuana (estratti)

... Ma come la vide accostare all'uscio, porre la mano al paletto, e solo allora tendergli l'altra mano e le labbra, pronunciando un sommesso: A rivederci! Ezio improvvisamente scoppiò: —Così tu ami? Così? Così? —Oh, Dio!…—ella balbettò coprendosi il viso con le mani ... Le notizie di quella misteriosa malattia lo agitavano, lo spingevano a ripensare tutti i particolari della scena di quel giorno; e di mano in mano che gli sembrava di vedersi schiarire davanti agli occhi l'intimo significato degli atti e delle parole di lei, un sordo rimorso lo assaliva, una profonda angoscia lo tormentava ...
Il benefattore (pagina 24)
di Luigi Capuana (estratti)

... Ah! Era splendida, elegantissima!… Ella chiuse l'uscio, mi prese per una mano e mi condusse davanti a la scrivania ... La modestia gli ha impedito di segnarvi i bravo! i bene! gli applausi… —Oh, Signora! E questa volta, le presi una mano e la strinsi forte fra le mie tremanti di commozione ... Legga; metta lei le parentesi, qua e là… Cominciai a baciarle calorosamente la mano ... —Qui, non le pare?… qualche: bravo!… —Ma se nessuno ha fiatato!—(E un bacio alla mano che stringevo più forte) ... La sciocchezza più grande la farebbe lei… Io, che non ne ho fatte nel fiore degli anni, sarei proprio imperdonabile se incominciassi ora… Un bacio, credevo, non porta conseguenza: e poi, se l'era meritato; ma andar più oltre, oh, no!… Via, si rinfranchi!… E non stia in collera con me… Qua la mano! Vi assicuro—conchiuse Bodura—che uscendo di là non mi sentivo ridicolo ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 2)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Non sta mai fermo in tutto il giorno! Il soldato si levò il rotolo del mantello, che aveva a tracolla, e lo depose sul cassone; appiccò la bisaccia a un chiodo; tolse di mano al fratello il lanternino, e dicendo: — Vuotate la polenta, che son morto di fame — salì, per la scala di legno, al piano di sopra ... — E dopo — esclamò torvo Saverio — non mi mancherebbe un randello da romperle su la schiena se non rispettasse il mio sangue! La vecchia si alzò in fretta; andò a deporre il piatto nel secchiaio; si asciugò gli occhi col dorso della mano, e Saverio finse di non accorgersene ... Gli mosse incontro; lo prese per mano gridando: — Vieni a vedere, Giorgio, cosa ti ho portato! E con lui andò a staccar dal chiodo la bisaccia; si sedè, con lui accanto, alla tavola, presso alla finestra; introdusse la mano nel tascapane, adagio, per aumentar l'aspettazione gioiosa ... Ma — addio pastorino di terracotta! —: la mano ne toccò due, tre pezzi ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 9)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Se scoppiava, addio Ida! Essa, mentre egli parlava, mutava colore; egli sentiva fredda la mano che stringeva nella sua ... Come? Con una prova d'amore indissolubile, superiore a ogni lontananza, a ogni timore, a ogni evento; superiore a quella stessa felicità che il cuore palpitando e la mano stringendo la mano promettevano nell'avvenire ... Finalmente si toccò con la mano destra il petto e con uno sforzo riuscì a dire: — Qui ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 10)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... Erano alcune lettere di mano femminile, in una busta; una fotografia e una ciocca di capelli biondi ... Gli abbandonava la mano nella mano ... : a primavera? E di': non ti sembra che se non fossi venuta in un giorno così bello la nostra felicità sarebbe stata meno grande? Egli strinse forte la bianca mano ...
Il diavolo nell'ampolla (pagina 15)
di Adolfo Albertazzi (estratti)

... talvolta arcuandosi nell'atto di tendere il braccio e la mano ... Una delle ultime fucine del Fossato era quella del fabbro Dondelli, detto Dondèla; e un giorno che questi lavorava altrove, il conte, quasi davanti al portone di lui, si chinò; con impeto allungò la mano ... Celso col cappello in mano, disse (e le labbra gli tremavano): — Mi perdona? Il conte gli pose la destra sulla spalla e tornò a fissarlo ... Ma se si svegliava prima Celso, con una pagliuzza solleticava il naso del conte; questi agitava la mano quasi a scacciare una mosca e soffiava spalancando gli occhi, e chiedeva: — Hai letto? Bel libro, è vero? — ...
Il ponte del Paradiso (pagina 14)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Già una forma gentile si disegnava tra quei tenui vapori rosati; si veniva condensando ad occhi veggenti in persona conosciuta; alzava il braccio, stendeva la mano per dargli il benvenuto, mentre una vocina soave, uscita dal suo labbro vermiglio, gli echeggiava per tutti i recessi dell'anima: “Ah, finalmente, ritorna il mio cavaliere?„ Sì, ritornava a lei, così volendo il destino ... E la barca, frattanto, appena toccato il lido incantato, spariva; ed egli era là, sulla spiaggia, preso per mano dalla gentile apparizione ... Allora, per miracolo nuovo, il lido spariva a sua volta; ed egli e lei, tenendosi sempre per mano, muovevano leggeri leggeri sul verde smalto d'un prato, di tanto in tanto levandosi a piccoli voli, posando il piede a terra un istante per rivolare ancora, come due uccellini che alternassero capricciosamente i passi coi salti, e i salti colle volate, spensierati ed allegri, contenti di sè e dell'ora propizia, senz'altro desiderio che di sentirsi vivere ... „ — “Sì, sì,„ gli rispondeva la cara voce; e una cara mano tremava nella sua ... Si era destato, infatti, avendo ancora quella dolce visione negli occhi, e la sua destra ancor tiepida dal tocco della mano di Margherita ...
Il ponte del Paradiso (pagina 54)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... E strinse forte, quella mano delicata, strinse forte la mano di quell'uomo, per cui sentiva una simpatia più viva e più profonda di prima ... — Con gran piacere; — rispose Margherita, stringendo ancora ben forte la mano di Raimondo; — ed Ella me ne ricambierà con buone notizie della sua signora, alla quale vorrà fare i nostri più caldi augurii per la sua pronta guarigione ... Era calmo, nondimeno, e garbato: un po' umile, anzi un po' vergognoso, si accostò a Margherita, osando appena di toccarle la mano ...
Il ponte del Paradiso (pagina 57)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Mi trova un po' distratta, non è vero? — diss'ella, porgendogli la mano, e lasciandola amabilmente in quella di Filippo ... Non tremi; — aggiunse, stringendogli più forte la mano; — sarà sempre ben custodito ...  — Così ebbe commiato Filippo Aldini, e ben dolce, poichè tanto a lungo la mano di Margherita era rimasta nella sua ... Sul ponte si separarono; la persona misteriosa strinse la mano al signor Cantelli, presentato in quel punto; poi quella discese in una gondola; Margherita e suo padre nell'altra, che li aveva portati, e che doveva restituirli alla riva degli Schiavoni ...
L'amore che torna (pagina 12)
di Guido da Verona (estratti)

... — Su la tua parola d'onore? — E mi tese la mano ... Allora divenne estremamente pallido, mi strinse forte la mano, mi parve che ne' suoi occhi fermi passasse un tremito impercettibile; poi disse con asprezza: — Ebbene, sia! VIII Erano circa le sei della sera quando giunsi all'albergo di Elena con la notizia gioconda nel cuore ... Camminava tenendo con una mano accostato ai fianchi un lembo del suo mantello, che le scendeva lungo la persona con poche pieghe simmetriche, delineando la forma del braccio ed oscillando all'incedere d'ogni passo ... Nell'altra mano teneva una piccola borsa, ch'era una maglia d'oro tenuissima, con la cerniera lucente; ad ogni chiarità di vetrina la sua faccia e l'oro splendevano insieme ...
L'amore che torna (pagina 24)
di Guido da Verona (estratti)

... Quando avrete in mano le redini, salirà la signora vostra ... Quando fui salito, lasciò la briglia, si tolse il cappello di feltro piumato e porse la mano ad Elena perchè vi si appoggiasse nel mettere il piede sul montatoio ... — No, no, — ella fece, posandomi una mano su le ginocchia, mentre con l'altra si teneva l'ala del cappello ... La città marmorea, sotto la luce del pomeriggio primaverile, splendeva sollevata nella gloria di un incendio immateriale, come se la sua pietra esalasse un respiro fatto di luce, un vapore impalpabile, quasi un velo pieno di scintillamenti, che andasse man mano rarefacendosi, attenuandosi, diventando azzurro come l'aria o verde come l'acqua, in lenti circoli spaziosi verso il cielo e verso il mare ... — Guarda, — io dissi ad Elena, segnando nella distante onda l'apparir confuso di Ventotene, — vedi quella piccola isola, nel fondo, laggiù? — Vedo, — ella rispose, facendo schermo della mano agli occhi per meglio discernere ...
L'amore che torna (pagina 43)
di Guido da Verona (estratti)

... Ella poneva le poste ad ogni colpo, allungando sul tappeto la mano bianchissima, carica d'anelli che la facevano splendere ... — Anzi datemi per garanzia una vostra mano; così non potrete rubare ... — feci, stringendo la sua piccola mano ... Colui che aveva la mano guardò Yvonne con un sorriso ed annunziò forte: — -Nove! — Bravo! — gli rispose Yvonne, battendo i palmi ...
L'amore che torna (pagina 44)
di Guido da Verona (estratti)

... — disse lentamente quegli che aveva la mano, aprendo le carte ... Prese la coppa e bevve d'un fiato; poi si portò una mano al petto, esclamando: — Che sete! — La bocca umida le scintillava di piccole gocce, come un frutto rorido, e mi dette la tentazione di baciarla ... via! — disse, facendo con la mano un gesto frivolo ... Mentre le accendevo la sigaretta, le feci scorrere una mano sul braccio, irrequietamente ... Ella mi tese una mano, piegando la faccia sul petto ...
L'amore che torna (pagina 68)
di Guido da Verona (estratti)

... Allora le presi una mano e vi posai le labbra senza ch'ella me lo impedisse ... — No, no! — ella fece, ritraendo la mano con rapidità ... Lo tolsi allora dalla sua mano e bevvi anch'io, come per stordirmi, tutto d'un fiato ... Poi le tesi una mano e seguitai: — Elena, vuoi fare la pace con me? Ella battè le falangi nervosamente sul mio palmo e domandò: — La pace? cosa vuoi dire? — Perdonarmi, se preferisci; dimenticare quest'anno come un brutto sogno ...
L'amore che torna (pagina 76)
di Guido da Verona (estratti)

... Vidi con gioia la baietta di Edoarda perdere terreno, mentre il bel sauro della contessa di Casciano, indocilmente le forzava la mano stanca ... — mormorai con paura, passando la mano su la criniera della sua cavalla, tanto le stavo presso ... Il lembo del suo velo mi sventolava sopra una spalla, e poichè le parole mancavano, eran tutte impari alla mia commozione, lasciai la criniera, presi una sua mano, strinsi dolcemente quelle dita, e la briglia che tenevano, insieme ... — Oh, davvero? Le presi la mano di nuovo: — Perchè scherzate così? — Proprio non conto più nulla per voi? Null'affatto? Ella abbassò le palpebre con un sorriso pieno di sottile ironia ...
L'amore che torna (pagina 82)
di Guido da Verona (estratti)

... Aveva un gesto suo, fin da quando era fanciulla: nel baciarmi, con una mano mi copriva gli occhi; un gesto che poteva essere pudore nella fanciulla ed era nella donna un desiderio di maggiore voluttà ... — Dammi la mano sinistra e non guardare, — mi disse ... Le diedi la mano e guardai ... Ma ella, sollevatasi alquanto sul gomito, mi serrò la mano e mi costrinse a piegare il dito ...
L'amore che torna (pagina 86)
di Guido da Verona (estratti)

... Un po' tremando, anch'io m'avvicinai; le tesi la mano: ella strinse le mie dita, forte, forte, senza guardarmi, e sùbito ritrasse la mano, quasi con paura ... Mi strinse di nuovo la mano, a lungo, più forte ... Un pensiero mi venne, subitaneo, brutale: «Quella stessa mano, poche ore innanzi, mi aveva prodigate le carezze più folli, e certo le sue labbra smorte sapevano ancora de' miei baci ... Andai vicino a Fabio con un po' di titubanza e gli dissi: — Posso aiutarti a far qualcosa? Egli aveva due biglietti fra i denti, un altro in mano, i guanti, il portafogli ed una borsetta posati davanti allo sportello ...
La favorita del Mahdi (pagina 30)
di Emilio Salgari (estratti)

... Abd-el-Kerim mise mano alla scimitarra ... In testa cavalcava Fit Debbeud, riconoscibile pel suo fez rosso e le bardature lucenti del suo cammello, e al suo fianco cavalcava, Elenka colla carabina in mano e la lunga capigliatura, cosparsa di monete d'oro, sciolta al vento ... —Ebbene, fratello, chiese Elenka con voce un po' alterata e pigliandogli una mano ... Il greco prese Elenka per mano e scesero la collina seguiti dallo sceicco che non apriva bocca ... Elenka salì sul suo mahari, dopo aver abbracciato il fratello; gli strinse un'ultima volta la mano e partì rapidamente accompagnata dal nubiano ... Prima che il sole tramonti bisogna che Fathma sia in mia mano ... Notis e lo sceicco si misero alla testa, ritti in sulla gobba degli animali onde abbracciare maggior orizzonte e gli altri si misero a loro dietro in lunga fila, colle lancie gettate a bandoliera e i moschettoni e gli jatagan in mano ...
La favorita del Mahdi (pagina 31)
di Emilio Salgari (estratti)

... Fathma cadrà in mia mano e allora sfido Allàh a portarmela via ... —Alto là! diss'egli, alzando una mano verso i suoi uomini ... Essi sostarono dietro ad una macchia colle armi in mano e gli occhi sanguinosamente fissi sui fuochi del campo ... —Avanti! tuonò lo sceicco coll'jatagan in mano ...
La favorita del Mahdi (pagina 45)
di Emilio Salgari (estratti)

... Ognuno si munì del primo mastello che trovò sotto mano e si mise a vuotare il liquido elemento che erasi alzato di già d'un mezzo piede ... Fathma e Omar, inorriditi dallo spaventevole dramma svoltosi lì per lì sotto i loro occhi, si erano arrestati a mezzo ponte, tenendosi fortemente per la mano, girando gli sguardi smarriti sul fiume rosso di sangue in mezzo al quale nuotavano ancora i coccodrilli disputandosi furiosamente gli ultimi avanzi degli sventurati ... Egli cercò di liberarsi dalla mano di Fathma per spingersi sulla prua ... Presi i fucili, Fathma e Omar tenendosi per mano guadagnarono la parete sfondata che guardava verso la riva sinistra, nascondendosi dietro un mucchio di rottami ...
La favorita del Mahdi (pagina 62)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Ma non sono ancora morta, rantolò la greca portando una mano al seno ... Traballò, cercò di rimettersi in equilibrio, ma le forze le vennero meno; lasciossi sfuggire di mano l'arma, dilatò spaventosamente le pupille nelle quali brillava un ultimo lampo di minaccia e precipitò, roteando, nel fondo del baratro ... L'almea, pallida per l'emozione, coll'jatagan insanguinato in mano, s'avanzò fino all'orlo del burrone e guardò giù ... Man mano che si avanzavano gli squilli di tromba e il rullo dei tamburi diventavano più sonori ...
La favorita del Mahdi (pagina 75)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Voglio dire che tu conosci la mano colpevole che rovinò il mio uomo ... I guerrieri si radunavano in furia disponendosi confusamente in linea di battaglia, cogli scudi in mano e le lance in resta ... Le genti del Mahdi si affolavano attorno a lui urlando sempre con crescente forza: —Salute ad Abù-el-Nèmr! Il cavaliere diresse il bianco destriero verso Ahmed che si era fermato ai piedi della collina circondato dai suoi dervis e dalla sua scorta di Baggàra, saltò a terra e gli baciò la mano ... Fra lo scièk e l'inviato di Dio vennero scambiate alcune parole, poi quest'ultimo prese per la mano il primo e lo condusse sulla collina, facendo segno a tutti gli altri di non seguirlo ...
La favorita del Mahdi (pagina 80)
di Emilio Salgari (estratti)

... Afferrò lestamente la mano che la stringeva e l'attirò violentemente a sè ... Abd-el-Kerim non può essere che in sua mano ... Ieri sera parlai con Ahmed, ed egli mi disse che Abd-el-Kerim era in mano tua ed ancor vivo ... Con un gesto della mano arrestò i due tormentatori che si disponevano ad accostarlo al braciere ... Perdere Abd-el-Kerim che tanta fatica gli era costato, che tanti pericoli aveva sfidato per averlo in sua mano, e perderlo proprio nel momento in cui credeva di avere in mano anche Fathma, era per lui un terribilissimo colpo ... —Uditemi, diss'egli, facendo uno sforzo supremo, Abd-el-Kerim, da parecchi giorni si trova in mia mano ... —A che pro ingannarvi? Non sono in vostra mano? —Avete ragione ...
La spada di Federico II
di Vincenzo Monti (estratti)

... Era del guanto marzial vestita La terribile mano, e si vedea Sangue uscirne a gran gocce; e tosto udita Fu roca orrenda voce che dicea: — Chi sei che al brando mio porti l'ardita Destra? — E il brando di forza a sè traea; E un fremer si sentía di rotte e cupe Voci, qual vento in cavernosa rupe ... Rise il franco guerriero alla superba Sdegnosa inchiesta per lui solo intesa (Chè sol delle grand'alme al senso serba I suoi portenti il cielo e li palesa); Il magnanimo rise; indi in acerba Sembianza d'ire generose accesa, — È mia, gridò, cotesta spada; e invano La contende Averno a questa mano ... E temprata e guizzante la ponea Nel forte pungo del guerrier sovrano: Nè cangiata il divin dardo parea Sentir del primo vibrator la mano ... Pur, siccome talor, rotta la scura Nube, furor porge la serena testa Il ministro maggior della natura, E i campi allegra in mezzo alla tempesta; Bella del par clemenza fra la dura Ragion dell'armi al cor si manifesta, E di mano all'eroe tenera diva Fa lo strale cader che già partiva ...
La sposa persiana (pagina 4)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Io lei non vidi, ed ella non mi ha veduto ancora, Chi sposasi in tal guisa, rade volte si adora; Ed io, che del tuo bello ho l'alma prevenuta, Amar come potrei sposa non pria veduta? Consolati, ben mio, se umile al genitore, Darò ad altra la mano, tuo sarà sempre il core ... In altra guisa aspetti vedermi all'Ottomano Tra le persiane genti andar col ferro in mano ... Se usar vorrà la forza (egli non è sovrano, E un re la vita togliermi potrebbe, e non la mano), Pregherò, finché giova, parlerò con rispetto; Ma poi ... Una passione, un detto, un mal de' nostri usati Tinge di verde, e giallo i visi delicati: Ma allor, che dalla mano fia la beltà accresciuta, La donna è sempre bella, ancor quando è svenuta ... CURCUMA E sarà tua la mano? IRCANA Sì, lo spero: tu mi ami, e so, che di te niuna Brama più del mio cuore la pace, e la fortuna ...
La sposa persiana (pagina 12)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Scena quinta Tamas, guidando Ircana, col ferro in mano, conducendola nel serraglio, e detto ... TAMAS Quell'indegna dov'è? Perfida! spera invano Sottrarsi dalla morte, fuggir dalla mia mano ... TAMAS È ver, con mano ardita Ricuperai la donna, ed arrischiai la vita ... ALÍ Di chi è il sangue, che nero, vi lorda e vesti, e mano? TAMAS Di due schiavi svenati del mio suocero Osmano ... Scena ottava Fatima, Tamas, poi Osmano colla sciabla alla mano ...
La sposa persiana (pagina 13)
di Carlo Goldoni (estratti)

... FATIMA Ah benedetto il cielo! Benedetta la mano del genitor pietoso, Che in grazia d'una figlia, ha salvato lo sposo ... Misera figlia, e sposa, che far potea di meno, Che offrir per il consorte al genitor il seno? Morta sarei piuttosto, che vedova trovarmi, Per quella mano istessa, che mi guidò a sposarmi ... Il ciel mi serba in vita, e non mi serba invano, Tamas darammi il cuore, come mi diè la mano ... IRCANA Tamas adunque infido, per soggezion d'Osmano Strinse la sposa al seno? strinse a colei la mano? CURCUMA E di più vi direi qualche altra bella cosa; Ma sotto queste spoglie sono ancor vergognosa ...
La trovatella di Milano (pagina 6)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Una mano che si posò sopra il biondo suo capo, la fece trasalire, alzare di botto… Era suo padre pallidissimo, commosso… —Ebbene Adriana, avevo ragione? —Sì, papa, sì… perdono… Gli si gettò nelle braccia singhiozzando, nascose sul petto di lui, il viso scolorito… —Non piangere così: colui non merita le tue lacrime, ma il tuo disprezzo ... —E puoi avvertire Diego che accetto la sua mano ... Si passò una mano sulla fronte, poi le sue idee presero un altro corso ... Diego entrò sorridente e presa la mano che la giovine gli tendeva, la portò con galanteria alle labbra ... Voi sapete il motivo che mi ha indotta ad accettare la vostra mano ...
La vita comincia domani (pagina 7)
di Guido da Verona (estratti)

... Si ricordava d'aver comprato per lei forse il primo, l'unico mazzo di fiori ch'egli mai desse ad una donna, e ricordava la prima volta che ardì stringerle una mano, con paura profondamente soave, per dirle infatti ch'era bella, bella, bella, e che l'amava con un cuore ignoto, con un'anima nuova, nata in quel momento ... Racquetata, ella si compresse il cuore con una mano e s'allentò nelle sue braccia ... e ch'io non ti sappia vincere mai più! Ella gli pose una mano su la bocca, una sua mano fredda, che aveva il profumo della colpa, e quella buia fossa che andavano scavando al morituro, ancora una volta colmarono di voluttà ...
La vita comincia domani (pagina 13)
di Guido da Verona (estratti)

... Egli fece con la mano un gesto vago, ma sorrise tuttavia di quella irriverente opinione ... La sua mano divenuta nivea, spesso, nel cercare un oggetto, brancolava un poco ... Con quel cappellaccio in mano, e per il fulvo della sua chioma e per il vermiglio delle sue gote, pareva più buffa che mai ... » Allora il padre s'avvicinò a lui, posandogli una mano su la spalla; e cercava di persuaderlo amorosamente: — Questo che dici non è bene, Marcuccio ... Frattanto rideva, ma di quel suo riso atono, che gli afferrava soltanto la bocca e la obliquava in una smorfia sinistra; un riso metallico, breve, aspro, che gli stringeva la gola come una mano ruvida e ne traeva un corto singhiozzo ...
La vita comincia domani (pagina 17)
di Guido da Verona (estratti)

... ginocchia un po' salienti: un braccio pendeva dal lenzuolo con la mano torta, come se nell'affanno avesse cercato di ghermire, di stringere; soltanto nella gola denudata era il gonfiore di uno sforzo continuo; nelle palpebre qualche battito ... Se una vita era in pericolo, a lui toccava salvare quella vita: questa era la sua missione nel mondo, questo gli appariva semplice, come al timoniere il mettere su la barra la sua mano forte, come allo spegnitore d'incendi l'avventarsi dentro il fuoco ... Macchinalmente mescè dentro un cálice alcune gocce d'una pozione con un sorso d'acqua, e gliela fece colare traverso le labbra bavose, tenendogli sollevato il capo con una mano passata dietro la nuca ... Dolcemente gli ripose il capo nel cavo del guanciale, gli compose la mano torta sotto la coltre, lo coverse fino alla gola, e stette a guardarlo ... Allora l'uomo — non più il medico — pensò ad un tempo lontano della lor giovinezza, quando quella creatura sfinita era un maschio avventuriero della buona strada, e si erano data la mano, da uomini, da galantuomini, per affrontarla insieme, la vita ... Era in quei giorni assorto pienamente dal lavoro, nervoso, irritabile, pervaso da quella febbre che accende l'uomo il quale sappia di possedere in sua mano una forza prodigiosa e debba farla riconoscere dalla ottusa diffidenza di coloro che paventano la novità; non viveva che tra la Clinica ed il laboratorio, trascurando il cibo, accordandosi poche ore di sonno, sostenuto solo da quella incurvabile volontà che gli stava confitta nel cuore come una lama, fino all'elsa, in un legno duro ...
La vita comincia domani (pagina 25)
di Guido da Verona (estratti)

... ma perchè mi rincresceva morire senza che fosse ancora suggellata con un patto finale la nostra concordia d'uomini, ed è per dirti quel che ora ti dico: Strìngimi la mano, Andrea, lasciamoci da veri amici ... — Guarda: io mi metto a ginocchi davanti a te, se lo chiedi, ma non mi tendere la mano ... ci ha divisi, ci riunisce: dammi la mano ... Ora sentiva di essere il più forte, sentiva di poter comandare: — Dammi la mano, — disse; — ho bisogno di te ... — Che vuoi? — La tua mano, dammi la tua mano ... Dammi la tua mano ... Tremava, tremavano entrambi, ed entrambi ne impallidirono, quasi avessero compiuto un rito infrangibile con quella stretta di mano che per l'ultima volta li affratellava ... Interroga bene il tuo spirito prima di rispondermi: Sei ben certo di volere quello che vuoi? Egli si pose una mano sul petto, aperta, con l'atto sacramentale di chi giura sul libro dell'Evangelo ...
La vita comincia domani (pagina 26)
di Guido da Verona (estratti)

... mi tiene alla vita, m'incatena, m'impedisce di punirmi con la stessa mano che t'aiuta, se ... Colui che fu nella vita il suo fratello senza colpa gli posò una mano sulla spalla, come avrebbe fatto nel posarla sulla pietra d'un reconditorio, e disse: — Tutta la mia vita mi sia testimone della risposta: «Sì, lo voglio!» L'avversario lo prese ai polsi, lo serrò convulsamente: — Sia! Poi si volse: l'armadio carico di boccali traluceva nell'ombra; su la tavola ingombra, il fascio del riflettore traeva barbagli dalle boccette di cristallo, dagli aghi d'acciaio, rilucentissimi ... — Così! Rapidamente gli tolse la siringa di mano, e con orgoglio, con la fronte alta, come parlasse a' suoi giudici invisibili: — Io! — disse — io debbo finire di ucciderti, non tu! Non tu, con la tua mano, ma con la mia — guarda! — e anch'essa non trema! Gli teneva strettamente il polso, aveva l'ago pronto a pungere su la pelle rabbrividita, irta del suo pelo, cupa, fra i tendini tesi ...
La vita comincia domani (pagina 35)
di Guido da Verona (estratti)

... Egli si fece violenza, la prese per mano, e mutamente si avviarono ... Curvi entrambi, addossati l'uno all'altra, comunicandosi per la mano serrata la paura ed i sussulti, scivolavan come ladri lungo la parete, sostando, ascoltando, raggruppati in sè stessi, pavidi, con le ginocchia tremanti ... Il breve tratto parve loro una lunga distanza, e man mano che andavano, avrebbero voluto ritornare ... Gli usciva dal lenzuolo una mano, e quella mano pesava nella coltre come fosse piombo ... Poi allungò la mano, quasi volesse toccarlo; invece lambì la coltre, ...
La vita comincia domani (pagina 50)
di Guido da Verona (estratti)

... Il Ferento, levatosi, gli battè leggermente una mano su la spalla: — Grazie, grazie ... Si fermava per stringer la mano ad alcuni, con una rapida cordialità ... I malati gli sorridevano; le suore componevano le coltri sotto i loro menti gialli: l'assistente, con un libro in mano, prendeva nota delle sue prescrizioni ... Era una giovinetta forse di vent'anni e sorrideva guardando il medico, la suora, comprimendosi la mano libera sul petto, quasi per un senso invincibile di pudore ...
La vita comincia domani (pagina 64)
di Guido da Verona (estratti)

... Egli cercava di traversar obliquamente la piazza, per dirigersi all'opposto lato, verso lo sbocco d'una contrada; la folla crescente lo accompagnava, rallentando il passo, arenandosi man mano contro la folla sopravveniente, che stringeva quel nucleo camminante in una specie di morsa ... La piazza tiranna lo aveva catturato: era tardi ormai per il soccorso, gli potevan mettere la mano alla gola ... Un piccolo varco, uno spiraglio tortuoso, tra gente muta, allentò la folla, e con la mano chiusa nella tasca su l'arma caricata, egli vi s'inoltrò ... Si volse a quelli che tacevano, e con la forza di un'invettiva esclamò: — Quanti di voi, che ora venite a sbarrarmi il passo, quanti di voi, o delle vostre famiglie, non hanno benedetta questa mia mano, che ora gridate sia quella d'un assassino? — Avanti! fátemi strada, che ho fretta, e laggiù sono moltissimi vostri figli e fratelli che hanno ancora bisogno di me! Gli ubbidivano muti, senza sapere perchè gli ubbidissero, facendo forza contro la parete umana che ostacolava il passo, penetrando a forza di gomiti nella direzione ch'egli segnava ... — Fate com'io faccio questa mattina! Camminate a fronte alta contro chiunque voglia mettervi una mano alla gola! Un giorno forse comprenderete che la bellezza vera del mondo è tutta ...
La vita comincia domani (pagina 67)
di Guido da Verona (estratti)

... Andrea guardò Novella, ch'era lì, seduta; guardò il suo cappello da vedova posato accanto a lei sopra un tavolino, guardò la sua giovine sorella, che le stava presso, ritta in piedi, e quasi la vigilava tenendo una mano appoggiata sul pizzo nero che ricopriva la sua scollatura ... Novella prese la mano di Maria Dora e se ne coverse le palpebre affaticate, con una specie di affettuosa voluttà; insieme le carezzava il dorso della piccola mano, lentamente, soavemente, facendo scorrere le dita fin sopra il suo polso pieghevole ... Andrea s'avvicinò al vecchio Stefano e con forza gli prese una mano, con forza la tenne chiusa fra i suoi palmi, come per impadronirsi nel medesimo tempo della sua docile volontà ... Egli abbandonò allora la mano di Stefano, ma intrecciò insieme le sue proprie dita, e le torse con ira, sorridendo per il dolore che ne provò ... Parlava a scatti, con la voce un poco ansante, passandosi tratto tratto una mano su la fronte ...
La vita comincia domani (pagina 82)
di Guido da Verona (estratti)

... Vedi, è ancora più barbaro che se l'avessi ucciso in un momento solo, mettendogli una mano alla gola ... «Così!» — Gli strappai la siringa di mano, e mentre tenevo strettamente il suo polso, con l'ago pronto a pungere su la sua pelle rabbrividita: — « Io — gli dissi, — io debbo finire di ucciderti , non tu!» — E per punirmi, per non volgere la schiena, l'ho avvelenato, io, forte, in un colpo, con la mia propria mano! Ella strinse gli occhi; le sue dita contorsero la coltre; il suo busto barcollò indietro; ma si contenne ancora e soggiunse: — Dopo? ... Si levarono; egli la ravvolse nella vestaglia, si mise addosso qualche abito in fretta, e, presala per mano, aperse l'uscio verso il corridoio ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 4)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... Ma la Regina, che ardeva di sdegno contro di costui, impose che esse pigliassero un bastone per ciascheduna in mano e lo bastonassero ben bene; ond'esse se gli avventarono addosso con maggior impeto che non fecero le furiose Baccanti addosso al misero Orfeo ... Allora tutte s'incominciarono a guardare l'una con l'altra, dicendo: «Io non ho mai pensato di far questo»; «Né io», rispondeva l'altra, e così di mano in mano risposero tutte e per sino la Regina, a tale ch'esse tornarono i bastoni al suo luogo e il sagacissimo e buon Bertoldo restò illeso da quelle aspre percosse per allora ... La Regina, non intendendo la metafora, comandò a coloro che dicessero alle guardie che portassero rispetto al capo e che poi menassero il resto alla peggio che sapevano; e così costoro, con Bertoldo innanzi, s'inviarono verso le guardie, le quali aveano di già i legni in mano per servirlo della buona fatta; onde Bertoldo incominciò a caminare innanzi agli altri di buon passo, sì che era discosto da loro un buon tratto di mano ...
Marocco (pagina 10)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... La ridda si faceva di mano in mano più scomposta, e il gridìo più assordante ... Ma a poco a poco, il senso intimo di quel rito, s’impose alla mia mente; il sentimento, che quelle smanie traducevano, e che tutti abbiamo provato molte volte, lo spasimo dell’anima umana che si agita sotto l’immensa pressione dell’Infinito, si risvegliò; e senz’accorgermene, accompagnavo quel turbinìo col linguaggio che lo spiegava:—Sì, ti sento, Potenza misteriosa e tremenda: mi dibatto nella stretta della tua mano invisibile; il sentimento di Te mi opprime, non ho forza di contenerlo, il mio cuore si sgomenta, la mia ragione si perde, il mio involucro di creta si spezza!—E continuavano a passare, fitti, pallidi, scapigliati, mettendo voci supplichevoli, in cui pareva che esalassero la vita ... Le ultime erano due donne (perchè anche le donne possono appartenere all’ordine), due figure di sepolte vive, riuscite a spezzare la bara, due scheletri animati, vestite di bianco, coi capelli rovesciati sul viso, gli occhi sbarrati, la bocca bianca di schiuma, sfinite di forze, ma ancora animate da un movimento di cui non parevano aver più coscienza, che si scontorcevano, urlavano e stramazzavano; e in mezzo a loro un vecchio gigantesco, una figura di negromante centenario, vestito d’una camicia lunghissima, che allungando due grandi braccia cadaveriche, posava la mano sul capo ora all’una ora all’altra, in atto di protezione, e le aiutava a rialzarsi da terra ... Di lassù si vedevano giù in mezzo alla folla i soldati delle Legazioni vestiti dei loro pomposi caffettani rossi, qualche cappello cilindrico, qualche ombrella di consolessa, e i pittori Ussi e Biseo coll’album e la matita in mano; di là dalla folla, Tangeri; di là da Tangeri, il mare ... Si schieravano ai piedi delle mura della città, rivolti verso la campagna; il figlio del governatore, nel mezzo, alzava la mano, e si slanciavano tutti insieme alla carriera ...
Marocco (pagina 14)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Ci strinse la mano con molta grazia e ci fece dire dall’interprete che sperava si sarebbe fatto un buon viaggio ... Gli occhiali, la tabacchiera, certi movimenti cerimoniosi del capo e della mano, gli davan quasi l’aria d’un diplomatico europeo ... Sidi-Bargas stette un po’ pensando e poi disse alcune parole all’interprete il quale tradusse: —Sua Eccellenza domanda perchè avendo codesta abilità nella mano, Vostra Signoria la porta coperta ... Vostra Signoria dovrebbe levarsi il guanto perchè si potesse vedere la mano ... —Non è necessario,—osservò l’Incaricato d’affari,—perchè la facoltà risiede nella mente e non nella mano ... —È vero, fece rispondere sua Eccellenza,—ma la mano ...
Marocco (pagina 21)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Nell’atto che ci guardavo dentro, sentii alle mie spalle un passo furtivo, e quasi nello stesso punto una mano di ferro mi afferrò per un braccio ... Appena mi vide, ritirò la mano, dando in una risata, e disse in tuono di scusa:—Salamu alikum, salamu alikum!—(La pace sia con voi! la pace sia con voi!) M’aveva preso per un ladro ... Gli strinsi la mano in segno di riconoscenza e mi rimisi in cammino ... Fatti pochi passi, mi parve di vedere a una certa distanza dalle tende un uomo incappato, seduto in terra, col fucile in mano ... Mi fece compassione; volli che la mattina seguente, svegliandosi, avesse un conforto; e misi una moneta nella mano che riposava sull’erba, colla palma aperta, come per chiedere l’elemosina ai genii della notte ... Di mano in mano che ci affacciavamo a una valle, cercavamo cogli occhi un villaggio, un gruppo di capanne, qualche tenda ...
Marocco (pagina 53)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Il premio era ghiotto; tirarono tutti con grande impegno; ma essendo la prima volta che pigliavano in mano quell’arma, nessuno colpì, e lo scudo fu regalato all’ufficiale perchè lo dividesse fra tutti ... S’avvicinò a passo lento, coprendosi il viso con una mano, e arrivata a cinque passi da noi, ci voltò le spalle e tese l’altra mano ... Quanto si stizzì il Comandante!—Stia tranquilla,—gridò,—non m’innamoro, non perdo la testa, mi posso ancora dominare: Dio de’ dei, che spaventoso pudore!—Le mettemmo una moneta nella mano, raccolse il vaso del latte, prese la corsa verso la sua capanna, e arrivata sulla porta, spezzò il vaso profanato contro un sasso ... Ebbi un momento il sospetto che mi volesse accoppare per pigliarmi la borsa; ma con mio gran stupore, invece di assalirmi, mi salutò, sorrise e accennando il mio mento con una mano e accarezzando ...
Marocco (pagina 62)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Parlano molto dei fatti nostri, si capisce, e par che dicano che siamo tutti brutte faccie, nessuno escluso, neppure il cuoco, il quale accolse questa notizia con una risata di disprezzo, battendo la mano sopra una tasca del panciotto, dove tiene una lettera della sua amante ... Passa il servo favorito di Sid-Mussa, un giovane mulatto bellissimo, grazioso come una fanciulla, elegante come un principe, fresco e sorridente, che sale e scende le scale saltellando e ci saluta con una certa civetteria inchinandosi profondamente e stendendo una mano in atto di mandare un bacio ... Passa una vecchia decrepita, che ho vista sulla porta d’una moschea, nuda da capo a piedi, fuor che un cencio intorno ai fianchi, colla testa rasa come la palma della mano e il corpo disfatto a segno che mi strappò un’esclamazione d’orrore e rimasi per lungo tempo col sangue sossopra ... Passa un mulatto gigantesco, pazzo, che tormentato dall’idea fissa che i soldati del Sultano lo cerchino per tagliargli una mano, fugge per le strade come una fiera inseguita, agitando convulsivamente il braccio destro, come se glie l’avessero già mutilato, e mette ululati spaventosi che risuonano da un quartiere all’altro della città ...
Marocco (pagina 70)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Sigari, pipe, libri, carte geografiche, tutto ci cadeva di mano ... Mi posi una mano sulla testa: mi parve di metterla sopra una stufa ... Provai a metter la mano in terra fuori della tenda: la terra era rovente ... Entrò nell’accampamento a cavallo, accompagnato da un ufficiale e da due soldati che lo presero in braccio quando scese di sella, e s’avanzò a passo grave verso la tenda dell’Ambasciatore, strascicando come un paludamento la sua gran cappa turchina, con la mano sinistra appoggiata sulla sciabola più lunga di lui, e la destra distesa in atto di saluto ... Sorbì lentamente il suo tè, mangiò dei confetti, parlò nell’orecchio al suo ufficiale, s’aggiustò due o tre volte sul capo il suo turbantino, osservò attentamente tutti i nostri stivali, lasciò indovinare che si seccava; poi si strinse sul petto, accommiatandosi, la mano dell’Ambasciatore, e tornò verso il suo cavallo colla stessa gravità di Sultano con cui s’era avvicinato alla tenda ...
Mastro don Gesualdo (pagina 12)
di Giovanni Verga (estratti)

... Un momento dopo spuntò il lanternone che precedeva donna Giuseppina Alòsi, la quale attraversò la piazza, sporca di carta bruciata e di gusci di fave e nocciuole, in punta di piedi, colle sottane in mano, avviandosi in su pel Rosario; e subito dopo, dalla farmacia, scantonò di nuovo l'ombra di Peperito, che le si mise dietro quatto quatto, rasente al muro ... Questi perorando con calore, sottovoce, in aria di mistero, stringendoglisi addosso, quasi volesse entrargli in tasca col muso di furetto; l'altro serio, col mento nella mano, senza dire una parola, accennando soltanto col capo di tratto in tratto ... Il canonico conchiuse con una stretta di mano enfatica, volgendo un'occhiata al barone, il quale finse di non accorgersene, rosso al par di un gallo ... - I devoti di San Giovanni che danno mano al campanone un quarto d'ora prima! ... che ve ne pare? - L'altro accennava col capo, lisciandosi il mento duro di barba colla grossa mano ...
Mastro don Gesualdo (pagina 20)
di Giovanni Verga (estratti)

... vi è nemico, benedetto Dio! Ho piacere che abbiate toccato con mano se il consiglio che vi ho dato allora era tutt'oro! Una giovane ch'è una perla, avvezza ad ogni guaio, che l'avreste tutta ai vostri comandi, e di famiglia primaria anche! ... Mi prendete per un ragazzo? Una mano lava l'altra ... mi ci metto! Voglio farvi vedere e toccar con mano chi vi vuol bene o no! Eccomi con voi ... Don Gesualdo stese la mano verso il crocifisso ... Non vorrei che giuocassimo a scarica barile fra di noi, caro don Gesualdo! Costui voleva allungare la mano di nuovo; ma il canonico aveva già infilato l'uscio ... Ma il canonico gliela tappò con una mano ... Fra di loro si danno la mano ...
Mastro don Gesualdo (pagina 35)
di Giovanni Verga (estratti)

... Santo Motta allora usciva dall'osteria di Pecu-Pecu, e si metteva a vociare, colla mano sulla guancia: - Le terre del comune! ... Don Liccio Papa, adesso che non c'era più nessuno, si fece vedere di nuovo per le vie, con la mano sulla sciaboletta, guardando fieramente gli usci chiusi ... Lo speziale invece si lasciò scappare: - Lo so! lo so! E si picchiò la mano aperta sulla bocca, fulminato dall'occhiata severa che gli saettò il dottore ... Lo stesso don Gesualdo, al momento di buttarsi proprio in quella faccenda, gli vennero in mente tante brutte idee; si fece pallido, e gli cadde la forchetta di mano ... Sul terrazzo del Collegio una mano ignota aveva spento finanche il lampione dinanzi alla ...
Mastro don Gesualdo (pagina 36)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Il barone mise mano alla pistola: tutti con un gran batticuore ... Prima di giungere in piazza di Santa Maria di Gesù, uno che andava correndo lo fermò mettendogli la mano sul petto ... Ma nelle viottole fuori mano che avevano preso non s'incontrava ancora anima viva ... Egli colla mano le fece segno di star zitta ...
Mastro don Gesualdo (pagina 67)
di Giovanni Verga (estratti)

... Avete capito? Bisogna evitare per quanto si può che ci mettano mano i villani ... - Voi che ci avete mano ... Voi che ci avete mano dovreste chiudergli la bocca ... - conchiuse donna Giuseppina, - è meglio parlarci chiaro e darci la mano tutti quelli che abbiamo da perdere ... Sembrava che non potesse staccarsi dal letto dell'ammalata, rincalzando la coperta, sprimacciandole il guanciale, mettendole sotto mano il bicchier d'acqua e le medicine, con la faccia lunga, sospirando, biasciando avemarie ...
Mattinate napoletane (pagina 2)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Egli mi mise la mano sulla faccia, respingendola ... Lui mi salutava con la mano, levando il braccio nudo, sorridendomi ... In tutti quei giorni il mio piccolo amico s'era più stretto a me con tutte le ingenue espansioni infantili con le quali la fanciullezza trattiene una mano carezzante e un dolce amore pietoso ... Aveva denti e capelli splendidi, una mano piccolissima ... Fece scivolar la mano tra lo stipite del casotto e il muro e tirò fuori un bastone ...
Mattinate napoletane (pagina 4)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Un braccio di donna Nena fuori della coperta era steso rigidamente verso di lui, la mano pareva indicasse ... Soltanto com'entrò lì dentro anche Graziella la sarta, con dietro la ragazzina curva sotto lo scatolo delle vesti, per vedere, mentre lei dinanzi al lettuccio, contemplava la morta coi grandi occhi pietosi, il piccino le prese fra mano la frangia di conterie che luceva attorno alla veste ... L'altra benedì l'aria con la mano: l'indice e il medio ritti ... Allora Gaetanella Rocco portò fuori il piccino, mettendogli in mano una ciambella ...
Mattinate napoletane (pagina 9)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... —Andiamo da Peppino—disse la vedova pigliandosela per mano ... La bambina batteva ogni tanto i piedi a terra, per riscaldarsi, afferrata con una mano alla veste della madre che le covriva il pugno ... L'altra mano aveva ficcata nella piega dello scialletto, alla vita ... Non voleva metter fuori la mano dallo scialletto ... La vedova alzò un lembo dello sciallo, scovrendo il piccino che dormiva tranquillamente con una mano sul petto ... Stese la mano per carezzarlo ...
Mattinate napoletane (pagina 17)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Leva la mano ... * * * Ma guardatele, quando, nelle prime ore della mattina, queste fanciulle del popolo attraversano Toledo, in cappellino lucente di conterie, vestite come tante marchesine, le calze nere, di seta, lo stivalino verniciato, la punta ricamata d'un moccichino che scappa fuori dalla saccoccia in petto, la mantiglia sul braccio e l'ombrellino in mano ... Fumava certo suo mozzicone in punta alle labbra, passando la palma di una mano sul cocuzzolo, e con il pollice e l'indice dell'altra acconciando delicatamente sotto i mustacchi il mozzicone che certo gli diventava una grande voluttà in agonia ... Quando lasciava il cocuzzolo, la mano gesticolava, segnando in aria sagome indeterminate e linee verticali, subito cancellate dal fumo di quel mozzicone, che sempre più si raccorciava ...
Mattinate napoletane (pagina 18)
di Salvatore Di Giacomo (estratti)

... Chinandosi egli a raccattarlo, non abbandonò la mano che teneva stretta, e parve che, stringendosi meglio lui pure alla ragazza, le chiedesse qualcosa ...
Novelle rusticane (pagina 26)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Ora che c'era la libertà, chi voleva mangiare per due avrebbe avuto la sua festa come quella dei galantuomini! - Il taglialegna brandiva in aria la mano quasi ci avesse ancora la scure ... - Ormai nessuno ci pensava; solamente qualche madre, qualche vecchiarello, se gli correvano gli occhi verso la pianura, dove era la città, o la domenica, al vedere gli altri che parlavano tranquillamente dei loro affari coi galantuomini, dinanzi al casino di conversazione, col berretto in mano, e si persuadevano che all'aria ci vanno i cenci ... Come rientrarono, il loro capo, quello che parlava colla mano sulla pancia, era quasi pallido al pari degli accusati, e disse: - Sul mio onore e sulla mia coscienza! ... Sembrava che la donna non sapesse risolversi a lasciare la mano di lui ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 11)
di Emilio De Marchi (estratti)

... fatto stringhe della pelle pur mantenerlo agli studi e per cavare da lui un uomo, s'era trovato in mano un Superuomo di quella razza ... Un lampo sinistro balenò nella fiamma sanguigna che arse la sua testa; sentendo un delirio di vendetta, cacciò una mano nel cesto, strinse nella mano convulsa il collo dell'anatra, la trasse fuori, aprì coll'altra mano il tiretto, levò il coltellaccio… La bestia guizzò nella mano e soffiò il suo sangue nutrito di vermi nella cenere del camino ... La povera donnetta con un cavagnolino in mano, in cui tenava due piccioni coperti con un fazzoletto, cominciò a pregare e a supplicare, perchè non fossero fatti gli atti del sequestro, che sarebbe stata per loro una vera morte oltre al disonore: e invocando gli angeli e i santi del paradiso, cercava di toccare il cuore del droghiere ... Il cavalier Sermenza, che aveva in quei giorni ricevuto un favorone dall'ingegner Fraschi, rappresentante la Società d'assicurazione contro i danni della grandine (la Previdente, capitale illimitato) memore del precetto che una mano lava l'altra, fu lieto d'aver súbito sotto mano un'occasione per dimostrargli la sua gratitudine ...
Piccolo mondo moderno (pagina 8)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Sulle prime il vecchio prete non lo riconobbe; poi mise un "oh!" lieto, scese con vivacità giovanile, a braccia aperte, il cappello in una mano e il libro nell'altra, tutto lucente in viso di sorpresa e di piacere ... "Come vuole, come vuole" diss'egli, e accostatagli una mano al braccio, lo avviò verso l'uscio che metteva in un suo freddo e umido studiolo ... "Don Giuseppe" cominciò finalmente, e stese una mano al prete senza guardarlo, senza volgere il viso, "io sono venuto da Lei come un figlio ... " Don Giuseppe gli prese la mano, gliela strinse commosso, con un tacito moto delle labbra, con un lampo affettuoso del viso ... " Don Giuseppe gli riprese la mano, gliela strinse ancora, senza parole ...
Piccolo mondo moderno (pagina 19)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Intanto la mano di Jeanne cercò sotto la pelliccia la mano cara, la strinse, disse: lo so, distratto, a cosa pensavi! e la mano stretta rispose mentendo: sì, sì, lo sai ... Era un rimprovero per il destino, forse; non per lui! Fisso lo sguardo nei frutti dorati, blandito i sensi dalla persistente aura della signora di cui adesso aveva preso il posto, rivedeva Jeanne nella loggia di Praglia con la tazza in mano, riassaporava la tristezza dei grandi occhi magnetici, l'ineffabile accento delle sommesse parole: "Si c'ètait du poison, faudrait-il boire?" ... Presto qua, presto là, caccia la serva ad aprire, mette in fuga la moglie dalla parte opposta, "via, via, via!", s'incammina piano piano in punta di piedi verso l'anticamera, si ferma, torce e china il capo, mette una mano all'orecchio, riconosce i passi e le voci di chi sale la scala, si soffia il naso a precipizio ...
Piccolo mondo moderno (pagina 27)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Via! Via! Neppure averle pensate, voleva! Sedette accanto a Jeanne, disse forte, per il caso che qualcuno li spiasse: "Adesso, signora, facciamo gli astronomi" e le prese una mano ... Non dirlo più!" Jeanne si portò la mano di lui alle labbra ... Conteneva un quadratino di carta dove la mano della Demente aveva scritto per isghembo e male a grossi caratteri: [ ... Piero seduto sul letto con la lettera in mano, la guardava trasognato, guardava il quadratino di carta e poi da capo la lettera, leggeva e rileggeva di speranze dei medici, di una messa che si sarebbe celebrata l'indomani mattina in Duomo ...
Piccolo mondo moderno (pagina 54)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... E quando Piero le sedette accanto gli piegò la fronte sur una spalla, gli prese una mano, se la strinse al petto, dimenticando adesso, secondo la propria natura, ogni cautela, rispondendo alle prudenti rimostranze di lui con voce piena d'affanno e di lagrime: "Non importa, non importa, non abbandonarmi, non abbandonarmi, quanto male mi hai fatto, Dio, quanto male! Non senti che cosa diversa è, non senti che il tuo matrimonio, la tua unione non è, non ha mai potuto essere come quella di tuo padre e di tua madre, li amo tanto anch'io, sai, caro, i tuoi morti, tanto tanto, ma perchè devono desiderare la mia disperazione, non importa, non c'è nessuno, lasciami dire, perchè, perchè? Cosa ho fatto io a loro, povera creatura? È mia colpa se loro sono morti e se io sono una povera creatura viva che ti ama tanto, non ama che te, non pensa che te, non vive che di te, caro amore mio, amore amore amore? ... "Non mi creda cattiva!" Egli le strinse la mano così forte ch'ella ne fremè di gioia ... Lo guardò, perchè egli esitava, con una inesprimibile supplica negli occhi, ebbe la promessa, la volle ripetuta, solenne, baciò con soavità umile di gratitudine la mano amata ... Il suo studio, parlando col genero, era sempre stato di guidarlo, con un roseo lumicino in mano, nelle viscere di Zaneto, indicandogli una per una le finezze, le squisitezze di pensiero e d'intenzione cui la gente non poteva vedere in certi atti, in certe parole di lui, cui vi scorgeva lei e che in fatto erano molto spesso infuse al vetro della lanterna ...
Piccolo mondo moderno (pagina 59)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... "Mi dia la mano!" Afferrò la mano concessa, sorrise, la strinse, discese, sussurrò: "Come sei forte!" ... Gli passò timidamente una mano sotto il braccio, mormorò: "Ti dispiace?" ... Alle prime parole crude Jeanne aveva lasciato il suo braccio; alle ultime, sentendosi mancare, smorta socchiuse gli occhi, cercava con mano incerta, vagante, di aggrapparsi a lui per non cadere ... Poi cavò il fazzoletto e glielo porse tenendosi ancora l'altra mano sugli occhi, pregò di bagnarlo, se ne deterse le ciglia, tacque col viso basso e le mani giunte in grembo ...
Piccolo mondo moderno (pagina 64)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Poi mosse un po' il capo su per il guanciale, gli abbandonò la mano sul braccio, lo guardò affannata, supplichevole ... " Gli cinse il collo con ambe le braccia, gli mormorò all'orecchio: "Caro, vuoi che ci perdoniamo tutto? Proprio tutto, tutto? Anche quello che tu non sai di me? Anche quello che io non so di te?" Egli si staccò dolcemente dal collo, piangendo, le sottili braccia, s'inginocchiò, si strinse sulle labbra una mano di lei che pure lacrimava ... Avutolo, cercò di recarselo agli occhi e la mano le ricadde sulle lenzuola ... E aperse la mano ... Trasalì, una mano gli si era posata sulla spalla, lievemente ... " Piero le baciò la mano ch'ella ritirò, in fretta, per troncare, per tornarsene subito dalla figliuola ...
Piccolo mondo moderno (pagina 67)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... La mano del Signore pareva essere su quel giovane, adesso ... Poteva il più guasto, il più misero strumento dire a una tal Mano: "Con me tu non farai niente"? Le sue proteste finirono in un borbottamento di parole rotte come la sua resistenza ... Piero s'inginocchiò ai piedi della suocera, le prese una mano, se la strinse sulla bocca, ed ella gli posò sul capo, ansando un po' più di prima, l'altra mano, il muto suo perdono, la sua muta benedizione, la sua muta carezza nel nome della figliuola morta ... La marchesa cercò ritirar la mano ch'egli stringeva fra le proprie e poichè la sentì trattenuta, suppose uno spasimo di dolore, disse teneramente che certo il Signore aveva disposto così per il maggior bene ... Ma Piero non voleva liberarle la mano ... Piero non lasciò la mano ...
Ricordi di Parigi (pagina 38)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... E dove s'è mai vista una letteratura più spasimante per il blasone; scrittori che si lascino venire così ingenuamente l'acquolina sulle labbra al suono di un titolo gentilizio, e che mettano più stemmi e più boria aristocratica nelle loro creazioni? Quando ci libereranno dai loro eterni visconti e dalle loro eterne marchese questi ostinati frustasalotti? Non ce n'hanno ancora imbanditi abbastanza di quei loro «protagonisti» nobili, giovani, belli, spiritosi, coraggiosi, spadaccini, irresistibili, che hanno tutti i doni di Dio «même une jolie voix de ténor?» E ghiotti di ciondoli, Dio buono! Quel povero Paul de Kock, che a settantaquattro anni scrive venti pagine per provare che non gl'importa nulla di non aver ricevuto la Legion d'onore, e ha quasi voglia di piangere! E dov'è un altro paese democratico, in cui gli scrittori coprano d'un ridicolo così sanguinosamente ingiurioso intere classi della cittadinanza, dove l'epiteto di bourgeois abbia assunto, in mente di coloro stessi a cui spetta, un significato più aristocraticamente sprezzante, e dove basti un nome, solo perchè ha il suggello plebeo, a far scoppiare dalle risa una platea? Ma cos'è dunque questo bizzarro impasto di contraddizioni, il Parigino? Chi lo sa? Afferratelo; vi sguiscia di mano ... Presentategli il bandolo d'una di quelle quistioni in cui si rivela un uomo, ed egli, astutamente, lo rimette in mano a voi con un colpo di mano da prestigiatore ... E questi spiritosi di seconda mano si somiglian tutti; sentito un commis voyageur, ne avete sentito mille ...
Ricordi di Parigi (pagina 39)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Il Parigino «della buona società» sembra un uomo, come suol dirsi, alla mano; ma non lo è affatto ... Egli è gentile senza dubbio, ma d'una gentilezza che vi tiene in là, come la mano leggiera d'una ragazza che non vuol essere toccata ... Il gentiluomo è stato in Italia, senza dubbio; ma per poter causer Italie colla bella signora, nel vano della finestra, dopo desinare; o per appendere il ciondolo Italia, alla catenella delle sue cognizioni, e farlo saltellar nella mano nei momenti d'ozio, con quelle solite formule, che ogni Francese possiede, sul paesaggio, sul quadro e sull'albergo ...
Rinaldo (pagina 18)
di Torquato Tasso (estratti)

... 57 Rinaldo in questa ch'a se stesso vede ferito alquanto il destro fianco e 'l petto, e conosce ch'Orlando indarno fiede, ché non ne segue alcun bramato effetto, tenta novo partito, e certo crede, egli vien seco a guerreggiar più stretto, di superarlo al gioco de la lotta, tanto ha la mano essercitata e dotta ... 62 Egli deposto avea l'odio e 'l rancore che dianzi avea contra 'l guerrier strano, sol per cagion de l'alto suo valore, ch'or ha veduto via più chiaro e piano: ché se 'l frenare i sùbiti del core e' primi moti non è in nostra mano, può bene il saggio con miglior discorso porre agli affetti rei poi duro morso ... — 68 Così dicendo, umile e riverente va per baciare al suo cugin la mano, ma quegli la ritira e no 'l consente, anzi il raccoglie in cortese atto umano; e di quella battaglia il fa vincente, e lieva al cielo il suo valor sovrano: ché, poiché in arme non può superarlo, almeno in cortesia tenta avanzarlo ... Misero! tu cadendo a terra vai al primo colpo d'un novel guerriero: tu, che d'Orlando più ti pregi assai, per mano or d'un fanciul premi il sentiero ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 9)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Pensò con un sorriso ironico, alle dichiarazioni amorose dei vagheggini che le stavano intorno; ricordò con una spallucciata che voleva dire incredulità e indifferenza, i loro sguardi espressivi, le strette di mano, le paroline buttate là in un susurro ... Wise, felice, si lasciò adattare la musaruola lambendo la mano della padroncina ... Le piante frusciavano le vette nel rosso tramonto; i passeri cinguettavano rumorosamente appollaiandosi; alcune balie con i bimbi in collo o a mano rincasavano; le mammine in ritardo si affrettavano al ritorno con i piccini saltellanti ... Il povero guardò, stese timidamente la mano a la signorina, che gli diede la moneta del suo borsellino ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 20)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... signore, con il ricamo in mano, facevano mostra di lavorare per il gusto di spettegolare parendo occupate; alcune leggevano; altre ancora passeggiavano ... La suora si alzò, le fu subito vicina e le prese una mano, che, bruciava; poi cercò di addattarle su 'l capo la vescica di ghiaccio ... Si portò lentamente la mano destra alle labbra ... «Gli ho steso la mano e l'ha toccata a pena!… non l'ha stretta! ... povera mano! La baciò e la lasciò andare inerte ...