Libri bella

Libri su bella, con la parola bella

Confessioni di un Italiano (pagina 170)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Quanto sei bella, quanto sei grande, o patria mia, in ogni tua parte! ... Vi fu un pacioloso padovano che in una nota barcarola cantava alla sua bella: ‘ Vieni, somiglia a Londra, Sei un basin d'amor! ’ Egli non avrebbe creduto che io sudassi tanto un giorno per giustificare la lezione un po' arrischiata della sua strofa ... Convenite con me che se non eroismo fu certamente una bella costanza la mia di starmene a ordinar piuoli e a comandar movimenti sul monte Pincio, mentre avrei corso e frugato tutto il mondo per trovar la mia bella! La amava, sapete, proprio più che me stesso; e per me che non vendo ciurmerie di frasi ma faccio professione di narrare la verità, questo è tutto dire ...
Confessioni di un Italiano (pagina 183)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — È dunque brutta se ti dà tanto noia? — Brutta, caro; spaventevole! Come farebbe un'avara ad esser bella? Mi par di vedere la signora Sandracca con qualche dente di meno ... Domani invece me ne dimenticherò a bella posta: la signora entrerà, e nel frattempo la mia ordinanza farà la festa al gatto ... oh bella! c'entra perché ci entro io ... — È giovine e bella la cameriera? — Fresca, perdio, e salda come un pomino non ben maturo: con certe imbottiture intorno che ricordano le nostre paesane, e una bocchina che a Genova non se ne vedono di compagne ...
Decameron (pagina 34)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Per la qual cosa al duca d'Atene, giovane e bello e pro' della persona, amico e parente del prenze, venne disidero di vederla: e mostrando di venirlo a visitare, come usato era talvolta di fare, con bella e onorevole compagnia se ne venne a Chiarenza, dove onorevolemente fu ricevuto e con gran festa ... E poi che da lei insieme col prenze partito si fu e ebbe spazio di poter pensare, seco stesso estimava il prenze sopra ogni altro felice, sì bella cosa avendo al suo piacere: e dopo molti e varii pensieri, pesando più il suo focoso amore che la sua onestà, diliberò, che che avvenir se ne dovesse, di privare di questa felicità il prenze e sé a suo poter farne felice ... Aveano la seguente mattina i cortigiani del prenze infino a nona aspettato che il prenze si levasse; ma niente sentendo, sospinti gli usci delle camere che solamente chiusi erano e niuna persona trovandovi, avvisando che occultamente in alcuna parte andato fosse per istarsi alcun dì a suo diletto con quella sua bella donna, più non si dierono impaccio ... Per che prestamente in lor prenze un fratello del morto prenze substituendo, lui alla vendetta con ogni loro potere incitarono; il quale, per più altre cose poi acertato così essere come imaginato avieno, richesti e amici e parenti e servidori di diverse parti, prestamente congregò una bella e grande e poderosa oste, e a far guerra al duca d'Atene si dirizzò ... Il duca, queste cose sentendo, a difesa di sé similmente ogni suo sforzo apparecchiò, e in aiuto di lui molti signor vennero, tra' quali, mandati dallo 'mperadore di Constantinopoli, furono Constantino suo figliuolo e Manovello suo nepote con bella e con gran gente ... E sedendo Constanzio con lei, la cominciò a riguardare pieno di maraviglia, seco affermando mai sì bella cosa non aver veduta e che per certo per iscusato si doveva avere il duca e qualunque altro che per avere una sì bella cosa facesse tradimento o altra disonesta cosa: e una volta e altra mirandola, e più ciascuna commendandola, non altramenti a lui avvenne che al duca avvenuto era ...
Decameron (pagina 35)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Quivi in terra discesi e riposandosi, Constanzio con la donna, che la sua sventurata bellezza piangea, si sollazzò: quindi, rimontati in su la barca, infra pochi giorni pervennero a Chios, e quivi, per tema delle riprensioni del padre e che la donna rubata non gli fosse tolta, piacque a Constanzio come in sicuro luogo di rimanersi; dove più giorni la bella donna pianse la sua disaventura, ma pur poi da Constanzio riconfortata, come l'altre volte fatto avea, s'incominciò a prender piacere di ciò che la fortuna avanti l'apparecchiava ... Quivi pervenuti, trovando Osbech, che giovane uomo era, nel riveder della preda la bella donna, e conoscendo questa esser quella che con Constanzio era stata sopra il letto dormendo presa, fu sommamente contento veggendola; e senza niuno indugio sua moglie la fece e celebrò le nozze e con lei si giacque più mesi lieto ... Osbech, sentendo questo, il suo essercito ragunato, prima che da' due potentissimi signori fosse stretto in mezzo, andò contro al re di Capadocia, lasciata nelle Smirre a guardia d'un suo fedele famigliare e amico la sua bella donna e col re di Capadocia dopo alquanto tempo affrontatosi combatté, e fu nella battaglia morto e il suo essercito sconfitto e disperso ... Il famigliar d'Osbech, il cui nome era Antioco, a cui la bella donna era a guardia rimasa, ancora che attempato fosse, veggendola così bella, senza servare al suo amico e signor fede di lei s'innamorò: e sappiendo la lingua di lei (il che molto a grado l'era, sì come a colei alla quale parecchi anni a guisa quasi di sorda e di mutola era convenuta vivere, per lo non aver persona inteso né essa essere stata intesa da persona), da amore incitato cominciò seco tanta familiarità a pigliare in pochi dì, che non dopo molto, non avendo riguardo al signor loro che in arme e in guerra era, fecero la dimestichezza non solamente amichevole ma amorosa divenire, l'uno dell'altro pigliando sotto le lenzuola maraviglioso piacere ... E te, carissima donna, priego che dopo la mia morte me non dimentichi, acciò che io di là vantar mi possa che io di qua amato sia dalla più bella donna che mai formata fosse dalla natura ...
Decameron (pagina 36)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Poi, pochi dì appresso, avendo il mercatante cipriano ogni suo fatto in Rodi spacciato e in Cipri volendosene tornare sopra una cocca di catalani che v'era, domandò la bella donna quello che far volesse, con ciò fosse cosa che a lui convenisse in Cipri tornare ... Il quale, passando un giorno davanti la casa dove la bella donna dimorava, essendo il cipriano mercatante andato con sua mercatantia in Erminia, gli venne per ventura a una finestra della casa di lei questa donna veduta; la qual, per ciò che bellissima era, fisa cominciò a riguardare e cominciò seco stesso a ricordarsi di doverla avere altra volta veduta, ma il dove in niuna maniera ricordar si poteva ... La bella donna, la quale lungamente trastullo della fortuna era stata, appressandosi il termine nel quale i suoi mali dovevano aver fine, come ella Antigono vide così si ricordò di lui in Alessandria ne' servigi del padre in non piccolo stato aver veduto: per la qual cosa subita speranza prendendo di dover potere ancora nello stato real ritornare per lo colui consiglio, non sentendovi il mercatante suo, come più tosto poté si fece chiamare Antigono ... ” “Antigono, “ disse la bella donna “a me parve, come io ti vidi, vedere il padre mio: e da quello amore e da quella tenerezza, che io a lui tenuta son di portare, mossa, potendomiti celare, mi ti feci palese ... Antigono allora disse: “A Baffa è pervenuta la bella giovane figliuola del soldano, di cui è stata così lunga fama che annegata era; e ha, per servare la sua onestà, grandissimo disagio sofferto lungamente, e al presente è in povero stato e disidera di tornarsi al padre ... E pochi dì appresso, adomandandolo ella, il re, con bella e onorevole compagnia d'uomini e di donne, sotto il governo d'Antigono la rimandò al soldano: dal quale se con festa fu ricevuta niun ne dimandi, e Antigono similemente con tutta la sua compagnia ...
Decameron (pagina 45)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ciascuno della onesta brigata sommamente commendò per bella la novella dalla loro reina contata, e massimamente Dioneo, al qual solo per la presente giornata restava il novellare ... Fu adunque in Pisa un giudice, più che di corporal forza dotato d'ingegno, il cui nome fu messer Riccardo di Chinzica; il quale, forse credendosi con quelle medesime opere sodisfare alla moglie che egli faceva agli studii, essendo molto ricco, con non piccola sollecitudine cercò d'avere e bella e giovane donna per moglie, dove e l'uno e l'altro, se così avesse saputo consigliar sé come altrui faceva, doveva fuggire ... Avvenne che, essendo il caldo grande, a messer Riccardo venne disidero d'andarsi a diportare a un suo luogo molto bello vicino a Monte Nero, e quivi per prendere aere dimorarsi alcun giorno, e con seco menò la sua bella donna ... E mentre che essi più attenti stavano a riguardare, subito una galeotta di Paganin da Mare, allora molto famoso corsale, sopravenne e, vedute le barche, si dirizzò a loro; le quali non poteron sì tosto fuggire, che Paganin non giugnesse quella ove eran le donne: nella quale veggendo la bella donna, senza altro volerne, quella, veggente messer Riccardo che già era in terra, sopra la sua galeotta posta andò via ... A Paganino, veggendola così bella, parve star bene; e non avendo moglie, si pensò di sempre tenersi costei, e lei che forte piagnea cominciò dolcemente a confortare ...
Decameron (pagina 167)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Compar Pietro d'altra parte, essendo poverissimo e avendo una piccola casetta in Tresanti appena bastevole a lui e a una sua giovane e bella moglie e all'asino suo, quante volte donno Gianni in Tresanti capitava tante sel menava a casa, e come poteva, in riconoscimento che da lui in Barletta riceveva, l'onorava ... Ma pure al fatto dell'albergo, non avendo compar Pietro se non un piccol letticello nel quale con la sua bella moglie dormiva, onorar nol poteva come voleva, ma conveniva che, essendo in una sua stalletta allato all'asino suo allogata la cavalla di donno Gianni, che egli allato a lei sopra alquanto di paglia si giacesse ... E tra l'altre volte, una le disse: “Comar Gemmata, non ti tribolar di me, ché io sto bene, per ciò che quando mi piace io fo questa cavalla diventare una bella zitella e stommi con essa, e poi, quando voglio, la fo diventar cavalla; e per ciò non mi partirei da lei ... Appresso donno Gianni fece spogliare ignudanata comar Gemmata e fecela stare con le mani e co' piedi in terra a guisa che stanno le cavalle, ammaestrandola similmente che di cosa che avvenisse motto non facesse; e con le mani cominciandole a toccare il viso e la testa cominciò a dire: “Questa sia bella testa di cavalla”; e toccandole i capelli disse: “Questi sieno belli crini di cavalla”; e poi toccandole le braccia disse: “E queste sieno belle gambe e belli piedi di cavalla”; poi toccandole il petto e trovandolo sodo e tondo, risvegliandosi tale che non era chiamato e sù levandosi, disse: “E questo sia bel petto di cavalla”; e così fece alla schiena e al ventre e alle groppe e alle cosce e alle gambe; e ultimamente, niuna cosa restandogli a fare se non la coda, levata la camiscia e preso il pivuolo col quale egli piantava gli uomini e prestamente nel solco per ciò fatto messolo, disse: “E questa sia bella coda di cavalla ...
Decameron (pagina 188)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Erano a Gualtieri buona pezza piaciuti i costumi d'una povera giovinetta che d'una villa vicina a casa sua era, e parendogli bella assai estimò che con costei dovesse potere aver vita assai consolata ... Io ho trovata una giovane secondo il cuor mio assai presso di qui, la quale io intendo di tor per moglie e di menarlami fra qui e pochi dì a casa; e per ciò pensate come la festa delle nozze sia bella e come voi onorevolmente ricever la possiate, acciò che io mi possa della vostra promession chiamar contento come voi della mia vi potrete chiamare ... ” I buoni uomini lieti tutti risposero ciò piacer loro e che, fosse chi volesse, essi l'avrebber per donna e onorerebbonla in tutte cose sì come donna; e appresso questo tutti si misero in assetto di far bella e grande e lieta festa, e il simigliante fece Gualtieri ... Egli fece preparar le nozze grandissime e belle e invitarvi molti suoi amici e parenti e gran gentili uomini e altri da torno; e oltre a questo fece tagliare e far più robe belle e ricche al dosso d'una giovane la quale della persona gli pareva che la giovinetta la quale avea proposto di sposare; e oltre a questo apparecchiò cinture e anella e una ricca e bella corona e tutto ciò che a novella sposa si richiedea ... Ella era, come già dicemmo, di persona e di viso bella: e così come bella era, divenne tanto avvenevole, tanto piacevole e tanto costumata, che non figliuola di Giannucole e guardiana di pecore pareva stata ma d'alcun nobile signore, di che ella faceva maravigliare ogn'uom che prima conosciuta l'avea; e oltre a questo era tanto obediente al marito e tanto servente, che egli si teneva il più contento e il più appagato uomo del mondo ...
Decameron (pagina 190)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Gualtieri, il quale diligentemente aveva i figliuoli fatti allevare in Bologna alla sua parente che maritata era in casa de' conti da Panago, essendo già la fanciulla d'età di dodici anni la più bella cosa che mai si vedesse (e il fanciullo era di sei), avea mandato a Bologna al parente suo pregandol che gli piacesse di dovere con questa sua figliuola e col figliuolo venire a Sanluzzo e ordinare di menar bella e onorevole compagnia con seco e di dire a tutti che costei per sua mogliere gli menasse, senza manifestare alcuna cosa a alcuno chi ella si fosse altramenti ... Gualtieri, al qual pareva pienamente aver veduto quantunque disiderava della pazienza della sua donna, veggendo che di niente la novità delle cose la cambiava e essendo certo ciò per mentecattaggine non avvenire, per ciò che savia molto la conoscea, gli parve tempo di doverla trarre dell'amaritudine la quale stimava che ella sotto il forte viso nascosa tenesse; per che, fattalasi venire, in presenzia d'ogn'uomo sorridendo le disse: “Che ti par della nostra sposa?” “Signor mio, “ rispose Griselda “a me ne par molto bene; e se così è savia come ella è bella, che 'l credo, io non dubito punto che voi non dobbiate con lei vivere il più consolato signor del mondo; ma quanto posso vi priego che quelle punture, le quali all'altra, che vostra fu, già deste, non diate a questa, ché appena che io creda che ella le potesse sostenere, sì perché più giovane è e sì ancora perché in dilicatezze è allevata, ove colei in continue fatiche da piccolina era stata ... Chi avrebbe, altri che Griselda, potuto col viso non solamente asciutto ma lieto sofferir le rigide e mai più non udite pruove da Gualtier fatte? Al quale non sarebbe forse stato male investito d'essersi abbattuto a una che quando, fuor di casa, l'avesse fuori in camiscia cacciata, s'avesse sì a un altro fatto scuotere il pilliccione che riuscito ne fosse una bella roba ...
Il benefattore (pagina 3)
di Luigi Capuana (estratti)

... Nei primi mesi, i galantuomini sorridevano di compassione, crollavano la testa, pensando che la cosa era troppo bella da poter durare ... —Fandonie! —Costui ci darà una bella lezione, signor canonico! —La lezione la riceverà lui, e di che sorta! Andare ad affacciarsi dal Muraglione per osservare i lavori dell'inglese, laggiù, era diventato l'occupazione giornaliera dei galantuomini che ordinariamente ozieggiavano in Casino, dicendo male di questo e di quello, ammazzando il tempo con interminabili partite a tarocchi o al bigliardo, o sbadigliando seduti in circolo, su la terrazza che dominava il Largo della Matrice e quasi segregava il Casino dal contatto della gente radunata davanti a la chiesa, le domeniche; contadini la più parte ... E appunto tre anni dopo l'arrivo dell'inglese a Settefonti, una bella sera di aprile si erano incontrati al Muraglione, il canonico Medulla e il sindaco con altri galantuomini del Casino ... —Ve lo dicevo, signor canonico? Costui ci darà una bella lezione! Ma il canonico era fisso più che mai nella sua diffidenza ...
Il fiore (pagina 14)
di Dante Alighieri (estratti)

... Sì non dea nessun don, che guari vaglia, A null' amante, tanto l'apregiasse: Doni borsa, guanciale o tovaglia, O cinturetta che poco costasse, Covriceffo o aguglier di bella taglia, O gumitol di fil, s'egli 'l degnasse ... CXCIII La Vecchia «S'i' fosse stata, per l'anima mia, Ben savia in giovanezza e conoscente, Ch'i' era allor sì bella e sì piacente Che 'n ogne parte novelle ne gia, I' sarè' troppo ricca, in fede mia; Ma i' sì 'l dava tutto a quel dolente, Ch'a ben far non fu anche intendente, Ma tutto dispendea in ribalderia ... D'avere in me maniera bella e gente, A·cciò vogl' i' ben metter mia balia, In tal maniera che·ssia sofficiente ...
Il ponte del Paradiso (pagina 10)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Margherita era una così buona e cara fanciulla! Che ci fosse per avventura da vedere un pochino di quella gelosia naturale, irriflessiva, involontaria, che nasce così spesso tra donne? Ma la sua Livia avrebbe avuto un gran torto a provarne la più lieve puntura; lei così bella, e d'un altro genere di bellezza, fine, delicata, aristocratica al sommo ... Quando ella appariva nel suo palchetto alla Fenice, o nella sala dei concerti al Liceo Marcello, l'accoglieva sempre quel fremito d'ammirazione che dice ad una bella assai più di cento sonetti e di mille madrigali ... Si vedrà? Non si vedrà? Nel dubbio, la bella bionda si astiene ... Raimondo uscì, per far quattro passi: un'ora dopo era già di ritorno, con un fascio di giornali, che prese a leggere, facendone parte di tanto in tanto a sua moglie; per le notizie d'arte e di cronaca, s'intende, che la politica non era nelle grazie della bella signora ...
Il ponte del Paradiso (pagina 17)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Ah sì, sentiamo; — gridò Margherita; — qualche bella sottigliezza! È del suo carattere, se l'ho ben capito ... — Le dispiace? — No davvero; ho detto bella sottigliezza; non dimentichi l'aggettivo, e mi dica subito che cosa ha trovato di più profondo nel motto di Pier Maria ... Le pare una sottigliezza? — È bella; — ribattè Margherita; — è bella, e vera; e mi fa prendere in molta stima il suo Pier Maria ... Lui di bella presenza, che non si poteva desiderare di meglio; alto e ben piantato, snello, elegante; risoluti i lineamenti del viso, ma insieme delicati; traenti al biondo i capelli, ed anche più i baffi, sotto cui si ...
Il ponte del Paradiso (pagina 18)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... La vita era per lei tanto bella! Amava i suoi studi e non isfuggiva i divertimenti: il babbo, quante volte aveva ragione di muoversi, la conduceva con sè ... Ma certo bisognava toccarle il cuore, perchè ella rinunziasse alla sua libertà invidiabile, e a quella bella spensieratezza che ne era la conseguenza legittima ... Comunque fosse, appariva egualmente bella, forse più bella dell'usato, venendo via con quell'aria composta e tranquilla, accanto alla mamma ed al conte Aldini; il quale era tutto attenzioni e riguardi per la signora Eleonora, e poc'anzi le aveva premurosamente aggiustata la pelliccia sulle spalle ...
Il ponte del Paradiso (pagina 30)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Ah sì, birichina? Perchè non ho saputo tenere un segreto con te, mi credi incapace di star zitto con gli altri? Ma con te era un'altra cosa, mia bella ... Non potevo tacerti più a lungo un'idea che mi premeva tanto, e che contro il tuo pensare, permetti, mi pareva e mi pare sempre più una bella cosa ... Ma il fare una bella o una brutta cosa, risguarda lui ... — Bella forza! — esclamò Raimondo ... — Quella donna era Livia la bella ... — Anche quell'altra è bella, ma con la ricchezza in più ... — Bella, sì, non lo nego; — riprese Raimondo ...
Il ponte del Paradiso (pagina 41)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... — Davvero? — ripigliò la bella sdegnosa ... — T'inganni, bella mia, t'inganni; — ribadì, più placido che mai ... Raimondo andò barcollante verso lo stipo; girò la chiave, e fece cadere lo sportello a ribalta, mettendo in mostra parecchi scompartimenti di cassettini e ripostigli in bella ordinanza disposti a parecchi ripiani, nei quali il mògano si alternava coll'àcero ...
Intrichi d'amore (pagina 20)
di Torquato Tasso (estratti)

... E voi all'erta, perchè avemo una bella commodità per l'assenzia della madre, che l'ho vista già in casa della Signora Quintilia ... Che dite, Signor Flavio? FLAMINIO Ahimè! BIANCHETTA Voi sospirate? FLAMINIO Sospiro, perchè natura, facendola così bella, non la doveva far sì crudele ... Anch'io, come sei tu, son stata bella; anch'io, come fai tu, feci la ritrosa, la rigida, la crudele; ma nell'ultimo fui vinta dall'umiltà grande, dal soffrir lungo e dal patir molto del mio gentilissimo amante: e avertita del mio errore, biastemai il tempo perso e la mia sorte, che non mi diede persona che m'avisasse di queste cose ... BIANCHETTA Importa, figlia mia, che non ti rendi ingrata alla natura, che ti creò bella, dotata di tante grazie, di questi tuoi doni, per esser pietosa e non crudele ...
L'amore che torna (pagina 17)
di Guido da Verona (estratti)

... Elena quasi non poteva credere di avere una così bella camera per un prezzo così mite; allo scader del mese vi si trasferì ... Non più giovane, un po' manierata, con due grosse trecce di capelli finti, doveva essere stata molto bella in gioventù ... Ma, dimmi: tu che sei bella come un fiore, quale vantaggio ricavi dall'aver fatta la vita che fai e dal lavorare tutto il giorno per pochi centesimi, quando, con un bacio che tu volessi dare, potresti esser vestita di seta e coperta di gioielli da capo a piedi, potresti pagarti ogni capriccio e menar la vita che più ti conviene? Perchè ti sacrifichi? per rimanere onesta? Bel merito! Se ci ragioni sopra un momento, vedrai che questa è una parola, null'altro che una parola ... Poi, chi ti crede? Pensi forse che una sola persona, vedendoti così bella, s'immagini che tu sia una ragazza tuttora illibata? Macchè! nemmeno per sogno! E la persona che lo potesse credere, se fosse una donna ti direbbe quello che ti dico io, se poi fosse un uomo penserebbe sùbito: «Via, non è possibile che lo faccia per onestà ...
L'amore che torna (pagina 24)
di Guido da Verona (estratti)

... — Brava, la bella! Non le fate vedere la frusta, signore ... Brava, la bella! Oh, la bella! ... — La più bella Imperatrice di Roma, ed anche la più dissoluta fra le cortigiane, Giulia, figlia d'Augusto, vi è morta di fame ...
L'amore che torna (pagina 47)
di Guido da Verona (estratti)

... Dopo la mia breve lettera da Torre Guelfa, con la quale ti avvertivo che avrei lasciata l'Italia per vivere qualche tempo in questa bella Parigi, ecco le cose come andarono ... Non potrò mai abbastanza dipingerti quanto la natura di questa donna sia bella ed ammirabile ... Il denaro è finito; e non certo il denaro io rimpiango, ma la bella padronanza ch'esso mi dava di me stesso e d'altrui; non il denaro, ti dico, ma tutte le sovranità che mi attribuiva questo scettro perduto ...
L'amore che torna (pagina 59)
di Guido da Verona (estratti)

... Non sapere più nulla, mai più nulla di ciò che avverrebbe all'altro; portare via negli occhi l'ultima, la più bella immagine dell'amore perduto ... Poi un altro pensiero subitaneo, crudele, tagliente, come una lama ben affilata: «Ella era giovine ancora, bella, più bella di tutte ... Il pensiero tornò, più vivo: «Ella era giovine ancora, bella, più bella di tutte ...
L'amore che torna (pagina 72)
di Guido da Verona (estratti)

... Ora la bella Claudia m'interessava meno; le sue parole artifiziose non mi davano più alcun turbamento ... Anche tu non morrai!» E nel gran palazzo marmoreo vedevo intanto passare il barone De Luca, tronfio della dote carpita, e lo vedevo, dopo lo spettacolo, con una sua bella veste da camera, entrar nell'alcova nuziale, quella stessa forse ch'io rammentavo tappezzata d'una stoffa color d'indaco pallido, con un baldacchino a larghi drappeggi ... Quando s'accorgeva della mia presenza, il suo passo diveniva un po' incerto ed insieme più rapido; non guardava mai dalla mia parte, non sostava, e tuttavia c'era nel suo modo di camminare qualcosa d'indefinibile, come la compiacenza di sentirsi bella sotto la vigilanza del mio sguardo ... Per lo più costoro furono amanti, od anche solo amici amorosi; poi tramonta il regno loro ed altri li soppianta nel cuore della bella infedele ...
L'amore che torna (pagina 77)
di Guido da Verona (estratti)

... è tutto! E andammo a lato, in silenzio, per qualche centinaio di metri, io guardando sopra il collo della mia cavalcatura la bella campagna che si stendeva sino al confuso inazzurrare dei monti ed il sole felice che a perdita d'occhio vi scintillava, ella, di tratto in tratto, sollevando il viso di sotto il velo, come per osservarmi di sfuggita ... e più bella! Ti ricordi? ... — Più bella, mille volte più bella! Io non ho cessato mai di volerti bene ...
L'amore che torna (pagina 88)
di Guido da Verona (estratti)

... » Ma perchè indugiarmi a discorrere con te, o becchino che mi sei ancor distante, quando la vita è tuttora bella, ed in queste giornate di sole Roma splende, quasi fosse un mosaico di gioielli, e sembra tuttavia la città miracolosa dove il destino d'un uomo, la sua giovinezza, i suoi liberi sogni possono ad ogni giorno rifiorire? Orsù amici! Sono ancora quel patrizio romano che vi stupiva con le sue liberalità; ho ancora banchetti sontuosi da offrire all'ingordigia dei parassiti, lucenti sale da schiudere agli ozi delle mie clientele; ho ancora eleganze da insegnare, denaro da spendere, ottimi cavalli da cavalcare, magnifici cocchi sui quali trascinarvi nei viali delle profumate ville romane, mentre lontano, al vento, si disperderà in un leggero nembo di polvere il confuso rumor d'applausi e l'ira delle attonite platee ... E perchè non perisca il mio nome — la cosa più bella che portai, — da due anni aspetto con impazienza l'erede ...
La famiglia dell'antiquario
di Carlo Goldoni (estratti)

... Il conte Anselmo ad un tavolino, seduto sopra una poltrona, esaminando alcune medaglie, con uno scrigno sul tavolino medesimo; poi Brighella ANSELMO Gran bella medaglia! Questo è un Pescenio originale ... (con vari fogli in mano) ANSELMO Guarda, Brighella, se hai veduto mai una medaglia più bella di questa ... De medaggie no me ne intendo troppo, ma la sarà bella ... ANSELMO Gran bella testa! Gran bella testa! (osservando la medaglia) BRIGHELLA I xè qua de fora, i voleva intrar, ma gh'ò dito, che la dorme ... DORALICE Vi pare una bella cosa, che io non abbia nemmeno un vestito da sposa? ANSELMO Mi pare, che siate decentemente vestita ...
La favorita del Mahdi (pagina 6)
di Emilio Salgari (estratti)

... Saresti per caso innamorato morto di lei? —Non ti pare che sia bella? —Più bella di tutte le donne che vidi da venticinque anni a oggi ... —Anche più bella di mia sorella Elenka?… L'arabo preso alla sprovveduta si turbò e non rispose ... —Perchè sono innamorato cotto di quella bella danzatrice ... Per Allàh! Egli vuol fare una serenata sotto le finestre della bella con la chitarra ...
La favorita del Mahdi (pagina 9)
di Emilio Salgari (estratti)

... —Che fai tu qui? diss'ella di poi, —Mi riconosci bella fanciulla? —Non dimentico mai chi mi salvò con pericolo della propria vita ... Tu sei bella, più bella di El… ... Sì, tu sei bella Fathma, e tanto bella che mi riesce impossibile cancellarti dal mio cuore, tanto bella che ne sono affascinato ... Ovunque volga lo sguardo non vedo che i tuoi occhi più fulgidi delle stelle e il tuo volto più bello delle urì del paradiso del Profeta; ovunque tenda l'orecchio non odo che la tua voce incantevole, quella che udii laggiù, a Machmudiech, la prima volta che ebbi la fortuna d'incontrarti! Fathma, tu sei bella, tu sei sublime e io ti amo!… ti amo!… sono tuo schiavo!… Abd-el-Kerim era caduto in ginocchio e la guardava con due occhi che mandavano fiamme ...
La sposa persiana (pagina 3)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Chi assicurar voi puote, che Fatima, la sposa, Non abbia agli occhi vostri a comparir vezzosa? Chi sa, che nel mirarla non siate anche pentito D'aver troppo tardato ad esserle marito? Miratela, e poi dite: «oh la mia schiava è bella; Ircana sol mi piace, non voglio altre, che quella» ... Quest'è il consiglio mio: Tenetela, s'è bella, se non vi piace ... È ver, m'accese Ircana d'amor quasi improvviso, Ma non mirai finora d'altra più bella il viso ...
La sposa persiana (pagina 4)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Vedrai la sposa in volto, di me sarà più bella: Ella sarà tua donna, io svergognata ancella ... CURCUMA Ircana, ove t'aggiri? Posso io bene aspettarti, Non vieni questa mane a pulirti, a lisciarti? Perché prima di tutte uscir dal bagno fuori? E andar per il serraglio senza unti, e senza odori? Se il tuo Tamas ti vede, oh sì, gli parrai bella! Con questi giovinotti vi vol arte, sorella: Sono le tue compagne lisciate come specchi, E tu senz'artifizio accorlo ti apparecchi? IRCANA S'adorni e si profumi, e s'unga, e si colori Chi di natura ha d'uopo di corregger gli errori ... Sia pur la donna bella, non abbia in beltà eguali, Scoloransi sovente le rose naturali ... Una passione, un detto, un mal de' nostri usati Tinge di verde, e giallo i visi delicati: Ma allor, che dalla mano fia la beltà accresciuta, La donna è sempre bella, ancor quando è svenuta ... IRCANA Orsù, più d'esser bella calsemi veder lui Per tempo, e i dolci accenti udir dai labbri sui ...
La sposa persiana (pagina 5)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Fatima la tua sposa Ricca non è soltanto, ma è bella, ed è vezzosa ... D'uopo non ha la bella d'usar candido impiastro Sulla mano di neve, sul piede di alabastro: Nel portamento altera, piena di brio, di foco ... TAMAS E vi sarà d'Ircana donna più bella ancora? Di Fatima il ritratto nell'udirlo innamora ... No, si vegga; finora Ircana è quella, Che agli occhi miei d'ogni altra parve più vaga, e bella ... Ircana, sì, ti adoro, sì, tu sarai più bella; Ma lascia, che rimiri le luci ancor di quella; E se negli occhi suoi non vedo il tuo splendore, In te cresciuto il merto, crescerà in me l'ardore ...
La sposa persiana (pagina 7)
di Carlo Goldoni (estratti)

... TAMAS (Fatima è bella, è vero, ma nel confronto è vinta) (da sé) ... Vi scopriste, v'ammiro: bella e vezzosa siete; Ma cancellar quell'altra dal cuor non mi potete ... TAMAS Bella virtù, che merta amante a voi più grato! Fatima, lo confesso, compiango il vostro stato; Poco chiedete, in premio d'un cor di virtù pieno, E il poco, che chiedete, posso accordar nemeno ... FATIMA Padre mio, se veduta m'avessi in tal periglio, Diresti, che seguito non abbia il tuo consiglio? Potea soffrir di più? Di più soffrir mi resta? Bella consolazione per una sposa è questa! Nel momento primiero, che scopromi allo sposo, Veggolo nel mirarmi immobile, e ritroso ... Misera, e quand'io spero m'accolga fra le braccia, Volge le luci altrove, e non mi guarda in faccia! Oltre al dover, son prima a scioglier la favella, Non ha rossore a dirmi, che la sua schiava è bella, Che l'ama, e che pretende, per contentar l'audace, Sagrificar la sposa, e rimandarla in pace ... CURCUMA Siete gentil davvero; bella siete, e graziosa ... Anche sì bella pompa delle spose è in costume ...
La trovatella di Milano (pagina 11)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Dov'era quella splendida bellezza che per un istante l'aveva affascinato, di cui si parlava spesso tra i giovani gaudenti milanesi, che non erano riusciti a conquistarla? Di Maria, la bella guantaia, non rimaneva che l'ombra ... Orsù, che pretendi da me? Sono io forse il primo che dopo aver corso dietro, per qualche tempo a una bella ragazza, che tutti corteggiano, mette giudizio e ne sposa un'altra? Ho fatto male cangiar nome, ma di questo non devo renderne conto a te ... La bella guantaia ebbe un grido di dolore ...
La trovatella di Milano (pagina 13)
di Carolina Invernizio (estratti)

... Da che proveniva quella generosità della bella guantaia, dell'omicida? Qual sentimento l'aveva spinta a distruggere quelle carte, a cercare di seppellire un segreto che poteva giovarle? Avrebbe voluto saperlo, ma nello stesso tempo si guardava bene dal chiederlo… Solo alcuni giorni dopo, gli venne riferito che Maria essendo stata interrogata sui motivi che l'avevano indotta a rovistare i cassetti di quello scrittoio, a bruciare quelle carte, disse che ella voleva distruggere tutta la sua corrispondenza col marchese, ed avendo trovato altre lettere di donna le mise tutte in un fascio, con diversi fogli, senza neppure esaminarli, tanto si trovava eccitata ... Ed il giovine non dimenticava la solenne promessa fatta a Maria! Un altro testimone importante nel processo che si stava istruendo, era la vecchia popolana Annetta, che tutti credevano madre della bella guantaia… Ma la povera donna, già affranta del dolore, per il cambiamento avvenuto nella fanciulla, che adorava, non aveva resistito all'ultimo colpo, ed assalita da una paralisi, si trovava all'ospedale in pericolo di vita ed incapace a pronunziare parola ... Benchè la mattinata fosse assai frigida, piovigginosa, pure la via del Senato, il cortile del palazzo Elvetico e la vasta Sala della Corte d'Assise, ove già seguivano le solennità scolastiche dei Collegio Elvetico, erano straordinariamente affollate di gente avida di assistere al dibattimento della bella guantaia, la quale malgrado il suo delitto, si era acquistata una simpatia generale ... Bisogna anche aggiungere che il conte temeva che al momento supremo, dinanzi alla Corte, la bella guantaia facesse qualche imprevista rivelazione ...
La via del rifugio
di Guido Gozzano (estratti)

... Belle come la bella vostra mammina, come il vostro caro nome, bimbe di mia sorella! ... Bimbe di mia sorella, e voi, senza sapere cantate al mio piacere la sua favola bella ... Oh quei tre fanti su tre cavalli bianchi: bianca la sella, bianca la donzella! Chi fu l'anima sazia che tolse da un affresco o da un missale il fresco sogno di tanta grazia? A quanti bimbi morti passò di bocca in bocca la bella filastrocca, signora delle sorti? Da trecent'anni, forse, da quattrocento e più si canta questo canto al gioco del cucù ... La bella filastrocca si spezza d'improvviso ... Belle come la bella vostra mammina, come il vostro caro nome bimbe di mia sorella! Or la Vanessa aperta indugia e abbassa l'ali volgendo le sue frali piccole antenne, all'erta ...
La via del rifugio (pagina 2)
di Guido Gozzano (estratti)

... LE DUE STRADE Tra bande verdi gialle d'innumeri ginestre la bella strada alpestre scendeva nella valle ... “La piccola Graziella! Diciott'anni? Di già? La Mamma come sta? E ti sei fatta bella!” “La piccola Graziella, così cattiva e ingorda! ... ” “Signora, si ricorda quelli anni?” — “E così bella vai senza cavalieri in bicicletta?” — “Vede ... Adolescente l'una nelle gonnelle corte, eppur già donna: forte bella vivace bruna e balda nel solino dritto, nella cravatta, la gran chioma disfatta nel tocco da fantino ... E l'Altra intanto vedevo: triste accanto a quell'adolescenza! Da troppo tempo bella, non più bella tra poco, colei che vide al gioco la piccola Graziella ... Da troppo tempo bella, non più bella tra poco, colei che vide al gioco la piccola Graziella ...
La via del rifugio (pagina 5)
di Guido Gozzano (estratti)

... Piccolo morto, la tua morte è bella! L'INTRUSO Le tre sorelle dalla tela rozza levano gli occhi sbigottite, poi che una voce pervade i corridoi come d'uno che irride o che singhiozza ... dalla bella voce ... Ah! Se voi foste qui, tra questi fiori, amica! O bella voce tra i profumi! Se recaste con voi tutti i volumi di tutti i nostri dolci ingannatori! Mi direste il Congedo, oppur la Morte del Cervo, oppure la Sementa ... LA BELLA DEL RE Ciaramella che a' verd'anni fu l'amica del Gran Re (era prode e più non c'è, era bella e ha settant'anni), Ciaramella la comare con il fuso e la conocchia, se ne viene tutta spocchia sulla soglia per filare ... “Che furori, cari miei! Delle belle la più bella (ora, già, non son più quella: parlo del cinquanta ... Dite al Re che delle belle la più bella ...
La vita comincia domani (pagina 4)
di Guido da Verona (estratti)

... — Ordinate pure il caffè, mia bella cognatina; sono in ritardo e vi domando scusa ... Una rada barba biondiccia gl'incorniciava il mento; aveva gli occhi dolci e smarriti, una bella capigliatura, dove l'umido solco della spazzola aveva lasciata una traccia brillante ... Egli era d'alta statura, un po' rigido e ben complesso nelle membra dotate di virile giustezza: il mento segnato con forza, la bocca aspra, i baffi corti, precisa la maschera del volto, fermi gli occhi ed accesi d'una insostenibile fiamma, la bella fronte piena di sovranità ... — Maria Dora, — disse Giorgio, mentr'ella se ne andava dall'uno all'altro mescendo il caffè, — v'ho intesa cantare tutta la mattinata: avete una bella voce ... e una bella parrucca di color stoppa, le labbra dipinte, la faccia imbellettata, una scollatura fin qui ... Novella scese con lui, sorreggendolo mentre poneva il piede su la scalinata, e, quando furono in mezzo al viale, si volse per domandare: — Voi non venite, Andrea? — Finisco la mia sigaretta quassù, discorrendo con Maria Dora, — egli rispose, rimanendo ritto su l'ultimo gradino e fissando la bella figura di lei, che s'allontanava ...
La vita comincia domani (pagina 7)
di Guido da Verona (estratti)

... Sognava di lei, quando la vide per la prima volta e la guardò per la prima volta con un pensiero d'amore, così bella che gli parve una cosa inaspettata, nuova nel mondo, benchè sembrasse allora un po' malata, e non d'altro forse che della sua faticosa verginità ... Si ricordava d'aver comprato per lei forse il primo, l'unico mazzo di fiori ch'egli mai desse ad una donna, e ricordava la prima volta che ardì stringerle una mano, con paura profondamente soave, per dirle infatti ch'era bella, bella, bella, e che l'amava con un cuore ignoto, con un'anima nuova, nata in quel momento ... Ma egli, senza un tremito, e quasi provando una gioia malvagia nel torturare sè e lei con queste parole, ricominciò: — Era veramente un incubo, e chinandomi sopra il suo cuore fioco, io, medico, io suo amico, sentivo solo dall'altro lato del letto il profumo che veniva dalla tua persona bella e viva, l'odore di te che mi sopraffaceva, quell'odore de' tuoi capelli un po' disfatti, che portavano ancora il segno del guanciale ...
Le Grazie (pagina 3)
di Ugo Foscolo (estratti)

... suo volto onde più bella Mostra suo labbro la virginea rosa ... ) Tento ritrar ne' versi miei la sacra Danzatrice, men bella allor che siede, Men di te bella o gentil sonatrice, Meno amabil di te quando favelli O nudrice dell'api ... Al cor men fece Dono la bella Dea che tu sacrasti Qui su l'Arno alle belle arti custode, Ed ella d'immortal lume e d'ambrosia La santa immago sua tutta precinse ... Una Diva scorrea lungo il creato A fecondarlo e di Natura avea L'austero nome; fra' celesti or gode Di cento troni, e con più nomi ed are Le dan rito i mortali, e più le giova L'inno che bella Citerea la invoca ... Bella è Zacinto ...
Le Grazie (pagina 6)
di Ugo Foscolo (estratti)

... O giovinette Dee gioja dell'inno Per voi la bella donna i riti vostri Imita e le terrene api lusinga Nel felsineo pendio donde il pastore Mira Astrea che or del ciel gode e de' tardi Alberghi di Neréo; d'indiche piante E di catalpe onde i suoi lari ombreggia Sedi appresta e sollazzi alla vagante Schiera D'armonioso speco inviolate Dal gelo e dall'estiva ira e da' nembi ... La bella donna di sua mano i lattei Calici del limone, e la pudica Delle viole, e il timo amor dell'api Innaffia, e il fior della rugiada invoca Dalle stelle tranquille; e impetra i favi Che vi consacra e in cor tacita prega ... Ah vi rimembri Che inverecondo le spaventa Amore! Torna deh torna al suon donna dell'arpa Guarda la tua bella compagna; e viene Ultima al rito a tesser danze all'ara ... O di clementi Virtù ornamento nella reggia Insubre! Finchè piacque agli Dei, o agl'infelici Cara tutela, e di tre regie grazie Genitrice gentil; bella fra tutte Figlie di regi, e agl'immortali amica! Tutto il cielo t'udia quando al marito Guerreggiante a impedir l'Elba a' nemici Pregavi lenta l'invisibil Parca Che accompagna gli Eroi vaticinando L'inno funereo e l'alto avello e l'armi Più terse e giunti alla quadriga i bianchi Destrieri eterni a correre l'Eliso ...
Libro proibito (pagina 12)
di Antonio Ghislanzoni (estratti)

... ARCADIA MODERNA ANACREONTICHE AMORE DI CRESTAINA —Lena: vedesti mai Notte più pura e bella? Non sembra che ogni stella Sorrida al nostro amor? Come soave è l'alito Della notturna brezza, Che il volto ci carezza Che ci ravviva il cor! —È ver, mi rispondea L'amica sospirando, E i raggi in me fissando Dell'occhio suo divin: «Ah! non sprechiam, dicea, Notte così serena!… ... Presto il remoto segno Dato ti sia toccar! Perchè la fronte mesta Pieghi nel dirmi addio? Pensa che soffro anch'io Quello che soffri tu; E sol conforto resta Al duol che il cor mi serra Pensar che forse in terra Non ti vedrò mai più! LA MIA BIONDINA Marta non era bella, Ma bionde avea le chiome ... La voluttà gustai; Nè un bacio sol mi dai Ora che desto io son!?! —Carlo: la scorse notte Te in sogno anch'io vedea, E mesta a te chiedea Di cento lire il don; A me dormente un roseo Biglietto allor porgesti; Negarmelo potresti Ora che desta io son? POETICA FANCIULLA! Oltre l'usato bella, Stretto il suo braccio al mio, Il facile pendío Del colle Ada salì ... » Mesta, pensosa, i rai Al suol la bella affisse, E sospirando disse: «Crudo è il tuo fato inver! «Pure il mio cor giammai «Non fia che muti tempre, «Giuro di amarti sempre, «Ma sposerò un droghier!» MEMORIE!!! D'Erminia la casetta Presso la mia sorgea; All'alba ella schiudea Le imposte del veron ... In ogni atto e costume, Gentil, soave ell'era; Più bella ancor la sera, Quando, disciolto il crin, Della lucerna al lume, Con agil man seguiva La pulce che fuggiva Dal niveo petto al lin ...
Mastro don Gesualdo (pagina 44)
di Giovanni Verga (estratti)

... bella gioventù anche ... una bella cosa! ... Ed aveva confessato tutto, a capo chino, con la bella voce sonora soffocata dall'emozione ...
Nuove storie d'ogni colore
di Emilio De Marchi (estratti)

... Una donna in una bottega di ombrelli è un capitale vivo; c'è sempre un punto a dare o una bella parola d'aggiungere per convincere un cliente che la seta non ha in mezzo del cotone e che il manico è vero osso di balena: e poi son sempre due occhi di più che guardano l'interesse ... Bella, e, forse più che bella, molto elegante, come son tutte le nostre modiste, graziosa e amabile senza essere civetta, ci tirò in bottega mezza clientela di madama Bournè, che vale come il dire la fine fleur dei signori di Milano ... La bella grazia costa niente e dà valore alla roba ... Se poi vedo qualcuno a piangere, addio sor Gerolamo! e se chi piange è poi una donnina ancor giovane e bella, mi si rivoltano le viscere, vedo scuro come se avessi un calamaio per occhio, un gnocco grosso come la palla di un cannone mi si ficca qui, alla gola, e per consolare gli altri piango io come una secchia che vien fuori dal pozzo ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 8)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Un sentimento di infinita tenerezza la spingeva a baciare la bella testa di quell'animale così buono e intelligente… * * * «Fu veramente un sonno delizioso—scriveva lei stessa a donna Mina Biraga—come da un pezzo non sogno più ... La simpatica Cecilia, detta anche la bella Ceci, già madre di tre bambini, uno dei quali ancora a balia, veleggiava trionfalmente verso la trentina; ma piena di spirito e di vita poteva dar dei punti a tutte le bionde e a tutte le brune del mandamento ... Questi e qualche altro bel libro anche più arrischiatello erano di volta in volta forniti dal nobile de' Barigini, cancelliere della contigua pretura, che da un anno in qua carezzava cogli occhi la bella vicina, che si lasciava carezzare da quegli occhi molto volentieri ... Solamente quell'ibis e redibis di volumi dalla pretura alla drogherìa, se si fosse potuto evitare, sarebbe stato un gran bene, anche per riguardo alla gente pettegola, che ronza intorno alla onestà d'una bella donna col verso che il moscone fa intorno a un sacco di zucchero ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 17)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Mio Dio! e che diranno queste povere figliuole? io che dovrei pensare al loro destino, e invece… Bella zia che sono! ma non sono invecchiata, Nicolò? (va a guardarsi nello specchio) Non sono magra e distrutta dal dolore? Non merito proprio una cuffia? Che cosa dirà il mondo? Nicolò ... A vent'anni l'amore va tutto in fiore, o quando la sorte ti mette accanto a una bella donnina, il meno che si possa fare è di farle la corte col flauto ... —E il marito? —Il marito d'una bella donnina è sempre un brutto mostro, un tiranno, uno scimmiotto, questo si sa ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 26)
di Emilio De Marchi (estratti)

... I tre invitati, in fila come i soldati, fecero una bella riverenza, presero la bella manina fresca, balbettarono qualche complimento col modo confuso e goffo che usano sempre i giovinastri, quando sono sotto la suggezione di una donna di garbo ... Anzi niente è più inutile per dire a una bella signora il suo sentimento quanto il sapere molte lingue ... Battistone capì l'antifona e dopo aver studiata la bella figura della padrona di casa coll'occhio dell'uomo navigato (era stato in Crimea, lui) si volse verso il camino, ruminando non so che confiteor ... I giovinastri rimasero un poco sconcertati anche dopo, come se la bella donnina non fosse scomparsa del tutto ... Qualche cosa resta sempre nell'aria dove è passata una bella donna ...
Orfeo
di Angelo Poliziano (estratti)

... Hier vidi sotto quello ombroso speco una nympha più bella che Diana, ch'un giovane amatore havea seco ... La bella nympha è sorda al mio lamento e 'l suon di nostra fistula non cura: di ciò si lagna el mio cornuto armento, né vuol bagnar il grifo in acqua pura; non vuol toccar la tenera verdura, tanto del suo pastor gl'incresce e dole ... Ben si cura l'armento del padrone: la nympha non si cura dell'amante, la bella nympha che di sasso ha 'l core, anzi di ferro, anzi l'ha di diamante ... Digli, zampogna mia, come via fugge cogli anni insieme suo bellezza snella e digli come 'l tempo ne distrugge, né l'età persa mai si rinnovella: digli che sappi usar suo forma bella, che sempre mai non son rose e viole ... I' non credo che Vener sia più bella, più dolce in acto o più superba in fronte: e parla e canta in sì dolce favella che i fiumi isvolgerebbe inverso il fonte; di neve e rose ha 'l volto e d'or la testa, tutta soletta e sotto bianca vesta ... Ascolta, o nympha bella, ascolta quel ch'i' dico; non fuggir, nympha, chi ti porta amore ... O cielo, o terra, o mare! o sorte dira! Come potrò soffrir mai dolor tanto? Euridice mia bella, o vita mia, senza te non convien che 'n vita stia ...
Ricordi di Parigi (pagina 41)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Poi vi riconcilierete colla città in una bella giornata d'autunno, assistendo a una di quelle sue espansioni clamorose di gioia che rasserenano le anime più fosche ... Fino all'ultimo momento Parigi vi farà mille dispetti e mille carezze, come una bella donna nervosa, e voi proverete tutti gli alti e bassi d'una passione: oggi a' suoi piedi, umili; domani presi dal furore di morderla e di insultarla, e poi daccapo a chiederle perdono, affascinati ... E dal fondo del vagone, al buio, rivedete la città, come l'avete vista una bella mattina di luglio da una torre di Nôtre Dame; attraversata dall'enorme arco azzurro della Senna, coi suoi lontani orizzonti violacei, immensa e fumante, nel punto in cui dalla piazza sottoposta i tamburi d'un reggimento vi mandavano su un eco della battaglia di Magenta ... Oh! bella e tremenda peccatrice—esclamate allora—io t'assolvo, e a rischio della dannazione dell'anima, t'amo! ...
Rinaldo (pagina 9)
di Torquato Tasso (estratti)

... 28 S'accese de l'amor di Clarinea, del gran re degli Assiri unica figlia; costei ch'alta prudenza e senno avea, oltre ch'era poi bella a maraviglia, e di Francardo il merto a pien scorgea, gli mostrava ad ognor tranquille ciglia, e co' casti favori a poco a poco in lui maggior rendea d'amore il foco ... 37 Ancor ch'in Clarinea Natura accolti aggia bei doni e doti illustri e rare, tanti ivi son sì ben formati volti, che non più vaga o bella essa gli pare; quel di colei non v'è tra' varii e molti che si veggiono il tempio intorno ornare, e più d'un altro ancor leggiadro e vago non stimò degno di tal luogo il mago ... 39 O fosse suo destino, o perciò ch'ella vive ed è di su' età nel primo fiore, sì che puote sperar di possedella, ché da la speme in noi nasce l'amore, o che vincesse l'altre in esser bella, per lei solo arse d'amoroso ardore ... 43 Sì che omai non potendo il suo desire sofferir più, ch'ognor cresce e s'avanza, ha mandato al gran Carlo ad offerire domar de' Mori ei sol l'alta possanza, e fargli tosto dall'Europa uscire, togliendo lor del ritornar baldanza, s'egli per moglie li darà la bella Clarice, ch'è del re guascon sorella ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 12)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Quella era una cattiveria bella e buona, ecco ... La rada è bella ... Erano lì durante le ore dei bagni, avendo trovato modo di dare la scalata a lo scoglio; e venivano a prendere l'amica che andasse con loro, nuotasse con loro, aiutasse a far bella la spiaggia dello stabilimento ... Era bella nel costume nero listato di bianco, con le braccia nude, la scollatura modesta che scopriva il collo bianco e gentile ...