Intrichi d'amore di Torquato Tasso pagina 17

Testo di pubblico dominio

GIALAISE Chesto è n'autro diavolo. Pasquina ride, e pare che se burle de me. ALESSANDRO Bonum signum: è segno di mitigazione, è segno di pace. GIALAISE O gioia mia bella, famme no segno di pace, e no' di guerra. Io me t'arrenno, me te do pe vinto, accostate, parlame, basciami, balsamo aromatizante. Ora chessa sì che è bella! Me fa le fiche: a che proposito? ALESSANDRO Dinota che appresso le frondi ti darà li frutti, preziosissimi. GIALAISE S'abassa mo, e piglia na preta da terra. ALESSANDRO Significa volersi inchinare alle tue voglie, e romper la durezza del suo cuore. GIALAISE Alza pe dareme, e poi se retira. ALESSANDRO Dimostra esserti stata crudele, e ora pentita si ritira. GIALAISE Adesso torna a ridere, e pare ca co le cinabrissime labra me dica: bestia, bestia. ALESSANDRO Eh, non Signore, se ben dice: ben mio, sta, ben mio, sta. GIALAISE Oh, bene mio, sto! E se tu me prometti de stare, io staraggio tanto quanto piace a chessa faccia d'imperatrice. Oh, Pasquina, passi la quintidà, nardo spicato. LEANDRO O modello di tutte le sciocchezze e vanità del mondo! GIALAISE Aspetta no poco: sbatte mo lo pugno sopra la chianta della mano, e par che dica: schiatta, schiatta! ALESSANDRO Pesta li duri e crudelissimi suoi pensieri per farli molli e pietosi. GIALAISE «Pietà, Signora mia, pietà, Signora, - Dell'arma ca pe te s'affligge e accora»: e di' ca lo Petrarca faccia li vierzi accusì pronti come li faccio io. LEANDRO E di' che si trovi un altro sciocco come sei tu. GIALAISE Adesso auza la gamba per dareme na ponta piede. ALESSANDRO Denota che la bellezza sua sarà sollevata, accostandosi a voi. GIALAISE Chesso ce lo prometto cierto, che la faraggio allo manco nobile de cinco quarte. O Pasquina, passi a lo quinto napoletano Sieggio! LEANDRO Oh, che passato possi essere per le picche! GIALAISE Mira che atto è chillo; se congiunge le mani alla banda destra, e inchinando la testa alla sinistra pare ca se maravigli de me. ALESSANDRO Dice che tosto vi giungerete insieme, e si maraviglia come Amore dolcemente l'aprirà il lato manco per voi. GIALAISE Così proprio fece allo Petrarca: «Amor con la man destra il lato manco - M'aperse». O vita mia bellina, zuccarina, dolcina, mellina, mannina, Pasquina! LEANDRO O guffone, bestione, cicalone, asinone, ignorantone! GIALAISE Ora chisso sì, ca è segno de crudele; m'ha dato no punio alle spalle, e sbattennose le mani vicino all'orecchie se n'è sfrattata vassa vassa dentro la casa, lassannome scuro chiù ca la pece negra. LEANDRO Bellissima proprietà, del certo. ALESSANDRO Ferma, Signor Giovan Luigi! Oh, che mirabil segreto: col dar del pugno ti risveglia; con le mani all'orecchie e coll'intrare in casa t'avisa che bisogna trasformarsi in quell'animale che ha l'orecchie così lunghe, e le sbatte in quel modo caminando così basso. GIALAISE Ca, ca...? Trasformarse in un asino?! ALESSANDRO Di questa sorte sei per entrare: altramente non vi sarà garbo, perchè essendo serva, non averà altra commodità di questa. GIALAISE Dunca, dunca, dunca...! No' me lo fare dicere, pe vita tua, ca 'n pensarevi solamente mi schiatta sso pormone. Dunca lo Signor Gialaise in un a...? ALESSANDRO In un asino, Signor sì: lo voglio finir io, poichè voi lo lasciaste. Forse sete più di Giove, che non si sdegnò trasformarsi in tauro e in cigno per conseguir Europa e Leda? GIALAISE Ora mo sì, ca m'affoca lo cauzone. Vì ca nc'è differenzia, da chesso a chello, quanto dallo cielo alla terra. ALESSANDRO E che differenzia vi è? Non sono tutti animali? GIALAISE Songo animali troppo, ma songo animali chiù onesti ca non è l'aseno. No' borria ca se sapesse tale cosa a Napole pe la vita de tutti li muerti miei! ALESSANDRO Mi fate ridere contra mia voglia, vedendo che incautamente preiudicate alla bontà de quel venerando. Volete veder se l'asino è buono? Che quando si vuol descrivere la bontà di un uomo, si dice: è tanto buono, che è un asino. GIALAISE Hai troppo rascione, alla fè! ALESSANDRO Dall'altra banda io non voglio che attualmente vi trasformate in quell'animale. Ma fare una forma simile a lui, dentro la quale anderete voi, e intrando in casa di Pasquina senza sospetto delle genti, l'aprirete; restando voi l'istesso che sete al presente, goderete facilmente la vostra desiderata. GIALAISE Aspetta, aspetta, ca mo m'allecordo qualmente Re Mida pure si trasforemò in n'aseno: de modo e de manera ca se l'ha fatto chello ca fu Re, lo puozzo fare ancora io, ca songo Cavaliero privato; tanto chiù di chessa sorte ca m'avite ditto voi, Signor astrolego mio. Ora suso, alle mani: facite la forma, ca mi trasformo. ALESSANDRO Di grazia al tocco delle 24 ore verrete a trovarmi nel palazzo dove io sto, che trovarete ogni cosa in ordine. GIALAISE E io in chesso miezzo boglio ire a studiare Apuleio nell'Asino aureo, pe pigliare li giesti e lo muodo di como m'aggio a governare, ca persì a esser asino nce buole capitania. LEANDRO Non molta con voi, perchè vi sete naturalmente. GIALAISE Vaso la mano di Vostra Signoria, Signor astrologo mio: a rivederci, scavottolo vostro. ALESSANDRO A Dio, Signor Giovan Luigi. LEANDRO Va pur con la malora, pallon di vento che sei. Scena 5 ALESSANDRO Chi vidde mai, Leandro, un uomo così sciocco come costui? Crederà anco che è calda la neve e freddo il fuoco! LEANDRO Crederà in fine quanto voi volete; e io non mi maraviglio che questo sciocco si lascia cadere nelle reti, ma stupisco d'alcuni che fanno il quantunque, quali pur traboccano in simili girandole, e non si avertono che questi astrologi dall'altrui informazioni e da una certa osservanza di parole e di gesti nostri ci danno ad intendere con indovinare le cose, della maniera che avete fatto voi con il Napolitano, e non che sia così in effetto. Poichè intesi dire da mio padre, che era della professione: dove Dio pon la mano, ogni pensiero è vano. ALESSANDRO È vero circa le cose future, delle quali non è verità determinata, poi che le stelle inclinano, e non necessitano le cose di sopra; ma circa le cose passate, sappi che è propria virtù, e la scienzia è vera. Dall'altra parte, che ne vogliam far noi di queste cose, essendo altro l'intento nostro principale? Attendiamo dunque al fatto proprio, che è stolto colui che vede i fatti d'altrui, e si scorda de' suoi. LEANDRO Sì, ma come faremo se il Napolitano ritorna a far istanza per la bestiale trasformazione? ALESSANDRO Non mancheranno occasioni per distorlo da questo proposito. Vedi, che io sento tentar l'uscio di casa. Averti di seguire quanto abbiamo determinato insieme, perchè bisogna che io vadi a ritrovar il Napolitano; essendomi messo in un soggetto maggior del primo, ed è mestiero che io me ne risolvi. Fa come ti dico; e ritorna nel palazzo solito, che t'aspetto con desiderio. LEANDRO Aspettate, padrone, che io ho pensato meglio. Poi che sete certo che Brianda è vostra prima moglie, a che proposito servono tante esperienzie in persona di Cornelia? Procurate di riaver la prima, e vada Cornelia in buon ora. Overo facciasi il cambio: voi potrete ripigliar Brianda, e il marito di lei Cornelia. ALESSANDRO L'ingiuria di Cornelia e di Camillo è grandissima, fatta a tempo che non correvano queste cose, ma a tempo che io gli era marito, e perciò bisogna che io me ne vendichi. E se ben di ragione Brianda ritornerà ad esser mia moglie, non però disconverrebbe ad un mio pari che ingannasse Alberto, al quale, dovendosi restituire la più onesta donna di questo seculo, non saria giusto che io le dessi in cambio una <in> sospizion dell'onor suo. Dalla mia esperienzia ne risulterà una di due: o Cornelia sarà onesta, o no. Se sarà onesta, potrò liberamente trattar questo cambio; e se non sarà onesta, smorbarò almanco questa peste dal mondo, e senza infettarne quel gentiluomo, goderò la mia desiderata Brianda. Sì che sii essecutore, e non consigliero di quanto ho fermamente

Tag: leandro    cose    asino    sete    casa    segno    mani    sciocco    sei    

Argomenti: lato manco,    mani vicino,    sorte sei,    forma simile,    sete certo

Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina:

L'Olimpia di Giambattista Della Porta
Decameron di Giovanni Boccaccio
Il colore del tempo di Federico De Roberto
Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi
Il ponte del Paradiso di Anton Giulio Barrili

Articoli del sito affini al contenuto della pagina:

Capodanno in Polonia
Adozione e acquisto di pesci sul Web
Come insegnare al gatto dove urinare
Soluzioni per il trattamento della pelle a casa
Letto abbronzante a casa che vale il prezzo


<- precedente 1   |    2   |    3   |    4   |    5   |    6   |    7   |    8   |    9   |    10   |    11   |    12   |    13   |    14   |    15   |    16   |    17   |    18   |    19   |    20   |    21   |    22   |    23   |    24   |    25   |    26   |    27   |    28   |    29   |    30   |    31   |    32   |    33   |    34   |    35   |    36 successiva ->