Nuove storie d'ogni colore di Emilio De Marchi pagina 29

Testo di pubblico dominio

che aveva accora sui labbruzzi la rugiada. —Lo tenga sollevato il tempo della digestione. Carlinetto andò a informare l'Erminia come la Ludovina nell'uscire avesse scoperta l'ombrella della bugia e insieme combinarono d'avvertirne il capitano perchè sapesse regolarsi. Battistone, tornando a casa, doveva aspettarsi una scenaccia di gelosia, ma forse l'occasione era opportuna per rompere definitivamente dei rapporti che non facevano troppo onore a un uomo di sentimento. Battistone, preso in un angolo, stette a sentire tutto umile e raccolto la predica dei buoni amici, riconoscente che lo aiutassero a uscire da una posizione falsa e tratto tratto stringeva la mano dell'Erminia per ringraziarla. Se si trovasse sempre sulle cantonate il nostro angelo custode, non si sbaglierebbe la strada; ma forse bisogna meritarseli i consigli! Don Procolo, felice d'aver trovato anche lui un uomo a cui predicare la verità, dondolando Bebi sulle braccia, gli diceva: —Anche tu correrai dietro a una visione, vorrai salire sulla scala di
Giacobbe; ma verrà anche per te il tuo diavolo….
—Glo, glo—rispondeva il bimbo. —E allora con tutta la tua superbia farai fior di spropositi anche tu, o correndo dietro a un diavolo vestito da donna, o correndo dietro a una fissazione, cristiano battezzato anche tu nell'acqua sporca dell'egoismo. Vedrai vedrai che mestiere birbone è la vita… —Glo, glo, bu, bu… —Tuo padre non è un milionario—seguitava il brontolone. —Se tuo padre non ti lascierà un milione, la tua mamma ti farà un cuore d'oro….—interruppe l'Erminia, togliendo il bimbo dalle mani di don Procolo, a cui disse in tono quasi di rimprovero:—E lei non me lo strologhi…. Don Procolo crollò due volte la testa, inghiottì qualche cosa di amaro e disse con un mezzo sospiro:—Sono un vecchio scettico, ma credo nella Madonna… Il prete aveva gli occhi pieni di lagrime. * * * La serata finì allegramente. Carlinetto si ricordò che l'avvocato Chiodini aveva portato un panettone fresco comperato da lui stesso nella bottega del Biffi. Mandò a pigliarlo in anticamera e subito dopo l'Immacolata entrò col bel cartoccio bianco sopra un vassoio e con un coltello per l'incruento sacrificio. Carlinetto prese il coltello, tagliò il nastrino, tolse la carta leggiera che avviluppava il panettone, e oh vista!…. non era un panettone. Sulle prime rimasero tutti stupefatti, ma non tardarono a capire quel che l'avvocato nella sua solita distrazione stentava a spiegare a sè stesso. Nell'uscir in fretta di casa, dopo esservi ritornato a cambiar le scarpe, invece del panettone aveva preso un cappello nuovo nella sua fodera di carta come lo avevano portato la mattina. Il panettone vero era stato chiuso in guardaroba. Le rise delle donne e specialmente dell'Immacolata andarono al cielo. L'avvocato più balordo di prima girava intorno gli occhi affumicati, come un uomo che si sveglia e si trova seduto su un cataletto. Questo episodio fece dimenticare la Ludovina e la serata finì serenamente a onore e gloria di Carlinetto. * * * Quando i vecchi giovinastri furono nella via, il vento gelato che soffiava dal Sempione sbattè loro in faccia un villano nevischio. Don Procolo arrivò appena a tempo a stringere per un'ala il suo tricorno e ammainò le falde del tabarro. Tutta la piazza era coperta di neve che mandava fuori cento mille scintilluzze sotto la luce tenera dei fanali. Non un uomo, non un cane intorno, non un uscio aperto. Attraversarono in silenzio la piazza e prima di svoltare in S. Vicenzino, alzarono gli occhi alla finestra d'angolo. Dalla stanza, quella dell'altare, usciva una luce calda attraversata da ombre fuggevoli. —Sul letto degli uomini felici non nevica mai…—disse uno dei tre. Dopo cinque minuti gli amici si divisero. Don Procolo si rintanò nella sua stanzaccia gelata vicino al solaio della chiesa. Il Cavaliere, che aveva la fantasia riscaldata e i piedi freddi, andò a bere un puncino nell'unico caffè aperto sotto i portici di piazza del Duomo, dove un uomo generoso trova sempre da pagare qualche cosa a un'anima raminga. Battistone e per essere coerente a sè stesso e per paura della Ludovina, andò a cercare alloggio all'albergo del Biscione in piazza Fontana. Siccome non aspettavano forestieri in una sera consacrata alle dolci intimità della famiglia, così dovette picchiare alla porta. Il cameriere che accorse gli levò di mano la valigia e l'ombrello e guardandolo in viso con un'aria sospettosa, lo pregò di scrivere il nome e la provenienza sul registro. L'altro girò un poco la penna tra le dita e scrisse: Capitano G. B.
Tazza, Monza.
Il letto gli parve duro e freddo. Certo stava meglio Carlinetto. L'avvocato Chiodini, in collera con sè stesso prese la strada più corta per andare a casa. Ma sentendo un continuo freddo che gli montava su per la gamba, si fermò e alla luce d'un lampione si accorse di avere una pantofola al posto della scarpa. La scarpa la ricevette il giorno dopo in un paniere insieme al cappello. * * * L'Erminia aveva dato il permesso. Carlinetto doveva l'ultimo giorno dell'anno raggiungere la compagnia nel caffè del Paolo, dove si sarebbe bevuta una bottiglia in onore della vecchia amicizia. Ma poche ore prima don Procolo moriva, pare per un vizio di cuore. Lo trovarono disteso lungo la scaletta che mena alla sua stanza, già freddo da un pezzo.—Da qualche tempo s'era fatto troppo filosofo—disse il Paolo, quando gli portarono la brutta notizia.

Tag: don    uomo    panettone    avvocato    dopo    piazza    casa    tempo    occhi    

Argomenti: cappello nuovo,    troppo onore,    panettone fresco,    cartoccio bianco,    panettone vero

Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina:

La via del rifugio di Guido Gozzano
Mastro don Gesualdo di Giovanni Verga
Nel sogno di era
Stanze della gelosia di Torquato Tasso
Decameron di Giovanni Boccaccio

Articoli del sito affini al contenuto della pagina:

Come fare soldi e contare, possibilmente, su un piccolo reddito passivo
Ultime tendenze nei trattamenti di bellezza
Come fare un profumo alle rose
Offerte Capodanno Venezia
Come ritrovare un cane smarrito


<- precedente 1   |    2   |    3   |    4   |    5   |    6   |    7   |    8   |    9   |    10   |    11   |    12   |    13   |    14   |    15   |    16   |    17   |    18   |    19   |    20   |    21   |    22   |    23   |    24   |    25   |    26   |    27   |    28   |    29