Libri volte

Libri su volte, con la parola volte

Confessioni di un Italiano (pagina 9)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Un'altra mia grande amicizia era il cavallante che a volte mi toglieva di groppa e menavami nelle sue gite di piacere per l'affissione dei bandi e simili faccende ... La gente del paese, benché non fosse rissosa e manesca al pari di quella del pedemonte, aveva muso franco abbastanza per imbeversi spesse volte delle sentenze di Cancelleria, e per dar la berta al cavallante che le intimava ... Ora quelle masnade d'uomini, attruppati come le pecore, messi in fila a suon di bacchetta e animati col piffero, nei quali il valore è regolato da una parola tronca del comandante, le ci parvero sempre una famosa comparsa di burattini; e questo accadde, perché tali comparse furono sempre a nostro discapito e radissime volte a vantaggio ... Infatti l'è cosa detta e ridetta le cento volte, provata provatissima, che petto contro petto uno de' nostri tien fronte e fa voltar le spalle a qualunque fortissimo di ogni altra nazione ...
Confessioni di un Italiano (pagina 17)
di Ippolito Nievo (estratti)

... volte colle mani vuote alla sacristia ... E infatti, per giustificare questa mia scusa, le poche volte che era beccato, aveva sempre l'accorgimento di tornar a capo, una volta giunto al mea culpa; e per due tre e quattro volte ripeteva una tale manovra, finché Monsignore impazientato lo finiva lui ... Costui del resto, come dissi, sfuggiva quasi sempre all'onore della mensa padronale; laonde la sua posata il più delle volte tornava netta in cucina ...
Confessioni di un Italiano (pagina 21)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ma quanti sudori, quanti dolori, quanti anni, quanta costanza per arrivare a ciò! Ebbi la pazienza della formica, che, capovolta dal vento, cento volte perde la sua soma e cento la riprende per compiere a passi invisibili il suo lungo cammino ... I più gettano a mezza strada una bussola malfida da cui furono il più delle volte ingannati; e si abbandonano giorno per giorno al vento che spira ... Vi sono ora leggiadre donzelle e giovinotti di garbo le cui mire son tutte volte ai godimenti materiali: le comodità, le feste, le pompe sono loro soli desiderii; sola cura il danaro che provvede d'un lauto e perenne pascolo quei desiderii; perfino il loro spirito non cerca qualche nutrimento che per farsene bello agli occhi della gente, e non provar l'incommodo di dover arrossire ...
Confessioni di un Italiano (pagina 22)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Perciò se dapprima la si sforzava di moderare la loquacità soventi volte sussurrona e villanesca della compagnia, in quel momento di tregua la s'indispettiva di non udirla continuare, ed era ella la prima a stuzzicare il Capitano o l'Andreini perché ne dicessero delle loro ... Questa lontananza forse gli dava il diritto di anticipar le sue visite; e molte volte si combinava ch'egli capitasse proprio nel punto che la Clara usciva per incontrare la mamma nella passeggiata ... Quando finiva il gioco, la Contessa non mancava mai d'invitar il Partistagno a fermarsi a Fratta la notte, lamentando sempre la perfidia l'oscurità e la lunghezza della strada; ma egli si scansava con un grazie, e buttata a Clara un'occhiatina che era rade volte e solo per caso corrisposta, andava nella scuderia a farsi insellare il suo saldo corridore furlano ... Così passava via come un fantasma per quelle stradaccie tenebrose e infossate, ma le più volte si fermava a dormire a San Mauro, due miglia discosto, dove sopra un suo podere s'avea accomodate per maggior comodo quattro ...
Confessioni di un Italiano (pagina 38)
di Ippolito Nievo (estratti)

... La sbirraglia di Portogruaro gli era stata sguinzagliata addosso due volte; ma egli sbatteva la polvere con tanta velocità e conosceva sì bene i nascondigli e i traghetti della campagna, che di pigliarlo non ne avean fatto nulla ... Alle volte, dopo settimane e settimane che non s'era udito parlare di lui, egli compariva tranquillo tranquillissimo alla messa parrocchiale di Cordovado ... V'avea sì un mezzo ad uguagliar tutti i ceti dinanzi la santa imparzialità dei tribunali; e questo era il danaro: ma se si ponga mente alla combattività italiana che congiurava in quei Comuni colla prudentissima economia friulana, è facile capire come ben rade volte essi fossero disposti a cercare e ad ottenere giustizia per quella via ... L'ingegno l'accortezza l'audacia volte a frodar quelle leggi da cui non era assicurato con ugualità nessun diritto, diventavano stromenti di malizia, e di perversità; e il suddito colla frode o col delitto s'adoperava a conseguire quello che gli era negato dalla giustizia obliqua, o ignorante o vendereccia del giudice ... Alle volte anco il giudice dalla multa inflitta al reo percepiva la sua porzione; e contro quei giudici che si mostrassero un po' corrivi a tale specie di entrata, non soccorreva altro rimedio che la minaccia, o diretta del reo se questi era potente, o invocata da un più potente se il reo era umile ...
Confessioni di un Italiano (pagina 66)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Sì i primi che i secondi avevano i loro rappresentanti i loro difensori nel Seminario, nella Curia e nel Capitolo; a volte quelli, a volte questi aveano soverchiato; ed ogni vescovo che si succedeva nella diocesi era accusato di favorire o i secolareschi o i clausetani ... La vita e le cose che sono in essa, disprezzate ugualmente; ecco la parentela; ma perciò appunto volte tutte alla spensieratezza alla gioia; ecco la diversità ...
Confessioni di un Italiano (pagina 99)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Come tutti i giudici che non hanno barba al mento, peccava allora in un estremo come l'anno prima avea peccato nell'altro: assolveva per innocenti coloro che altre volte avea condannato a morte ... Allora io mi dava attorno per confonder ancora quei sentimenti; m'incaloriva artifiziosamente e anfanava tanto, che le più volte vi riesciva ... Di quella vicenda toccata al mio amico io ebbi un dolor tale che mi fece odiare tre volte tanto i suoi nemici, e m'infervorò piucchemai nelle nostre speranze comuni ... Questa cerimonia mi rese due volte più gradita la mia partenza da Padova; e del resto lasciava l'incarico alla fortuna di far comparire degno cancelliere un giovinastro di non ancora vent'anni ...
Confessioni di un Italiano (pagina 159)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Non vedete quanto maestrevolmente vi siamo discesi noi! I miei ginocchi s'accorgevano della maestria, ed ella s'era calata a volo, ma non son prove da tentarsi due volte ... Ed io più volte m'arrischiai allora di toccarla sul tasto di quella stramba volata, ma ella sempre mi dava sulla voce, dicendo che già me lo avea confessato le cento volte che la era pazza, e che rimanessi pur tranquillo che almeno in quella pazzia non ci sarebbe incappata più ...
Confessioni di un Italiano (pagina 176)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Insomma mi confessò che, credendomi innamorato morto della mia greca, non aveva creduto illecito il giovarsi di quella fortuna che gli capitava in mano; tanto più soave e desiderata, quanto pochissime volte l'amore era penetrato nel suo duro petto di soldato ... Notate che io parlo dei discorsi e delle maniere; quanto a ciò che bolliva sotto, non vorrei far sicurtà, e alle volte io credetti sorprendermi in qualche movimento di stizza per la dabbenaggine con cui aveva accettato quel tacito e freddo compromesso ... Era, credo, una muta maniera di domandar perdono; ma non l'aveva ottenuto? Pur troppo io ebbi sovente quella facilità censurata tante volte in lei di perdonare e dimenticare torti affatto imperdonabili! Tuttavia non ismetteva nulla del mio dignitoso contegno: e a Spoleto a Nepi ad Acquapendente a Perugia in tutti i luoghi dove Championnet condusse l'esercito per raccozzarne le membra sparse ed apparecchiarle meglio alla riscossa, noi menammo la vita di due fratelli d'armi, che hanno goduto la loro gioventù, e danno giù, come si dice, ogni giorno peggio nel brentone del positivo ...
Confessioni di un Italiano (pagina 203)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Gli è vero che i grassi mangiano alle volte più parcamente dei magri ... Alle volte andava a Fratta e conduceva fuori a caccia il signor Capitano e il suo cane ... Cinque ne cedeva al Capitano e a Monsignore; gli altri li teneva per noi, e lo spiedo girava, ed io era tentato molte volte di mettermi nelle veci del girarrosto; ma poi mi ricordava di essere stato intendente e mi rimetteva in atto di maestà ... Fra maestro e scolara succedevano alle volte le più buffe guerricciole nelle quali s'intromettevano a scaramucciare col miglior garbo anche la Pisana e Bruto ...
Confessioni di un Italiano (pagina 218)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io sentiva la mancanza della sua voce, ma col tenerle il broncio mi vendicava delle ultime volte che mi aveva parlato sì acerbo ... Ma alle volte non posso schivarmi di qualche ghiribizzo di superbia ... Diffidate del vostro discernimento, ve lo ripeto: gli occhi del corpo alle volte ragionano assai meglio che quelli dell'anima, e se vedeste ...
Corbaccio (pagina 12)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Delle quali confezioni essa ugnendosi e dipignendosi, come sé a vendere dovesse andare, spesse volte avvenne che, non guardandomene io e basciandola, tutte le labbra m'invischiai; e meglio col naso quella biuta che con gli occhi sentendo, non che quello che nello stomaco era di cibo preso, ma appena gli spiriti ritenea nel petto ... Erano sommo suo desiderio e recreazione grandissima certe feminette, delle quali per la nostra città sono assai, che fanno gli scorticatoi alle femine, e pelando le ciglia e le fronti e col vetro sottigliando le gote e del collo assottigliando la buccia e certi peluzi levandone; né era mai che due o tre non se ne fossono con lei a stretto consiglio trovate, come che altri trattati spesse volte tenessono; sì come quelle che, oltre a quella loro arte sotto titolo della quale baldanzose l'altrui case vicitassero e le donne, sono ottime sensali a fare che messer Maza rientri in Vallebruna, donde dopo molte lagrime era stato cacciato fuori ... Egli avvenne fra l'altre volte ch'una mosca in sul viso invetriato le si puose, avendo ella una nuova maniera di liscio adoperata; la quale essa, fieramente turbata, più volte s'ingegnò di ferire con mano; ma quella presta si levava, come tu sai ch'elle fanno, e ritornava; per che, non potendo ferirla, tutta accesa d'ira, presa una granata e per tutta la casa or qua or là discorendo, per ucciderla l'andò seguitando; e porto ferma opinione che, se alla fine uccisa non l'avesse, o quella o un'altra la quale avesse creduto essere quella, ella sarebbe di stizza e di veleno scoppiata ...
Corbaccio (pagina 13)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Delle quali cose e di molte altre, che ella le comandava, se una sola meno che a suo modo n'avesse fatta, cento volte, cacciandola, la bestemmiava, dicendo: “Va' via; tu non se' da altro che da lavare scodelle; va' chiamami monna cotale” ... La quale venuta, tutta in ordine si rimetteva; e dopo tutto questo, le dita colla lingua bagnatesi, a guisa che fa la gatta or qua or là si lisciava, or questo capello or quello nel suo luogo tornando; e di quinci forse cinquanta volte or dinanzi or da lato nello specchio si guardava e, quasi molto a se stessa piacesse, a pena da quello si sapea spiccare; e nondimeno si faceva alla sua buona donna riguardare; e con cautela la esaminava se bene stesse, se niuna cosa mancasse, non altrimenti che se la sua fama o la sua vita da quel dipendesse ... E poi che molte volte avea udito ogni cosa star bene, alle compagne, che l'aspettavano, andava davanti, anche di ciò con loro riprendendo consiglio ... Anzi, sì com'io molte volte m'accorsi, a qualunque giovane, o qualunque altro che punto d'aspetto avesse piacevole, che dinanzi alla casa passasse o dov'ella fosse, non altrimenti il falcone, tratto di cappello, si rifà tutto e sopra sé torna, che faceva ella, sommamente desiderosa d'essere guardata; e così si turbava in se medesima, se altro passato fosse che non l'avesse guatata, come se una grave ingiuria avesse ricevuta ... Sommariamente addunque di questa parte toccandoti, ti dico che, come ch'io già ne sospicciassi, ora ne son certissimo che tal cavaliere è per lo mondo, per lo passato più animoso che aventurato, del quale essa innamoratasi, assai volte già seppe come pesava; e, senza al suo o al mio onore avendo riguardo niuno, così la sua dimesticheza usava, come il mio marital debito: non solamente il se medesima concedendoli le bastava, ma essa, come l'amico tuo ti disse ch'era magnifica, per magnifica dimostrarsi, non del suo ma del mio, una volta e altra e poscia più, quando per uno cavallo, quando per una roba, e talvolta fu in grandissima nicessità di lui, di buona quantità di danari il sovvenne: sì che, dove tesoriera avere mi credea, donatrice, scialacquatrice e guastatrice avea ...
Decameron (pagina 2)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Dico che di tanta efficacia fu la qualità della pestilenzia narrata nello appiccarsi da uno a altro, che non solamente l'uomo all'uomo, ma questo, che è molto più, assai volte visibilmente fece, cioè che la cosa dell'uomo infermo stato, o morto di tale infermità, tocca da un altro animale fuori della spezie dell'uomo, non solamente della infermità il contaminasse ma quello infra brevissimo spazio uccidesse ... Di che gli occhi miei, sì come poco davanti è detto, presero tra l'altre volte un dì così fatta esperienza: che, essendo gli stracci d'un povero uomo da tale infermità morto gittati nella via publica e avvenendosi a essi due porci, e quegli secondo il lor costume prima molto col grifo e poi co' denti presigli e scossiglisi alle guance, in piccola ora appresso, dopo alcuno avvolgimento, come se veleno avesser preso, amenduni sopra li mal tirati stracci morti caddero in terra ... E lasciamo stare che l'uno cittadino l'altro schifasse e quasi niuno vicino avesse dell'altro cura e i parenti insieme rade volte o non mai si visitassero e di lontano: era con sì fatto spavento questa tribulazione entrata ne' petti degli uomini e delle donne, che l'un fratello l'altro abbandonava e il zio il nepote e la sorella il fratello e spesse volte la donna il suo marito; e, che maggior cosa è e quasi non ...
Decameron (pagina 37)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E assai volte in assai cose, per tema di peggio, servai lor costumi: e domandata dalla maggiore di quelle donne, la quale esse appellan badessa, se in Cipri tornare me ne volessi, risposi che niuna cosa tanto disiderava ... Se altro a dir ci resta, Antigono, che molte volte da me ha questa mia fortuna udita, il racconti ... ” Antigono allora al soldano rivolto disse: “Signor mio, sì come ella m'ha più volte detto e come quegli gentili uomini con li quali venne mi dissero, v'ha raccontato ... ” Di queste cose fece il soldano maravigliosissima festa e più volte pregò Idio che grazia gli concedesse di potere degni meriti rendere a chiunque avea la figliuola onorata, e massimamente al re di Cipri per cui onoratamente gli era stata rimandata: e appresso alquanti dì, fatti grandissimi doni apparecchiare a Antigono, al tornarsi in Cipri il licenziò, al re per lettere e per ispeziali ambasciadori grandissime grazie rendendo di ciò che fatto aveva alla figliuola ... E essa, che con otto uomini forse diecemilia volte giaciuta era, allato a lui si coricò per pulcella e fecegliele credere che così fosse; e reina con lui lietamente poi più tempo visse ...
Decameron (pagina 49)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il quale lavorando l'un dì appresso l'altro, le monache incominciarono a dargli noia e a metterlo in novelle, come spesse volte avviene che altri fa de' mutoli, e dicevangli le più scellerate parole del mondo, non credendo da lui essere intese; e la badessa, che forse stimava che egli così senza coda come senza favella fosse, di ciò poco o niente si curava ... Or pure avvenne che, costui un dì avendo lavorato molto e riposandosi, due giovinette monache, che per lo giardino andavano, s'appressarono là dove egli era e lui che sembiante facea di dormire cominciarono a riguardare; per che l'una, che alquanto era più baldanzosa, disse all'altra: “Se io credessi che tu mi tenessi credenza, io ti direi un pensiero che io ho avuto più volte, il quale forse anche a te potrebbe giovare ... ” Allora la baldanzosa incominciò: “Io non so se tu t'hai posto mente come noi siamo tenute strette, né che mai qua entro uomo alcuno osa entrare se non il castaldo ch'è vecchio e questo mutolo; e io ho più volte a più donne che a noi son venute udito dire che tutte l'altre dolcezze del mondo sono una beffa a rispetto di quella quando la femina usa con l'uomo ... Per che io m'ho più volte messo in animo, poi che con altrui non posso, di volere con questo mutolo provare se così è; e egli è il miglior del mondo da ciò costui, ché, perché egli pur volesse, egli nol potrebbe né saprebbe ridire: tu vedi che egli è un cotal giovanaccio sciocco, cresciuto innanzi al senno ... La quale, sì come leale compagna, avuto quel che volea, diede all'altra luogo, e Masetto, pur mostrandosi semplice, faceva il lor volere; per che, avanti che quindi si dipartissono, da una volta in sù ciascuna provar volle come il mutolo sapeva cavalcare: e poi, seco spesse volte ragionando, dicevano che bene era così dolce cosa, e più, come udito aveano: e prendendo a convenevoli ore tempo, col mutolo s'andavano a trastullare ...
Decameron (pagina 50)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma come noi veggiamo assai sovente avvenire, quando la speranza diventa minore tanto l'amor maggior farsi, così in questo povero pallafreniere avvenia, in tanto che gravissimo gli era il poter comportare il gran disio così nascoso come facea, non essendo da alcuna speranza atato; e più volte seco, da questo amor non potendo disciogliersi, diliberò di morire ... Per che, acciò che vedesse in che maniera e in che abito il re, quando a lei andava, andasse, più volte di notte in una gran sala del palagio del re, la quale in mezzo era tra la camera del re e quella della reina, si nascose: e intra l'altre una notte vide il re uscire della sua camera inviluppato in un gran mantello e aver dall'una mano un torchietto acceso e dall'altra una bacchetta, e andare alla camera della reina e senza dire alcuna cosa percuotere una volta o due l'uscio della camera con quella bacchetta e incontanente essergli aperto e toltogli di mano il torchietto ... E sentendo che già per tutto si dormia e tempo parendogli o di dovere al suo disiderio dare effetto o di far via con alta cagione alla bramata morte, fatto con la pietra e con l'acciaio che seco portato avea un poco di fuoco, il suo torchietto accese e chiuso e avviluppato nel mantello se n'andò all'uscio della camera e due volte il percosse con la bacchetta ... Egli disiderosamente in braccio recatalasi, mostrandosi turbato, per ciò che costume del re esser sapea che quando turbato era niuna cosa voleva udire, senza dire alcuna cosa o senza essere a lui detta più volte carnalmente la reina cognobbe ...
Decameron (pagina 53)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il quale, ripetendogli le parole altre volte dettegli e di nuovo ingiuriosamente e crucciato parlandogli, il riprese molto di ciò che detto gli avea la donna che egli doveva aver fatto ... ” Il frate, udendo questo, fu il più turbato uomo del mondo e non sapeva che dirsi, se non che più volte la domandò se ella aveva ben conosciuto che egli non fosse stato altri ... Ma io ti voglio pregare, poscia che Idio ti guardò di vergogna, che, come due volte seguito hai il mio consiglio, così ancora questa volta facci, cioè che senza dolertene a alcun tuo parente lasci fare a me, a veder se io posso raffrenare questo diavolo scatenato, che io credeva che fosse un santo: e se io posso tanto fare che io il tolga da questa bestialità, bene sta; e se io non potrò, infino a ora con la mia benedizione ti do la parola che tu ne facci quello che l'animo ti giudica che ben sia fatto ... Costui, che già due altre volte conosciuto avea che montavano i mordimenti di questo frate, stando attento e con risposte perplesse ingegnandosi di farlo parlare, primieramente disse: “Perché questo cruccio, messere? ho io crocifisso Cristo?” A cui il frate rispose: “Vedi svergognato! odi ciò ch'e' dice! Egli parla né più né meno come se uno anno o due fosser passati e per la lunghezza del tempo avesse le sue tristizie e disonestà dimenticate ...
Decameron (pagina 71)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Elle son più belle che gli agnoli dipinti che voi m'avete più volte mostrati ... Aiutaronmi elle bene e mostraronmi comporre que' mille; e forse a queste cose scrivere, quantunque sieno umilissime, si sono elle venute parecchie volte a starsi meco, in servigio forse e in onore della simiglianza che le donne hanno a esse; per che, queste cose tessendo, né dal monte Parnaso né dalle Muse non mi allontano quanto molti per avventura s'avisano ... E volendo per questa volta assai aver risposto, dico che dall'aiuto di Dio e dal vostro, gentilissime donne, nel quale io spero, armato, e di buona pazienza, con esso procederò avanti, dando le spalle a questo vento e lasciandol soffiar: per ciò che io non veggo che di me altro possa avvenire che quello che della minuta polvere avviene, la quale, spirante turbo, o egli di terra non la muove, o se la muove la porta in alto e spesse volte sopra le teste degli uomini, sopra le corone dei re e degl'imperadori, e talvolta sopra gli alti palagi e sopra le eccelse torri la lascia; delle quali se ella cade, più giù andar non può che il luogo onde levata fu ... E se mai con tutta la mia forza a dovervi in cosa alcuna compiacere mi disposi, ora più che mai mi vi disporrò, per ciò che io conosco che altra cosa dir non potrà alcuno con ragione, se non che gli altri e io, che v'amiamo, naturalmente operiamo; alle cui leggi, cioè della natura, voler contrastare troppo gran forze bisognano, e spesse volte non solamente invano ma con grandissimo danno del faticante s'adoperano ...
Decameron (pagina 80)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E avevano oltre a ciò questi tre fratelli in un lor fondaco un giovinetto pisano chiamato Lorenzo, che tutti i lor fatti guidava e faceva; il quale, essendo assai bello della persona e leggiadro molto, avendolo più volte Lisabetta guatato, avvenne che egli le incominciò stranamente piacere ... E in Messina tornatisi dieder voce d'averlo per loro bisogne mandato in alcun luogo; il che leggiermente creduto fu, per ciò che spesse volte eran di mandarlo da torno, usati ... ” Per che la giovane dolente e trista, temendo e non sappiendo che, senza più domandarne si stava e assai volte la notte pietosamente il chiamava e pregava che ne venisse; e alcuna volta con molte lagrime della sua lunga dimora si doleva e senza punto rallegrarsi sempre aspettando si stava ...
Decameron (pagina 81)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Il basilico, sì per lo lungo e continuo studio, sì per la grassezza della terra procedente dalla testa corrotta che dentro v'era, divenne bellissimo e odorifero molto; e servando la giovane questa maniera del continuo, più volte da' suoi vicin fu veduta ... ” Il che udendo i fratelli e accorgendosene, avendonela alcuna volta ripresa e non giovando, nascosamente da lei fecero portar via questo testo; il quale non ritrovando ella con grandissima instanzia molte volte richiese, e non essendole renduto, non cessando il pianto e le lagrime, infermò, né altro che il testo suo nella infermità domandava ... Quella novella che Filomena aveva detta fu alle donne carissima, per ciò che assai volte avevano quella canzone udita cantare né mai avean potuto, per domandarne, sapere qual si fosse la cagione per che fosse stata fatta ... Che essi non sien tutti veri assai volte può ciascun di noi aver conosciuto: e che essi tutti non sien falsi, già di sopra nella novella di Filomena s'è dimostrato e nella mia, come davanti dissi, intendo di dimostrarlo ... E con l'opera e aiuto della fante della casa operò tanto la giovane, che Gabriotto non solamente seppe sé essere dalla Andreuola amato, ma ancora in un bel giardino del padre di lei più e più volte a diletto dell'una parte e dell'altra fu menato ...
Decameron (pagina 99)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Finita la novella di Neifile, assai alle donne piaciuta, comandò la reina a Pampinea che a doverne alcuna dire si disponesse; la qual prestamente, levato il chiaro viso, incominciò: –Grandissime forze, piacevoli donne, son quelle d'amore, e a gran fatiche e a istrabocchevoli e non pensati pericoli gli amanti dispongono, come per assai cose raccontate e oggi e altre volte comprender si può; ma nondimeno ancora con l'ardire d'un giovane innamorato m'agrada di dimostrarlo ... Il quale, non che il giorno da Procida a usare a Ischia per vederla venisse, ma già molte volte di notte, non avendo trovata barca, da Procida infino a Ischia notando era andato per poter vedere, se altro non potesse, almeno le mura della sua casa ... E appresso questo, con grandissimo piacere abbracciatisi, quello diletto presero oltre al quale niun maggior ne puote amor prestare: e poi che quello ebbero più volte reiterato, senza accorgersene nelle braccia l'un dell'altro s'adormentarono ...
Decameron (pagina 102)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La qual cosa era tanto a Nastagio gravosa a comportare, che per dolore più volte dopo essersi doluto gli venne in disidero d'uccidersi; poi, pur tenendosene, molte volte si mise in cuore di doverla del tutto lasciare stare, o se potesse d'averla in odio come ella aveva lui ... Perseverando adunque il giovane e nello amare e nello spendere smisuratamente, parve a certi suoi amici e parenti che egli sé e 'l suo avere parimente fosse per consumare; per la qual cosa più volte il pregarono e consigliarono che si dovesse di Ravenna partire e in alcuno altro luogo per alquanto tempo andare a dimorare, per ciò che, così faccendo, scemerebbe l'amore e le spese ... Di questo consiglio più volte fece beffe Nastagio; ma pure, essendo da loro sollecitato, non potendo tanto dir di no, disse di farlo; e fatto fare un grande apparecchiamento, come se in Francia o in Ispagna o in alcuno altro luogo lontano andar volesse, montato a cavallo e da' suoi molti amici accompagnato di Ravenna uscì e andossen a un luogo fuor di Ravenna forse tre miglia, che si chiama Chiassi; e quivi fatti venir padiglioni e trabacche, disse a color che accompagnato l'aveano che starsi volea e che essi a Ravenna se ne tornassono ... E oltre a ciò, davanti guardandosi, vide venire per un boschetto assai folto d'albuscelli e di pruni, correndo verso il luogo dove egli era, una bellissima giovane ignuda, scapigliata e tutta graffiata dalle frasche e da' pruni, piagnendo e gridando forte mercé; e oltre a questo le vide a' fianchi due grandi e fieri mastini, li quali duramente appresso correndole spesse volte crudelmente dove la giugnevano la mordevano; e dietro a lei vide venire sopra un corsier nero un cavalier bruno, forte nel viso crucciato, con uno stocco in mano, lei di morte con parole spaventevoli e villane minacciando ...
Decameron (pagina 104)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... parte alla precedente il farò volentieri, non acciò solamente che conosciate quanto la vostra vaghezza possa ne' cuor gentili, ma perché apprendiate d'essere voi medesime, dove si conviene, donatrici de' vostri guiderdoni senza lasciarne sempre esser la fortuna guidatrice, la qual non discretamente ma, come s'aviene, smoderatamente il più delle volte dona ... Dovete adunque sapere che Coppo di Borghese Domenichi, il quale fu nella nostra città, e forse ancora è, uomo di grande e di reverenda auttorità ne' dì nostri, e per costumi e per vertù molto più che per nobiltà di sangue chiarissimo e degno d'eterna fama, essendo già d'anni pieno, spesse volte delle cose passate co' suoi vicini e con altri si dilettava di ragionare: la qual cosa egli meglio e con più ordine e con maggior memoria e ornato parlare che altro uom seppe fare ... Per che avvenne che questo garzoncello s'incominciò a dimesticare con Federigo e a dilettarsi d'uccelli e di cani; e avendo veduto molte volte il falcon di Federigo volare e stranamente piacendogli, forte disiderava d'averlo ma pure non s'attentava di domandarlo, veggendolo a lui esser cotanto caro ... E così stando la cosa, avvenne che il garzoncello infermò; di che la madre dolorosa molto, come colei che più no' n'avea e lui amava quanto più si poteva, tutto il dì standogli dintorno non restava di confortarlo e spesse volte il domandava se alcuna cosa era la quale egli disiderasse, pregandolo gliele dicesse, ché per certo, se possibile fosse a avere, procaccerebbe come l'avesse ... Il giovanetto, udite molte volte queste proferte, disse: “Madre mia, se voi fate che io abbia il falcone di Federigo, io mi credo prestamente guerire ...
Decameron (pagina 118)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma non intendendo essa che questa fossi così l'ultima volta come stata era la prima né Federigo altressì, acciò che ogni volta non convenisse che la fante avesse a andar per lui, ordinarono insieme a questo modo: che egli ognindì, quando andasse o tornasse da un suo luogo che alquanto più suso era, tenesse mente in una vigna la quale allato alla casa di lei era e egli vedrebbe un teschio d'asino in su un palo di quegli della vigna: il quale quando col muso volto vedesse verso Firenze, sicuramente e senza alcun fallo la sera di notte se ne venisse a lei, e se non trovasse l'uscio aperto pianamente picchiasse tre volte e ella gli aprirebbe; e quando vedesse il muso del teschio volto verso Fiesole, non vi venisse per ciò che Gianni vi sarebbe ... E in questa maniera faccendo molte volte insieme si ritrovarono ... Ma tra l'altre volte una avvenne che, dovendo Federigo cenare con monna Tessa, avendo ella fatti cuocere due grossi capponi, avvenne che Gianni, che venire non vi doveva, molto tardi vi venne: di che la donna fu molto dolente, e egli e ella cenarono un poco di carne salata che da parte aveva fatta lessare ... ” Disse Gianni: “O come s'incanta ella?” Disse la donna: “Ben la so io incantare, ché l'altrieri, quando io andai a Fiesole alla perdonanza, una di quelle romite, che è, Gianni mio, pur la più santa cosa che Iddio tel dica per me, vedendomene così paurosa, m'insegnò una santa e buona orazione e disse che provata l'avea più volte avanti che romita fosse, e sempre l'era giovato ... ” La donna, poi che in questa guisa ebbe tre volte incantata la fantasima, a letto se ne tornò col marito ... Federigo, che con lei di cenar s'aspettava, non avendo cenato e avendo bene le parole della orazione intese se n'andò nell'orto e a piè del pesco grosso trovati i due capponi e 'l vino e l'uova a casa se ne gli portò e cenò a grande agio; e poi dell'altre volte ritrovandosi con la donna, molto di questa incantazione rise con essolei ...
Decameron (pagina 161)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E per ciò, se io riguardo quello per che noi siam qui, che per aver festa e buon tempo e non per altro ci siamo, stimo che ogni cosa che festa e piacer possa porgere qui abbia e luogo e tempo debito; e benché mille volte ragionato ne fosse, altro che dilettar non debbia altrettanto parlandone ... Per la qual cosa, posto che assai volte de' fatti di Calandrino detto si sia tra noi, riguardando, sì come poco avanti disse Filostrato, che essi son tutti piacevoli, ardirò oltre alle dette dirvene una novella: la quale, se io dalla verità del fatto mi fossi scostare voluta o volessi, avrei ben saputo e saprei sotto altri nomi comporla e raccontarla; ma per ciò che il partirsi dalla verità delle cose state nel novellare è gran diminuire di diletto negl'intendenti, in propria forma, dalla ragion di sopra detta aiutata, la vi dirò ... Ora tra l'altre volte avvenne che egli ve ne menò una che aveva nome la Niccolosa, la quale un tristo, che era chiamato il Mangione, a sua posta tenendola in una casa da Camaldoli, prestava a vettura ... Ma l'altro dì, recata la ribeba, con gran diletto di tutta la brigata cantò più canzoni con essa; e in brieve in tanta sosta entrò dello spesso veder costei, che egli non lavorava punto, ma mille volte il dì ora alla finestra, ora alla porta e ora nella corte correva per veder costei, la quale, astutamente ...
Decameron (pagina 167)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E così andando, prese stretta dimestichezza con uno che si chiamava Pietro da Tresanti, che quello medesimo mestiero con un suo asino faceva; e in segno d'amorevolezza e d'amistà, alla guisa pugliese, nol chiamava se non compar Pietro; e quante volte in Barletta arrivava, sempre alla chiesa sua nel menava e quivi il teneva seco a albergo e come poteva l'onorava ... Compar Pietro d'altra parte, essendo poverissimo e avendo una piccola casetta in Tresanti appena bastevole a lui e a una sua giovane e bella moglie e all'asino suo, quante volte donno Gianni in Tresanti capitava tante sel menava a casa, e come poteva, in riconoscimento che da lui in Barletta riceveva, l'onorava ... La donna, sappiendo l'onor che il prete faceva al marito a Barletta, era più volte, quando il prete vi veniva, volutasene andare a dormire con una sua vicina, che aveva nome Zita Carapresa di Giudice Leo, acciò che il prete col marito dormisse nel letto, e avevalo molte volte al prete detto, ma egli non aveva mai voluto ... E tra l'altre volte, una le disse: “Comar Gemmata, non ti tribolar di me, ché io sto bene, per ciò che quando mi piace io fo questa cavalla diventare una bella zitella e stommi con essa, e poi, quando voglio, la fo diventar cavalla; e per ciò non mi partirei da lei ...
La divina commedia (pagina 18)
di Dante Alighieri (estratti)

... Cinque volte racceso e tante casso lo lume era di sotto da la luna, poi che 'ntrati eravam ne l'alto passo, quando n'apparve una montagna, bruna per la distanza, e parvemi alta tanto quanto veduta non avëa alcuna ... Tre volte il fé girar con tutte l'acque; a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giù, com'altrui piacque, infin che 'l mar fu sovra noi richiuso" ... A Minòs mi portò; e quelli attorse otto volte la coda al dosso duro; e poi che per gran rabbia la si morse, disse: "Questi è d'i rei del foco furo"; per ch'io là dove vedi son perduto, e sì vestito, andando, mi rancuro" ... XXVIII Chi poria mai pur con parole sciolte dicer del sangue e de le piaghe a pieno ch'i' ora vidi, per narrar più volte? Ogne lingua per certo verria meno per lo nostro sermone e per la mente c'hanno a tanto comprender poco seno ...
Fior di passione (pagina 14)
di Matilde Serao (estratti)

... Qui vi siete visti due volte, al Pincio, di mattina, venerdì diciotto novembre e domenica ventotto ... D'allora gli prometteste d'andare da lui, ma hai già mancato di parola due volte, lunedì e giovedì della settimana scorsa ... Chi è due volte contessa e tre volte marchesa come voi, non può andare al teatro a quest'ora ...
Garibaldi (pagina 2)
di Francesco Crispi (estratti)

... Fummo più volte provocati dal nemico; ma Garibaldi impose di stare tranquilli, anche quando il nemico era alla portata del fucile ... Finalmente la battaglia si impegnò; i volontari, Garibaldi alla testa, montarono all'assalto, decimati dalla mitraglia; si giunse sul luogo nel quale era schierato il nemico; la lotta divenne ostinata e dura; più volte si venne all'attacco, e più volte i soldati regi soperchianti con forze nuove, pareva volessero superarci ...
Il benefattore (pagina 24)
di Luigi Capuana (estratti)

... Infatti, le rarissime volte che ella mi aveva guardato—non abitavamo la stessa casa, ma la mia finestra era divisa dalle sue soltanto dallo spazio della cantonata intermedia—quegli occhi nerissimi non mi avevano fatto scorgere in lei niente che potesse indicare fastidio della mia insistenza tentatrice, o curiosità di scrutare le mie intenzioni, o altro sentimento qualunque ... Picchiai tre volte anch'io e accostai l'orecchio alla parete ... Picchiai tre volte; non ebbi risposta ... E quanto mi parve raffinatamente furba il giorno dopo, quando la rividi alla finestra, indifferente e serena come le altre volte! Volli mostrarle che sapevo essere altrettanto furbo anch'io; e non le feci nessun cenno, e rimasi là a fumare, con un ...
Il fiore (pagina 11)
di Dante Alighieri (estratti)

... CXLIV Bellacoglienza e la Vecchia Allor Bellacoglienza più non tarda: Immantenente lo specchi' ebbe i·mmano, Sì vide il viso suo umile e piano; Per molte volte nello specchio guarda ... Ver è ched i' di ciò non posso atarmi, Sì che per molte volte ne sospiro Quand' i' veggio biltate abandonarmi ... Per molte volte m'era l'uscio rotto E tentennato, quand' io mi dormia; Ma già per ciò io non facea lor motto, Perciò ched i' avea altra compagnia, A cui intender facea che 'l su' disdotto Mi piacea più che null' altro che·ssia ... CLIV La Vecchia «Molte volte mi disse quel ribaldo Per cu' i' ebbi tanta pena e male, Ched e' verrebbe ancor tal temporale Ched i' avreï spesso fredo e caldo ...
Il fiore (pagina 17)
di Dante Alighieri (estratti)

... ] Pe·più volte fallì' a·llui ficcare, Perciò che 'n nulla guisa vi capea; E·lla scarsella ch'al bordon pendea, Tuttor di sotto la facea urtare, Credendo il bordon me' far entrare; Ma già nessuna cosa mi valea ... Al buono Amico e a Bellacoglienza Rendé' grazïe mille e mille volte; Ma di Ragion non ebbi sovenenza, Che·lle mie gioie mi credette aver tolte ...
Il ponte del Paradiso (pagina 33)
di Anton Giulio Barrili (estratti)

... Quante volte, e da anni, non ve l'ho io ripetuto? — Sì, — rispose ella, con un risolino sardonico, — molte volte, moltissime volte, seguitando a tradire la sua cieca fede nella tua amicizia ... Alle volte io dico tra me: se indovinasse il vero, mio Dio! se mi uccidesse, in un impeto di rabbia feroce, quanto meglio farebbe per sè, come per tutti! Ma tu non sposerai quella puppattola ... Vorresti dirmi, — soggiunse ella, cogliendo e interpetrando a suo modo un gesto di Filippo, — vorresti dirmi che lo avevi tentato più volte; e non l'osi ...
L'amore che torna (pagina 4)
di Guido da Verona (estratti)

... Già due volte aveva cercato di avvicinarla per istrada, e di giorno in giorno le mandava all'albergo grandi mazzi di fiori, biglietti con frasi galanti, oppure ninnoli, dolci, profumerie, cose tutte che rimanevano in dono al portiere ... Diedi ancora tre volte il colpo e tre volte perdetti ... In breve raccolsi tutto il denaro de' miei competitori e persino riuscii a vincere due volte la rara posta del conte Anghilieri ...
La favorita del Mahdi (pagina 82)
di Emilio Salgari (estratti)

... Egli si stropicciò dieci, venti volte gli occhi per accertarsi che era sveglio, che non stravisava e dieci e venti volte si convinse che la donna che aveva dinanzi era proprio l'almea Fathma ... —Ahmed venne mai a trovarla? —Mai, il negro invece più volte ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 13)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... Spesso, e qualche volta ancora m'accompagnava quando io andavo, o tornavo dal mercato, e ricordomi che essendo una sera uscita della città a buio per andarmene a casa, tre volte usammo insieme inanzi che noi vi fussimo ... Un altro pure in quel medesimo furore così bestialmente ama Florina (che così dice chiamarsi), che mi ha detto più volte (mentre che io l'esaminavo), volere innanzi morire, che lassare quella bellissima donna, di cui ha già tenuto la pratica quarant'anni ... Più volte ... Un altro che n'avea passati settantacinque, e un altro ottanta, che si trovavano otto volte il mese nel medesimo giuoco insieme ...
La vita comincia domani (pagina 19)
di Guido da Verona (estratti)

... E questo fece due volte ... Nel fare quel che faceva da anni, tante volte al giorno, come nel compiere le pratiche d'un mestiere assiduo, dimenticava perfino la sua soggezione e la presenza stessa di quel gran medico ... Due, tre volte li aperse, non potendoli tener fermi; e li guardava l'un dopo l'altro, attonito, cercando ... Il Ferento andava, tornava, dalla città in villa, sin tre o quattro volte per settimana ...
Le sottilissime astuzie di Bertoldo (pagina 13)
di Giulio Cesare Croce (estratti)

... Chi dà presto quello che promette, dà due volte ... Lasso a mastro Bartolo ciavattino le mie scarpe da quattro suole, e otto soldi di moneta corrente per essermi stato sempre amorevole e avermi più volte prestato la lesina da trappongere i tacconi e fatto altri servigi, etc ... Item a mastro Ambrogio spacciator di corte soldi diece per avermi più volte portato il braghiero a far conciare e fatto altri servigi, etc ... Item a mastro Martino cuoco il mio coltello e la mia guaina per avermi alcune volte cotto delle rape sotto le cernici e fatto della minestra de fagiuoli con della cipolla, cibo conferente alla mia natura più assai che le tortore, le pernici e i pastizzi, etc ... Item alla zia Pandora bugattara il mio pagliarizzo dove dormo suso e due scaranne, desligate e tre brazza di tela da farsi due grembiali, e questo per avermi più volte lavato i scalfarotti e tenuto nette le mie massarizie, etc ... E sopra il tutto ch'ei si contenti del suo stato, né brami di più, e consideri che molte volte l'agnello va innanzi la pecora, cioè che la morte ha la balestra in mano per tirare tanto a' giovani quanto a' vecchi; che se pensarà a tutte queste cose, non inciamperà mai in cosa che gli possa dar danno, e farà felice ed ottimo fine ...
Marocco (pagina 2)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Due o tre volte inciampai in qualchecosa che a primo aspetto mi parve un mucchio di cenci, ed era un arabo addormentato ... Sentii più volte, con raccapriccio, scricchiolare sotto il mio piede penne ed ossami, o cedere mollemente qualcosa che doveva essere la carogna d’un cane ... Io stetti là immobile, sognando piuttosto che pensando, fin che i due giovani sparirono e il lumicino si spense, e allora tornai all’albergo, stanco, sbalordito, coll’imaginazione in tumulto, e con un sentimento nuovo e stranamente confuso di me medesimo, come ho più volte pensato che dovrebbe essere quello d’un uomo trasportato dalla terra in un altro pianeta ...
Marocco (pagina 33)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Interprete, intendente, guida, compagno, riuscì caro ed utile a tutti, e nessuno dissentì mai da lui che sopra un punto: noi auguravamo al Marocco la civiltà; egli sosteneva che la civiltà avrebbe reso quel popolo due volte più tristo e quattro volte più infelice; e bisogna confessare che, sebbene avesse torto, s’era qualche volta tentati di dargli ragione ... Tutti i ragazzi vanno là a ripetere centomila volte gli stessi versetti del Corano, e a scriverli, quando li sanno a mente, sopra una tavola di legno ... Le cappe e i caic non li lavano che tre o quattro volte l’anno, in occasione delle feste solenni, per cui son quasi sempre del colore della loro pelle o più neri ...
Marocco (pagina 64)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... * * * Stamattina, al levar del sole, sono stato a vedere la rassegna del presidio di Fez, che il Sultano fa tre volte la settimana, nella piazza dove ricevette solennemente l’Ambasciata ... In un tragitto di cento passi, si saranno fermati dieci volte ... Dalla parte opposta della piazza, vicino al ponte, v’era un gruppo di mori, d’arabi, di neri, uomini e donne, gente di città e gente di campagna, signori e pezzenti, tutti stretti in un gruppo, che aspettavano, mi fu detto, d’esser chiamati ad uno ad uno dinanzi al Sultano, a cui dovevano chieder favori o giustizia; poichè il Sultano dà udienza tre volte la settimana a chiunque faccia domanda di parlargli ... Non mi parve che avessero nulla nelle mani o ai loro piedi, e per questo credo che il Sultano regnante abbia tolto l’uso, che c’era altre volte, di accompagnare ogni domanda con un regalo; il quale non veniva sdegnato, qualunque fosse, ed era qualche volta un paio di polli o una dozzina d’ova ... Rappresentavano l’amputazione delle mani, il taglio della testa col coltello ed altri supplizi ai quali probabilmente avevano assistito parecchie volte ...
Nel sogno (pagina 4)
di era (estratti)

... E per quante gioie gli avessero date le sue estasi mistiche, per quanto, portando la fiaccola della carità in mezzo ai fratelli, egli avesse raccolto a volte soddisfazioni e compensi, questa nuova fase della sua vita gli appariva la più completa ... Egli continuava lo spirito della preghiera nella occupazione materiale di ammanire il cibo, di accendere il fuoco per riscaldare le piccine, di rispondere ai loro gridi e ai loro pianti con parole dolci, che a volte erano ricordi del linguaggio materno, a volte versetti della Bibbia, a volte ritornelli di nenie e di canzoni popolari ...
Novelle rusticane (pagina 9)
di Giovanni Verga (estratti)

... Alle volte uno vi campa cent'anni, come Cirino lo scimunito, il quale non aveva né re né regno, né arte né parte, né padre né madre, né casa per dormire, né pane da mangiare, e tutti lo conoscevano a quaranta miglia intorno, siccome andava da una fattoria all'altra, aiutando a governare i buoi, a trasportare il concime, a scorticare le bestie morte, a fare gli uffici vili; e pigliava delle pedate e un tozzo di pane; dormiva nei fossati, sul ciglione dei campi, a ridosso delle siepi, sotto le tettoie degli stallazzi; e viveva di carità, errando come un cane senza padrone, scamiciato e scalzo, con due lembi di mutande tenuti insieme da una funicella sulle gambe magre e nere; e andava cantando a squarciagola sotto il sole che gli martellava sulla testa nuda, giallo come lo zafferano ... Cento volte l'avevano raccolto disteso, quasi fosse morto, attraverso la strada; infine la malaria l'aveva lasciato, perché non sapeva più che farsene di lui ... Allora stanco di correre tutto il giorno su e giù lungo le rotaie, rifinito dagli anni e dai malanni, vedeva passare due volte al giorno la lunga fila dei carrozzoni stipati di gente; le allegre brigate di cacciatori che si sparpagliavano per la pianura; alle volte un contadinello che suonava l'organetto a capo chino, rincantucciato su di una panchetta di terza classe; le belle signore che affacciavano allo sportello il capo avvolto nel velo; l'argento e l'acciaio brunito dei sacchi e delle ...
Novelle rusticane (pagina 28)
di Giovanni Verga (estratti)

... aveva tante volte ascoltato le storie che egli le narrava, che stormivate al loro passaggio, e avete visto passare tanta gente, e sorgere e tramontare il sole tante volte laggiù! Addio! Anch'essa è lontana ... Chissà quante volte si rammentano ancora di quel tempo, in mezzo alle ebbrezze diverse, alle feste febbrili, al turbinoso avvicendarsi degli eventi, alle aspre bisogne della vita? Quante volte ella si sarà ricordata del paesetto lontano, del deserto in cui erano stati soli col loro amore, della ceppaia al cui rezzo ella aveva reclinato il capo sulla spalla di lui, e gli aveva detto sorridendo: - L'uggia per le camelie! Delle camelie ce n'erano tante e superbe, nella splendida serra in cui giungevano soffocati gli allegri rumori della festa, molto tempo dopo, quando un altro ne aveva spiccata per lei una purpurea come di sangue, e glie la aveva messa nei capelli ... Alle volte, quando lo assaliva la dolce mestizia di quelle memorie, egli ripensava agli umili attori degli umili drammi con un'aspirazione vaga e incosciente di pace e d'obblio, a quella data e a quelle due parole - per sempre - che ella gli aveva lasciato in un momento d'angoscia, rimasto vivo più d'ogni gioia febbrile nella sua memoria e nel suo cuore ...
Ricordi di Parigi (pagina 20)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... Io mi ricordo d'aver passato molte ore, giovanotto, all'ombra d'un giardino, con un suo libro tra le mani, cercando di dipingermelo coll'immaginazione, e componendo e ricomponendo cento volte il suo viso e la sua persona, senza trovar mai una figura che m'appagasse ... Alle volte mi pareva che, vedendolo, gli sarei corso incontro coll'espansione di un figlio e mi sarei strette le sue mani sul cuore; altre volte mi pareva che, incontrandolo improvvisamente, mi sarei scansato con un sentimento di diffidenza e di timore, e avrei detto sommessamente ai miei vicini:—Indietro! Hugo passa ... —Che so io? Era l'uomo che m'aveva spinto cento volte, col cuore gonfio di tenerezza, tra, le braccia di mia madre; ma era anche l'uomo che m'aveva fatto balzar sul letto, più volte, nel cuor della notte, atterrito dall'apparizione improvvisa dei cinque cataletti di Lucrezia Borgia ...
Ricordi di Parigi (pagina 22)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... —Ah, governante adorata! Bisogna ch'io risalga a vent'anni fa, quando dopo aver aspettato per tre ore, immobile davanti a una porta, una parola che doveva darmi tre mesi di libertà e di piaceri o tre mesi di schiavitù e di umiliazione, usciva finalmente il segretario della Commissione a dirmi solennemente:—Promosso!—; bisogna ch'io risalga a uno di quei giorni, per poter dire d'aver sentito altre volte un allargamento di polmoni così delizioso, una soddisfazione così piena, una così matta voglia di scender le scale a cinque gradini per volta, come quella che m'hai fatto provar tu, con quelle quattordici benedette parole, o governante dell'anima mia ... Per me non c'era più che un solo Hugo, il grande poeta amoroso e sdegnoso, pieno di consigli fortissimi e di sante consolazioni; l'uomo che m'aveva fatto delirare d'amore da giovanetto; che m'aveva fatto pensare e lottare da uomo; il poeta di cui le strofe fulminee m'eran sonate nel cuore sul campo di battaglia come grida eccitatrici d'un generale lontano; lo scrittore che aveva mille volte schiacciato il mio misero orgoglio d'impiastrafogli, facendomi provare non so che voluttà acre e salutare nell'umiliazione, che mi acquietava l'anima; l'autore di cui parlando m'era sgorgata mille volte dal cuore commosso la parola facile e calda che m'aveva cattivato delle simpatie; l'artista che mi aveva aiutato a esprimere mille sentimenti e a render l'immagine di mille cose che senza di lui mi sarebbero forse rimaste sepolte per sempre nell'anima; lo scrittore di cui in Spagna, in Grecia, sul Reno, sul Bosforo, sul mare, mi ricorreva ogni momento alla memoria un pensiero o una immagine, che rischiarava, formulava e commentava la mia emozione; il poeta dei fanciulli, il consolatore delle madri sventurate, il cantore delle morti gloriose, il grande pittore dei cieli e degli oceani; oggetto di vent'anni, di studio, di curiosità e di discussioni; mille volte abbandonato, mille volte ripreso, mille volte difeso; Galeotto d'amori gentili, auspice d'amicizie ardenti, compagno di veglie febbrili e provocatore di scoppi di pianto disperati; l'uomo, insomma, in cui avevo vissuto una gran parte della parte più bella della mia vita; che m'aveva trasfuso nelle vene il suo sangue, e delle cui opere mi ero fatto ossa, nervi e cervello ...
Rinaldo (pagina 39)
di Torquato Tasso (estratti)

... Tre volte ai regni de la bianca Aurora, tre volte gli occhi a l'occidente volse, ed altre tante in sacri detti ancora la sacra lingua mormorando sciolse; alcune erbe non men sparse tre volte, che nel sen de la terra avea raccolte ...