Libri chiesa

Libri su chiesa, con la parola chiesa

Corbaccio (pagina 17)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma con parole piene di compassione disse sé volere in alcuna piccola casetta e vicina ad alcuna chiesa, e di sante persone, riducersi, acciò che quivi, vedova e sola, in orazione e in usare la chiesa il rimanente della sua età consumasse ... Appropinquossi addunque quanto più poté alla chiesa de' frati, nella quale tu prima la conoscesti; non già per dire orazioni, delle quali niuna credo che sappi né di sapere curassi già mai, ma per potere meglio, senza avere troppi occhi adosso, e massimamente di persone alle quali del suo onore calesse, le sue libidinose volontà compiere; acciò che, dove ogn'altro uomo le venisse meno, i frati, che santissimi e misericordiosi uomini sono e consolatori delle vedove, non le venissero meno ... Uscita adunque di casa, così coperta se n'entra ne la chiesa: ma non vorrei che tu credessi per udire divino uficio o per adorare v'entrasse, ma per tirare l'aiuolo ... Giunta addunque nella chiesa e non sanza cautela avendo riguardato per tutto, prestamente avendo raccolto con gli occhi chiunque v'è, incomincia, senza ristare mai, a faticare una dolente filza di paternostri, or dall'una mano ne l'altra e da l'altra ne l'una trasmutandoli, senza mai dirne uno, sì come colei la quale ha faccenda soperchia pur di far motto a questa e a quell'altra e di sufolare ora ad una ora ad un'altra nelle orecchie, e così d'ascoltarne ora una ora un'altra; come che questo molto grave le paia, cioè d'ascoltarne niuna, sì bene le pare sapere dire a lei; e in questo, senza altro far mai, tutto quel tempo, che nella chiesa dimora, consuma ... Forse direbbe alcuno: “Quello, che nella chiesa non si fa, ella il supplisce nella sua casetta” ...
Decameron (pagina 3)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Era usanza, sì come ancora oggi veggiamo usare, che le donne parenti e vicine nella casa del morto si ragunavano e quivi con quelle che più gli appartenevano piagnevano; e d'altra parte dinanzi la casa del morto co' suoi prossimi si ragunavano i suoi vicini e altri cittadini assai, e secondo la qualità del morto vi veniva il chericato; e egli sopra gli omeri de' suoi pari, con funeral pompa di cera e di canti, alla chiesa da lui prima eletta anzi la morte n'era portato ... E erano radi coloro i corpi de' quali fosser più che da un diece o dodici de' suoi vicini alla chiesa acompagnato; de' quali non gli orrevoli e cari cittadini ma una maniera di beccamorti sopravenuti di minuta gente (che chiamar si facevan becchini, la quale questi servigi prezzolata faceva) sotto entravano alla bara; e quella con frettolosi passi, non a quella chiesa che esso aveva anzi la morte disposto ma alla più vicina le più volte il portavano, dietro a quatro o a sei cherici con poco lume e tal fiata senza alcuno; li quali con l'aiuto de' detti becchini, senza faticarsi in troppo lungo oficio o solenne, in qualunque sepoltura disoccupata trovavano più tosto il mettevano ... Alla gran moltitudine de' corpi mostrata, che a ogni chiesa ogni dì e quasi ogn'ora concorreva portata, non bastando la terra sacra alle sepolture, e massimamente volendo dare a ciascun luogo proprio secondo l'antico costume, si facevano per gli cimiterii delle chiese, poi che ogni parte era piena, fosse grandissime nelle quali a centinaia si mettevano i sopravegnenti: e in quelle stivati, come si mettono le mercatantie nelle navi a suolo a suolo, con poca terra si ricoprieno infino a tanto che della fossa al sommo si pervenia ...
Decameron (pagina 7)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... A chiesa non usava giammai, e i sacramenti di quella tutti come vil cosa con abominevoli parole scherniva; e così in contrario le taverne e gli altri disonesti luoghi visitava volentieri e usavagli ... D'altra parte, egli è stato sì malvagio uomo, che egli non si vorrà confessare né prendere alcuno sagramento della Chiesa; e, morendo senza confessione, niuna chiesa vorrà il suo corpo ricevere, anzi sarà gittato a' fossi a guisa d'un cane ... E se questo avviene, il popolo di questa terra, il quale sì per lo mestier nostro, il quale loro pare iniquissimo e tutto il giorno ne dicon male, e sì per la volontà che hanno di rubarci, veggendo ciò si leverà a romore e griderà: ‘Questi lombardi cani, li quali a chiesa non sono voluti ricevere, non ci si voglion più sostenere’; e correrannoci alle case e per avventura non solamente l'avere ci ruberanno ma forse ci torranno oltre a ciò le persone: di che noi in ogni guisa stiam male se costui muore ...
Decameron (pagina 123)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ora, appressandosi la festa del Natale, la donna disse al marito che, se gli piacesse, ella voleva andar la mattina della pasqua alla chiesa e confessarsi e comunicarsi come fanno gli altri cristiani: alla quale il geloso disse: “E che peccati ha' tu fatti, che tu ti vuoi confessare?” Disse la donna: “Come? credi tu che io sia santa perché tu mi tenghi rinchiusa? ben sai che io fo de' peccati come l'altre persone che ci vivono; ma io non gli vo' dire a te, ché tu non se' prete ... ” Il geloso prese di queste parole sospetto e pensossi di voler saper che peccati costei avesse fatti e avvisossi del modo nel quale ciò gli verrebbe fatto; e rispose che era contento ma che non volea che ella andasse a altra chiesa che alla cappella loro, e quivi andasse la mattina per tempo e confessassesi o dal cappellan loro o da qualche prete che il cappellan le desse e non da altrui, e tornasse di presente a casa ... Venuta la mattina della pasqua, la donna si levò in su l'aurora e acconciossi e andossene alla chiesa impostale dal marito ... Il geloso, d'altra parte, levatosi se n'andò a quella medesima chiesa e fuvvi prima di lei; e avendo già col prete di là entro composto ciò che far voleva, messasi prestamente una delle robe del prete con un cappuccio grande a gote, come noi veggiamo che i preti portano, avendosel tirato un poco innanzi, si mise a sedere in coro ... La donna venuta alla chiesa fece domandare il prete ... La donna tornò dalla chiesa e vide bene nel viso al marito che ella gli aveva data la mala pasqua; ma egli quanto poteva s'ingegnava di nasconder ciò che fatto avea e che saper gli parea ...
Fermo e Lucia (pagina 94)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «La pelle! la pelle! non è una ragione bastante?» Il Cardinale, alzando gli occhi in faccia a Don Abbondio disse con una indegnazione composta: «Ma quando vi siete presentato alla Chiesa, alla Chiesa dei martiri per ricevere questa missione che esercitate, quando avete assunti volontariamente questi doveri del ministero, la Chiesa vi ha ella fatto conto della pelle? Vi ha ella detto che quei doveri erano senza pericoli? Vi ha detto che dove il pericolo cominciasse ivi cesserebbe il dovere? O non v'ha espressamente dichiarato che vi mandava come un agnello fra i lupi? Vi ha promessa la sicurezza temporale per ricompensa? o la vita eterna? Non sapevate voi che v'erano dei violenti nel mondo? La pelle! Offeritela per le mani dei violenti in sagrificio alla fede e alla carità, e la Chiesa la raccoglierà come un nobile tesoro, la conserverà di generazione in generazione, di sacerdozio in sacerdozio, come un oggetto di culto, come un testimonio della forza che le è stata data dall'alto, come un tempio dove lo Spirito avrà operate le sue maraviglie ... Come! al soldato che riceve pochi soldi di paga, che combatte per una causa che non conosce non è lecito dire: ho voluto salvare la vita! non è lecito, è turpe; supporre ch'egli lo possa pensare, è una ingiuria e non una scusa! e sarà scusa per noi! Dio buono, per noi che predichiamo le parole della vita, che rimproveriamo ai fedeli il loro attacco alle cose terrene, che facciam loro vergogna, che gli chiamiamo ciechi perchè non sentono il valore della promessa, o perchè operano come se non lo avessero compreso! Che più? per questa stessa vita del tempo, la Chiesa non ha ella pensato a voi? non vi nutrisce ella della sostanza dei poveri? non vi munisce di riverenza e d'ossequio? non vi copre ella d'un abito, che prima pure che si sieno vedute le vostre opere vi attrae la venerazione, perchè vi segna come un uomo trascelto, come uno di quegli che non hanno altra professione che di fare il bene? E perchè vi distingue ella così, se non a fine che possiate farlo? QUEGLI da cui abbiamo la missione e l'esempio, il precetto e la forza di eseguirlo, quando venne su la terra ad illuminare i ciechi, a congregare i dispersi, ad evangelizzare i poveri, a curar quelli che hanno il cuore spezzato, a ben fare, a salvare, pose Egli per condizione di aver salva la vita?» Don Abbondio teneva bassi gli occhi, il capo, le mani; il suo spirito si dibatteva tra quelli argomenti, come un pulcino negli artigli del falco che lo tengono elevato in una regione sconosciuta, in un'aria che non ha mai respirato ...
Fermo e Lucia (pagina 99)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Dalle Chiese delle quali abbiamo parlato si era Federigo trasportato a visitar quelle della valle di San Martino che era allora nel dominio veneto e nella diocesi milanese; e per tutto dov'egli si andava fermando, oltre la folla dei parrocchiani, la chiesa, la piazza, la terra formicolavano di moltitudine accorsa dai luoghi circonvicini ... Era la chiesa dov'egli si trovava, posta sulla cima d'un lento pendio che terminava in una vasta pianura ... Celebrati i santi misteri si volse egli dall'altare per favellare al popolo, e stendendo dinanzi a sè il guardo che dalla elevazione dell'altare poteva trascorrere per la porta spalancata sul pendio e nel piano sottoposto, vide dalla balaustrata del presbitero, nella chiesa, sul pendio, nel piano, una calca non interrotta, come un selciato continuo di teste e di volti; se non che al di fuori quella superficie uniforme era interrotta da tende alzate che facevano parere quel luogo un campo, o una fiera; guardando poi più fisamente scerse fra quella moltitudine abiti diversi di ricchezza e di foggia che dinotavano una varietà di condizioni e di paesi ... «E perchè» diss'egli, «non gli accoglieremo noi gentilmente come si conviene con ospiti?» Quindi dette alcune parole di insegnamento e di salute ai popolani che non avendo avuto viaggio da fare avevano i primi occupata tutta la chiesa, propose loro che facessero gli onori di casa, e cedessero il luogo a quegli estranei che erano venuti da lontano per sentire un vescovo ... La voce corse tosto per la chiesa e per lo spazio di fuori; questi uscivano e cedevano il luogo con pronta cortesia, quegli entravano con ritegno e con rendimenti di grazie: contadini e signori parevano in quel momento gente bene educata ...
Fermo e Lucia (pagina 161)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Allora egli con voce spiegata le rivolse questa nuova interrogazione: «Credete voi che la santa madre Chiesa ha ricevuta da Dio l'autorità di sciogliere e di legare?» «Lo credo,» rispose Lucia ... «Domandate voi alla Chiesa di essere sciolta dal voto di verginità che avete fatto, o inteso di fare alla Madre santissima di Dio?» «Lo domando,» rispose Lucia con una prontezza, alla quale Fermo non ebbe nulla a desiderare, e che potrà parere forse troppa a chi non essendo stato presente a quell'atto, non rifletta che la solennità della richiesta, l'aria autorevole di chi l'aveva fatta, non lasciavan luogo a titubamenti leziosi, e che ivi la verecondia doveva essere tutta nella sincerità ... «Ed io», disse allora il buon Frate, con tuono ancor più solenne, «prego umilmente la Vergine regina di tutti i santi, che abbia sempre per aggradito il sentimento del vostro divoto e travagliato sacrificio, e lo offra al suo e nostro Signore; e con l'autorità che la Chiesa mi ha affidata, vi sciolgo dal voto, annullando ciò che vi potè essere d'inconsiderato, e liberandovi da ogni obbligazione, se ne avete contratta ... «Figliuoli,» disse egli, «che ho amati, e che amerò sempre, ricordatevi che se la Chiesa vi assolve da un sagrificio, non lo ...
L'amore che torna (pagina 29)
di Guido da Verona (estratti)

... Un antico salice, ch'era sorto a fianco della chiesa, con le radici sotto la pietra, era naturalmente investito e soffocato quasi dai viluppi di un glicine, che, due volte abbracciandone il tronco, s'arrampicava nella foltezza dell'albero ed emergendo fin sopra la vetta, sciorinava giù per la curva dei rami le sue lunghe propaggini fiorite, spiovendo come il salice, con indolenza magnifica, sin quasi a toccare la terra ... Davanti alla chiesa, come in un giorno di grande sagra, tutta la piazza era ingombra di giuncature primaverili; fiori ed aiuole d'ogni varietà l'abbellivano e la colmavano di magnificenza ... Nella chiesa lo spettacolo cresceva di bellezza ... E con un gesto abbracciando tutte le ghirlande che ammantavano la chiesa: «Ogni fiore è fiore, su questo vassoio ch'io porto!» — disse, alzando il bacile ricolmo ...
Mastro don Gesualdo (pagina 22)
di Giovanni Verga (estratti)

... atto di tirare l'incensiere: - Fuori! fuori! Andate a giuocare in piazza! - Nello stesso tempo passava e ripassava vicino a donna Bianca che si era inginocchiata a pregare dinanzi alla cappella del Sacramento, sfolgorante d'oro e di colori lucenti da accecare, tossendo, spurgandosi, fermandosi a soffiarsi il naso, brontolando: - Neppure in chiesa! ... Guardò intorno cogli occhi di gatto avvezzi a vederci al buio nella chiesa e su per la scala del campanile, e aggiunse sottovoce, cambiando tono, in aria di gran mistero: - Sapete che risposta gli hanno dato a don Gesualdo Motta? Aveva mandato a fare la domanda formale di matrimonio, ieri dopo pranzo, col canonico Lupi ... In quel momento si udì uno scalpiccìo di gente di chiesa ... - Facciamo del bene, donna Bianca! Raccomandiamoci al Signore! Vi ho vista entrare in chiesa, mentre andavo qui vicino, da don Gesualdo Motta, e ho detto: Ecco donna Bianca che fa la sua visita alle Quarant'ore, e dà il buon esempio a me, indegno sacerdote ... Don Gesualdo ha il cuore più grande di questa chiesa! ... Ci vado ogni anno per la limosina della chiesa ... Seguitava ad avviarsi verso la porta della chiesa, passo passo, tenendo gli occhi bassi, come infastidita dall'insistenza del sagrestano ...
Nel sogno (pagina 2)
di era (estratti)

... Una volta, mentre predicava in chiesa nell'occasione di una lunga siccità che minacciava di abbruciare tutte quante le messi, vide attraverso le finestre annuvolarsi il cielo e sui vetri cadere fitti fitti i primi goccioloni di una benefica pioggia ... " Ed anzi, avendo in quel giorno dimenticata la croce colla quale soleva benedire il suo docile popolo, colse dal prato un fiorellino, e, con esso tracciando nell'aria le mistiche linee, pronunciò col massimo fervore questa poetica invocazione: "O Voi, dalla cui mano misteriosa prendo questo fiore in tutta la sua purezza, mentre il legno della croce è stato lavorato dagli uomini, Divino Fattore, questa purezza, questo profumo versateli sui vostri servi, così che noi possiamo, simili al fiore, seguire la vostra legge, e, chinando il capo alla mano che ci coglie, dire: Ei volle!" * * * I parrocchiani gli volevano bene, ma i suoi compagni del clero, che vedevano in lui un esempio troppo pericoloso, non tardarono a mormorare: e che egli era un mattoide, che a furia di prendere il Vangelo alla lettera avrebbe ricondotta la società ai tempi barbari, che invece di andare cantando e predicando nei prati, avrebbe fatto meglio a curare la sua chiesa, la quale, meschinella, si covriva di ragnateli, e non si trovava mai olio nelle lampade, che era una vergogna ... Il buon prete cercò sulle prime di scusarsi, disse:—È vero, la lampada della chiesa manca spesso d'olio, perchè io non cerco mai un soldo alle mie pecorelle già così crudelmente tosate; anzi do loro spesso anche i piccoli proventi delle messe, e una volta staccai la lampadina d'innanzi al Santissimo per portarla ad una povera donna che aveva due bambini malati in una stalla, i quali nell'oscurità della notte gridavano continuamente, sì che lei correva dall'uno all'altro al buio chiamando la Madonna ... Se ho fatto male, me ne pento, ma l'Altissimo vede la mia intenzione, e sa che non tolsi l'olio alla chiesa se non quando ebbi dato tutto il mio ... —Tutte queste follie stanno bene nelle vite dei santi—mormoravano i figli dei farisei—perchè là in fondo nessuno ci pesca, e si può credere benissimo che a quei tempi fossero necessarie; ma in un secolo di lumi, proprio quando il clero è accusato di oscurantismo, dovremo permettere simili puerilità? Il decoro della chiesa, la inviolabilità dei dogmi, il carattere sacro di sacerdote, la responsabilità di parroco, l'opportunità, il progresso, tutto fu preso ad argomento, e tutto riuscì per togliere al prete la sua piccola cura ...
Piccolo mondo moderno (pagina 18)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... Prima di uscire dal recinto, passando lungo il nero bastione che porta la chiesa, Dessalle esclamò: "E la chiesa? Non abbiamo veduta la chiesa!" ... Uscendo dal refettorio, il custode aveva chiesto due volte a Jeanne e a Maironi se desiderassero visitare la chiesa e poichè non era venuta la risposta, aveva lasciato andare ...
Piccolo mondo moderno (pagina 26)
di Antonio Fogazzaro (estratti)

... "No no, scusa scusa, zitto zitto!" Sopraggiungeva allora la comitiva oltrepassata sul piazzale della chiesa ... Egli si arrese, ebbe un ritorno di passione come nella villa, voleva lasciare la via maestra, prenderne un'altra ombrosa che se ne spicca pochi passi oltre la chiesa ... Anche lui, però! Mi dice che non devo giudicare la Chiesa cattolica da qualche centinaio di persone e io non sapergli rispondere che da tutta intera la Chiesa cattolica si va ritirando la vita, che tutto vi è antiquato, dalla parola del Vaticano a quella dell'ultimo cappellano di campagna! Una volta ho pensato: "Se venisse un altro San Francesco! Se venisse un altro Sant'Agostino!" Adesso so che non verranno" ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 16)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Era quella l'ora in cui, bambina, ella andava a la chiesa con la mamma per la perdonanza, come diceva lei ... Le venne il desiderio di ritornare a la dolce abitudine; volle andare in chiesa ... La chiesa era vicina; a un cento di passi; vi si andava per una viuzza chiusa ai lati da due siepi di caprifoglio ... Davanti a la chiesa, il viottolo si apriva in una piazzetta folta di piante da cui pioveva la luce d'oro riempiendo il suolo ombreggiato, di allegre macchie tremolanti ... Fino lì, fino in chiesa, la veniva a tormentare ed offendere quell'antipatico, quel vigliacco!… Si era davvero proposto di comprometterla, di farla andare su le bocche di tutti, forse di meritarle la disapprovazione, il disprezzo dei lontani! Rivide improvvisamente l'espressione di muto rimprovero che aveva sorpreso su 'l volto dell'ingegnere Del Pozzo quel giorno, a Milano, quando l'aveva veduta uscire dal salottino insieme con lo Svarzi ...
Storia di un'anima (pagina 48)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Il primo cortile ha l'aria animata di un luogo di fiera: la piazza, da cui vedesi il piano del Vercellese e del Novarese, la scalea barocca piena di gente oziosa e sdraiata, la fronte dell'edificio reale colle statue dipinte e gli stemmi d'oro, i porticati dorici, tutto mi piace e mi ricorda qualche cosa di Genova: il secondo cortile colla fontana, la chiesa e i pratelli mi dà una mestizia indefinita ... Oh quanta gente! E concorre da tutte le valli! Ti dirò che ascoltai un canto di litanie, triste, confidente, soavissimo, che usciva da una finestra della chiesa: e vidi ad allietar la gronda di quel luogo d'ospitalità un nuvolo di rondini, aleggianti, coll'ali azzurre ... E contemplando gli archi, la fontana, la chiesa, i pratelli, ebbi un momento di dolcissima mestizia ...
Storia di un'anima (pagina 53)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Da Lodovico il Pio e da Lotario fu donata al conte Bosone nell'826: poi da Carlo, da Ottone, da Corrado, da Federigo I alla chiesa vercellese: nel secolo XIII si levò ad animosa controversia per sottrarsi al dominio di Vercelli: nel XIV provò il furore della peste, segnò di croci rosse i militi contro Fra Dolcino, si scosse di dosso il vescovo tirannello Giovanni Fieschi: nel 1379 diede giuramento di fedeltà al conte di Savoia: nel 1525 gli imperiali vi aguzzarono l'unghie ... San Cassiano si presenta coll'alto peristilio sbiancato: è chiesa di fondazione antica, di cui le memorie rimontano al 1200 ... Citerò anche la chiesa di Sant'Anna che doveva esser bella, se non intervenivano a vituperarla pennello e cazzuola, sì che pare che i santi del Gaudenzio Ferrari e le sante stecchite fra le colonnine d'oro spirali, pare rimpiangano i ...
Storia di un'anima (pagina 56)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Così l'iscrizione sul suo sepolcro nella chiesa parrocchiale ... Dell'esterno della chiesa vidi i capitelli di marmo bianco di Mozzucco, la statua del protettore, la facciata che a sinistra s'appoggia sul petrone di San Giovanni, e leggendo le iscrizioni Vox clamantis in deserto—parate viam Domini, pensai che questo Ospizio deve procurare poche novene cenobitiche in onore del suo santo, finchè avrà l'albergo Peraldo, fatto apposta per trasgredire il gran precetto del digiuno, punto primo per pulire a nuovo le coscienze ... Nell'interno della chiesa c'è il cattivo gusto del seicento e del settecento: nel cupolino il pennello di Fabrizio Galliari vuolsi abbia superato l'opera del cupolino di Graglia ...
Storia di un'anima (pagina 57)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... All'ombra dei larici quale tranquillità! Per queste straduzze quale oblìo! La chiesa spicca col bianco campanile e colle sue mura fra l'intonazione bruna e violastra della valle ... E vicino, anzi intorno alla chiesa, si stende il cimitero colle cappelline della Passione ... Alagna vide sorgere belle casine e decorarsi la sua chiesa ... Vuoi passeggiate? Si va a Riva-Valdobbia a vedere la grande pittura a fresco della chiesa di Melchiorre d'Enrico d'Alagna, eseguita nel 1597, a godersi la magnifica vista del Rosa; si va alla cascata dell'Otro (metri trentatrè), all'Orrido, al Corno di Stoful, all'Alpe di Bors e di Von Decco, all'Alpe del Campo e di Von Sattel, alla cima des Kuffers Grod ...
Storia di un'anima (pagina 62)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Alla bellissima porta si presenta un figuro lungo, un chierico di sessant'anni, bianco, cogli occhi orlati di rosso, il quale, facendo dondolare una cotta grigiastra al disopra di un soprabito abbondante, ci domanda in bergamasco:—Hanno detto che vogliono vedere la chiesa grande? —Andiamoci ... Siamo alla chiesa ... Fontanella è una chiesa, assai antica, in onore di santo Egidio, alla falda meridionale del Canto ... Lungo il fianco sinistro della chiesa, un portichetto deserto sfonda con melanconiche linee e con un buio fantastico: qui sotto si allogherebbero tanti seggioloni tarlati, e qui si aprirebbe un libro da coro, e si indovinerebbero sul pavimento gli ammuffiti avanzi della stola, delle pianete, delle cocolle, e le gocce di cera de' funerali, e gli asperges e i secchiolini: su due mensole al muro posa, polveroso, semiaperto, sconnesso un cofano da morto… ricordo forse del vicino ossario… Niente di antico qui sotto; vecchio il loggiato, vecchi i pensieri, cioè coll'uggia dello squallore ...
Storia di un'anima (pagina 63)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... sono gli avanzi di case, sotto un tappeto d'edera, a destra della chiesa: e antico è l'avello che giace pesantemente, scaldando al sole il granito, serrando l'ombra e l'immobilità: non un nome… E la Natura ci irride crescendo intorno le ortiche dell'oblìo ... Don… don… don… (come diamine si chiamerà?) Il messere, insomma, ci condurrà alla chiesa: cioè alla sua serva, giacchè lui desidera finire quella delizia anticanonica che ha nella pipa ... La chiesa è a tre navate, che, colle colonne informi, coi capitelli vari e tozzi e frammisti, coi grafiti, affermano la impotenza artistica delle prime costruzioni; il campanile s'alza davanti all'altare maggiore; una tavola bellissima rappresenta il Rinascimento—Sant'Egidio; gli altri arredi e la sacrilega imbiancatura suggeriscono alla serva guida la sapiente esclamazione:—Tutti dicono che è una bella chiesa! Ma sì, se fosse nuova! se… Io non sono architetto e studioso per analizzare i particolari; mi lascio vincere dall'insieme, che è severo, raccolto, pieno di poesia storica e religiosa ...
Storia di un'anima (pagina 66)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Come fosse adesso! Voglio rammentarmi la torre della chiesa e il cimitero ... Prima di tutto, vi confesso ch'io ho un gusto matto per i campanili, tanto che in un certo paese ho fatto un abbonamento con un sagrestano, perchè mettesse a mia disposizione tutte le chiavi d'una chiesa ... Ecco, al tetto della chiesa, al primo riposo, si giunge coll'abito concio dalle ragnatele, col cappello schiacciato da qualche buio arco che non rispetta le proporzioni della figura umana, coll'occhio intenebrato e polveroso: travi, tegole e calcinacci sono amici, amiconi degli archeoflli curiosi ... Terra! terra! abbiamo toccato il suolo della chiesa: all'ultimo gradino ci sentiamo piccini, come profondati, giù nel tenebrore: camminiamo, e il passo ci sembra pesante, lo spazio per il piede troppo, per l'occhio poco, e giungiamo al cimitero ...