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Le smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni pagina 6troppo fuor di me stesso). VITTORIA Eccoci qui, signor fratello, eccoci qui a lavorare per voi. LEONARDO Non vi affrettate. Può essere, che la partenza si differisca. VITTORIA No, no, sollecitatela pure. Io sono in ordine, il mio mariage è finito. Son contentissima, non vedo l'ora d'andarmene. LEONARDO Ed io, sul supposto di far a voi un piacere, ho cambiato disposizione, e per oggi non si partirà. VITTORIA E ci vuol tanto a rimettere le cose in ordine per partire? LEONARDO Per oggi, vi dico, non è possibile. VITTORIA Via, per oggi pazienza. Si partirà domattina pel fresco; non è così? LEONARDO Non lo so. Non ne son sicuro. VITTORIA Ma voi mi volete far dare alla disperazione. LEONARDO Disperatevi, quanto volete, non so, che farvi. VITTORIA Bisogna dire, che vi siano de' gran motivi. LEONARDO Qualche cosa di più della mancanza d'un abito. VITTORIA E la signora Giacinta va questa sera? LEONARDO Può essere, ch'ella pure non vada. VITTORIA Ecco la gran ragione. Eccolo il gran motivo. Perché non parte la bella, non vorrà partire l'amante. Io non ho, che fare con lei, e si può partire senza di lei. LEONARDO Partirete, quando a me parerà di partire. VITTORIA Questo è un torto, questa è un'ingiustizia, che voi mi fate. Io non ho da restar in Livorno, quando tutti vanno in campagna, e la signora Giacinta mi sentirà, se resterò a Livorno per lei. LEONARDO Questo non è ragionare da fanciulla propria, e civile, come voi siete. E voi, che fate colà ritto, ritto, come una statua? (a Paolo). PAOLO Aspetto gli ordini. Sto a veder, sto a sentire. Non so, s'io abbia a seguitar a fare, o a principiar a disfare. VITTORIA Seguitate a fare. LEONARDO Principiate a disfare. PAOLO Fare, e disfare è tutto lavorare (levando dal baule). VITTORIA Io butterei volentieri ogni cosa dalla finestra. LEONARDO Principiate a buttarvi il vostro mariage. VITTORIA Sì, se non vado in campagna, lo straccio in cento mila pezzi. LEONARDO Che cosa c'è in questa cassa? (Paolo). PAOLO Il caffè, la cioccolata, lo zucchero, la cera e le spezierie. LEONARDO M'immagino, che niente di ciò sarà stato pagato. PAOLO Con che vuol ella, ch'io abbia pagato? So bene, che per aver questa roba a credito, ho dovuto sudare; e i bottegai mi hanno maltrattato, come se io l'avessi rubbata. LEONARDO Riportate ogni cosa a chi ve l'ha data, e fate, che depennino la partita. PAOLO Sì, signore. Ehi! chi è di là? Aiutatemi (vien servito). VITTORIA (Oh, povera me! La villeggiatura è finita). PAOLO Bravo, signor padrone: così va bene. Far manco debiti, che si può. LEONARDO Il malan, che vi colga. Non mi fate il dottore, che perderò la pazienza. PAOLO (Andiamo, andiamo, prima che si penta. Si vede, che non lo fa per economia, lo fa per qualche altro diavolo, che ha per il capo) (porta via la cassetta, e parte). Scena terza Vittoria, e Leonardo. VITTORIA Ma si può sapere il motivo di questa vostra disperazione? LEONARDO Non lo so nemmen io. VITTORIA Avete gridato colla signora Giacinta? LEONARDO Giacinta è indegna dell'amor mio, è indegna dell'amicizia della mia casa, e ve lo dico, e ve lo comando, non vo', che la pratichiate. VITTORIA Eh! già, quando penso una cosa, non fallo mai. L'ho detto, e così è. Non si va più in campagna per ragione di quella sguaiata, ed ella ci anderà, ed io non ci potrò andare. E si burleranno di me. LEONARDO Eh! corpo del diavolo, non ci anderà nemmen ella. Farò tanto, che non ci anderà. VITTORIA Se non ci andasse Giacinta, mi pare che mi spiacerebbe meno di non andar io. Ma ella sì, ed io no? Ella a far la graziosa in villa, ed io restar in città? Sarebbe una cosa, sarebbe una cosa da dar la testa nelle muraglie. LEONARDO Vedrete, che ella non anderà. Per conto mio, ho levato l'ordine de' cavalli. VITTORIA Oh sì, peneranno assai a mandar eglino alla posta! LEONARDO Eh! ho fatto qualche cosa di più. Ho fatto dir delle cose al signor Filippo, che se non è stolido, se non è un uomo di stucco, non condurrà per ora la sua figliuola in campagna. VITTORIA Ci ho gusto. Anch'ella sfoggierà il suo grand'abito in Livorno. La vedrò a passeggiar sulle mura. Se l'incontro, le vo' dar la baia a dovere. LEONARDO Io non voglio, che le parliate. VITTORIA Non le parlerò, non le parlerò. So corbellare senza parlare. Scena quarta Ferdinando da viaggio, e detti. FERDINANDO Eccomi qui, eccomi lesto, eccomi preparato pel viaggio. VITTORIA Oh! sì, avete fatto bene ad anticipare. LEONARDO Caro amico, mi dispiace infinitamente, ma sappiate, che per un mio premuroso affare, per oggi non parto più. FERDINANDO Oh, cospetto di bacco! Quando partirete? Domani? LEONARDO Non so, può essere che differisca, per qualche giorno, e può anche essere, che per quest'anno i miei interessi m'impediscano di villeggiare. FERDINANDO (Povero diavolo! Sarà per mancanza di calor naturale). VITTORIA (Quando ci penso, per altro, mi vengono i sudori freddi). LEONARDO Voi potrete andare col conte Anselmo. FERDINANDO Eh! a me non mancano villeggiature. Il conte Anselmo l'ho licenziato; fo il mio conto, che andrò col signor Filippo, e colla signora Giacinta. VITTORIA Oh! la signora Giacinta per quest'anno potrebbe anch'ella morir colla voglia in corpo. FERDINANDO Io vengo di là in questo punto, e ho veduto, che sono in ordine per partire, ed ho sentito, che hanno mandato a ordinare i cavalli per ventunora. VITTORIA Sente, signor Leonardo? LEONARDO (Il signor Fulgenzio non avrà ancora parlato al signor Filippo). FERDINANDO Eh, in quella casa non tremano. Il signor Filippo si tratta da gran signore, e non ha impicci in Livorno, che gl'impediscano la sua magnifica villeggiatura. VITTORIA Sente, signor Leonardo? LEONARDO Sento, sento, ed ho sentito, ed ho sofferto abbastanza. Mi è noto il vostro stile satirico. In casa mia, in città, e fuori, siete stato più volte, e non siete morto di fame; e se non vado in villa, ho i miei motivi per non andarvi, e non ho da render conto di me a nessuno. Andate da chi vi pare, e non vi prendete più l'incomodo di venir da me. (Scrocchi insolenti, mormoratori indiscreti!) (parte). Scena quinta Vittoria, e Ferdinando. FERDINANDO È impazzito vostro fratello? Che cosa ha egli con me? Di che può lamentarsi de' fatti miei? VITTORIA Veramente pare dal vostro modo di dire, che noi non possiamo andare in campagna per mancanza del bisognevole. FERDINANDO Io? Mi maraviglio. Per gli amici mi farei ammazzare; difenderei la vostra riputazione colla spada alla mano. Se ha degli affari in Livorno, chi l'obbliga a andar in villa? Se ho detto, che il signor Filippo non ha interessi, che lo trattengano, m'intesi dire, perché il signor Filippo è un vecchio pazzo, che trascura gli affari suoi, per tripudiare, per scialacquare; e la sua figliuola ha meno giudizio di lui, che gli fa spendere l'osso del collo in cento mila corbellerie. Io stimo la prudenza del signor Leonardo, e stimo la prudenza vostra, che sa addattarsi alle congionture; e si fa quello, che si può, e che si rovinino quelli, che si vogliono rovinare. VITTORIA Ma siete curioso per altro. Mio fratello non resta in Livorno per il bisogno. FERDINANDO Lo so; ci resta per la necessità. VITTORIA Necessità di che? FERDINANDO Di accudire agli affari suoi. VITTORIA E la signora Giacinta credete voi, che ci vada in campagna? FERDINANDO Senz'altro. VITTORIA Sicuro? FERDINANDO Infallibilmente. VITTORIA (Io ho paura, che mio fratello me la voglia dare ad intendere. Che dica di non andare, e poi mi pianti, e se ne vada da sé). FERDINANDO Ho veduto l'abito della signora Giacinta. VITTORIA È bello? FERDINANDO Bellissimo. VITTORIA Più del mio? FERDINANDO Più del vostro non dico; ma è bello assai; e in campagna ha da fare una figura strepitosissima. VITTORIA (Ed io ho da restare col mio bell'abito a spazzar le strade in Livorno?) FERDINANDO Tag: vittoria paolo campagna signora filippo partire fare essere andare Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Corbaccio di Giovanni Boccaccio Diario del primo amore di Giacomo Leopardi Il ponte del Paradiso di Anton Giulio Barrili Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni L'amore che torna di Guido da Verona Articoli del sito affini al contenuto della pagina: Come ritrovare un cane smarrito Scegliere un centro laser cosmetico Cosa si farebbe per cambiare la propria faccia Come dichiararsi ad una persona Come fare soldi e contare, possibilmente, su un piccolo reddito passivo
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