Libri bel

Libri su bel, con la parola bel

Confessioni di un Italiano (pagina 110)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Ebbi un bel dire e un bel che fare a trattener la Faustina che non la mi lasciasse solo colla vecchia Contessa; mi restavano poi l'ortolano e il castaldo, che non avendo forse nulla da perdere non s'affrettavano tanto a mettersi in salvo ... Tuttavia era giovine, era stato a Padova, era fuggito alle arti del padre Pendola, non adorava per nulla l'Inquisizione di Stato e quel vociare a piena gola come pareva e piaceva, mi parve di botto un bel progresso ...
Confessioni di un Italiano (pagina 210)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Io mi guardava qualche volta allo specchio e sapeva come i quarantacinqu'anni mi si leggessero comodamente sulla fisonomia; ella all'incontro mi parve essere più giovine di quando l'avea lasciata; una maggiore rotondità di forme aggiungeva dolcezza alla sua idea di bontà, ma erano sempre i suoi occhi languidi, infuocati, voluttuosi, il suo bel volto fresco ed ovale, il suo collo morbido e bianco, il suo andare saltellante e leggiero ... Aveva un bel che fare ad accordarsi colla monacale rigidezza della Clara, un bel dirmi che facevano vita santa insieme, io la vedeva sempre la mia Pisana d'una volta; e basta! ... Povera donna! Chi avrebbe riconosciuto allora il bel marinaio che m'aveva accompagnato da Padova a Milano al tempo della Cisalpina! CAPITOLO VENTESIMO I Siciliani al campo di Pepe negli Abruzzi ...
Confessioni di un Italiano (pagina 217)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Questa preoccupazione lo menò poi a capitombolare nel Lemene dove un bel mattino lo trovarono annegato ... — Oh gli era davvero il più bel giovane che si potesse vedere! — soggiunse l'altra ... “Oh Carlo! fu un bel giorno quello in cui tutti quattro ci riabbracciammo là sulle soglie quasi del ...
Decameron (pagina 175)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... E per essere in solitario luogo e quivi finire in riposo la vita sua, a Castello da mare di Stabia se n'andò; e ivi forse una balestrata rimosso dall'altre abitazioni della terra, tra ulivi e nocciuoli e castagni, de' quali la contrada è abondevole, comperò una possessione, sopra la quale un bel casamento e agiato fece e allato a quello un dilettevole giardino, nel mezzo del quale, a nostro modo, avendo d'acqua viva copia, fece un bel vivaio e chiaro e quello di molto pesce riempié leggiermente ... Il che a messer Neri fu molto caro, e magnificamente avendo apparecchiato e con la sua famiglia avendo ordinato ciò che far si dovesse, come più lietamente poté e seppe il re nel suo bel giardino ricevette ...
La divina commedia (pagina 28)
di Dante Alighieri (estratti)

... Ma vedi già come dichina il giorno, e andar sù di notte non si puote; però è buon pensar di bel soggiorno ... Ver' me si fece, e io ver' lui mi fei: giudice Nin gentil, quanto mi piacque quando ti vidi non esser tra ' rei! Nullo bel salutar tra noi si tacque; poi dimandò: "Quant'è che tu venisti a piè del monte per le lontane acque?" ...
Giambi ed Epodi (pagina 8)
di Giosuè Carducci (estratti)

... E così d'anno in anno, e di ministro In ministro, io mi scarco Del centro destro su 'l centro sinistro, E 'l mio lunario sbarco: Fin che il Sella un bel giorno, al fin del mese, Dato un calcio a la cassa, Venda a un lord archeologo inglese L'augusta mia carcassa ... XXVII A MESSER CANTE GABRIELLI DA GUBBIO PODESTÀ DI FIRENZE NEL MCCCI Molto mi meraviglio, o messer Cante, Podestà venerando e cavaliero, Non v'abbia Italia ancor piantato intiero In marmo di Carrara e dritto stante Sur una piazza, ove al bel ceffo austero Vostro passeggi il popolo d'avante, O primo, o solo ispirator di Dante, Quando ladro il dannaste e barattiero ... Spongon or birri e frati il suo quaderno, E quel povero veltro ha un bel da fare A cacciar per la chiesa e pe 'l governo ...
Mastro don Gesualdo (pagina 33)
di Giovanni Verga (estratti)

... Don Gesualdo invece se la rideva tranquillamente, sdraiato sul suo bel canapè soffice, e a un certo punto gli chiuse anche la bocca con la mano, al canonico ... Al marito di sua cugina! Vergogna! Ce n'ho venti salme anch'io, capite, vossignoria! Una birbonata! Il canonico andava scaldandosi maggiormente di mano in mano, rivolto a mastro-don Gesualdo: - Bel guadagno avete fatto a imparentarvi con loro ... Ora che avete questa bella casa dovete fare un bel battesimo ... - Pazienza! Serviranno per chi verrà dopo di noi, se Dio vuole! - E batteva affettuosamente sulla spalla della moglie, amorevole e sorridente, mentre pensava pure che se i suoi figliuoli avessero avuto la stessa sorte, erano proprio denari buttati via, tante fatiche, i guadagni stessi, sempre con quel bel risultato! Poi, quando la zia Sganci se ne fu andata, prese a brontolare contro Bianca, che non si era messo il vestito buono per ricevere la zia: - Allora a che serve aver la roba? Diranno che ti tengo come una serva ... Bel ...
Mastro don Gesualdo (pagina 61)
di Giovanni Verga (estratti)

... Infine per togliersi da quell'inferno si decise a mettere Isabella in convento, lì al Collegio di Maria, come quando era bambina, carcerata! Sua moglie ebbe un bel piangere e disperarsi ... Un bel giorno infine, mentre le monache erano salite in coro, che c'erano le quarant'ore, la ragazza si fece aprir la porta dai suoi complici, e spiccò il volo ... In campagna! in un convento! Bel negozio che mi portate! ... Bel mestiere alla vostra età! Vi farò arrestare insieme a lui, donna Sarina dei miei stivali! donna ... Era figlia unica; don Gesualdo, per amore o per forza, avrebbe dovuto darle una bella dote; e colle sue numerose relazioni era certo di procurarle un bel partito ... Quest'ultimo gli scovò finalmente colui che faceva al caso: un gran signore di cui il notaro amministrava i possessi, alquanto dissestato è vero nei suoi affari, ingarbugliato fra liti e debiti, ma di gran famiglia, che avrebbe dato un bel nome alla discendenza di mastro-don Gesualdo ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 2)
di Emilio De Marchi (estratti)

... Pensai subito a qualche bel regalo, che non offendesse la malinconia del suo stato e nello stesso tempo contentasse il suo cuore ... E finii collo scegliere un bel manicotto di martoro scuro col suo bravo boa compagno ... —Mortificata di che? bel capitale, cara lei… così potessi renderla tutta felice… ... Lasciai passare un bel momento e quando mi parve che lo strazio del suo cuore cominciasse a cedere:—Senta—le dissi—senta, sora Paolina, non faccia così ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 8)
di Emilio De Marchi (estratti)

... E per il viale fiorito vide venire incontro a gran salti di gioia il suo Blitz, il bel cane di Terranuova, che nel partire avevan lasciato piagnucoloso alla catena ... Soltanto la Clementina dell'orefice osava contrastarle col suo bel biondo lino e coll'eleganza del vestire, tutte le volte che si trovavano nello stesso banco alla messa; e per questo c'era tra lor due un non so che di diffidente, di tirato, di amaro, che non impediva però a lor due di baciarsi sulla faccia come sorelle e di farsi molte visite ... La Cecilia Manardi, figlia dell'architetto Giambelli, che restò sepolto sotto la rovina d'un suo campanile, aveva ricevuta una discreta educazione nel collegio di Cernusco, ciò che le permetteva di leggere non solo il Padrone delle Ferriere in francese, (quel che la Clementina non sapeva fare) ma anche qualche bel romanzo del Daudet, del Bourget, del Rod ... Questi e qualche altro bel libro anche più arrischiatello erano di volta in volta forniti dal nobile de' Barigini, cancelliere della contigua pretura, che da un anno in qua carezzava cogli occhi la bella vicina, che si lasciava carezzare da quegli occhi molto volentieri ...
Nuove storie d'ogni colore (pagina 18)
di Emilio De Marchi (estratti)

... volta mi arrischiavo di gridare dalla finestra:—La se pèttena, siora Nina? vol piovere? vol far belo, siora Nina? —E la siora Nina? —Sì, sior Angolo, vol piovere, vol far bel tempo!… —Un'arcadia! —E non mancavano i sonetti ... La cosa andò avanti così un bel pezzo, tra un trillo di flauto, un sonetto e un secchiello d'acqua, quando Malgoni ammalò gravemente di quel suo battito di cuore e parve sul punto d'andarsene all'altro mondo ... —Il Trovatore aveva dello velleità patriottiche, io era allora un bel giovinetto, con un bel pizzo di barba: e anche quel po' di barba poteva essere interpretata come un'idea sovversiva ...
Rinaldo (pagina 10)
di Torquato Tasso (estratti)

... 51 Venga oltre pur con le sue genti indotte, vili e poco atte al bel mistier di Marte, che fian le corna a sua superbia rotte e l'alto orgoglio suo d¢mo in gran parte ... 3 Se 'n viene a par al bel legno reale, per l'onde no, ma per l'erbose rive, con strana pompa un carro trionfale, portando un coro di terrestri dive ... 4 La somma parte del bel carro intorno purpura copre a vaghi fior contesta, cui fregia e parte un bel ricamo adorno di perle sparse a guisa di tempesta ...
Rinaldo (pagina 14)
di Torquato Tasso (estratti)

... 32 Non conobbi io l'infirmità mortale a segni, ohimè! ma nel bel volto intento, misero! dava a l'amoroso male esca soave e dolce nutrimento ... 36 Si giostrò poscia, e i giuochi anco si fêro de le donzelle; ed io che vidi allora molte che baci a la mia donna diero, e che gli ricever più cari ancora, arsi di dolce invidia, e col pensiero mi formai grate frodi ad ora ad ora, perché mi parve, inganno aventuroso, d'esser fra loro al bel gioco amoroso ... 38 Come fui sì vicino al mio bel sole, un gelato tremor tosto m'assalse, tal ch'io mi dibattea sì come suole tenero giunco in riva a l'acque salse ... Al fin mi porse Amor cotanto ardire che 'n parte sodisfeci al mio desire; 39 e con sùbita astuzia, di cadere fingendo, nel bel sen quasi mi stesi ... 41 Ma già dal ciel Apollo era sparito, onde ancor seco il mio bel sol spario, ed io restai di tenebre vestito, preda del duol che soffro ognor più rio ...
Rinaldo (pagina 21)
di Torquato Tasso (estratti)

... lieti spiegare, ed altri fior di cui null'altro luoco volle giamai l'alma Natura ornare; tra' quai con mormorar soave e roco se 'n va limpido rio serpendo al mare, pieno il bel corno di coralli e d'auro, onde Teti non ha maggior tesauro ... 57 Mentre rimiran questi il luoco adorno, pensando che tal forse esser doveva il bel giardin dove già fêr soggiorno i gran nostri parenti Adamo ed Eva, sentir poco lontan sonar un corno che dolcemente l'aria percoteva, e vider poi venir due damigelle, vaghe, leggiadre, a maraviglia belle ... Prendon la strada ch'è più vaga e corta, sin che al colle vicin tosto arrivaro, al bel colle dipinto il tergo e 'l seno, cui lava i vaghi piedi il mar Tireno ... Han tutte vaghe membra, amabil fronte, abito eletto e d'artificio miro; cortesi in vista son, ma nel bel volto han virginal decoro insieme scolto ... 67 S'alza a punto nel mezo ornato altare, ricco d'oro e di gemme a maraviglia, ove di donna un bel ritratto appare che sol se stessa e null'altra simiglia; veggonsi in lei grazie divine e rare, sguard'uman, chiara fronte, allegre ciglia, aria gentil, benigno onesto riso, e par ch'accoglia ognun con grato viso ... 70 Come nel bel de le dipinte carte la vista i cavalier hanno appagata, e de la regia sala a parte a parte la mirabil ricchezza ancor mirata, chiedono a lei che gli divide e parte, sendo tra l'uno e l'altro in mezo intrata, di chi l'imagin sia che rende adorno l'altare, e di chi l'altre appese intorno ...
Rinaldo (pagina 39)
di Torquato Tasso (estratti)

... roseo le sparge e bel colore; tal, quando il giel dà loco a primavera, l'aria fassi nel marzo or chiara or nera ... 76 Di là stanno i pagani alto fremendo e minacciando il nobil paladino, ch'entrar a piè volea nel foco orrendo per l'orgoglio domar del Saracino; ma lo strano guerrier, la man tendendo, il prese e 'l distornò da quel camino, ché gli disse che 'l fuoco in un sol punto lui con l'armi e le veste avria consunto; 77 e che ben tosto in sanguinoso Marte potrebbe essercitar gli sdegni e l'ire, quando non fia chi con astuzia ed arte la battaglia tra lor cerchi impedire; e 'l prega poi che seco in altra parte con la sua compagnia degni venire, ad onorare il suo più caro albergo, che d'un bel colle preme il verde tergo ... 79 Il sentier, ch'è ben lungo e discosceso, pian sembra e curto ai duo fidi amadori; veggion splendere al fin, qual raggio acceso che sorgendo dal Gange il mondo indori, il bel palagio, e così bene inteso, ch'opra par di celesti architettori: quadra la forma, e la materia è d'aspro per molti intagli oriental diaspro ...
Rinaldo (pagina 40)
di Torquato Tasso (estratti)

... 91 Ma se mai fia ch'a me longo ozio un giorno conceda, ed a me stesso il ciel mi renda, sì ch'a l'ombra cantando in bel soggiorno con Febo l'ore e i dì felici spenda, portarò forse, o gran Luigi, intorno i vostri onori ovunque il sol risplenda, con quella grazia che m'avrete infusa, destando a dir di voi più degna musa ... 93 Pria che di quel signor giunghi al cospetto, c'ho nel core io, tu ne la fronte impresso, al cui nome gentil vile e negletto albergo sei, non qual conviensi ad esso, vanne a colui che fu dal cielo eletto a darmi vita col suo sangue istesso: io per lui parlo e spiro e per lui sono, e se nulla ho di bel, tutto è suo dono ...
Stanze della gelosia (pagina 2)
di Torquato Tasso (estratti)

... II Sante leggi d' amore e di natura; sacro laccio, ch' ordio fede sì pura di sì bel desio; tenace nodo e forti e cari stami; soave giogo e dilettevol salma, che fai l' umana compagnia gradita, per cui regge due corpi un core, un' alma, e per cui sempre si gioisca ed ami sino a l' amara ed ultima partita; gioia, conforto e pace de la vita fugace; del mal dolce ristoro ed alto oblio; chi più di voi ne riconduce a Dio? III Divi noi siam, che nel sereno eterno fra celesti zaffiri e bei cristalli meniam perpetui balli, dove non è giammai state né verno; ed or grazia immortale, alta ventura qua giù ne tragge, in questa bella imago del teatro del mondo; dove facciamo a tondo un ballo novo e dilettoso e vago, fra tanti lumi de la notte oscura a la chiara armonia del suono alterno ... INTERMEDI AD UNA RAPPRESENTAZIONE DI CESARE D'ESTE CON VIRGINIA DE' MEDICI 1586 COMPARSA PRIMA VIRGINIA Virgine fui, ma pur Virginia io sono; e chi si colse il bel virgineo fiore lasciommi il nome, a ciò che il dolce suono rimbombi intorno, e così volle Amore; e s' altro nome acquisto or nova sposa, io già non perdo il virginale onore; ma come odora più rosa per rosa, l' una vita per l' altra è più gioiosa ... Un bel giorno felice, in cui s' aggiunga il buon Cesare insieme e la casta Virginia ...