Strutturare la narrazione

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Scrivere non è un atto scontato e semplice, in più se si vuole comporre una storia non si può lasciare al caso nulla. Primariamente, è fondamentale definire il tema o l’argomento che si vuole trattare, da qui si parte con la narrazione che, nelle pagine del volume, deve svolgersi in modo chiaro e definito, lasciando il giusto spazio a descrizioni e personaggi. Le parti della scena hanno tutte una rilevanza particolare ed unica, in modo particolare gli attori della scena devono essere creati in modo attento e puntiglioso, in quanto sono il ponte che unisce il lettore del romanzo al tema proposto. I personaggi sono elementi fondamentali nella composizione di una scena, da questi parte l’azione e la riflessione. Essi catturano l’attenzione, mantengono il ritmo e permettono a chi legge di riconoscersi parte della storia. Il personaggio ideale deve avere un obiettivo o una ragione di azione, deve nutrire un punto di forza dal quale poter ricavare la motivazione per agire sui propri limiti, valicando gli ostacoli che si pongono sulla sua strada. Numerosi sono i dettagli che possono arricchire il profili di un personaggio, per questo rimandiamo all’articolo dedicato appositamente alla caratterizzazione di essi. Il conduttore della vicenda è essenzialmente posto su una strada dalla quale è facile vedere l’obiettivo ultimo. Il componimento deve riuscire ad essere aperto alla sorpresa e all’imprevisto ma in fondo deve mostrare chiaramente verso dove si vuole andare. Il mezzo non è fondamentale, quello sta all’immaginazione dello scrittore di scegliere, il punto fermo rimane sempre la consistenza di un raggiungimento.  Il rischio che corre un autore troppo misterioso o perifrastico è di instaurare uno stato di noia nel lettore che rischia, inevitabilmente, di indurlo ad abbandonare la lettura. La ripetitività, la narrazione banale o scontata, l’indefinito e la descrizione poco attenta fanno disincantare chi legge, facendo calare prima il livello di attenzione e poi la passione e l’interesse per il proseguimento della vicenda. Risulta utile per lo scrittore seguire uno schema di riferimento per costruire la propria narrazione. Sin dall’antica Grecia si opta per quello classico, quindi diviso in tre atti. Aristotele propose questo modello per garantire un ottimale svolgimento delle tragedie, ad esempio quella di Edipo Re, dove si cerca di figurare cronologicamente la vita dell’essere umano.


La storia quindi si suddivide in tre fasi fondamentali: l’inizio, lo sviluppo e la risoluzione.


La parte iniziale della narrazione è utile per figurare la scena delineando i tratti dei personaggi e l’ambiente in cui essi si muovono. Chi legge deve iniziare a conoscere e prendere domestichezza con la situazione, entrando a far parte della storia sin dall’inizio per entrare poi nelle varie fasi con attenzione e tensione alla scoperta. In questo settore del racconto bisogna prevedere l’accadimento di qualcosa o l’ingresso di qualcuno che rompe l’equilibrio iniziale, questo risulta il fattore fondamentale per partire con lo svolgimento centrale.


Nella seconda parte della composizione si fa assumere al protagonista il compito di mettere in atto il termine del conflitto derivante dall’episodio inatteso. L’esordio attivo di questo personaggio è il motivo scatenante di una serie di eventi che introdurrà nella storia nuovi elementi ambientali o inediti caratteri che parteciperanno alla scena.


L’ultima sezione è quella che porterà il lettore e i personaggi alla risoluzione della situazione. In questa parte solitamente si cerca di aumentare la tensione e la curiosità introducendo un particolare colpo di scena che possa dare una svolta effettiva alla narrazione.


Lo scopo ultimo è quello di sciogliere tutti i dubbi e le intricate vicende rimaste in sospeso durante lo svolgimento dei tre atti.


Risulta necessario porre particolare cura alla stesura delle descrizioni e del climax, fattore fondamentale nel processo di sviluppo della storia. In questa parte della scrittura l’autore deve attuare un linguaggio e uno stile più diretto e stupefacente, in questa parte del romanzo non si cercano di creare le basi per lo svolgimento ma si deve introdurre il lettore alla fine della storia. Creare un climax efficace non è facile, proprio per questo agli esordienti si preferisce consigliare una narrazione più lineare possibile, evitando intrecci intricati e poco funzionali allo svolgimento chiaro.


E’ molto importante che l’autore cerchi stimoli per far agire la propria fantasie e il proprio estro creativo. Quando si decide di inserire elementi nuovi nella storia bisogna avere cura dei particolari, selezionando caratterizzazioni ideali e consone alla narrazione. Di seguito parleremo dei possibili elementi che possono aiutare lo scrittore a scegliere comportamenti e azioni attuabili dai personaggi.


Primariamente occupa uno spazio importante tutto ciò che è riferibile a emozioni e sentimenti. Amicizia, amore, fiducia e stima sono solo alcuni degli elementi che possono introdurre la novità.  Possiamo considerare utili anche oggetti concreti che nascondano in sé un valore intrinseco oppure legati ad alcuni aspetti della vita passata dei personaggi.


Risulta utile anche la descrizione di oggetti di potere, che richiamano al dominio della scena e propongono la ricerca della conquista della situazione da parte di un determinato profilo.


In questi termini è fondamentale il compito dello scrittore che crea e risolve gli ostacoli che si pongono tra i personaggi e i loro obiettivi. Egli deve scrivere nello spazio la strada da percorrere, elaborando strategie comprensibili e attuabili nella fantasia così come nella realtà. L’autore quindi si pone a capo dello svolgimento della storia e allo stesso tempo si pone al servizio di essa.


Il protagonista deve essere sempre, e necessariamente, accompagnato dalla figura dell’antagonista che condivide con esso il desiderio per uno stesso scopo o un oggetto concreto, ciò che deve differire è il motivo che muove l’azione dei due. Lo scontro fra questi due profili darà origine all’intreccio narrativo, che diventa poi il punto di partenza per l’espansione della storia.


Lo schema deve essere più chiaro possibile per rendere comprensibile anche l’intreccio più complicato. La scaletta di partenza  non deve mai dimenticare di riferire i punti in cui si vuole agire uno scatto di tensione, un aumento di volume di azione, cercando sempre di non offuscare l’obiettivo finale che si vuole perseguire.


Per concludere, è importante ricordare che tra la storia scritta e l’immaginario dello scrittore deve esserci completa risonanza, quindi ciò che vuole essere proposto al pubblico deve necessariamente essere ben chiaro anche allo scrittore. Se questa prerogativa dovesse essere disattesa si rende utile ristabilire lo schema di costruzione della narrazione, implicando e prescrivendo nuovi snodi, inedite azioni ed elementi che permettano di raggiungere lo scopo finale con coerenza e chiarezza. Riscrivere un’opera non è una sconfitta, bensì un miglioramento e un esercizio per elaborare le proprie doti tecniche e stilistiche.


 

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