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Quando parliamo di romanzo ipertestuale ci riferiamo a un’opera che implica maggiore complessità rispetto al romanzo classico. Il testo elettronico contiene maggiori contenuti disposti secondo specifiche regole e ordinati affinché la presentazione sia chiara e utile all’arricchimento delle conoscenze di chi legge. La principale peculiarità di un romanzo ipertestuale è l’utilizzo di hyperlink, cioè legami che richiamano altre notizie che sono strettamente legate con il testo narrato.


Questo genere di scrittura viene proposta online e supportata da tecnologie informatiche avanzate che permettono di rendere fruibile l’accesso ai documenti  attraverso l’ipertesto. Il creatore di questo genere di scrittura è Ted Nelson. Egli lo definisce come la possibilità per il pubblico i decidere strade diverse da quelle inizialmente ipotizzate nella narrazione, questo genere di lettura non segue una sequenzialità predefinita, anzi il lettore ha la libertà di affidarsi ai brani collegati per scoprire l’opera che gli viene presentata.


Questa novità portata dal web è straordinaria e inattesa. Similmente a queste opzioni nei libri cartacei possiamo usufruire di note e commenti che specificano alcuni tratti del racconto. La differenza sostanziale nel romanzo ipertestuale è evidente nella ricerca di informazione attraverso gli hyperlink, che si avvalgono di risorse esterne per rendere una spiegazione integrale della definizione che stiamo cercando.


In questo modo si rende necessario per l’utente consultare un altro testo completamente diverso. In questo Fabrizio Venerandi afferma che talvolta si può assistere ad una reale interazione tra il lettore, narrazione e personaggi.


Questo tipo di romanzo diventa un’opera in divenire, non statica ma in mano alla ricerca del lettore. Questo tipo di modalità è stata studiata in modo particolareggiato così che si possa mantenere comunque un’unità nella lettura, perché a volte il rischio che si corre è quello di divagare eccessivamente perdendo il senso del racconto.


Nei romanzi tradizionali una causa produceva un determinato effetto, ora con questa nuova modalità di lettura tutto ciò scompare per fare spazio alla libertà del lettore che sceglie i collegamenti opportuni alla storia.


Il pubblico diventa fattore determinante e coinvolto primariamente nella scena, la trama non ha uno svolgimento unitario bensì presenta molti vincoli e possibili cambi di percorso che creano ancora più curiosità e voglia di proseguire con la lettura. I percorsi letterari potranno variare a seconda dell’inventiva di chi legge e attraverso la sua abilità potrà rendersi partecipe attivo dello svolgimento dei fatti. Giulio Lughi dichiara una similitudine con questo tipo di scrittura, egli afferma che è come un cristallo perché ogni episodio della storia potrebbe essere allo stesso modo un punto di arrivo o un punto d’inizio, dove creare un legame da qui ripartire per l’avventura dei personaggi.


La complessa struttura che regge questo tipo di romanzo è retta dall’impostazione linguistica elevata, che deve mantenere il tono costante, nonostante i salti tra una storia e l’altra.


L’autore Carlo Cinato identifica diversi tipi di hyperlink, che ora andremo ad analizzare:


Il punto di vista: I collegamenti ipertestuali conducono a cambiamenti evidenti nella narrazione. Talvolta il cambiamento del soggetto parlante implica uno stravolgimento della posizione narrante. Per esempio possiamo assistere a questa tipologia di variazione nel film  Rashomon di Akira Kurosawa.


Accessori: Nella narrazione è possibile inserire numerosi collegamenti a notizie ed informazioni utili all’arricchimento del testo. Questo consente di arricchire il romanzo rendendolo più completo rispetto alla traccia principale, ad esempio consigliamo di leggere Rayuela di Julio Cortàzar.


Intrecci: mediante questi indirizzi si può coinvolgere nella narrazione numerosi altri racconti che possono svolgersi parallelamente o trasversalmente alla trama principale. Ne La vita istruzioni per l'uso di George Perec notiamo chiaramente questo tipo di hyperlink.


Accumulazione: La storia è articolata mediate numerosi frammenti di narrazioni brevi, grazie a questi si crea una visione integrale e completa del racconto, come si può vedere nelle raccolte di storie, ad esempio Marcovaldo di Italo Calvino.


Salti nel tempo: I passaggi da un testo all’altro sono molto veloci ma, talvolta, i passaggi temporali sono sensibilmente rilevanti. I link danno la possibilità di cambiare scenario e tempo di azione, così come si può verificare in Pulp Fiction di Quentin Tarantino.


Possibilità: Il collegamento ipertestuale si identifica nella scelta del lettore che decide di creare un cambiamento nello svolgimento della storia. Questo gesto rappresenta uno stile personale dal quale deriverà una vicenda unica, così come accade ne Il giardino dei sentieri che si biforcano di Jorge Luis Borges).


Tessere: Il romanzo si costituisce di unità narrative, tanto che si può immaginare il testo come un puzzle che solo al suo completamento può essere apprezzato da tutti. Ogni tessera ha una rilevanza unica e significativa a seconda di dove venga posta. Un esempio eclatante di questo si riferisce Afternoon, a story di Michael Joyce.


La prima casa editrice che ha deciso di dedicarsi ai romanzi ipertestuali è la Eastgate con il suo editore Mark Bernstein, il quale ha stilato una classifica secondo tipologia di questo genere di opere. Bernstein afferma la necessità di andare oltre le apparenze strutturali, per questo identifica otto modelli che ora andremo a presentare.


Il primo pattern si riferisce al Contrappunto, cioè una narrazione in cui è possibile osservare la presenza di due voci distinte, che possono appartenere allo stesso personaggio o a due profili differenti ma figurare aspetti opposti e legati alla memoria, l pensiero e all’azione che scaturisce da riflessioni personali del carattere. Questi punti di vista vengono esplicati parallelamente, tanto che sia chiaro al lettore la distanza tra le due entità.


Il secondo modello viene definito Mondo specchio. Qui la narrazione esprime una prospettiva completamente opposto a quella narrante, infatti qui esiste una seconda voce che si espone contemporaneamente a quella del relatore principale.


Esiste poi il Groviglio che rappresenta un insieme di collegamenti variegati che il lettore può scegliere e, allo stesso tempo, testare per la prima volta perché non si dispongono informazioni sufficienti per capire quale strada sia meglio intraprendere per proseguire la storia. Il groviglio solitamente è utilizzato nelle narrazioni che intendono divertire o disorientare intenzionalmente il pubblico lettore. Sicuramente questa modalità è “rischiosa” ma rende più avvincente lo svolgimento dei fatti.


Riferendosi ai Setacci, intendiamo una modalità preferita principalmente da coloro che hanno già in mente quali episodi vogliono affrontare. I setacci possono essere presentati mediante una grafica particolare (ad esempio riproduzioni ambientali tridimensionali) che indirizza il lettore direttamente al capitolo d’interesse.


Quando assistiamo alla presenza simultanea di differenti spazi di lettura tra loro distinti siamo di fronte al Fotomontaggio. Questo espediente rafforza la narrazione identificativa del personaggio in quanto fisicamente separa le battute. Solitamente questo si avvale della presenza di finestre sovrapposte che consentono di connettere i nodi del racconto creando una ragnatela consequenziale nella trama.


Il modello Quartiere  stabilisce un’associazione tra i diversi segmenti della narrazione, che siano vicini o distanti, unendoli mediante segnalazioni visive o grafiche che li mettano in comune.


Abbiamo poi la Divisione, o Giunzione, è l’insieme di diverse sequenze. Questa risulta necessaria nei romanzi interattivi in cui il lettore è il principale fautore del percorso della storia. La trama è delineata nelle sue scelte, che chiaramente sono limitate, ma creano un livello alto di responsabilità e protagonismo che inevitabilmente mantengono elevato il livello di attenzione.


Per concludere troviamo l'Anello mancante, che figura una sezione inaccessibile per chi naviga e allo stesso tempo, per sua natura, stimolo di ricerca per il lettore.


La principale attrazione per il pubblico di questo tipo di romanzi è l’inatteso svolgere dei fatti, per questo ogni volta che avviene qualcosa non si può evitare di rifletter su cosa sarebbe successo se si fosse presa una strada diversa.



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Argomenti: reale interazione,    maggiore complessità,    classifica secondo,    principale attrazione,    sezione inaccessibile

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