Come fare il bagno al gatto

Nell'immaginario collettivo il gatto non va assolutamente lavato, sia perché teme tremendamente l'acqua ed è disposto a fare qualunque cosa pur di fuggire da quello che per lui appare come un luogo di tortura, sia perché il suo pelo non può essere bagnato. Se la prima "leggenda" è alquanto veritiera, così come a volte è vera per i cani e per moltissimi altri animali (sebbene non si tratti di autentica paura ma semplicemente di insicurezza in acqua e poca voglia di bagnarsi), la seconda è del tutto sbagliata: anche se non molto spesso, dovremo lavare i nostri gatti.

Come prima cosa valutiamo ogni quanto va lavato il gatto. Questo varia molto a seconda della razza e di ciò che vogliamo fare del nostro gatto, considerando che molti mici vengono portati nelle esposizioni con delle acconciature invidiabili, ed in quel caso sarà naturale che dovremo prestare una particolare attenzione alla cura del pelo e quindi alla sua pulizia. Anche in questo caso, però, se proprio vorremo esagerare, non dovremo lavare il nostro gattino più di una volta al mese. Una cosa fondamentale che bisogna ricordare è che il gatto, in alcuni passaggi del lavaggio, dovrebbe essere tenuto per la collottola: se però non siamo capaci e non l'abbiamo mai fatto, evitiamo di sperimentare per la prima volta questo modo di trasportare il micio, perché rischieremmo di danneggiare seriamente la sua salute, se lo strattoneremo nel modo sbagliato. Prima del lavaggio c'è una cosa che dobbiamo assolutamente fare, in tutte le occasioni e in tutti i casi. Spazzoliamo il gatto attentamente, prima con la spazzola e poi, minuziosamente, con il pettine apposito: nel caso in cui ci sfuggisse qualche nodo, anche di piccole dimensioni, o peggio ancora non pettinassimo il gatto prima di iniziare il bagnetto, potrebbero esserci gravi intoppi durante il lavaggio. Se il nostro micio si comporta in modo aggressivo quando viene messo nell'acqua oppure non è un gatto mansueto, allora sarà bene tagliare le unghie con la tronchesina: facciamoci aiutare dal veterinario o dal toelettatore nel caso le cose si complicassero durante questa procedura. Difatti, in questo modo, anche se dovesse provare a graffiarci non ci farà molto male. Ricordiamoci di non andare a prendere degli oggetti durante il lavaggio: restiamo assieme al nostro gatto, non spostiamoci e procuriamoci già tutto quello che ci serve. Facciamo attenzione che lo shampoo sia apposito per gatti: lo troviamo nei centri commerciali più forniti, o semplicemente nei negozi di animali o dal veterinario di riferimento.

Preso lo shampoo, prepariamo un bacile oppure il lavandino o la vasca (mettiamo il gatto dove preferiamo, non ci sono luoghi prediletti, ma ricordiamoci che molta acqua finirà per terra, dunque decidiamo in base a questo) e mettiamoci dentro vari oggetti con cui il nostro micio potrà giocare o distrarsi: ovviamente non mettiamo dentro l'acqua i gomitoli di lana o i giocattoli elettrici, come i topolini, che si romperebbero a contatto con l'umido. Scegliamo i suoi giocattolini preferiti e mettiamolo a suo agio: l'ambiente non dovrà terrorizzarlo bensì dargli una senazione positiva, anche al primo impatto.

Una volta sistemato il bacile o il lavandino, prendiamo il gatto in tutta tranquillità, non comunichiamogli ansia, al contrario divertiamoci con lui in questo momento, sia che faccia il bravo sia che si agiti. Chiudiamoci la porta alle spalle se pensiamo che possa fuggire e mettiamo in sicurezza la vasca: anche se è difficile che il gatto affoghi, soprattutto in nostra presenza, non esageriamo con la quantità dell'acqua. Immergiamolo fino al collo, non esageriamo con la pulizia delle zone delicate, come attorno agli occhi e successivamente asciughiamolo. Ricordiamoci che i gatti di taglia molto grande possono farci male, perciò comportiamoci nel modo giusto senza essere aggressivi con lui.

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