Libri vorrei

Libri su vorrei, con la parola vorrei

Confessioni di un Italiano (pagina 51)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Ecco come io vorrei vivere! — sclamò ingenuamente la Clara ... — Ch'io vegga se son capace di comprendere i suoi desiderii, e di parteciparne! — Davvero ho detto che vorrei vivere così; — riprese la Clara — ed ora non saprei spiegare il mio desiderio ... Vorrei vivere cogli occhi di questa splendida luce di cielo; colle orecchie di questa pace allegra ed armoniosa che circonda la natura quando si addormenta; e coll'anima e col cuore in quei dolci pensieri di fratellanza, in quei grandi affetti senza distinzione e senza misura che sembrano nascere dallo spettacolo delle cose semplici e sublimi! — Ella ...
Fior di passione (pagina 10)
di Matilde Serao (estratti)

... Una voce femminile, accompagnando sottovoce l'organino, canticchiava: Vorrei morir quando tramonta il sole ... Dalla via, la vocina femminile continuava a cantare: Vorrei morir ... vorrei morir ... Ho sempre un po' di paura quando incomincio a narrarle, e vorrei andarmene per le lunghe ...
Intrichi d'amore (pagina 11)
di Torquato Tasso (estratti)

... LEONORA Vorrei che portaste anco il modo che si ha da tenere, ritrovandomi già accasata con un altro marito ... PASQUINA Vorrei che da vero fosti ferito, morto e arso per non sentirti più ... GIALAISE Ca mormori tra te stessa, Pasquina mia? PASQUINA Dico che vorrei veder la prova or ora: e fate conto che ti fosse un inimico davanti, l'altro di dietro, l'altro dal lato sinistro e l'altro dal destro, come faresti a guardarti da tutti? GIALAISE ...
Intrichi d'amore (pagina 21)
di Torquato Tasso (estratti)

... Andiam di qua, che sento aprir la porta di Cornelia con molta furia; non vorrei che fossemo veduti insieme ... Vorrei ire dove egli sta, pensar col suo pensiero, e parlar con esso lui, ma non posso, infelice me, che io stessa fui ministra del mio danno ... CORNELIA Vorrei fuggire, ma non so dove ... BIANCHETTA Deh, Signora Cornelia, sete qui? A tempo vi trovo, ma trovar non vi vorrei, dovendovi dir cose di tanto dispiacere ...
Le smanie per la villeggiatura (pagina 10)
di Carlo Goldoni (estratti)

... Se potessi credere, che il sarto avesse parlato, lo vorrei trattar, come merita) ... (Vorrei vedere questo abito se potessi) ... VITTORIA Non vorrei, che il vostro signor padre si avesse a inquietare ... Ora non vorrei, che seguitasse la tresca senza conclusione veruna, ed essere stato io cagione di un mal peggiore ...
Storia di un'anima (pagina 8)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... —Ecco,—ora dico a te stesso:—faccio della poesia, sono un sognatore, nemmeno io vorrei credere a queste mie ciancie ... Faccio della poesia? Ecco la prosa:—vorrei la mia Donna che mi amasse, rendendomi la fede gentile che ho perduto; vorrei un bambino che mi facesse pensare:—Che importa a me degli ambiziosi, dei ricchi, dei gaudenti, dei gloriosi? Eccoti nel bambino la tua ambizione, la tua ricchezza, il tuo gaudio, la tua gloria, il tuo scopo! Oh sì, compiangendo, ma non irridendo le mie poesie di un dì, diventerei un uomo che vive, che sa fare le addizioni e le moltipliche, che sa comperare, sa risparmiare, sa provvedere ai bisogni più prosaici, e vorrei avere uno scrittoio dinnanzi, non un'immensa solitudine, non uno spettacolo di varie civiltà, e da quello vedere il mio orizzonte, cioè i guadagni che potrei fare per la mia famigliuola ... il mio Giuliano! Ho ricordato queste cose per dire che a quell'anima (come pensi ora di me, e come penserà, se vivo, non so) vorrei fossero consegnate queste mie annotazioni, s'io morissi, perchè, almeno in lei la mia memoria vivesse un po' consacrata, non come quella che lascierei a mia madre o a mio padre, la memoria di un povero figliuolo: e basti la compassione ... E vorrei esser felice per raccontarti tutto, per farti esultare di tutte le mie umili contentezze, per avere in te l'interprete sincera delle gioie dell'anima mia ...
Storia di un'anima (pagina 10)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Vorrei ch'egli mi restituisse le mie lettere ... Solo pel passato, mantenendo una dolcissima illusione, io sorrido e studio, e prego Dio e sospiro alle fanciulle e vorrei baciare tutti i bimbi ... —O mio Dio, sento uno di quegli sconforti, pensando al mio passato!—Come vorrei esser morto! Piango!—Oggi, qui, dai tetti di un terzo piano di povera gente mi giungeva la vocina balbettante di un bambino ... —Torno adesso da Limbiate, e subito corro quassù a leggere queste mie memorie, e vorrei scrivere sempre un pensiero, sempre un dolore, sempre un'illusione ...
Storia di un'anima (pagina 25)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... —Che mi valgono quelle sciocchezze che ho pubblicato sui giornali e sui libri? Sono ambizioso io? Vorrei essere felice: vorrei essere contento: vorrei esser quieto ... Come vorrei mutare studio e incominciare una vita nuova! Ieri a sera ho veduto il seno opulento di un modello nudo alla scuola degli artisti: io ho aiutato a vestire quella ragazza ... Dio, che perdizione nelle carni della femmina! Ho ventinove anni e vorrei impazzire nella voluttà ... —Come vorrei mutare!—Spero ancora… ... Come hai dimenticato! Ed io ti ho amato tanto! Perchè rimarrò qui? dove tutto mi fa ricordare di Te? Vorrei cambiare cielo e abitudini… ... Vorrei la mia donna! Non scrivo di più ...
Storia di un'anima (pagina 33)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... O fanciulla, fanciulla, mia bionda fanciulla! Quand'io, melanconico e sorridente, vorrei dirti:—Vieni al mare! Ti mostrerò il cielo su cui si smorzano l'ultime stelle, e tu mi dirai le tue poesie d'Iddio e dell'amore!—in quell'ora in cui il tremolio antelucano dei colori aperti bacia nell'anima i desideri castissimi, il pescatore grida alla sua donna:—Su, rappezziamo le reti ... O mare! o cielo! o sole! E voi, Aquiloni della Grecia, Marôut dell'India, Keroubim della Giudea! O vento del Gulf Stream, vento elettrico del Giappone, vento dell'equatore, pampero del Chilì, harmattan dei Cafri! Mare, dove ti perdi? Tu, cielo, quanti dii alberghi, all'insegna del sole, delle stelle e della luna piena?… Voi, venti, quante preghiere dissipate nella pazza vastità degli spazi? Vorrei sedere alla spiaggia… ... e vorrei credere… ... * * * Vorrei credere?… Credere?… Mi sento in capo il turbante che mi stringe i polsi… ... Se alla sera fossi ancora alla spiaggia, colla fanciulla dai nerissimi capegli, pregherei il mare che mi strappasse anche il corano e le speranze! Tuffatevi, Uri, tuffatevi: se m'aspettate oltre tomba, avvinghiandomi, fareste crecchiare un bel carcame! * * * Che aria arroventata! Che colori taglienti! Che scabbia m'ho indosso!… Dove sono i miei acquerelli? Vorrei stemperarli nel rhum!… Intanto vi racconterò un'istoria, intanto che l'omnibus trotta, trotta, trotta ...
Storia di un'anima (pagina 35)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... Io vorrei essere lassù tutto l'anno, a quella chiesuola, e vorrei su quella gradinata, su quella piazzuola, su quella salita, andare innanzi passolino passolino, facendomi il poeta dei crepuscoli, e vorrei coll'anima illanguidita della sera, vorrei pregare la Madonna ... * * * Al tramonto, nell'ora in cui la campanella, sotto il tettuccio di lavagna, suona verso la valle, suona melanconica e credente, come una novizza in cantoria, se un biondo raggio di sole, entrando per la portella aperta, giungesse a baciare il sorriso della tua statuina, o chiesa del marinaio, se un soffio d'aria fremente dalla marina traesse un lamento da una canna dell'organo soavissimo, se la canzone del pescatore venisse a morire tra i fiori dell'altare candido, o Virgo, in queil'ora in cui anch'io mi sento buono e confidente, vorrei sedere su i tuoi gradini e sorridere alla bianca melanconia, e sorridere coll'ultimo sorriso… ... Mare e cielo! Vorrei correrli tutti! Essere un'onda spinta e risospinta, per vagare e vagare, per mutarmi in un fiocco di spuma al collo di un'ondina, e formare una collana di perle: essere un millimetro cubo di gas, per vagare e vagare, e correre ad accendermi vicino alle stelle d'Iddio… ...
Storia di un'anima (pagina 62)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... C'è un loggiato dove vorrei la mia sosta tranquilla ... Di fronte il Canto, a monotoni castagni: lì basso biancheggia, con dolcissimo fascino, la quieta e rolonda cappella per la Pace: di fianco si allarga la valle, e il bagliore dorato di un tramonto di settembre involge lutto in un amplissimo velo da fata… Come lo ricordo! Vorrei un seggiolone a grandi borchie, colla pelle che s'accartoccia a lasciar sfuggire l'imbottitura, vorrei un coroncione da frate sul dossale, e un arazzo a' piedi, e un liuto con una corda spezzata, e due fiori appassiti ... Vorrei stancarmi nel contemplare e nel pensare: vorrei chiudere gli occhi a poco a poco, e aprire l'anima ai sogni e sentire una musica che blandisce, ed odorare un profumo ...