Come comportarsi se il cane elemosina il cibo

Può essere fastidioso soprattutto in presenza di ospiti o, se il cane reclama con molta insistenza il cibo addirittura arrivando ad abbaiare od a saltare, è normale che dia fastidio a chiunque, anche ai suoi proprietari. Le regole della buona educazione sono essenziali nella convivenza tra cane e umano, ma molto spesso è l'umano che non sa insegnarle al cane nel modo corretto: questo è il motivo per il quale bisogna imparare a comportarsi nel modo corretto con il proprio cane, quando ormai il danno è fatto e sta elemosinando il cibo a tavola ogni giorno.

Prima di tutto, il modo più semplice per risolvere il problema è dargli il cibo mentre noi stiamo mangiando. Non gli insegnerà le regole della buona educazione, ma semplicemente lo distrarrà e gli impedirà di pretendere cibo da noi. Attenzione, però: dargli del cibo mentre anche noi stiamo mangiando non significa lanciargli i croccantini dalla tavola, ma mettergli, a pochissimo tempo dall'inizio del nostro pranzo, la sua ciotola con il suo cibo nel solito posto in cui si reca per nutrirsi. In contemporanea andremo a mangiare e, ammesso che il suo non sia proprio un atteggiamento alimentato negli anni, mangerà senza alcun problema senza neppure accorgersi che noi stiamo facendo lo stesso e non verrà appena avrà finito il suo pranzetto. Nel caso in cui questa soluzione non sia praticabile o fossimo intenzionati ad intraprendere una via alternativa, dovremo semplicemente intervenire dal punto di vista dell'educazione. Al contrario di quanto creda la maggioranza delle persone, "educare" un cane non significa riempirlo di grida isteriche quando inizia ad abbaiare a tavola: così non faremo che prestargli attenzione e dargli la conferma che questo è il modo giusto per essere notato e ricevere attenzioni durante il nostro pranzo. Dovremo semplicemente ignorarlo, restare coerenti nella nostra rigidità, evitando di far cadere anche solo accidentalmente un pezzettino del nostro cibo. Non rivolgiamogli la parola e facciamo finta che non esista: anche se per i primi giorni insisterà e continuerà a tentare di distrarci in tutti i modi, dai giorni successivi comprenderà che il comportamento non porta a nulla. Se il cane non abbaia, diamogli un bocconcino rigorosamente alla fine del pranzo, non durante. C'è chi sostiene che ignorare il cane non serva: bisogna solo pensare che il cane è un animale intelligente che capirà che un determinato atteggiamento non lo agevola, mentre l'altro sì.

Attenzione a non dare davvero corda al nostro animale domestico, neanche per sbaglio: tutti sappiamo quanto può essere insistente lo sguardo fisso di un cane, o con quanta determinazione possa mettersi a saltare o abbaiare. Qualunque cosa faccia ignoriamolo completamente, non diamogli assolutamente retta e non guardiamolo neppure negli occhi. Dovremo pensare che il cane non esiste e in questo modo lui capirà che non è quello che deve fare per ottenere del cibo. Se preferiamo, un metodo educativo differente consiste nel portare il cane in un altro luogo prima di iniziare a pranzare, offrendogli uno stimolo che lo distragga: un giochetto, per esempio, o un osso (attenzione a comprare quelli giusti, e non quelli che rischiano di danneggiare lo stomaco del cane).

Curiosità: nel contesto delle frasi belle, parte di questi concetti viene trattata nel libro Confessioni di un Italiano con la seguente bella frase:

"Domandare d'un volontario ferito era lo stesso che farsi chiudere la porta in faccia: alla fine tornai allo Spedale divisando chiederne conto ai medici, uno dei quali doveva pur essere chiamato a curarlo in qualunque luogo egli si trovasse, se pur non lo lasciavano morire come un cane"


Ricordiamoci che provare sensi di colpa non ci porterà lontano, e soprattutto non c'è alcun motivo. Gli stessi metodi educativi falliscono per la stessa ragione con i bambini, ma in realtà non stiamo facendo nulla di male: il nostro cane è ben nutrito, coccolato, è felice ma semplicemente pretende di più. L'educazione, per alcuni rigida e per altri meno, ha fatto e fa parte della vita di tutti. Restiamo coerenti in questa fase dell'educazione del nostro cane e riusciremo ad ottenere i risultati sperati, potendo organizzare pranzi e cene in tutta tranquillità. Coinvolgiamo anche gli ospiti e i familiari: chissà che non rovinino tutto!

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Argomenti: sguardo fisso,    solito posto,    animale intelligente,    metodo educativo

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Il colore del tempo di Federico De Roberto (pagina 36)
Garibaldi di Francesco Crispi (pagina 4)
I nuovi tartufi di Francesco Domenico Guerrazzi (pagina 13)
Il conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni (pagina 11)
Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi (pagina 26)