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Libro proibito di Antonio Ghislanzoni pagina 7inimicizie? Non basta forse che uno emerga dal comune per qualche favilla di intelligenza, per qualche dote speciale del cuore, perchè il mondo lo faccia scopo di rancori, di odii e di persecuzioni? Per farci benvolere da tutti, bisogna esser nati cretini, o avendo sortito dalla natura un po' di ingegno e di cuore, comportarci di tal guisa che nessuno mai abbia ad invidiarci. [3] Le Società del Quartetto sono un'ottima istituzione; ma in Italia non hanno prodotto verun utile risultato. A Milano il Quartetto venne iniziato da un nucleo di letterati e musicisti pretenziosi, i quali da bel principio ne profittarono per mettersi in mostra. Ai concerti intervenne, per moda, la così detta fine-fleur della società; là si cominciò a parlare di arte aristocratica, di grand'arte, ecc., ecc.; là si crearono i primi entusiasmi artifiziali, si organizzarono le camorre, si inventarono i genii dell'alta scuola. La Società del Quartetto divenne a Milano il sabba classico dei musicisti convulsionarii. Molte dame isteriche si videro finger l'estasi e la catalessi per una suonata di Beethowen. Si cominciò a parlare con schifo della musica italiana; si chiamarono volgari Rossini e Verdi—e furono poi stampati e portati a cielo dalla haute-claque dei versi e delle musiche cui non mancherà l'applauso dei posteri, se i posteri vorranno essere, come da molti si spera, più cretini di noi. [4] Se avete moglie; se dessa è una di quelle donne eccezionali che, uscendo da onesta famiglia, recano nel domicilio coniugale i propositi della virtù e della fede—una di quelle donne volgari, stupide, antidiluviane, alla cui felicità può bastare l'affetto del marito e dei figli—se, in una parola, vostra moglie fosso tanto sciocca da amarvi e viver paga del vostro amore; non vi è che un mezzo onde voi possiate educarla in guisa che ella si renda degna di mettersi a pari colle dame del buon genere. Obbligatela ad un corso di rappresentazioni drammatiche al Manzoni o in altro teatro dove si recita la buona commedia. Dopo venti o trenta serate di tal regime, vi prometto che ella comprenderà perfettamente di esser stata una gran bestia ad appagarsi di voi, e quando meno ve lo aspettate, verrà a declamarvi sul muso l'apologia dell'adulterio. Una donna onesta null'altro può imparare alla scuola del teatro moderno. [5] Qualcuno bramerà sapere chi sia questo Gellio, al quale sono indirizzati molti de' miei epigrammi. Dirò: Gellio non è un individuo, sibbene il riassunto di molti individui. È un composto di asino e di briccone; di asino che sa scrivere, di briccone che ha l'aria di gentiluomo; sono tipi che abbondano. Io n'ho visti e praticati parecchi, e spero che picchiandone uno, la battitura venga sentita da molti. [6] In un mio recente viaggio lungo la penisola, soffermandomi in certi gabinetti che non è bello nominare, ho dovuto convincermi che l'incarico della decenza pubblica e privata oggidì viene esclusivamente affidato ai prodotti della stampa periodica. In molti casi, sono due imbratti che si incontrano. [7] In seguito alle perquisizioni praticate a Parigi l'anno 1871 negli Uffici della Comune, venne trovata la seguente lettera, diretta da Giulio Vallés al cittadino Protot: «Mio caro amico, «Considerando che la più parte de' miei impiegati scrivono il francese come altrettanti conduttori d'omnibus «Considerando che la grammatica è il più grande dei pregiudizî, la più stupida delle convenzioni stabilite dalla antica tirannide, ecc. ecc. «La Comune di Parigi decreta: «ARTICOLO UNICO. «Il libro di Vöel e Chaptal, intitolato Grammatica francese, non verrà più insegnato nelle scuole del Governo, essendo volere della Comune che tutti i cittadini dello Stato sieno liberi di esprimere le loro idee come loro talenta meglio. «GIULIO VALLÉS.» Si comprende come in Italia non pochi giornalisti parteggiassero e parteggino ancora pel liberalismo dei Comunardi. [8] Le scandalose intraprese del padre Theöger direttore di un collegio di ignorantelli; le prodezze altrettanto laide che valsero al Padre Ceresa un processo ed una grave condanna, o i frequenti casi congeneri che si sviluppano ogni giorno da altri istituti maschili governati dai molto reverendi, non valgono a dissuadere certi padri e certe madri dal gettare in balìa di tali educatori i loro figli giovinetti. Questi padri e queste madri, leggendo il mio epigramma, lo chiameranno indecente; io ritengo più indecente la loro condotta. Essi diranno che i loro figli si guasterebbero il cuore a leggere i miei otto versi; io ripeto, che in un collegio di barnabiti o di gesuiti accadrebbe loro di guastarsi…. il cuore e tutto il resto. Ma pare che certi parenti il resto lo contino per nulla. [9] È bene che le leggi impongano un freno al libertinaggio, ma vi ebbero in ogni tempo dei galantuomini e degli uomini insigni, i quali amarono sfrenatamente il bel sesso e peccarono d'ogni lussuria. Ho conosciuto dei libertini incorreggibili dotati delle più elette virtù. Leggete in Plutarco le vite degli uomini illustri. I più famosi capitani, i più saggi legislatori scandolezzarono il mondo colle loro disonestà. Di Giulio Cesare dicevasi che era il marito di tutte le mogli, la moglie di tutti i mariti. Mostriamoci indulgenti a tali debolezze. Questione di cervelletto e di midollo spinale. [10] Nella Confessione generale di un critico ho sviluppato più largamente le idee accennate in questo epigramma. Amo riprodurre un frammento di quell'articolo: «Critico letterario suol essere ordinariamente uno scrittore dappoco, negletto dagli editori e dal pubblico, inetto a concepire ed a produrre delle opere attraenti, epperò nemico giurato di chi fa, di chi riesce coll'ingegno e collo studio ad elevarsi—Critico musicale è quasi sempre un musicista abortito, il quale, dopo aver pubblicato una dozzina di polke pel consumo dei salumieri, od aver prodotta un'opera altrettanto elaborata che stucchevole, pretende erigersi a maestro dei maestri, o avventandosi a quanti ottengono dei luminosi successi, crede rivendicare, col disprezzo di ciò che è buono e generalmente lodato, la propria impotenza e le sconfitte obbrobriose—Critico d'arte è sovente un pittore reietto dalle Accademie e obliato dai committenti, i cui quadri, venduti sulle pubbliche aste e passati dall'uno all'altro rigattiere, vanno poi ad affumicarsi sulle ignobili pareti di qualche osteria da villaggio. «Non avvi idiota, il quale non sia in grado, al più o meno peggio, di esercitare il mestiere del critico. È tanto facile stampare su un quadrato di carta: Manzoni è un gramo poeta, Verdi fa della musica intollerabile. Vela è uno scrittore mediocre; ma non è dato che agli artisti di genio scrivere il Cinque maggio, fare un'opera come il Rigoletto e trarre dal marmo uno Spartaco. [11] Questo, e l'epigramma che segue, han preso argomento da un libro di Cesare Tronconi apparso col titolo: Passione maledetta. La pubblicazione di quel romanzo sviluppò delle polemiche vivaci. Tutti gridarono allo scandalo, e la moltiplicità dei gridi giovò naturalmente allo spaccio della edizione. Non voglio farmi giudice della morale altrui; ciascuno ha la sua, e ci tiene. Ho però notato che in tali casi non sono sempre gli uomini di fama più intemerata e di vita più irriprovevole quelli che gridano più forte. Nel romanzo del signor Tronconi è narrato di una Clara, la quale violentemente incitata dall'ardente temperamento alle ebbrezze della voluttà, diviene una moglie onesta per aver sposato un giovane e robusto marito abbastanza valido per appagarla. In questo episodio nulla io trovo di immorale; ma ritengo che ogni marito sfibrato si guarderà bene dal permettere alla sua giovane moglie una lettura di tal genere. La denigrazione di certi libri non è il più delle volte che un risentimento dell'egoismo individuale. Ed ecco perchè avviene che il vero apparisca sovente immoralissimo anche ai più liberi pensatori, scevri da ogni pregiudizio. [12] Tag: moglie uno marito tutti comune certi cuore epigramma casi Argomenti: confessione generale, viaggio lungo, dote speciale, sabba classico, domicilio coniugale Altri libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi Le femmine puntigliose di Carlo Goldoni Novelle rusticane di Giovanni Verga Fior di passione di Matilde Serao Garibaldi di Francesco Crispi Articoli del sito affini al contenuto della pagina: Offerte Capodanno Bali Il Boa constrictor Maldive, immersi in paradiso Offerte Capodanno Marsa Alam Storia e carattere del criceto comune
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