Il Boa constrictor

Proprio così, uno dei serpenti più temuti, in questo caso non per il suo veleno ma per le sue strategie predatorie e di cattura, viene definito quasi in tutti i casi domestico. Ormai abbiamo già avuto modo di chiarire che nessun serpente viene catalogato come domestico al 100%, ma ne esistono alcuni molto più mansueti di altri, e il boa constrictor è uno di questi.

Prima di tutto bisogna aprire una parentesi sulle leggi italiane per quanto concerne l'allevamento e la detenzione di serpenti. Sul territorio è proibito tenere ed allevare serpenti velenosi e dunque pericolosi per gli altri; il boa, che non è affatto un serpente velenoso perché utilizza strategie differenti per procacciare il cibo, quindi non viene considerato un serpente 'proibito' da non detenere in casa. Se vogliamo acquistare un serpente da un allevamento, continuiamo ad informarci sulle normative e il regolamento del nostro comune e del nostro Paese. Sarà il giusto approccio per iniziare una convivenza, perché bisogna ricordare che il serpente, in determinati momenti, potrebbe perdere la mansuetudine fino a quel momento dimostrata e iniziare a manifestare un'inaspettata aggressività. Dobbiamo tenere in considerazione il fatto che i serpenti, tutti, e quindi anche il boa constrictor, sono vivamente sconsigliati per la convivenza con i bambini piccoli, sia perché questi ultimi (come è giusto che sia) non si pongono problemi di alcun tipo e toccano, tirano, coccolano tutti gli animali che ci sono a disposizione, sia perché i serpenti possono trasmettere malattie come la salmonellosi. Quanto al boa, il suo nome significa biscia d'acqua ed è uno dei più temuti al mondo, non per via del suo veleno, che come abbiamo detto è inesistente, ma per via del fatto che assistere ad una sua cattura è davvero spaventoso, per via delle sue tattiche: non potendo mordere, avvolge la preda nel suo possente corpo e nella sua pelle, stringendola finché non soffoca. Il peso del boa constrictor è più significativo rispetto a quello di molti altri serpenti, ed è perciò meno facile da maneggiare soprattutto per coloro che sono meno esperti nel settore: il suo peso si aggira attorno ai 30 chili, e la sua lunghezza per alcuni può essere addirittura spaventosa. Stiamo parlando di un serpente che, di media, raggiunge i tre metri e può sfiorare i quattro, nel peggiore dei casi superandoli. Per questa ragione bisogna informarsi dettagliamente su come gestire un serpente così grosso, perché potrebbe davvero essere un problema lasciarselo sfuggire se non riuscissimo a tenerlo bene in mano.

Anche i serpenti hanno un loro carattere e il carattere del boa constrictor è piuttosto mansueto, ed è per questa ragione che viene definito un serpente sufficientemente domestico da poter vivere in una teca. Ovviamente essendo un serpente se viene stuzzicato può reagire, sia con dei morsi innocui sia iniziando a stritolare la potenziale preda o quello che lui individua come possibile pericolo. Il suo habitat preferito è quello umido, che generalmente si riscontra nei luoghi esotici come le foreste tropicali ricche di umidità. Dovremo ricreare quest'ambiente anche in modo molto spazioso facendoci consigliare da un esperto, o acquistando quello che ci serve direttamente in allevamento.

Per quanto concerne l'alimentazione, come per quasi tutti i serpenti la sua dieta è principalmente a base di topi e di lucertole, che si possono trovare surgelati nei negozi per serpenti e animali esotici o rari. Anche gli uccelli possono essere molto graditi al palato del boa constrictor, esattamente come i pipistrelli. Attenzione, però, nella scelta del serpente e informiamoci a fondo per imparare a gestirlo!

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Argomenti: serpente velenoso,    giusto approccio,    possente corpo,    potenziale preda

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