Le rose del deserto

Le rose del deserto, pur avendo storia e origini del tutto diverse rispetto alle rose da noi conosciute, come si può dedurre dal nome sono realmente rose, per alcuni anche dal punto di vista estetico. Gli amanti del giardinaggio che adorano dedicare molto tempo alla coltivazione delle proprie piante vorranno assolutamente possedere e far crescere la rosa del deserto, tanto bella quanto rara e fraintesa: anche in Italia e in Europa è facile trovare i semi, che poi pianteremo e seguiremo con moltissima attenzione, perché non sono fiori così semplici come si può credere. Nemmeno le stesse rose, ad ogni modo, necessitano di poche attenzioni, perciò iniziamo subito ad impegnarci per capire come si curano e come si coltivano le rose del deserto.

Curiosità: nel contesto delle frasi belle, parte di questi concetti viene trattata nel libro Ricordi di Parigi con la seguente bella frase:

"Poi vien la storia dotta e severa d'Albert Maignan, e quella immaginosa, confusa, vista come a traverso il velo d'un sogno, in una grande lontananza di spazio e di tempo, dell'Isabey"


Come primo punto bisogna ricordarsi che spesso i semi si devono e si possono cogliere prendendoli da una pianta giovane, viva e dai colori che ci attirano. Naturalmente dovremo provare a capire se questa pianta è in salute. Per farlo potremo acquistare dal fioraio di riferimento una pianta di rosa del deserto già viva e sviluppata, in modo tale da poter capire da soli se è sana e se è talmente buona da poter prendere i semi; altrimenti, potremo chiedere allo stesso fiorista di farci dare i semi, che però non sono semi comuni e quindi dovremo prepararci a vedere dei semi esteticamente diversi rispetto a quelli che generalmente si vedono nel campo del giardinaggio. Se abbiamo già acquistato una pianta di rosa del deserto, prendiamo i semi che avrà prodotto una pianta sana e matura, togliamoli e avvolgiamoli con dello spago buono e resistente, che faccia difficoltà ovviamente a spezzarsi o a disfarsi completamente, in seguito mettiamoli ad asciugare senza esporli ad eccessive fonti di calore che potrebbero davvero nuocere in modo grave. Sleghiamoli e facciamo in modo di arrivare a prendere i semi cosiddetti a piume, ovverosia simili a quelli del dente di leone su cui i bambini amano soffiare per veder spargere le piume nell'aria.

Una volta riusciti ad ottenere i semi, sarà indispensabile avviare i processi di coltivazione, sia che questi ultimi provengano da una pianta viva sia che invece provengano dal fiorista di riferimento. Prendiamo un bacile di plastica, facendo preferibilmente attenzione che entri parecchia aria e in particolar modo che si possa avere il drenaggio a sufficienza, magari bucherellando con un apposito stuzzicadenti o chiodino sul fondo. Bisogna, perciò, fare attenzione a modificare un contenitore se non ne abbiamo nessuno che possa davvero soddisfare le esigenze della rosa del deserto. Successivamente dovremo riempire il bacile di plastica con della terra creata di proposito, che andremo ad acquistare dallo stesso fioraio, da un negozio online (sempre prestando la dovuta attenzione che bisogna prestare in questo caso, perché potrebbero esserci fraintendimenti senza vedere di persona il sacco di terreno) oppure da un ipermercato molto fornito. Se non riusciamo a trovare determinati composti per le rose del deserto, scegliamo misti sabbiosi o la vermiculite, tra le più consigliate dagli esperti di giardinaggio.

In seguito occupiamoci dello spargimento, guardando con cura che venga fatto un lavoro equo e che i semi vengano distribuiti con attenzione e massima precisione. Dopo aver sparso tutti i semi, che come abbiamo detto non si possono chiamare così a causa del fatto che hanno un aspetto davvero differente dal normale, ricopriamoli dello stesso terreno aggiungendone altro. Prendiamo un contenitore lungo, in seguito, riempiamolo di sassi e di acqua, e successivamente sovrapponiamoci sopra il bacile di plastica; è questa, generalmente, la procedura più semplice e più giusta per crescere e coltivare le rose del deserto. In seguito, dovremo certamente prestare attenzione alla crescita delle rose, ma la parte più difficile sarà superata.

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Argomenti: tanto bella,    spago buono,    apposito stuzzicadenti,    lavoro equo

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Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo (pagina 255)
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Decameron di Giovanni Boccaccio (pagina 192)
Diario del primo amore di Giacomo Leopardi (pagina 5)