La tartaruga d'acqua: suggerimenti per l'allevamento

E' abbastanza frequente, purtroppo, quando si parla di animali, che questi vengano regalati ai bambini per Natale, per Pasqua, per il compleanno. Non può e non deve essere così, però, quando si parla di animali che necessitano davvero di molte attenzioni, di consapevolezza, di soldi per il loro mantenimento, dell'amore di cui ogni animale ha bisogno e di molte, molte altre cose. Le tartarughe d'acqua sono molto spesso un regalo, oppure semplicemente un animale acquistato per capriccio: c'è di più, c'è molto da capire sul conto di questo straordinario animale acquatico, che siamo obbligati a conoscere a fondo se vogliamo adottarne uno. Solo dopo essere certi di essere davvero pronti ad accoglierne uno nella nostra casa, potremo contattare un allevamento specializzato o un negozio che abbia l'affidabilità necessaria e portare a casa la nostra tartaruga d'acqua.

Innanzitutto bisogna parlare dell'errore più frequente che viene commesso quando si parla di tartarughe d'acqua: essere certi di poter dare a quest'animale soltanto una vaschetta, peggio ancora una boccia o un acquario piccolo di qualunque genere. La tartaruga d'acqua è una tartaruga come tutte le altre, non un peluche che resterà eternamente di piccole dimensioni. Sebbene in vetrina sia molto più comune trovare piccolissime testuggini tutte stipate all'interno di un acquario dalle dimensioni fin troppo ridotte, non dobbiamo credere che non cresceranno: vengono date in vendita solo le tartarughe di giovane età non ancora sviluppate, e non dare loro uno spazio grande perché restino piccole è un atto di grande ed immotivata crudeltà. Le tartarughe d'acqua diventano di grande taglia, non restano sempre "cucciole", e bisogna anche ricordare che la loro longevità è di gran lunga inferiore rispetto a quelle delle più conosciute tartarughe di terra o terrestri. Le tartarughe d'acqua vivono circa venticinque o trent'anni, di sicuro quindi meno delle loro cugine terrestri, che hanno superato record di età imbattuti da tutti gli altri esemplari. Detto ciò, non tralasciamo un altro errore purtroppo molto frequente quando si parla di quelli animali: ossia, quello di credere di poter somministrare a queste testuggini lo stesso cibo a granuli o a scaglie destinato ai nostri pesci rossi, o agli altri pesci di qualunque tipo. Le tartarughe d'acqua, innanzitutto, sono onnivore e hanno bisogno di specifiche attenzioni dal punto di vista nutrizionale, che non dovremo trascurare e che anzi, sarà necessario approfondire con l'aiuto di un veterinario, magari specializzato in animali esotici o proprio tartarughe. Questi animaletti domestici si nutrono anche di insetti, di piccolissimi pesci, crostacei (possono anche mangiare carne semplice, ma bisognerebbe chiedere al proprio veterinario di riferimento i tipi che vanno bene in base alla dieta già programmata), ed ovviamente le immancabili tipologie di frutta e verdura, come ad esempio i pisellini sbollentati. Non è vero, inoltre, che solo le tartarughe terrestri vanno in letargo: è assolutamente la stessa cosa anche per le tartarughe acquatiche, ed anche per loro ci sarà bisogno di fare attenzione.

Viene chiamata, nelle tartarughe e negli altri animali, "fase di latenza" quella nella quale l'animale si prepara ad affrontare il lungo letargo, e dunque provvede anche a ripulire il suo intestino e nello stesso tempo a fare rifornimento e provviste per i periodi di sonno. Se la temperatura dell'acquario è superiore ai dieci gradi, non si potrà procedere al letargo ma allo stesso tempo l'animaletto resterà perennemente nella fase di latenza; questa fase, in cui la tartaruga apparirà svogliata, pigra, quasi sempre assopita, se dura eccessivamente può condurre l'animale alla morte. Quindi attenzione, per questo e per tutti gli altri motivi di cui sopra: attenzione soprattutto alla scelta della tartaruga e alla consapevolezza che dovremo avere prima di acquistarla!

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Argomenti: giovane età,    straordinario animale,    acquario piccolo,    spazio grande

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