Libri pane

Libri su pane, con la parola pane

Confessioni di un Italiano (pagina 111)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Pane, pane! ... Questa gridata del pane e della polenta finì di mettere un pieno accordo fra villani di campagna e mestieranti di città ... — Pane! pane! Libertà! ... — Cittadini — ripresi con voce altisonante — cittadini, il pane della libertà è il più salubre di tutti; ognuno ha diritto d'averlo perché cosa resta mai l'uomo senza pane e senza libertà? ... Dico io, senza pane e senza libertà cos'è mai l'uomo? Questa domanda la ripeteva a me stesso perché davvero era imbrogliato a rispondervi; ma la necessità mi trascinava; un silenzio più profondo, un'attenzione più generale mi comandava di far presto; nella fretta non cercai tanto pel sottile, e volli trovare una metafora che facesse colpo ... Quanto al pane e alla polenta io non posso darvene: se l'avessi vi inviterei tutti a pranzo ben volentieri ...
Confessioni di un Italiano (pagina 195)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Ricordati che io non voglio rubar il pane a nessuno; e che se lo mangio intendo anche guadagnarmelo colle mie fatiche ... — Un soldo di pane, due di salato ed uno d'acquavite per rifocillarmi lo stomaco e prepararlo alla visita della sera ... — Per carità! cos'era mai un soldo di pane per uno che non avea toccato cibo da ventiquattr'ore! — Rifeci il conto; due soldi di pane, uno di cacio pecorino, e il solito di racagna ... — Poi trovai che quel soldo di cacio era un pregiudizio, un'idea aristocratica per dividere il pranzo in pane ed in companatico ... Era meglio addirittura far tre soldi di pane ...
Fermo e Lucia (pagina 14)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il signore volle servire pel primo il buon novizio: il quale scusandosi con umiltà cordiale: «Queste cose» disse «non sono più per me; ma tolga il cielo ch'io rifiuti i suoi doni: io sto per pormi in viaggio, si degni di farmi portare un pane, perchè io possa dire di aver goduta la sua carità, di aver mangiato il suo pane, di aver questo segno del suo perdono ... » Il signore commosso ordinò che così si facesse e tosto giunse un cameriere riccamente vestito, che portando un pane sur un bacile d'argento lo presentò al Padre, il quale presolo e ringraziato, lo pose nella sua bisaccia ... Il signore alzando la voce disse al cameriere: «si mandi pane bianco e vino al convento per tutta la comunità» ... Fermandosi all'ora della refezione presso un benefattore, egli si mangiò con una specie di voluttà il pane del perdono: ma ne risparmiò un tozzo, e lo ripose nella sporta onde serbarlo come un ricordo perpetuo ...
Fermo e Lucia (pagina 100)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Se quel tozzo di pane fosse stato mangiato da un generale in presenza di venti mila cadaveri, sarebbe in tutti i discorsi, in tutti i libri; nessun fedele umanista avrebbe potuto evitare di farvi sopra almeno una amplificazione in vita sua ... Eppure la ragione dice che quel tozzo di pane, solo cibo d'un uomo che avrebbe potuto nuotare nelle delizie, e che se ne asteneva per un sentimento profondo della dignità umana, e per dar pane a chi ne mancava, quel tozzo di pane mangiato tra le fatiche d'un ministero di misericordia, di pace, e di pietà, dovrebb'essere una rimembranza più cara agli uomini che non quel salino e quel piattello che copriva la mensa d'un uomo che era sobrio per potere esser forte contra gli uomini; che godeva di essere un povero Fabricio per essere un potente Romano ... » Ma il nostro mangiator di pane avrebbe avuto orrore di sè, se avesse potuto anche un momento desiderare la perversità ai suoi nemici, ai nemici del suo popolo ...
Fermo e Lucia (pagina 101)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Guardò più da vicino, si abbassò, ne ricolse uno: era un pane tondo, bellissimo, e d'una pasta, di cui Fermo non ne aveva ancor mangiato molte volte: «È pane davvero!» sclamò egli ad alta voce, tanto ne fu maravigliato ... «Così lo seminano in questo paese? e non si fermano a raccorlo quando cade? che venga da sè come i funghi?» Fermo aveva camminato dieci miglia, e sentiva appetito; e già al primo entrare si era proposto di fermarsi alla prima bottega di fornajo che avrebbe incontrata: chè non sapeva che in quel giorno a quell'ora in Milano v'era pane da per tutto quasi fuorchè da' fornaj ... – Fatto questo proponimento raccolse un pane, se lo pose in una tasca, ne raccolse un secondo, e lo pose nell'altra; e raccolto il terzo cominciò a mangiare ... Il ragazzotto teneva fermo sul capo con ambe le mani un cesto colmo di pani: il ragazzotto non potendo fare il passo lungo a paro dei suoi genitori rimaneva indietro di tempo in tempo, e quando egli affrettava il passo per raggiungerli, e giungeva balzelloni, qualche pane cadeva ... Mentre Fermo guatava quello spettacolo singolare, sopraggiunsero alcuni che venivano da fuori, e accostatisi a quei caricati, chiesero dove si andava a pigliare il pane ...
Fermo e Lucia (pagina 105)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il prezzo del pane si trovava proporzionato alle facoltà della massima parte, cessavano quindi i patimenti, le minacce, le angustie; era un altro vivere ... Animato e rallegrato dallo spettacolo che la sua fantasia aveva creato, Antonio Ferrer, fece un altro passo: pensò che quel lieto vivere si sarebbe ricondotto, se si fosse potuto far discendere il pane al prezzo corrispondente a quel prezzo ipotetico del frumento ... Il popolo accorse tosto ai forni a domandare il pane a quel prezzo legale, e lo domandò con quell'aria di risolutezza e di minaccia che danno la forza e la legge insieme unite ... Approfittava quindi del momento di baldoria, assediava continuamente i forni, come dice il Ripamonti, si affaccendava a carpire quel pane che gli era dato quasi da una ventura momentanea, e la sua pressa indiscreta gareggiava con la fretta e col travaglio dei fornaj ... I fornaj costretti ad affacchinare e a scalmanarsi per discapitare, ponevano in opera tutte le arti per far perder tempo ai chieditori di pane, senza irritarli all'estremo, adulteravano il pane con tutte quelle sostanze, che senza troppo lasciarsi distinguere, ne accrescessero il peso, e intanto non rifinivano di domandare che la legge fosse abrogata ...
Fermo e Lucia (pagina 107)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il Capitano di giustizia intanto fattosi visitare ad un alabardiere e toccato egli con la mano il luogo della percossa, fu certo che non era altro che una bernoccola, onde rincorato salì le scale, e si fece ad una finestra, dove presa una imposta di dentro, come scudo e cacciando fuori da quella il capo, e la mano per ottener silenzio: gridava a quanto fiato aveva in corpo: «Che timor di Dio è questo?» Una vociferazione, immane, confusa, nella quale non si distinguevano altre parole che, «pane! pane! apri! apri!» copriva la voce del Capitano ... «Pane! pane! apri! apri!» «Indulgenza plenaria, perdono a chi torna a casa,» gridò egli di nuovo, sporgendo il capo con precauzione: ma viste più mani nella folla che si movevano a lanciargli un secondo biscottino, si ritirò ... I primi entrati si gettarono sui cassoni del pane, e li posero a sacco: la folla si sparse dalla bottega nei magazzini ov'erano le farine: quelli che afferrarono i sacchi, gli sciolsero e perchè non avrebbero potuto caricarli e portarseli via con tutto quel peso, gittavano una parte della farina, e portavano il resto: altri raccoglievano come potevano quella farina, riponendola negli abiti loro, nei cenci che trovavano ... Frattanto lo stesso assalto si dava ad altri forni: in alcuni i padroni resistevano e si chiudevano a difesa, in altri, distribuendo tutto il pane a quegli che si facevano innanzi stornavano il saccheggio finito, e la distruzione ... «Ecco scoperta l'impostura infame di quei birboni che dicevano, che non c'era pane, nè farina, nè frumento ... Metteranno il pane a buon mercato, ma hanno proposto di attossicarlo per ammazzare la povera gente ...
Fermo e Lucia (pagina 108)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Muoja la carestia!» si urlava da ogni parte; «muojano gli affamatori! viva l'abbondanza! viva il pane! viva! viva!» A dir vero la distruzione dei buratti, delle madie, il disfacimento dei forni, e lo scompiglio dei fornai non pare che fossero i mezzi più spediti per far vivere il pane: ma questa è una sottigliezza metafisica che non poteva venire in mente ad una moltitudine ... Il fuoco non era per anco estinto, quando corse all'improvviso una voce per la folla, che al Cordusio (così è chiamato un crocicchio poco distante dalla piazza dove si faceva la baldoria) s'era scoperto da un fornajo un altro grande ammasso di pane e di farina ... Il Vicario di Provvisione stava in quel momento facendo un chilo agro e stentato d'un pranzo mangiato di mala voglia con un po' di pane raffermo rimasto del giorno antecedente, e fra pensieri tristi, di stupore, di inquietudine, di incertezza ...
Fermo e Lucia (pagina 109)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... «Andiamo andiamo,» diceva egli ai suoi vicini; «è una vergogna! vogliamo noi fare il boja? assassinare un cristiano? Come volete che Dio ci dia il pane a buon mercato se commettiamo di queste iniquità?» ... «Viva Ferrer! l'amico della povera gente! non abbia paura, ella è un galantuomo! Vogliamo pane!» «Sì, figliuoli, pane, pane! abbondanza!» rispondeva Ferrer, ponendo la destra sul cuore per dare la forza del giuramento alle sue parole ... «Ha detto pane! abbondanza!» rispondevano quelli che avevano inteso; e queste parole girarono in un momento fino all'altra estremità della calca ... «Noi vogliamo Ferrer! comandi Ferrer! morte ai birboni!» «Sì figliuoli miei cari!» diceva il vecchio, alzando la voce quanto poteva: «comanderò io: si farà giustizia: il pane a buon mercato ...
Fermo e Lucia (pagina 114)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » Partito l'oste, si parlò della grida e delle gride, e poi ancora del pane e dei tiranni ... «Per me,» diss'egli, «se dovessi comandare io, troverei tosto il mezzo di fare stare gli ammassatori, e i fornaj, e di far trovare pane per tutti ... Vorrei che si pensasse alla povera gente che non ha frumento e che deve provvedere pane di giorno in giorno, e che non ne avessero a mancar mai, che ognuno avesse la sua razione fissata ... – Tante libbre di pane al giorno, e darmi un buon viglietto, col quale io andrei tutti i giorni a prendere il mio pane da un fornajo, a prezzo fisso ... A voi per esempio dovrebbero scrivere: tanto pane tutti i giorni per ...
Fermo e Lucia (pagina 126)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Il pane a quel modico prezzo che abbiam detto; e questa volta non per una ipotesi violenta, ma per un compenso che i Decurioni coi denari della città avevano stabilito ai fornaj: i forni sempre ben provveduti: tutto sarebbe andato bene, se le cose avessero potuto durare così fino al raccolto: vale a dire se l'impossibile fosse divenuto possibile ... Quelli che avevano denari oltre il bisogno quotidiano, correvano in folla ai forni a comperar e ricomperare pane, ai mercati a comperar e a ricomperare farine, per farne provvigioni ... Appariva quindi manifestamente che il ribasso del prezzo fatto ad intendimento di dare pane ai poveri, tendeva invece a farlo tutto venire in potere dei facoltosi ... Grida dei 15 novembre, che proibisce il comperar pane e farine per più che il bisogno di due giorni, sotto pene pecuniarie e corporali ad arbitrio di S ... Un consumo così straordinario in tempi di grande scarsezza doveva rendere difficile a rinvenirsi la materia prima sufficiente: quindi la grida del 23 di novembre che sequestrava in mano degli affittuarj e di chi che altri fosse la metà del riso da essi posseduto (il riso allora entrava nella composizione del pane comune) e la riteneva agli ordini del Vicario e dei dodeci di Provvisione per l'uso della città ... Ma questa città che aveva assunto l'impegno di mantenere il pane al prezzo d'un soldo per otto once, pagando la differenza tra il prezzo reale dei grani, non possedeva tesori inesausti, era anzi imbrattata di debiti, e non sapeva dove darsi di capo per aver danari: perchè dunque essa potesse mantenere l'impegno, Grida dei 7 dicembre, che obbliga i possessori del riso a venderlo, non brillato, al prezzo di L ... Ma i foresi sono essi pure soggetti alla legge di mangiare per vivere: e giacchè le gride tiravano per forza da tutte le parti tanto pane in città, era cosa troppo naturale che i foresi accorressero alla città a provvedersene ... Questa cosa naturale, è chiamata un inconveniente dalla grida dei 15 di dicembre, la quale vieta il portar fuori della città pane pel valore di più di venti soldi per volta, sotto pena della perdita del pane, di scudi venticinque, ed in caso d'inabilità, di due tratti di corda in publico, e maggior pena ancora all'arbitrio di S ... A questo punto, con nostro rammarico, e forse con un maligno piacere dei lettori, ci mancano ad un tratto gli atti autentici; e tutte le memorie storiche che ci è stato possibile di consultare non hanno più nulla nè sul prezzo del pane, nè sugli altri regolamenti dell'annona ...
Fermo e Lucia (pagina 157)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... » «Sì, Fermo, a Don Rodrigo: è un nome che fu posto sul fonte della rigenerazione ad una creatura redenta col Sangue d'un Dio; è un nome che forse è scritto sul libro della vita: perchè Dio perdona; guai a te, se non fosse!» Dette queste parole, il vecchio stette pensoso un momento, tenendo tuttavia la mano di Fermo, poi abbandonatala, prese la sua sporta, ne trasse dal fondo un pezzo di pane arido, e scolorato, lo mostrò a Fermo, e disse: «Vedi tu questo pane? Lo conservo da quarant'anni; l'ho mendicato nella casa di quello sventurato ... Ah! se avessi potuto prenderlo dalle sue mani! Prendi,» – e porse il pane a Fermo – «conservalo ora tu: è il dono ch'io posso lasciarti per mia memoria ... E se, come spero, Iddio ti vuol condurre per quella via alla quale pare che Egli ti avesse chiamato, se tu sarai padre; mostra questo pane ai tuoi figli, conta loro la mia trista storia, di' loro che preghino pel povero capuccino, che morì pentito ...
I nuovi tartufi (pagina 4)
di Francesco Domenico Guerrazzi (estratti)

... Come Gesù disse in sacramento, voi fate potere dire a fine profano:—Ecco io sono il vostro pane e il vostro vino;—e il popolo grasso, che non va più oltre e di più non desidera, difenderà in voi il suo pane e il suo vino ... I grandi, se lo facciano di cuore non sapremmo ben dirvi, ma sovente disprezzano questo pane, e presumono imporvi il loro soccorso come un giogo: insomma si assomigliano un po' a Diogene esposto al mercato in vendita, che gridava ad alta voce:—Chi vuole comprare un padrone?—Nemici in sostanza noi non crediamo ch'e' possano riuscire mai, però di ordinario avversari infesti, cagione di debolezza agli Stati, e difficili a sradicarsi se non s'incontrano quei solenni falciatori di aristocrazie Luigi XI e cardinale di Richelieu: quindi teneteli bassi ...
Il fiore (pagina 8)
di Dante Alighieri (estratti)

... Così vo io mutando e suono e verso E dicendo parole umili e piane, Ma molt' è il fatto mio a·dir diverso: Ché tutti que' ch'oggi manùcar pane No·mi terrian ch'i' non gisse traverso, Ch'i' ne son ghiotto più che d'unto il cane» ... CX Falsembiante «Ancor sì non comanda la Scrittura Che possent' uon di corpo cheggia pane, Né ch'e' si metta a viver d'altrù' ane: Questo non piace a Dio, né non n'à cura; Né non vuol che·ll'uon faccia sale o mura, De le limosine, alle genti strane; Ma vuol ch'uon le diparta a genti umane Di cui forza e santade à gran paura ... CXII Falsembiante «Tanto quanto Gesù andò per terra, I suo' discepoli e' non dimandaro Né pane né vino, anzi il guadagnaro Co·le lor man, se·llo Scritto non erra ...
Novelle rusticane (pagina 8)
di Giovanni Verga (estratti)

... Però la gnà Venera dovette spatriare dal paese, perché nessuno gli comperava più il pane del panchetto, e la chiamavano "la scomunicata" ... Compare Nanni, anche lui durò un pezzo a scappare di qua e di là, per le sciare e le chiuse, ma alla prima fame dell'inverno lo avevano acchiappato di notte vicino alle prime case del paese, dove aspettava il ragazzo che soleva portargli il pane di nascosto ... È che la malaria v'entra nelle ossa col pane che mangiate, e se aprite bocca per parlare, mentre camminate lungo le strade soffocanti di polvere e di sole, e vi sentite mancar le ginocchia, o vi accasciate sul basto della mula che va all'ambio, colla testa bassa ... Allora bisogna pure che chi semina e chi raccoglie caschi come una spiga matura, perché il Signore ha detto: "Il pane che si mangia bisogna sudarlo" ... Pazienza le femmine! Ma i maschi morivano appunto quando erano grandi, nell'età di guadagnarsi il pane ...
Novelle rusticane (pagina 10)
di Giovanni Verga (estratti)

... Poi, come nessuno badava a lei, si mise a guardare peritosa ad una ad una le comari che impastavano il pane, e riprese: - M'hanno detto - vattene da comare Sidora ... Una delle comari che aiutavano ad impastare il pane volse il capo, seguitando a lavorare di pugni nella madia, colle braccia nude sino al gomito, e domandò alla bimba: - Come sta la tua madrigna? La bambina che non conosceva la comare, la guardò coi grandi occhi spalancati, e poscia tornando a chinare il capo, e a lavorar in furia colle cocche del grembiale, biascicò sottovoce: - È a letto ... - Quando avrò finito d'infornare il pane, disse comare Sidora, corro anch'io un momento a vedere se hanno bisogno di niente ... - Però, aggiunse la comare che impastava il pane, ei ci ha una santa mano ad ammazzare le mogli ... Compare Meno entrò senza dir nulla, e sedette in un canto colle mani penzoloni fra le ginocchia, la faccia lunga, e le labbra bianche come la carta, ché dal giorno innanzi non ci aveva messo un pezzo di pane in bocca dal crepacuore ... Comare Sidora gli mise dinanzi, su di uno scanno, il pane caldo, colle olive nere, un pezzo di formaggio di pecora, e il fiasco del vino ... - Il pane, osservò intenerito, come lo faceva la buon'anima, nessuno lo sa fare ... Ora mi toccherà comprare il pane a bottega, da quel ladro di mastro Puddo; e di minestre calde non ne troverò più, ogni volta che torno a casa bagnato come un pulcino ...
Novelle rusticane (pagina 12)
di Giovanni Verga (estratti)

... Più di cinquemila bocche, senza contare gli uccelli del cielo e gli animali della terra, che mangiavano sulla sua terra, e senza contare la sua bocca la quale mangiava meno di tutte, e si contentava di due soldi di pane e un pezzo di formaggio, ingozzato in fretta e in furia, all'impiedi, in un cantuccio del magazzino grande come una chiesa, in mezzo alla polvere del grano, che non ci si vedeva, mentre i contadini scaricavano i sacchi, o a ridosso di un pagliaio, quando il vento spazzava la campagna gelata, al tempo del seminare, o colla testa dentro un corbello, nelle calde giornate della messe ... Alla messe poi i mietitori di Mazzarò sembravano un esercito di soldati, che per mantenere tutta quella gente, col biscotto alla mattina e il pane e l'arancia amara a colazione, e la merenda, e le lasagne alla sera, ci volevano dei denari a manate, e le lasagne si scodellavano nelle madie larghe come tinozze ... Invece egli, dopo che ebbe fatta la sua roba, non mandava certo a dire se veniva a sorvegliare la messe, o la vendemmia, e quando, e come; ma capitava all'improvviso, a piedi o a cavallo alla mula, senza campieri, con un pezzo di pane in tasca; e dormiva accanto ai suoi covoni, cogli occhi aperti, e lo schioppo fra le gambe ... Ei gli andava a vantare, per esempio, la fertilità di una tenuta la quale non produceva nemmeno lupini, e arrivava a fargliela credere una terra promessa, sinché il povero diavolo si lasciava indurre a prenderla in affitto, per specularci sopra, e ci perdeva poi il fitto, la casa e la chiusa, che Mazzarò se l'acchiappava - per un pezzo di pane ... - Lo vedete quel che mangio io? rispondeva lui, - pane e cipolla! e sì che ho i magazzini pieni zeppi, e sono il padrone di tutta questa roba ...
Novelle rusticane (pagina 16)
di Giovanni Verga (estratti)

... Pane nero Appena chiuse gli occhi compare Nanni, e ci era ancora il prete colla stola, scoppiò subito la guerra tra i figliuoli, a chi toccasse pagare la spesa del mortorio, ché il reverendo lo mandarono via coll'aspersorio sotto l'ascella ... Santo aveva moglie e figliuoli sulle braccia; Lucia rimaneva senza dote, su di una strada; e Carmenio, se voleva mangiar del pane, bisognava che andasse a buscarselo fuori di casa, e trovarsi un padrone ... - Io non ho né terra, né case; e quel po' di roba bianca ho dovuto levarmela di bocca col pane che mi mangio ... Una cosa sola abbiamo a dirti, io e tua madre qui presente: pensaci prima di maritarti, che il pane è scarso, e i figliuoli vengono presto ... - Pensa che il pane è scarso, e che i figliuoli vengono presto ...
Novelle rusticane (pagina 19)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Non sai che, prima a Dio, mi hai obbligo del pane che ti mangi? A suo marito non gli mancava nulla: lui ben vestito, ben pasciuto, colle scarpe ai piedi, senza aver altro da fare che bighellonare in piazza tutto il giorno, dall'ortolano, dal beccaio, dal pescatore, colle mani dietro la schiena, e il ventre pieno, a vedere contrattare la roba ... Quando chiude gli occhi quella vecchierella, se vogliono darmi ancora un pezzo di pane me lo danno ... Poi voleva fare anche l'opera buona di dar pane all'orfanello di compare Nanni, per ingraziarsi la Provvidenza che doveva aiutarlo, doveva, se c'era giustizia in cielo ... - Ah! che non ne mangiano pane, quei cristiani? - E Carmenio si svegliò alle busse ed ai calci dello zio Cheli, il quale si mise a correre come un pazzo dietro le pecore sbandate, piangendo ed urlando ... Ci volevano proprio quelle legnate per Carmenio, colle ossa che gli aveva già rotte la terzana! Ma gli pagava forse il danno al vicino cogli strilli e cogli ahimè? - Un'annata persa, ed i miei figli senza pane quest'inverno! Ecco il danno che hai fatto, assassino! Se ti levassi la pelle non basterebbe! Zio Cheli si cercò i testimonii per citarli dinanzi al giudice colle pecore di curatolo Vito ...
Novelle rusticane (pagina 23)
di Giovanni Verga (estratti)

... Ma l'andarsene in tal modo è anche una brutta cosa, dopo un anno di fatiche, e colla prospettiva dell'inverno lungo senza pane ... - Beato voi che senza seminare raccogliete, e al tocco di campana scendete in refettorio, e vi mangiate la carità del prossimo! Io ho cinque figli, e devo pensare al pane per tutti loro ... Almeno un povero diavolo, sinché ha le braccia e la salute, trova da buscarsi il pane ... - Quello che diceva don Marcantonio Malerba, quando cadde in povertà, carico di figliuoli, la moglie sempre gravida, che doveva fare il pane, preparare la minestra, la biancheria e scopar le stanze ... I ragazzi di don Marcantonio, quando stavano a ventre vuoto tutto un giorno, non dicevano nulla, ed il più grandicello, se il babbo lo mandava a comprare un pane a credenza, o un fascio di lattughe, ci andava di sera, a viso basso, nascondendolo sotto il mantello rattoppato ...