Libri elle

Libri su elle, con la parola elle

Corbaccio (pagina 9)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Niuno vecchio bavoso, a cui colino gli occhi e triemino le mani e 'l capo, sarà cui elle rifiutino per marito, solamente che ricco il sentano, certissime infra poco tempo di rimanere vedove e che costui nel nido non dee loro soddisfare ... Né si vergognano le membra, i capelli e 'l viso, con cotanto studio fatti belli, le corone, le ghirlande leggiadre, i velluti, i drappi ad oro, e tanti ornamenti, tanti vezi, tante ciance, tanta morbideza sottomettere, porgere e lasciare trattare alle mani paraletiche, alla bocca sdentata e bavosa e fetida, ch'è molto peggio, di colui cui elle credono potere rubare ... Le cose loro imposte tanto fanno quanto elle credono per quello o ornamenti o abracciamenti guadagnare; da questo innanzi, sempre una redazione in servitudine l'essere obedienti si credono; e per questo, se non quanto loro dall'animo viene, niuna cosa imposta farebbono mai ... E non nuoce che bisogna che per una bugia, per uno spergiuro, per una retà, per mille sospiri infinti, per cento milia false lagrime elle vadano a lor vicine, che, quando mestier lor fanno, le prestino loro: sallo Iddio, ch'io per me non seppi mai tanto pensare ch'io sapessi conoscere o discernere dove elle le si tengano, che sì pronte e sì preste ad ogni lor volontà, l'abbino, come hanno ...
Decameron (pagina 71)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... A cui il padre disse: “Figliuol mio, bassa gli occhi in terra, non le guatare, ch'elle son mala cosa ... ” “Oimè, figliuol mio, “ disse il padre “taci: elle son mala cosa ... Elle son più belle che gli agnoli dipinti che voi m'avete più volte mostrati ... ” Disse il padre: “Io non voglio; tu non sai donde elle s'imbeccano!” e senti incontanente più aver di forza la natura che il suo ingegno; e pentessi d'averlo menato a Firenze ... Aiutaronmi elle bene e mostraronmi comporre que' mille; e forse a queste cose scrivere, quantunque sieno umilissime, si sono elle venute parecchie volte a starsi meco, in servigio forse e in onore della simiglianza che le donne hanno a esse; per che, queste cose tessendo, né dal monte Parnaso né dalle Muse non mi allontano quanto molti per avventura s'avisano ...
Decameron (pagina 192)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Chi vorrà da quelle malvagio consiglio e malvagia operazion trarre, elle nol vieteranno a alcuno, se forse in sé l'hanno, e torte e tirate fieno a averlo: e chi utilità e frutto ne vorrà, elle nol negheranno, né sarà mai che altro che utile e oneste sien dette o tenute, se a que' tempi o a quelle persone si leggeranno per cui e pe' quali state son raccontate ... Chi ha a dir paternostri o a fare il migliaccio o la torta al suo divoto, lascile stare; elle non correranno di dietro a niuna a farsi leggere, benché e le pinzochere altressì dicono e anche fanno delle cosette otta per vicenda! Saranno similmente di quelle che diranno qui esserne alcune che, non essendoci, sarebbe stato assai meglio ... Tuttavia chi va tra queste leggendo, lasci star quelle che pungono e quelle che dilettano legga: elle, per non ingannare alcuna persona, tutte nella fronte portan segnato quello che esse dentro dal loro seno nascose tengono ...
La strega ovvero degli inganni de' demoni (pagina 13)
di Giovan Francesco Pico Della Mirandola (estratti)

... Per contentare queste lupe, se si contentano però, dicendosi che elle si straccano, ma non già si saziano ... Possono ancora muovere drento qualche cosa, onde elle piglino più diletto che non fanno con gli uomini ... Tirano ancora le menti degli uomini nella malia con quelle lusinghe che elle ingannano il senso ...