Matrimonio civile e matrimonio religioso

Si sta diffondendo sempre di più l'abitudine di sposarsi in Comune invece di scegliere l'anticamente più comune matrimonio in chiesa, che mentre appunto prima era la regola, adesso si sta trasformando in una scelta indubbiamente più rara ma non meno diffusa di quella del matrimonio in Comune. Quali sono le differenze tra le due celebrazioni? Cosa cambia, cosa dovremo cambiare in base alla decisione e qual è la scelta più adatta a noi? Potrebbero insorgere complicazioni qualunque sia la nsotra scelta finale? Ecco svelati tutti i "segreti" del matrimonio in Comune, che resta un punto interrogativo per moltissimi promessi sposi.

Innanzitutto, guardando al "futuro" e a quello che potrebbe succedere, evenutalmente, se le cose non funzionassero correttamente, si potrebbe dire che esistono delle differenze piuttosto evidenti per quanto concerne l'annullamento del matrimonio civile e di quello religioso. Se per quest'ultimo, infatti, spiegandolo in parole semplici, bisognerà aver infranto qualche sacramento per poter richiedere un annullamento ufficiale e per potersi dunque risposare in chiesa, per il matrimonio civile dovranno esserci motivi molto fondati per chiedere un annullamento totale ed ufficiale. Questo non significa che sarà più difficile ottenere il divorzio, anzi, molto probabilmente dovremo avere meno pratiche da disbrigare. Per quanto concerne invece il matrimonio in sé, bisogna senza dubbio parlare delle differenze nelle celebrazioni, perché il matrimonio religioso certamente darà un tucco in più di fiabesco, la cerimonia durerà di più, sarà più bella e suggestiva, mentre quella del matrimonio civile è estremamente breve, per nulla cantata e generalmente non è suggestiva. Esiste comunque il "rito misto", è bene precisare, per quegli sposi che non sono concordi sulla scelta della celebrazione religiosa o civile: uno dei due potrà sposarsi regolarmente agli occhi della Chiesa e l'altro solo agli occhi della legge. Bisogna anche valutare il numero degli invitati che parteciperanno alle nozze, una cosa che può influire moltissimo sulla nostra decisione soprattutto in alcuni casi specifici: se nel caso delle nozze religiose gli invitati possono essere anche moltissimi, cosa che è davvero una tradizione in alcune aree dell'Italia, in Comune ci saranno indubbiamente dei limiti anche per via dell'ambiente in cui si svolgerà la celebrazione. Qualora decidessimo di fare le cose in grande in un altro luogo pur mantenendo sempre il rito civile, non dimentichiamoci delle spese e dei tempi che richiederà l'organizzazione e l'allestimento; questo non significa che dopo la celebrazione non si potrà organizzare un matrimonio meraviglioso con tutti gli invitati che desideriamo, e gli stessi identici festeggiamenti.

Non dimentichiamo che potrebbe essere anche molto noioso, per chi non crede davvero fino in fondo al significato delle nozze religiose, seguire i corsi per fidanzati in parrocchia che in alcuni casi possono anche essere obbligatori e potrebebro durare fino a qualche mese. E soprattutto non bisogna dimenticarsi che, oltre tutti questi aspetti pratici, non bisogna dimenticarsi anche l'aspetto della propria fede e religiosità: scegliete anche in base a questo, se volete un matrimonio agli occhi della legge o un matrimonio agli occhi del Dio nel quale credete. Quindi è giusto valutare tutti gli aspetti pratici ma ne esistono anche altri, motivo per cui bisognerò fare una scelta attenta e condivisa.

Tag: matrimonio    civile    scelta    comune    occhi    tutti    nozze    potrebbe    chiesa    

Argomenti: matrimonio civile,    comune matrimonio,    annullamento ufficiale,    annullamento totale,    matrimonio religioso

Altri articoli del sito ad argomento Matrimonio del canale Amore ed affini:

Come scegliere il trucco della sposa
Le pratiche da disbrigare per il matrimonio
Il menu del matrimonio
Come scegliere le fedi nuziali
Come fare una proposta di matrimonio (per donne)

Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina:

Marocco di Edmondo De Amicis (pagina 74)
Garibaldi di Francesco Crispi (pagina 4)
I nuovi tartufi di Francesco Domenico Guerrazzi (pagina 13)
Il colore del tempo di Federico De Roberto (pagina 36)
Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi (pagina 26)