Femina

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Informazioni sulla parola femina e giochi di parole


Parola di vocabolario femina, costituita da sei lettere, di cui tre consonanti e tre vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: f, e, m, i, n, a, ossia una f, una e, una m, una i, una n e una a.

Parola con le lettere invertite: animef.

Parole che contengono la parola femina:

Nessuna parola che contiene la parola data disponibile.

Parole contenute nella parola femina:


Parole contenute all'interno della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole contenute all'inizio della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole contenute alla fine della parola data: emina (femina), mina (femina).

Anagrammi della parola femina:

Anagrammi semplici, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola, ossia scambiandole di posizione: infame.

Anagrammi complessi, ottenuti permutando le lettere che compongono la parola ripetendole un diverso numero di volte: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute sostituendo una sola lettera della parola femina:


Parole ottenute per sostituzione di una lettera all'interno della parola data: fedina (fedina).

Parole ottenute per sostituzione della lettera iniziale della parola data: semina (semina).

Parole ottenute per sostituzione della lettera finale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute eliminando una sola lettera della parola femina:


Parole ottenute per eliminazione di una lettera all'interno della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per eliminazione della lettera iniziale della parola data: emina (femina).

Parole ottenute per eliminazione della lettera finale della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute aggiungendo una sola lettera alla parola femina:


Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'interno della parola data: femmina (femmina).

Parole ottenute per aggiunta di una lettera all'inizio della parola data: nessuna parola disponibile.

Parole ottenute per aggiunta di una lettera alla fine della parola data: nessuna parola disponibile.

Sciarade con la parola femina:

Nessuna sciarada con la parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali associabili alla parola femina


Nomi di persona e di animali costituiti da sei lettere, di cui tre consonanti e tre vocali:

Aabish, Aachbo, Aadesh, Aaftab, Aakesh, Aander, Aarden, Aarold, Aarron, Aarthi, Aasher, Aashiq, Aashir, Aatmik, Aaydan, Aayden, Aaydon, Abagil, Abarim, Abasah, Abbaas, Abbasa, Abbeus, Abboid, Abdeel, Abdera, Abdiel, Abedin.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola femina:

Nessun nome contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola femina e da altre lettere:

Filomena, Filomenia, Friedeemann, Friedemann, Manfried, Minecraft, Saifur Rehman.

Città associabili alla parola femina


Nomi di città costituiti da sei lettere, di cui tre consonanti e tre vocali:

Acerno (in provincia di Salerno), Acerra (in provincia di Napoli), Adrano (in provincia di Catania), Affile (in provincia di Roma), Africo (in provincia di Reggio Calabria), Aggius (in provincia di Sassari), Agnone (in provincia di Isernia), Agordo (in provincia di Belluno), Agosta (in provincia di Roma), Alagna (in provincia di Pavia), Alanno (in provincia di Pescara), Alatri (in provincia di Frosinone), Albino (in provincia di Bergamo), Alcamo (in provincia di Trapani), Aldeno (in provincia di Trento), Aldino (in provincia di Bolzano), Alfano (in provincia di Salerno), Allein (in provincia di Aosta), Almese (in provincia di Torino), Alonte (in provincia di Vicenza), Alpago (in provincia di Belluno), Alseno (in provincia di Piacenza), Altare (in provincia di Savona), Altino (in provincia di Chieti), Alvito (in provincia di Frosinone), Amalfi (in provincia di Salerno), Anagni (in provincia di Frosinone), Ancona (in provincia di Ancona), Andali (in provincia di Catanzaro), Andalo (in provincia di Trento), Andora (in provincia di Savona), Andria (in provincia di Barletta-Andria-Trani), Angera (in provincia di Varese), Aprica (in provincia di Sondrio), Arcade (in provincia di Treviso), Arcene (in provincia di Bergamo), Arcola (in provincia di La Spezia).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola femina:

Nessuna città contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di città costituiti dalle lettere della parola femina e da altre lettere:

Altavilla Monferrato (in provincia di Alessandria), Campiglione Fenile (in provincia di Torino), Campofilone (in provincia di Fermo), Camporotondo di Fiastrone (in provincia di Macerata), Casalfiumanese (in provincia di Bologna), Castelfranco Emilia (in provincia di Modena), Castelfranco in Miscano (in provincia di Benevento), Castello-Molina di Fiemme (in provincia di Trento), Cerrina Monferrato (in provincia di Alessandria), Chiaramonte Gulfi (in provincia di Ragusa), Falciano del Massico (in provincia di Caserta), Fermignano (in provincia di Pesaro e Urbino), Ferrara di Monte Baldo (in provincia di Verona), Fiesso Umbertiano (in provincia di Rovigo), Finale Emilia (in provincia di Modena), Fiorano Modenese (in provincia di Modena), Fiumicello Villa Vicentina (in provincia di Udine), Fluminimaggiore (in provincia di Sud Sardegna), Fontainemore (in provincia di Aosta), Francavilla al Mare (in provincia di Chieti), Frassinello Monferrato (in provincia di Alessandria), Frattaminore (in provincia di Napoli), Fubine Monferrato (in provincia di Alessandria), Fuipiano Valle Imagna (in provincia di Bergamo), Gemona del Friuli (in provincia di Udine), Isola delle Femmine (in provincia di Palermo), Magliano Alfieri (in provincia di Cuneo), Manfredonia (in provincia di Foggia), Mariano del Friuli (in provincia di Gorizia), Mirabello Monferrato (in provincia di Alessandria), Monforte San Giorgio (in provincia di Messina), Mongiuffi Melia (in provincia di Messina), Montecalvo in Foglia (in provincia di Pesaro e Urbino), Montefalcione (in provincia di Avellino), Montefalcone Appennino (in provincia di Fermo), Montefalcone di Val Fortore (in provincia di Benevento), Montefalcone nel Sannio (in provincia di Campobasso), Montefiascone (in provincia di Viterbo), Montefiore Conca (in provincia di Rimini), Montefiore dell'Aso (in provincia di Ascoli Piceno), Monteflavio (in provincia di Roma), Montiglio Monferrato (in provincia di Asti), Montorio nei Frentani (in provincia di Campobasso), Nizza Monferrato (in provincia di Asti), Ponzano di Fermo (in provincia di Fermo), Roccaforte Mondovì (in provincia di Cuneo), Rosignano Monferrato (in provincia di Alessandria), San Felice del Molise (in provincia di Campobasso), San Fermo della Battaglia (in provincia di Como), San Filippo del Mela (in provincia di Messina).

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Frasi, immagini e articoli contenenti la parola femina


Libri che contengono la parola femina

Alcuni libri che contengono la parola femina:

Corbaccio
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La qual cosa nel nostro primo padre ottimamente dimostrò Colui, il quale poco davanti l'avea creato, mettendogli tutti gli altri animali dinanzi e faccendogli nomare e alla sua signoria sopponendoli; il simigliante appresso faccendo di quella una e sola femina ch'era al mondo; la cui gola e la cui disubidienzia e le cui persuasioni furono di tutte le nostre miserie cagione e origine ... La qual cosa come possente e quanto valido argomento sia a dimostrare quanto la nobiltà dell'uomo ecceda quella della femina e d'ogni altro animale assai leggiermente a chi ha sentimento puote apparere ... E non solamente da questo si può o dee pigliare che solamente ad alcuni eccellenti uomini così ampio privilegio di nobiltà sia conceduto; anche s'intenderà essere ancora de' più menomi, per rispetto alle femine e agli altri animali; per che ottimamente si comprenderà il più vile e 'l più minimo uomo del mondo, il quale del bene dello 'ntelletto privato non sia, prevalere a quella femina, in quanto femina, che temporalmente è tenuta più che niun'altra eccellente ... Come non ti conosci tu? Come così t'avvilisci? Come t'hai tu così poco caro che tu ad una femina iniqua, insensatamente di lei credendo quello che mai non le piacque, ti vada a sottomettere? Io non me ne posso in tuo servigio racconsolare; e, quanto più vi penso, più ne divengo turbato ...
Decameron
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Per che alla buona femina parve di dovergli la sua cassa rendere, la qual salvata gli avea, e di dirgli che omai procacciasse sua ventura; e così fece ... Costui, che di cassa non si ricordava, pur la prese, presentandogliele la buona femina, avvisando quella non potere sì poco valere, che alcun dì non gli facesse le spese; e trovandola molto leggiera assai mancò della sua speranza ... Nondimeno, non essendo la buona femina in casa, la sconficcò per vedere che dentro vi fosse: e trovò in quella molte preziose pietre e legate e sciolte, delle quali egli alquanto s'intendea: le quali veggendo e di gran valor conoscendole, lodando Idio che ancora abbandonare non l'aveva voluto, tutto si riconfortò ... Ma sì come colui che in piccol tempo fieramente era stato balestrato dalla fortuna due volte, dubitando della terza, pensò convenirgli molta cautela avere a voler quelle cose poter conducere a casa sua: per che in alcuni stracci, come meglio poté, ravoltele, disse alla buona femina che più di cassa non aveva bisogno, ma che, se le piacesse, un sacco gli donasse e avessesi quella ... La buona femina il fece volentieri; e costui, rendutele quelle grazie le quali poteva maggiori del beneficio da lei ricevuto, recatosi suo sacco in collo, da lei si partì; e montato sopra una barca passò a Brandizio, e di quindi, marina marina, si condusse infino a Trani, dove trovati de' suoi cittadini, li quali eran drappieri, quasi per l'amor di Dio fu da lor rivestito, avendo esso già loro tutti li suoi accidenti narrati fuori che della cassa; e oltre a questo prestatogli cavallo e datagli compagnia, infino a Ravello, dove del tutto diceva di voler tornare, il rimandarono ... E trovato modo di spacciar le sue pietre, infino a Gurfo mandò una buona quantità di denari, per merito del servigio ricevuto alla buona femina che di mare l'avea tratto, e il simigliante fece a Trani a coloro che rivestito l'aveano; e il rimanente, senza più voler mercatare, si ritenne, e onorevolemente visse infino alla fine ...
Decameron
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma pure stamane, anzi che io qui venissi, io trovai con la donna mia in casa una femina a stretto consiglio, la quale io credetti incontanente che fosse ciò che ella era, per che io chiamai la donna mia e la dimandai quello che colei dimandasse ... E acciò che voi non credeste queste esser parole e favole, ma il poteste, quando voglia ve ne venisse, apertamente e vedere e toccare, io feci fare alla donna mia a colei che l'aspettava questa risposta, che ella era presta d'esser domane in su la nona, quando la gente dorme, a questo bagno; di che la femina contentissima si parti da lei ... La mattina seguente Ricciardo se n'andò a una buona femina che quel bagno che egli aveva a Catella detto teneva, e le disse ciò che egli intendeva di fare e pregolla che in ciò fosse favorevole quanto potesse ... La buona femina, che molto gli era tenuta, disse di farlo volentieri e con lui ordinò quello che a fare o a dire avesse ... Questa, secondo l'amaestramento di Ricciardo, acconciò la buona femina e fecevi entro un letto, secondo che poté il migliore, nel quale Ricciardo, come desinato ebbe, si mise e cominciò a aspettar Catella ... Ma che più? Venuta la nona, Catella prese sua compagnia e senza mutare altramente consiglio se n'andò a quel bagno il quale Ricciardo l'aveva insegnato; e quivi trovata la buona femina la domandò se Filippello stato vi fosse quel dì ... A cui la buona femina ammaestrata da Ricciardo disse: “Sete voi quella donna che gli dovete venire a ...
Decameron
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... La giovane, udendo la favella latina, dubitò non forse altro vento l'avesse a Lipari ritornata; e subitamente levatasi in piè riguardò a torno e, non conoscendo le contrade e veggendosi in terra, domandò la buona femina dove ella fosse ... A cui la buona femina rispose: “Figliuola mia, tu se' vicina a Susa in Barberia ... La buona femina, questo vedendo, ne le prese pietà e tanto la pregò, che in una sua capannetta la menò, e quivi tanto la lusingò, che ella le disse come quivi arrivata fosse; per che, sentendola la buona femina essere ancor digiuna, suo pan duro e alcun pesce e acqua l'apparecchiò e tanto la pregò, che ella mangiò un poco ... La Gostanza appresso domandò chi fosse la buona femina che così latin parlava; a cui ella disse che da Trapani era e aveva nome Carapresa e quivi serviva certi pescatori cristiani ... La giovane, udendo dire ‘Carapresa’, quantunque dolente fosse molto e non sappiendo ella stessa che ragione a ciò la si movesse, in se stessa prese buono agurio d'aver questo nome udito e cominciò a sperar senza saper che e alquanto a cessare il disiderio della morte: e, senza manifestar chi si fosse né donde, priegò caramente la buona femina che per l'amor di Dio avesse misericordia della sua giovanezza e che alcun consiglio le desse per lo quale ella potesse fuggire che villania fatta non le fosse ... Carapresa, udendo costei, a guisa di buona femina, lei nella capannetta lasciata, prestamente raccolte le sue reti a lei ritornò, e tutta nel suo mantello stesso chiusala in Susa con seco la menò; e quivi pervenuta le disse: “Gostanza, io ti menerò in casa d'una bonissima donna saracina, alla quale io fo molto spesso servigio di sue bisogne, e ella è donna antica e misericordiosa; io le ti raccomanderò quanto io potrò il più e certissima sono che ella ti riceverà volentieri e come figliuola ti tratterà, e tu, con lei stando, t'ingegnerai a tuo potere servendola d'acquistare la grazia sua insino a tanto che Idio ti mandi miglior ventura”; e come ella disse così fece ...
Decameron
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... bastone tutto rotto e dettami la maggior villania che mai si dicesse a niuna cattiva femina: e per certo io mi maravigliava forte di lui che egli con animo di far cosa che mi fosse vergogna t'avesse quelle parole dette; ma per ciò che così lieta e festante ti vede, ti volle provare ... – 8 Un diviene geloso della moglie, e ella, legandosi uno spago al dito la notte, sente il suo amante venire a lei; il marito se n'accorge, e mentre seguita l'amante la donna mette in luogo di sé nel letto un'altra femina, la quale il marito batte e tagliale le trecce, e poi va per li fratelli di lei; li quali, trovando ciò non esser vero, gli dicono villania ... Essendo tra Arriguccio e Ruberto la zuffa, i vicini della contrada sentendola e levatisi cominciarono loro a dir male, e Arriguccio, per tema di non esser conosciuto, senza aver potuto sapere chi il giovane si fosse o d'alcuna cosa offenderlo, adirato e di mal talento, lasciatolo stare, se ne tornò verso la casa sua; e pervenuto nella camera adiratamente cominciò a dire: “Ove se' tu, rea femina? Tu hai spento il lume perché io non ti truovi, ma tu l'hai fallita!” E andatosene al letto, credendosi la moglie pigliare, prese la fante, e quanto egli poté menare le mani e' piedi tante pugna e tanti calci le diede, tanto che tutto il viso l'amaccò; e ultimamente le tagliò i capegli, sempre dicendole la maggior villania che mai a cattiva femina si dicesse ... La fante piagneva forte, come colei che aveva di che; e ancora che ella alcuna volta dicesse “Oimè! mercé per Dio!”, o “Non più!”, era sì la voce dal pianto rotta e Arriguccio impedito dal suo furore, che discerner non poteva più quella esser d'un'altra femina che della moglie ... Battutala adunque di santa ragione e tagliatile i capelli, come dicemmo, disse: “Malvagia femina, io non intendo di toccarti altramenti, ma io andrò per li tuoi fratelli e dirò loro le tue buone opere, e appresso che essi vengan per te e faccianne quello che essi credono che loro onor fia e menintene: ché per certo in questa casa non starai tu mai più ...