Badessa

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Informazioni sulla parola badessa e giochi di parole


Parola di vocabolario badessa: sostantivo femminile costituito da sette lettere, di cui quattro consonanti e tre vocali.

Le lettere che costituiscono la parola sono: b, a, d, e, s, s, a, ossia una b, due a, una d, una e e due s.

Parola con le lettere invertite: assedab.

Altre parole di tipo sostantivo femminile costituite da sette lettere, di cui quattro consonanti e tre vocali: altezza, ampolla, argilla, artrite, assenza, bagnata, bambola, baracca, bevanda, bottega.

Parole che contengono la parola badessa:

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Anagrammi della parola badessa:

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Sciarade con la parola badessa:

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Nomi di persona e di animali associabili alla parola badessa


Nomi di persona e di animali costituiti da sette lettere, di cui quattro consonanti e tre vocali:

Aanchal, Aaralyn, Ab-owen, Abaddon, Abagtha, Abarran, Abarron, Abboley, Abdalla, Abderus, Abdhija, Abdukar.

Nomi di persona e di animali costituiti soltanto dalle lettere della parola badessa:

Nessun nome contenente soltanto le lettere della parola data disponibile.

Nomi di persona e di animali costituiti dalle lettere della parola badessa e da altre lettere:

Abadeus, Abantiades, Abderus, Abdieso, Abdus-Sameei, Abdus-Shaheed, Alcibiades, Baldasarre, Baldassare, Beardsley, Bethesda, Boseda, Brandeis, Brendanus, Brendissa, Briseida, Decebalus, Djabenusiri, Donshabre, Dubhshlaine, Sebander, Sideboard, Switchblade.

Città associabili alla parola badessa


Nomi di città costituiti da sette lettere, di cui quattro consonanti e tre vocali:

Albenga (in provincia di Savona), Alghero (in provincia di Sassari), Alleghe (in provincia di Belluno), Alliste (in provincia di Lecce), Alpette (in provincia di Torino), Ampezzo (in provincia di Udine), Andrano (in provincia di Lecce), Andrate (in provincia di Torino), Andreis (in provincia di Pordenone), Annicco (in provincia di Cremona), Antillo (in provincia di Messina), Ardenno (in provincia di Sondrio), Argegno (in provincia di Como), Argenta (in provincia di Ferrara), Argusto (in provincia di Catanzaro), Armento (in provincia di Potenza).

Nomi di città costituiti soltanto dalle lettere della parola badessa:

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Nomi di città costituiti dalle lettere della parola badessa e da altre lettere:

Abbadia San Salvatore (in provincia di Siena), Aiello del Sabato (in provincia di Avellino), Albano Sant'Alessandro (in provincia di Bergamo), Albaredo per San Marco (in provincia di Sondrio), Anversa degli Abruzzi (in provincia di L'Aquila), Badesi (in provincia di Sassari), Badia Pavese (in provincia di Pavia), Badia Polesine (in provincia di Rovigo), Bagnolo del Salento (in provincia di Lecce), Baldichieri d'Asti (in provincia di Asti), Baldissero Canavese (in provincia di Torino), Baldissero d'Alba (in provincia di Cuneo), Baldissero Torinese (in provincia di Torino), Baselga di Pinè (in provincia di Trento), Bassano del Grappa (in provincia di Vicenza), Bastia Mondovì (in provincia di Cuneo), Bellosguardo (in provincia di Salerno), Belmonte del Sannio (in provincia di Isernia), Berzano di San Pietro (in provincia di Asti), Borghetto d'Arroscia (in provincia di Imperia), Borgoratto Alessandrino (in provincia di Alessandria), Borso del Grappa (in provincia di Treviso), Brembate di Sopra (in provincia di Bergamo), Brenzone sul Garda (in provincia di Verona), Bressanvido (in provincia di Vicenza), Buddusò (in provincia di Sassari), Buttigliera d'Asti (in provincia di Asti), Cadelbosco di Sopra (in provincia di Reggio nell'Emilia), Casalbuttano ed Uniti (in provincia di Cremona), Caslino d'Erba (in provincia di Como), Castel Guelfo di Bologna (in provincia di Bologna), Castelbaldo (in provincia di Padova), Castelbello-Ciardes (in provincia di Bolzano), Castellammare di Stabia (in provincia di Napoli), Castellar Guidobono (in provincia di Alessandria), Castellazzo Bormida (in provincia di Alessandria), Castelletto d'Orba (in provincia di Alessandria), Castelletto di Branduzzo (in provincia di Pavia), Castellinaldo d'Alba (in provincia di Cuneo), Castellino del Biferno (in provincia di Campobasso), Castello di Brianza (in provincia di Lecco), Castelnuovo Berardenga (in provincia di Siena), Castelnuovo Bocca d'Adda (in provincia di Lodi), Castelnuovo Bormida (in provincia di Alessandria), Castelnuovo Don Bosco (in provincia di Asti), Castelvecchio di Rocca Barbena (in provincia di Savona), Cavaso del Tomba (in provincia di Treviso), Cernusco Lombardone (in provincia di Lecco), Cornale e Bastida (in provincia di Pavia), Costa de' Nobili (in provincia di Pavia).

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Frasi, immagini, articoli e libri contenenti la parola badessa


Libri che contengono la parola badessa

Alcuni libri che contengono la parola badessa:

Decameron (pagina 49)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Costui il fece molto bene, per che il castaldo a far fare certe bisogne che gli eran luogo più giorni vel tenne: de' quali avvenne che uno la badessa il vide e domandò il castaldo chi egli fosse ... ” A cui la badessa disse: “In fé di Dio tu di' il vero! sappi se egli sa lavorare e ingegnati di ritenercelo: dagli qualche paio di scarpette, qualche cappuccio vecchio, e lusingalo, fagli vezzi, dagli ben da mangiare ... Il quale lavorando l'un dì appresso l'altro, le monache incominciarono a dargli noia e a metterlo in novelle, come spesse volte avviene che altri fa de' mutoli, e dicevangli le più scellerate parole del mondo, non credendo da lui essere intese; e la badessa, che forse stimava che egli così senza coda come senza favella fosse, di ciò poco o niente si curava ... Avvenne un giorno che una lor compagna, da una finestretta della sua cella di questo fatto avvedutasi, a due altre il mostrò; e prima tennero ragionamento insieme di doverle accusare alla badessa, poi, mutato consiglio e con loro accordatesi, partefici divennero del poder di Masetto: alle quali l'altre tre per diversi accidenti divenner compagne in varii tempi ... Ultimamente la badessa, che ancora di queste cose non s'accorgea, andando un dì tutta sola per lo giardino, essendo il caldo grande, trovò Masetto, il quale di poca fatica il dì per lo troppo cavalcar della notte aveva assai, tutto disteso all'ombra d'un mandorlo dormirsi; e avendogli il vento i panni dinanzi levati indietro, tutto stava scoperto ... Ultimamente della sua camera alla stanzia di lui rimandatolone e molto spesso rivolendolo e oltre a ciò più che parte volendo da lui, non potendo Masetto sodisfare a tante, s'avisò che il suo esser mutolo gli potrebbe, se più stesse, in troppo gran danno resultare; e per ciò una notte, con la badessa essendo, rotto lo scilinguagnolo cominciò a dire: “Madonna, io ho inteso che un gallo basta assai bene a diece galline, ma che diece uomini posson male o con fatica una femina sodisfare, dove a me ne convien servir nove; al che per cosa del mondo io non potrei durare, anzi sono io, per quello che infino a qui ho fatto, a tal venuto che io non posso fare né poco né molto; e per ciò o voi mi lasciate andar con Dio o voi a questa cosa trovate modo ... Masetto le disse il fatto; il che la badessa udendo, s'accorse che monaca non avea che molto più savia non fosse di lei: per che, come discreta, senza lasciar Masetto partire, dispose di voler con le sue monache trovar modo a questi fatti, acciò che da Masetto non fosse il monistero vituperato ...
Decameron (pagina 158)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... – 2 Levasi una badessa in fretta e al buio per trovare una sua monaca, a lei accusata, col suo amante nel letto; e essendo con lei un prete, credendosi il saltero de' veli aver posto in capo, le brache del prete vi si pose; le quali vedendo l'accusata, e fattalane accorgere, fu diliberata e ebbe agio di starsi col suo amante ... E come voi sapete, assai sono li quali, essendo stoltissimi, maestri degli altri si fanno e gastigatori, li quali, sì come voi potrete comprendere per la mia novella, la fortuna alcuna volta e meritamente vitupera: e ciò addivenne alla badessa sotto la cui obedienzia era la monaca della quale debbo dire ... Il che costei con alquante altre comunicò; e prima ebber consiglio d'accusarla alla badessa, la quale madonna Usimbalda ebbe nome, buona e santa donna secondo la oppinion delle donne monache e di chiunque la conoscea; poi pensarono, acciò che la negazione non avesse luogo, di volerla far cogliere col giovane alla badessa; e così taciutesi, tra sé le vigilie e le guardie segretamente partirono per incoglier costei ... Or, non guardandosi l'Isabetta da questo né alcuna cosa sappiendone, avvenne che ella una notte vel fece venire, il che tantosto sepper quelle che a ciò badavano; le quali, quando a lor parve tempo, essendo già buona pezza di notte, in due si divisero, e una parte se ne mise a guardia dell'uscio della cella dell'Isabetta e un'altra n'andò correndo alla camera della badessa; e picchiando l'uscio, a lei che già rispondeva dissero: “Sù, madonna, levatevi tosto, ché noi abbiam trovato che l'Isabetta ha un giovane nella cella ... ” Era quella notte la badessa accompagnata d'un prete il quale ella spesse volte in una cassa si faceva venire ... La quale, udendo questo, temendo non forse le monache per troppa fretta o troppo volonterose tanto l'uscio sospignessero, che egli s'aprisse, spacciatamente si levò suso e come il meglio seppe si vesti al buio; e credendosi torre certi veli piegati, li quali in capo portano e chiamangli il saltero, le venner tolte le brache del prete; e tanta fu la fretta, che senza avvedersene in luogo del saltero le si gittò in capo e uscì fuori e prestamente l'uscio si riserrò dietro dicendo: “Dove è questa maladetta da Dio?” E con l'altre, che sì focose e sì attente erano a dover far trovare in fallo l'Isabetta, che di cosa che la badessa in capo avesse non s'avvedieno, giunse all'uscio della cella, e quello, dall'altre aiutata, pinse in terra: e entrate dentro nel letto trovarono i due amanti abbracciati ... La giovane fu incontanente dall'altre monache presa e per comandamento della badessa menata in capitolo ... La badessa, postasi a sedere in capitolo in presenzia di tutte le monache, le quali solamente alla colpevole riguardavano, incominciò a dirle la maggior villania che mai a femina fosse detta, sì come a colei la quale la santità, l'onestà, la buona fama del monistero con le sue sconce e vituperevoli opere, se di fuor si sapesse, contaminate avea: e dietro alla villania aggiugnea gravissime minacce ... La giovane, vergognosa e timida, sì come colpevole non sapeva che si rispondere, ma tacendo di sé metteva compassion nell'altre: e, multiplicando pur la badessa in novelle, venne alla giovane alzato il viso e veduto ciò che la badessa aveva in capo e gli usulieri che di qua e di là pendevano: di che ella, avvisando ciò che era, tutta rassicurata disse: “Madonna, se Dio v'aiuti, annodatevi la cuffia e poscia mi dite ciò che voi volete ... ” La badessa, che non la 'ntendeva, disse: “Che cuffia, rea femina? ora hai tu viso da motteggiare? parti egli aver fatta cosa che i motti ci abbian luogo?” Allora la giovane un'altra volta disse: “Madonna, io vi priego che voi v'annodiate la cuffia; poi dite a me ciò che vi piace”; laonde molte delle monache levarono il viso al capo della badessa e, ella similmente ponendovisi le mani, s'accorsero perché l'Isabetta così diceva ... Di che la badessa, avvedutasi del suo medesimo fallo e vedendo che da tutte veduto era né aveva ricoperta, mutò sermone e in tutta altra guisa che fatto non aveva cominciò a parlare, e conchiudendo venne impossibile essere il potersi dagli stimoli della carne difendere; e per ciò chetamente, come infino a quel dì fatto s'era, disse che ciascuna si desse buon tempo quando potesse; e liberata la giovane, col suo prete si tornò a dormire, e l'Isabetta col suo amante ...
Fermo e Lucia (pagina 43)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... In prima fila alcune anziane con la badessa nel mezzo; dietro le altre alla rinfusa, quelle che erano immediatamente dopo le prime cacciavano il volto tra l'una e l'altra, altre dietro ritte sulla punta dei piedi; e per non tacer nulla, le converse in ultimo sollevate sopra sgabelletti ... Geltrude come incantata giunse in faccia a tanto teatro, condotta ed animata dai parenti, e si fermò nel bel mezzo davanti alla madre badessa ... Geltrude fu accolta dalla badessa e da tutte le suore con acclamazioni ... Dopo i primi saluti, la badessa nel modo con cui si fa per formalità una domanda della quale è certa la risposta, le domandò che cosa ella desiderava in quel luogo dove non v'era chi potesse nulla rifiutarle ... » cominciò a rispondere Geltrude, ma nel momento in cui ella doveva manifestare con certezza un desiderio che era tutt'altro che certo nel suo cuore, nel momento in cui le sue parole dovevano decidere quasi irrevocabilmente del suo destino, il combattimento interno fu sì forte ch'ella non potè proseguire, e ristette un istante guardando come incantata la badessa, e la folla che la circondava ...
Fermo e Lucia (pagina 44)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Chetato il tumulto, la badessa tutta sorridente, porse a memoria questa risposta che le era stata data in iscritto da un bell'ingegno di Monza, uomo dotto che aveva letti i celebri romanzi del Pasta: «Se il rispetto non ponesse un freno agli affetti, io accuserei in questa circostanza di troppo rigore quelle regole sapientissime che ci proibiscono di dare alcuna risposta a domande di questa natura prima di averne ottenuta la licenza ... La badessa, alla quale non era spiaciuto di aver molti uditori, pensò allora che la folla poteva essere incomoda, si rivolse ad una suora, e disse: «Ehi suor Eusebia, date un po', una voce alla fattora, perchè faccia sparire tutto quel minuto popolo, e chiuda la porta di strada ... Geltrude passava intanto dalle braccia della badessa a quelle d'una e d'un'altra suora; e ognuna le faceva un complimento, il quale aveva in tutte a un di presso lo stesso senso: – l'avevam sempre detto che sareste nostra – ... Passato quel primo impeto, la badessa pregò Geltrude e la famiglia di passare nel parlatorio ... A questa preghiera, le converse scesero dagli sgabelli, la folla si diradò, e la badessa con alcune delle anziane si avviò al parlatorio per l'interno del chiostro, mentre la famiglia milanese vi andava pel di fuori ... Qui rinnovati i complimenti, la badessa pregò gli ospiti di aggradire alcune cosucce, ch'ella faceva porre nella ruota da una conversa; la quale dette il moto alla ruota, e ne rivolse la bocca verso il parlatorio esteriore ... Mentre la Marchesa e il Marchesino si abbandonavano con alcune suore alle varie riflessioni che può far nascere un bacile di dolci, e Geltrude era costretta di rispondere come poteva ai complimenti che altre suore le facevano, la madre badessa chiamò in disparte il Marchese ad un'altra grata ... » «Certo, certo, madre badessa ... Dopo alcuni altri complimenti, il Marchese si accomiatò, e Geltrude colle tenere espressioni della badessa, con le istanze delle suore di venir presto, fu rimessa in cocchio più stordita, più incerta, più sopra pensiero di quello che fosse partita la mattina, ma con un anello di più alla sua catena; e che anello! Ma la badessa aveva ella qualche dubbio sulla libera elezione di Geltrude, o prestava fede intera alle parole materiali ch'erano uscite dalla bocca di lei? Il manoscritto non ne dice nulla; si perde invece a raccontare lunghissimamente dei particolari nojosi che noi ommettiamo, intorno ad alcune brighe del monastero, ad alcune rivalità, ad alcuni impegni, nei quali l'aver fra le suore una figlia di famiglia potentissima poteva essere un gran soccorso ... La Marchesa sbadigliando parlò con ammirazione della badessa: «Come s'è portata!» diss'ella «non mi aspettava tanto; ah! che contegno! aah! che dignità! aaah! che disinvoltura!» «Sì, sì:» rispose il Marchese, «ma! Geltrude sarà altra cosa ...