Libri diavolo

Libri su diavolo, con la parola diavolo

Decameron (pagina 68)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... – 10 Alibech divien romita, a cui Rustico monaco insegna rimettere il diavolo in Inferno: poi, quindi tolta, diventa moglie di Neerbale ... Dioneo, che diligentemente la novella della reina ascoltata avea, sentendo che, finita era e che a lui solo restava il dire, senza comandamento aspettare sorridendo cominciò a dire: –Graziose donne, voi non udiste forse mai dire come il diavolo si rimetta in Inferno; e per ciò, senza partirmi guari dall'effetto che voi tutto questo dì ragionato avete, io il vi vo' dire: forse ancora ne potrete guadagnar l'anima avendolo apparato, e potrete anche conoscere che, quantunque Amore i lieti palagi e le morbide camere più volentieri che le povere capanne abiti, non è egli per ciò che alcuna volta esso fra' folti boschi e fra le rigide alpi e nelle diserte spelunche non faccia le sue forze sentire: il perché comprender si può alla sua potenza essere ogni cosa subgetta ... E primieramente con molte parole le mostrò quanto il diavolo fosse nemico di Domenedio, e appresso le diede a intendere che quel servigio che più si poteva far grato a Dio si era rimettere il diavolo in Inferno, nel quale Domenedio l'aveva dannato ... E così stando, essendo Rustico più che mai nel suo disidero acceso per lo vederla così bella, venne la resurrezion della carne; la quale riguardando Alibech e maravigliatasi disse: “Rustico, quella che cosa è che io ti veggio che così si pigne in fuori, e non l'ho io?” “O figliuola mia, “ disse Rustico “questo è il diavolo di che io t'ho parlato; e vedi tu ora egli mi dà grandissima molestia, tanta che io appena la posso sofferire ... ” Allora disse la giovane: “Oh lodato sia Iddio, ché io veggio che io sto meglio che non stai tu, ché io non ho cotesto diavolo io ... A cui Rustico disse: “Hai il ninferno; e dicoti che io mi credo che Idio t'abbia qui mandata per la salute dell'anima mia, per ciò che se questo diavolo pur mi darà questa noia, ove tu vogli aver di me tanta pietà e sofferire che io in inferno il rimetta, tu mi darai grandissima consolazione e a Dio farai grandissimo piacere e servigio, se tu per quello fare in queste parti venuta se', che tu di' ... La giovane, che mai più non aveva in inferno messo diavolo alcuno, per la prima volta sentì un poco di noia, per che ella disse a Rustico: “Per certo, padre mio, mala cosa dee essere questo diavolo e ...
Decameron (pagina 69)
di Giovanni Boccaccio (estratti)

... Ma ritornatagli poi nel seguente tempo più volte e la giovane ubidente sempre a trargliele si disponesse, avvenne che il giuoco le cominciò a piacere e cominciò a dire a Rustico: “Ben veggio che il vero dicevano que' valenti uomini in Capsa, che il servire a Dio era così dolce cosa; e per certo io non mi ricordo che mai alcuna altra io ne facessi che di tanto diletto e piacer mi fosse, quanto è il rimettere il diavolo in inferno; e per ciò io giudico ogni altra persona, che a altro che a servire a Dio attende, essere una bestia”; per la qual cosa essa spesse volte andava a Rustico e gli dicea: “Padre mio, io son qui venuta per servire a Dio e non per istare oziosa; andiamo a rimettere il diavolo in inferno ... ” La qual cosa faccendo, diceva ella alcuna volta: “Rustico, io non so perché il diavolo si fugga di ninferno; ché, s'egli vi stesse così volentieri come il ninferno il riceve e tiene, egli non se ne uscirebbe mai ... ” Così adunque invitando spesso la giovane Rustico e al servigio di Dio confortandolo, sì la bambagia del farsetto tratta gli avea, che egli a tal ora sentiva freddo che un altro sarebbe sudato; e per ciò egli incominciò a dire alla giovane che il diavolo non era da gastigare né da rimettere in inferno se non quando egli per superbia levasse il capo: “E noi per la grazia di Dio l'abbiamo sì isgannato, che egli priega Idio di starsi in pace”, e così alquanto impose di silenzio alla giovane ... La qual, poi che vide che Rustico non la richiedeva a dovere il diavolo rimettere in inferno, gli disse un giorno: “Rustico, se il diavol tuo è gastigato e più non ti dà noia, me il mio ninferno non lascia stare: per che tu farai bene che tu col tuo diavolo aiuti a attutare la rabbia al mio ninferno com'io col mio ninferno ho aiutato a trarre la superbia al tuo diavolo ... Ma mentre che tra il diavolo di Rustico e il ninferno d'Alibech era, per troppo disiderio e per men potere, questa quistione, avvenne che un fuoco s'apprese in Capsa, il quale nella propria casa arse il padre d'Alibech con quanti figliuoli e altra famiglia avea per la qual cosa Alibech d'ogni suo bene rimase erede ... Ma essendo ella domandata dalle donne di che nel diserto servisse a Dio, non essendo ancora Neerbale giaciuto con lei, rispose che Il serviva di rimettere il diavolo in Inferno e che Neerbale avea fatto gran peccato d'averla tolta da così fatto servigio ... Le donne domandarono come si rimette il diavolo in Inferno ... ” Poi l'una all'altra per la città ridicendolo, vi ridussono in volgar motto che il più piacevol servigio che a Dio si facesse era rimettere il diavolo in inferno: il qual motto, passato di qua da mare, ancora dura ... E per ciò voi, giovani donne, alle quali la grazia di Dio bisogna, apparate a rimettere il diavolo in inferno, per ciò che egli è forte a grado a Dio e piacere delle parti, e molto bene ne può nascere e seguire ... – Filostrato, udendo questo, disse ridendo:–Se mi fosse stato creduto, i lupi avrebbono alle pecore insegnato rimettere il diavolo in inferno non peggio che Rustico facesse a Alibech; e per ciò non ne chiamate lupi, dove voi state pecore non siete: tuttavia, secondo che conceduto mi fia, io reggerò il regno commesso ...
Fermo e Lucia (pagina 55)
di Alessandro Manzoni (estratti)

... Diavolo! Ho avuto un pensiero molto ardito; ma quel che è fatto è fatto, e non mi voglio ora ritirare per bacco! Non voglio? non posso: coraggio coraggio Don Rodrigo! bisogna ammansarla con le buone; la madre? ... – Diavolo! ... diavolo! diavolo! Il Griso me ne darà conto ...
Mastro don Gesualdo (pagina 59)
di Giovanni Verga (estratti)

... - Nanni l'Orbo, continuando a chiamarlo, dall'aia, affettava di non poter mettere il piede nel cortile, coll'aria misteriosa, finché il padrone andò a sentire quel che diavolo volesse, dandogli una buona strapazzata, per cominciare: - T'ho detto tante volte di non lasciarti vedere da queste parti! Che diavolo! ... Cosa diavolo avete fatto dunque tutta la giornata? ... Concetta! Concetta! Siamo ancora al buio! Cosa diavolo fate? Che casa, appena volto le spalle io! ...
Mastro don Gesualdo (pagina 69)
di Giovanni Verga (estratti)

... Speranza mandava l'usciere giusto quando sapeva di fargli dare l'anima al diavolo ... - Che ci posso fare io? Mi mancava anche questa! Che diavolo volete da me? - Ah, cosa potete farci? ... A un certo punto Zacco venne a dire, tutto stravolto: - A Palermo c'è un casa del diavolo ... Don Gesualdo lo mandò al diavolo ...
Novelle rusticane (pagina 23)
di Giovanni Verga (estratti)

... Sul suo stramazzo, in un angolo, era buttato un giubbone, lungo disteso, che pareva le maniche si gonfiassero; e il diavolo del San Michele Arcangelo, nella immagine appiccicata a capo del lettuccio, digrignava i denti bianchi, colle mani nei capelli, fra i zig-zag rossi dell'inferno ... È che la malannata caccia ad ognuno il diavolo in corpo ... - Poiché non giova nemmeno far la limosina a Cristo, voglio farla al diavolo un'altra volta! E d'allora non volle più cappuccini per l'aia, e si contentò che per la questua venissero piuttosto quelli di San Francesco di Paola ... Almeno un povero diavolo, sinché ha le braccia e la salute, trova da buscarsi il pane ...