Libri senatore

Libri su senatore, con la parola senatore

Confessioni di un Italiano (pagina 66)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Insomma voleva dire che il nobile Senatore trovò anche nel clero un crocchio sceltissimo di conversatori, i quali, tagliati sul suo stampo, avvezzi al suo stesso modo di vedere e uguali a lui di studi e di coltura, potevano fargli passare delle ore molto piacevoli ... Perciò nella conversazione del Senatore un crocchio si formò a poco a poco, si divise dagli altri e prese posto intorno al padrone di casa ... Il fatto sta che, mentre le dame ed il resto della comitiva trinciavano mazzi di carte ai tavolini del tresette e del quintilio, la piccola accademia del Senatore si raccoglieva in un angolo del salone a cianciar di politica, e a motteggiare sulle novelle più scandalose della città ...
Confessioni di un Italiano (pagina 68)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Fu dunque da loro presentato all'illustre Senatore; e questi in breve ebbe campo a ringraziarli di ciò come d'un segnalato favore ... Il crocchio particolare del Senatore per la presenza di Lucilio si ravvivò d'una subita fiamma d'entusiasmo ... Il Senatore rimasto solo e ...
Confessioni di un Italiano (pagina 69)
di Ippolito Nievo (estratti)

... — Eterni, eterni! — mormorava il vecchio accarezzando le guance flosce e grinzose — volesse il Cielo! Dopoché Lucilio era sopraggiunto a sbraciare l'entusiasmo dei cortigiani del Senatore, coloro che sedevano ai tavolini del giuoco, le signore principalmente, soffrivano delle frequenti distrazioni ... Sapeva l'effetto da lui prodotto sulla conversazione del Senatore, e se ne riprometteva di rimbalzo una generosa gratitudine da parte della Clara ... Il Senatore riceveva ogni settimana la sua gazzetta sulla quale si facevano grandi commenti; ma anche in questo lavorio di finitura e d'intarsio Lucilio si lasciava indietro tutti gli altri di molto ... Quando si navigava per cotali discorsi il Senatore chiudeva un occhio socchiudeva l'altro e così osservava Lucilio rimuginando certi giorni passati quando quel giovinastro avea lasciato qualche macchia nera sul libro degli Inquisitori di Stato ... — Ma, dico io, se giungesse a laurearsi, qual clientela bella e pronta gli avrei preparato! — Non mancherà tempo, non mancherà tempo! — rispondeva il Senatore ... Era gaio estroso brillante nelle sue rade escursioni fra le tavole del giuoco; indi tornava a capitanare la conversazione del Senatore senza aver fatto vedere neppur la punta del fazzoletto ad alcuna di quelle odalische ...
Confessioni di un Italiano (pagina 81)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Era un anonimo, uomo a quanto sembrava di grande autorità nei consigli della Signoria, che rispondeva confidenzialmente al nobile Senatore intorno alla grazia da implorarsi pel vecchio Venchieredo ... Del resto, non parlava al Senatore che era superiore ad ogni sospetto e tratto in quella faccenda da suggestioni e preghiere altrui, ma badassero bene gli amici del Venchieredo a non lasciar travedere in una soverchia benevolenza verso di questo la loro fedeltà tentennante e le opinioni intinte forse di quelle massime sovvertitrici che, venute d'oltremonti, minacciavano di rovina gli antichi e venerabili ordini di San Marco ... Il Senatore, nella sua qualità di patrizio veneziano, tenea dietro con orgoglio ai diversi sentimenti di maraviglia, di dolore, di costernazione che si dipingevano in viso al cognato mano a mano che rilevava qualche periodo di quella lettera ... — State tranquillo; — soggiunse il Senatore raccogliendo il foglio, e mettendogli una mano sulla spalla — è un avvertimento e nulla più; ma vedete che fu quasi una grazia del cielo che la vostra figliuola si rifiutasse a quel matrimonio ... — Ps, ps! — fece il Senatore ...
Confessioni di un Italiano (pagina 82)
di Ippolito Nievo (estratti)

... Cospettonaccio! ho paura che la si fosse fatta infinocchiare da quel benedetto padre Pendola! Qui egli si tacque e rimase colla bocca aperta un'altra volta perché ad un sberleffo del Senatore conobbe di esser per dire o di aver già detto qualche castroneria ... — Eh cosa sapete mai voi? — gli dié sulla voce il Senatore ... Il padre Pendola, avendo sentito a tavola il giorno prima la subita disapprovazione data dal Senatore al matrimonio di sua nipote col Venchieredo, benché lo avesse anch'egli approvato in fin allora, avea subodorato, se non la lettera da Venezia, certo qualche cosa di simile ... Perciò con mezze parole con atti del capo e con altri mezzi di suo grado avea dato ad intendere al Senatore tutto il rovescio di quello ch'era stato ... E questi polevandosi da tavola gli avea stretta la mano in modo misterioso, dicendogli: — Ho capito, padre; la ringrazio a nome dei miei cognati! Se il Senatore era furbo, e ne avea dato grandi prove nella sua lunga vita pubblica e privata, certo fu quello il caso di riscontrar vero il proverbio, che tutti abbiamo durante il giorno il nostro quarto d'ora di minchioneria ... Il Conte aveva qualche scrupolo perché tutti i parenti di questo giovane non erano sul buon libro della Serenissima; ma il Senatore obiettava che non cadesse in soverchi timori, che erano parenti lontani, e che finalmente il giovine col suo contegno si dimostrava così ossequioso ai magistrati della Repubblica che gli avrebbe non che altro fatto onore anche da questo lato ... — Per questo ci penserò io — rispose il Senatore ... La signora voleva saperne di più, e gracchiava di non volerne credere un'acca; ma non appena il marito ebbe bisbigliato il nome dell'Eccellentissimo Senatore Frumier, la si rifece credula e buona, né s'incaponì di più a indovinar quello che l'illustre cognato teneva avvolto nell'arcano impenetrabile ... Intanto il Senatore avea mantenuto la sua promessa di ingegnarsi con ogni maniera perché il Partistagno domandasse finalmente la mano di Clara ... Il Partistagno s'impietosì di lasciare una donzella morir d'amore per lui, insuperbì di essere tenuto degno di diventar nipote di un senatore di Venezia, e confessò che egli pure era invaghito da gran tempo della donzella, e che soltanto una pigrizia naturale lo aveva trattenuto dal togliere quell'amore alla sua sfera platonica ...
Storia di un'anima (pagina 60)
di Ambrogio Bazzero (estratti)

... 7800, era arricchito del primo apparato di macchine a cardare, per opera del benemerito signor Francesco Rossi, il padre dell'illustre senatore Alessandro, unitosi allora in Società col signor Eleonoro Pasini, padre del geologo fu senatore Lodovico ... Più di 500 persone, dice il signor Rossi, sono occupate, nelle due vallate del Leogra e dell'Astico, per l'arte della lana, e in massima parte dalla Società del Lanificio, fondata nel 1873, per iniziativa del senatore Alessandro Rossi, col capitale di 24 milioni di lire ...