Libri malato

Libri su malato, con la parola malato

Confessioni di un Italiano (pagina 171)
di Ippolito Nievo (estratti)

... V'hanno certi dissesti morali ed economici nella vita d'un popolo, originati da lunghi secoli di corruzione di ozio e di servitù, per riparar ai quali non basta l'accorgimento e la tolleranza del paziente stesso, come per guarire non basta all'infermo sapersi malato e desiderar salute ... Medici arditi e sapienti si vogliono che operino coraggiosamente e impongano al malato la quiete la fiducia la pazienza ...
La vita comincia domani (pagina 19)
di Guido da Verona (estratti)

... Il Paolieri s'appressò al letto; prese macchinalmente il polso del malato, gli toccò la fronte, gli rovesciò un labbro per guardargli le gengive ... Fu allora che il malato aperse gli occhi e stupitamente li guardò ... VII Il malato si levò ancora dal letto e parve per alcun tempo godere di un benessere nuovo ... Ed erano allora lunghi discorsi, che il malato ascoltava con un sorriso benevolo, mettendovi qualche parola ogni tanto, sempre con dolcezza ... Il malato gli diceva continuamente, con un sorriso calmo: — Perchè mi curi? Tanto è inutile ...
Marocco (pagina 54)
di Edmondo De Amicis (estratti)

... * * * Il medico ha operato un malato di cateratta, coram populo, nel giardino del palazzo ... C’era una folla di parenti, d’amici, di soldati, di servi, parte disposti in circolo intorno al malato, gli altri in una lunga fila che dal luogo dell’operazione si stendeva fino alla porta di strada, dove un’altra folla stava aspettando ... Il malato era un vecchio moro cieco affatto da più di tre anni ... Tutt’a un tratto il malato gettò un grido di gioia e cadde in ginocchio ... I soldati fecero immediatamente uscir tutti, fuor che il malato, dal recinto del palazzo, e in poche ore si sparse per tutta Fez la notizia dell’operazione meravigliosa ...
Romanzo d'una signorina per bene (pagina 4)
di Anna Vertua Gentile (estratti)

... Come si poteva ingollar leccornie a quel modo, quando lì, a pochi passi di distanza, un poverino, lavorando nella fabbrica che dava la ricchezza a la casa, soffriva forse acerbamente, forse anche lottava con la morte? Come mai aveva potuto, il suo papà, che sapeva che per certo aveva veduto, fare come di solito la sua elegante toeletta, scherzare con lei, uscire per lo svago d'ogni sera, forse dimenticare il triste caso in un salotto allegro o fra amici gaudenti? Un'ambascia, fatta di pietà per il poverino malato e di disgusto per l'indifferenza del padre, della zia, e di quelle insipide zitellone, gonfiò il cuore della povera fanciulla ... Il malato giaceva in una camera presso la portineria, nel letto sempre pronto ad accogliere chi si fosse fatto male, che non era cosa straordinaria, o chi fosse assalito da improvvisa sofferenza ... Lucia riabbassò il guanciale, su cui il malato girò lentamente il capo posandolo su una guancia; cessò il gemito, parve assopito ... Il malato in un supremo sforzo, si era tirato su a sedere su 'l letto, e guardava nel vuoto con gli occhi sbarrati, vitrei ...