Quatermass era ubriaco. O quasi. Era stato uno sbaglio finire in......


Autore: Nigel Kneale

Quatermass era ubriaco. O quasi. Era stato uno sbaglio finire in quel maledetto pub col vecchio Trethearne, dato che nelle sue intenzioni c'era una conversazione seria. E il sistema di guida di un razzo era una faccenda serissima. Il loro progetto era giunto a un punto critico. E se non riuscivano a trovare la soluzione giusta, quell'aggeggio maledetto non sarebbe servito nemmeno per trasportate la posta da Londra a New York.Ma Trethearne si rifiutava di prendere Quatermass sul serio. Continuava a ridere da dietro il bicchiere e a dire cose come: — Bernard, non fare il ragazzino! Non puoi accelerare le nuove tecnologie! — Il che era stupido. In America c'era Goddard, con i soldi che gli aveva procurato Lindbergh. E in Germania, i laboratori di Fritz von Opel avevano un nuovo tecnico di cui si diceva un gran bene, un certo Wernher von Braun. Nel giro di pochi anni, ammesso che non scoppiasse un'altra guerra, qualcuno sarebbe arrivato a risultati seri, avrebbe costruito un razzo spaziale funzionante a dovere.Non il vecchio Trethearne. Continuava a ripetere che un razzo deve avere la coda, e che per non perderla bisognava tenerlo sospeso a dei ponteggi, e un razzo sospeso dev'essere per forza un razzo piccolo, e un razzo piccolo non è una cosa seria, come Quatermass aveva capito fin dall'inizio. — Bernard, ragazzo mio, non cercare il pelo nell'uovo; insomma, non cercare di insegnare qualcosa al nonno. — Tre o quattro whisky da due soldi e Trethearne partiva, perdeva il controllo. Aveva fatto la Grande guerra. Quello era stato il suo periodo di fulgore, e da allora non aveva più imparato niente. (pp. 124-125)


Citazione di una frase tratta dall'opera Quatermass: la Terra esplode di Nigel Kneale.


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