Diceva «i miei ebrei polacchi» con lo stesso tono col quale......


Autore: Joseph Roth

Diceva «i miei ebrei polacchi» con lo stesso tono col quale tante volte in mia presenza aveva detto: i miei beni, i miei van Gogh, la mia collezione di strumenti musicali. Avevo la chiara sensazione che, almeno in parte, tenesse in così gran conto gli ebrei perché li considerava una sua proprietà. Pareva quasi che fossero venuti al mondo in Galizia non per volontà di Dio, ma perché egli li aveva personalmente ordinati all'Onnipotente, così come era solito ordinare tappeti persiani al noto commerciante Pollitzer, pappagalli all'uccellaio italiano Scapini e rari strumenti antichi al liutaio Grossauer. (cap. VI, p. 31)


Citazione di una frase tratta dall'opera La Cripta dei Cappuccini di Joseph Roth.


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