La Chiesa di San Benedetto di Salerno
Un altro monumento che il turista a Salerno non può perdere di visitare è la Chiesa di San Benedetto, che si trova nella via omonima. La Chiesa in passato faceva parte del monastero benedettino, oggi adibito a caserma, dove era collegato l'acquedotto che è ancora visibile in via Arce. Secondo la leggenda popolare, a costruirlo fu il mago salernitano Pietro Barliario, in una sola notte e con l'aiuto dei diavoli. Una parte del monastero oggi ospita il Circolo Unificato di presidio Militare, ed il Museo Archeologico Provinciale.
Curiosità: nel contesto delle frasi belle, parte di questi concetti viene trattata nel libro Storia di un'anima con la seguente bella frase:
"La triste secondogenita, che nella sera di Natale rammentava quell'altra notte, quando la madre le moriva, e che contava ancora angosciosamente i pochi mesi, i mesi tormentosi della sua libertà, prima d'entrare nel monastero, si contorceva sotto le coltri, si strozzava il pianto, udiva le campane per la pianura buia, s'immaginava i babbi e i bimbi che si avviavano alla chiesa, i bimbi! i bimbi!… E il povero crocefisso fu trovato alla mattina dalla nutrice dischiodato dalla croce e con alcune chiazze di sangue recente sull'avorio" |
La
Chiesa ed il monastero di San Benedetto sorgevano all'inizio sull'Orto Magno presso le mura della città. La loro esistenza risale al lontano anno 868. Nel 1868 il Comune di Salerno adibì la
chiesa a deposito del distretto militare, è nel 1963 il ministero della Difesa restituì la
chiesa alla Curia; due anni dopo iniziarono i primi lavori di restauro e di recupero delle sue strutture originarie. Nel 1980, a causa del terremoto dell'Irpinia, la
Chiesa di San Benedetto subì qualche danno, ma questo non ne pregiudicò la sua apertura al culto.
La costruzione è dominata da archi a tutto sesto, molto particolari, risalenti allo stile romanico All'inizio la Chiesa aveva la possibilità di utilizzare un quadriportico, oggi invece questo risulta essere diviso a metà dalla strada. L'interno della Chiesa si presenta con una pianta basilicale a tre navate, al di sopra delle quali ci sono tutta una serie di monofore con cornice in tufo policromo. Sulle pareti laterali, invece, i due arconi murati rappresentano la testimonianza del fallito tentativo, nel XII secolo, di trasformazione architettonica della Chiesa stessa.
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