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Grado: la Venezia del Friuli
Emblematici del posto sono il Campo dei Patriarchi (monumenti paleocristiani secolari), il Duomo col suo campanile,il cui angelo veneziano segna la direzione del vento, e gli edifici del Battistero e della Basilica di s.Maria delle Grazie. Apprezzabili in quanto patrimonio artistico anche i paradisi naturali, tutelati da due riserve naturali. Ogni domenica di Luglio, si assiste alla celebrazione della festa in onore del "Perdòn di Barbana", in cui sfila un corteo di barche tutte addobbate con fiori: le imbarcazioni trasportano la statua della Madonna degli Angeli; la ricorrenza si ripete ormai da secoli, per sciogliere il voto che i gradesi hanno fatto alla Madonna che li ha salvati dalla peste. Spettacolare il panorama che si può apprezzare avvicinandosi al porto, in cui il fascino della laguna viene accentuato dalla presenza di casoni tradizionali, costruiti in canna dai pescatori, e in cui i turisti possono alloggiare, per trascorrere una vacanza fuiùori dagli schemi, e partecipare a pesca ed escursioni organizzate in loco.
Le spiagge, caratterizzate da sabbia fine e dorata, e da un mare meritevole della Bandiera Blu, offre la possibilità agli amanti del mare di trascorrere un soggiorno incantevole, e per chi più ama il relax, non mancano le terme marine: tra piscina sauna e trattamenti estetici, si possono praticare vari trattamenti, dalla talassoterapia alla prevenzione dell'invecchiamento cutaneo. Tag: possono mare naturali laguna madonna trascorrere porto panorama patrimonio Argomenti: patrimonio artistico, angelo veneziano, mare meritevole Altri articoli del sito ad argomento Vacanze Italia del canale Italia ed affini: Peschici la perla della Puglia Bonifacio, la perla dell'estremo sud Offerte Capodanno Fortaleza Tunisia, l'atmosfera esotica che sorprende Una scuola di inglese: il modo perfetto per vivere Malta Libri consultabili online del sito affini al contenuto della pagina: Giambi ed Epodi di Giosuè Carducci (pagina 10) Le sottilissime astuzie di Bertoldo di Giulio Cesare Croce (pagina 14) Marocco di Edmondo De Amicis (pagina 74) Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo (pagina 255) Corbaccio di Giovanni Boccaccio (pagina 22) |
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